Il blog di Joe7


Replying to HEIDI EPISODIO 20: "UNA COMPAGNIA GRADITA "

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  1. Posted 18/11/2022, 17:36
    20 - UNA COMPAGNIA GRADITA
    (primo post dell'analisi di Heidi: qui. Precedente post: qui)

    a