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  1. LUPIN III CONTRO DAITAN 3 - undicesima parte

     
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    LUPIN III CONTRO DAITAN 3 - UNDICESIMA PARTE
    (Prima puntata: qui. Puntata precedente: qui.)
    NOTA: Il termine più comunemente usato è "Daitarn 3" con la "r", ma, visto che è sempre chiamato Daitan, senza la "r", ho preferito escluderla anch'io.

    LUPIN-VS-DAITAN-1


    RIASSUNTO

    Radik, il comandante dei Bluebeller che era comparso in una puntata di Daitan 3 (ep16, "Il triste canto dei Bluebeller") ha una sorellina che sta morendo, Kelly, a causa delle radiazioni dei Meganoidi. Ne parla col suo collega che aveva incontrato in passato, Jigen Daisuke. Lupin è interessato non solo a trovare una cura per Kelly, ma anche all'oro che Haran Banjo, il pilota del Daitan 3, nasconde nella sua villa. Lupin irrompe di nascosto nella villa durante una festa: ma non sa che Banjo e gli altri sono dei meganoidi agli ordini di Nach, un criminale, e Koros, che è sopravvissuta allo scontro finale col Daitan 3. L'Omegatron, uno strumento costruito da loro per trasformare tutti i terrestri in meganoidi, si attiva. La banda Lupin è accerchiata dai meganoidi, ma Radik, che era entrato anche lui di nascosto nella villa, attacca il Banjo meganoide, che viene sconfitto, e così pure la Reika meganoide, mentre Fujiko scappa via verso la cassaforte di Banjo. Nel frattempo Kelly, la sorellina di Radik, colpita dalle radiazioni dell'Omegatron, guarisce all'istante e fa ritornare umani i Bluebeller diventati Meganoidi. Intanto, nei sotterranei della villa, il vero Banjo si riprende, insieme ai suoi amici, e chiama a sè il Daitan 3. Lupin, dopo aver evitato gli attacchi di Koros, raggiunge la cassaforte di Banjo insieme a Fujiko: ma l'oro di Banjo, siccome viene da un altro pianeta, è radioattivo...

    L'ULTIMO SCONTRO DI NACH

    Il Daitan 3 si ergeva in tutta la sua potenza a mezz'aria davanti alla costruzione-castello di Nach, ciò che una volta era la sua villa: una specie di costruzione futuristica che non si sa nè da dove comincia nè dove finisce.
    "Ma cosa cavolo hanno combinato durante la mia assenza?" si chiese Banjo.
    All'improvviso, un colpo di maglio colpì il Daitan 3, facendolo cadere rovinosamente a terra: alzandosi, vide un Megaborg dalle fattezze nere con un mantello svolazzante. Era Nach, che aveva subito la trasformazione e stava fissando il Daitan 3 con un ghigno sadico.
    "Saresti tu il capo? Daitan 3 combatterà contro l'ambizione dei Meganoidi! Se non hai timore di questa potenza, COMBATTI!"
    "Ormai sei arrivato tardi, Haran Banjo!"
    Nach estrasse una spada che andò a cozzare contro il Javelin di Daitan 3.
    "Perchè tutta questa manfrina, Nach? Catturarmi, duplicarmi, usare la mia stessa villa...però vedo che il Daitan non sei riuscito ad usarlo. Ci hai provato e non ci sei riuscito, eh?"
    Il calcio di Nach colpì in pieno il Daitan 3 nel suo stomaco robotico.
    "E che importanza ha? Ti volevo vivo proprio per trovare il modo di guidare il robot, ma ormai a che serve? L'Omegatron ha trasformato tutti in Meganoidi ai miei ordini!"
    La mazza ferrata di Daitan 3 si abbattè su Nach sotto il sopracciglio destro.
    "E tu chi diamine sei? Il figlio perduto di Don Zauker? Cosa sei venuto qui a rompere ancora coi Meganoidi dopo che lui e Koros sono morti?"
    Nach sparò una selva di proiettili con la katiuscia termica che aveva su entrambe le spalle.
    "Io ero solo un capobanda criminale che Don Zauker aveva ingaggiato poco prima che tu lo uccidessi. Potevo diventare meganoide, immortale, potente, potevo stare anche con Koros! Ma poi sei arrivato tu, fetente, e hai rovinato tutto!"
    Il Daitan 3 estrasse una spada e parò quella di Nach.
    "Scusa tanto eh, loro due stavano per distruggere la Terra facendogli sbattere contro tutto il pianeta Marte! Dovresti ringraziarmi, ti ho salvato la pellaccia quella volta!"
    Un calcio ben assestato da parte di Nach colpì il Daitan 3 in una parte sensibile, ma lui era un robot e non ebbe particolari danni.
    "Era tutto programmato, Marte avrebbe risparmiato solo i Meganoidi e tutti i fedeli a Don Zauker!"
    "Ma tu ci credi davvero a questa panzana?"
    Il pugno volante di Daitan 3 si abbatté sulla faccia di Nach.
    "Ma certo che ci credo! Avevo avuto da Koros il progetto dell'Omegatron, e quindi ho potuto realizzare il mio sogno e quello di Don Zauker: un'intera umanità meganoidizzata!"
    Le lame rotanti di Nach si abbatterono sui fianchi di Daitan 3.

    "Ecco perchè detesto i robottoni" commentò Jigen, osservando dal basso i due robot che se le davano di santa ragione.
    "Combattono in modo onorevole, dovresti rispettarli" lo corresse solenne Goemon.
    "Rispettali tu, se ci tieni tanto. Io preferisco fumarmi una sigaretta."
    "Comunque, perchè non siamo rimasti meganoidi?" si chiese Radik, guardandosi la mano.
    "Sono stata io, fratellino!" disse una voce che Radik conosceva bene.
    "Kelly? Ma stai bene?"
    La bambina corse da Radik, abbracciandolo. Alzando la testa, Radik vide che erano arrivati anche i suoi Bluebeller.
    "Ma che è successo?"
    "Una cosa incredibile, capitano!" disse Duncan, uno dei suoi uomini "Tutti eravamo diventati Meganoidi ed eravamo rimasti immobili, mentre tua sorella era guarita! E' stata la macchina che era dentro questo castello a fare tutto questo pasticcio."
    "E perchè tua sorella non è diventata meganoide?" chiede Jigen.
    "Forse perchè si era ammalata proprio a causa delle radiazioni meganoidi che emettevo io quando lo ero diventato. L'Omegatron ha avuto un effetto inverso su di lei..."
    "Ma non solo, fratellone!" disse Kelly "Mi ero accorta che tutti eravate diventati immobili, e, quando ho toccato Duncan, lui era ridiventato normale!"
    "Caspita, allora tua sorella è diventata il contrario dell'Omegatron?" chiese Goemon, sorpreso.
    "Non so cosa sia questo Omegasson" rispose Kelly "ma avvertivo che l'origine di tutto era proprio quello lì! I Bluebeller allora mi hanno portata lì sfondando le porte e ho toccato l'Omegasson: tutto è tornato normale e l'Omegasson si è spento!"
    "Per sicurezza l'abbiamo fracassato tutto" specificò Duncan.
    "Siete stati grandi, miei Bluebeller!" rispose Radik, sollevando Kelly, contento di rivederla finalmente sana.
    "Ma non è ancora finita questa storia, mi sa" aggiunse Jigen, tornando a guardare in alto e osservando i robot che si menavano ancora a mezz'aria.
    "Non vi preoccupate, adesso il signor Banjo userà l'Attacco Solare e finirà tutto!" disse Kelly.
    "Ma se è ancora notte!" la corresse Jigen.
    "Per essere precisi, è quasi l'alba" specificò Goemon.
    "L'attacco solare può avvenire anche di notte" concluse Radik "Non si tratta di pannelli solari, si tratta di energia solare immagazzinata"
    "Boh" concluse Jigen, dando un tiro con la sigaretta. "Andiamo a trovare Lupin, piuttosto."

    Dentro la gigantesca cassaforte dell'oro di Banjo, avveniva un'agitata discussione.
    "Cosa vuoi dire che è velenoso, Lupin?" chiese Fujiko, osservando l'oro con occhi bramosi.
    "Il mio orologio geiger gira come un invasato. E' tutto radioattivo, Fujiko! Non lo toccare!"
    "Ma è assurdo, Lupin! Secondo te Banjo conserva in una cassaforte dell'oro che non può spendere?"
    "E' oro che viene da Marte, a quanto ho sentito. Quindi deve essere prima trattato in qualche modo che noi non conosciamo per tornare ad essere oro normale"
    "Ma ci sarà pure da qualche parte dell'oro vero!"
    "Non qui, comunque."
    All'improvviso, la montagna di lingotti radioattivi si avvicinò lentamente davanti a loro.
    "Che succede?" chiese Fujiko.
    "Un tapis roulant da qualche parte. Hanno anche chiuso lo sportello nascosto dal quale ero venuto! Ci hanno scoperto..."
    "Scappiamo, Lupin!"
    "Te l'ho detto, hanno chiuso l'uscita. Se quell'oro ci tocca, siamo morti!"

    "Ehi, cosa state facendo?" esclamò Zenigata.
    Le versioni meganoidi di Garrison e Toppi lo squadrarono con aria crudele.
    "Li stiamo giustiziando. Tra poco l'oro radioattivo ucciderà i due intrusi!"
    "Ma siete matti? Lupin io lo voglio vivo! E anche Fujiko! Li voglio arrestare, mica ammazzare!"
    Il Garrison meganoide estrasse una pistola.
    "Non si intrometta, se vuole vivere!"
    "State minacciando un ispettore di polizia? Siete pazzi?"
    Mentre parlava, però, Zenigata lanciò subito un calcio che fece volare via la pistola dalle mani del maggiordomo: Toppi gli saltò subito addosso, ma Zenigata lo mandò via, cercando la pistola che era caduta per terra, prima che la prendesse il Garrison robot. Il falso maggiordomo fece un balzo e afferrò l'arma: ma uno sparo la allontanò subito da lui. Tutti si voltarono sorpresi: erano comparsi un altro Garrison e un altro Toppi.
    "Vi prego di alzare tutti le mani" disse il vero maggiordomo "Questa pistola funziona anche contro i Meganoidi, e io ho una buona mira, grazie al mio passato di militare della gloriosa Settima Brigata. Vi consiglio di non fare sciocchezze. Naturalmente quello che ho detto non vale per lei, ispettore."
    "Ma che succede? Dei gemelli?" Zenigata era confuso. Ma indicò subito la macchina: "Presto, Lupin e Fujiko sono in pericolo di vita, qual'è il pulsante che interrompe tutto?"
    "Quello rosso alla sua sinistra, ispettore" disse il vero Garrison.
    "Non lo toccare!" minacciò il Garrison meganoide, sollevando Zenigata con una mano sola. Ma un colpo di pistola lo fece crollare a terra. Il falso Toppi corse verso Garrison, ma il vero Toppi lanciò un mucchio di biglie che lo fecero cadere a terra: un altro sparo del maggiordomo concluse lo scontro.
    "Mi ha fatto un certo effetto sparare a qualcuno che somigliava al signorino Toppi. Ma avrebbe potuto ucciderci tutti."
    "Cosa significa tutto questo?" chiese Zenigata, dopo aver premuto il pulsante rosso.
    Garrison fece un sospiro. "E' una storia lunga, ispettore."

    (continua e finisce qui)

    QUI TUTTI I LINK DELLA STORIA

    Edited by joe 7 - 9/11/2022, 16:28
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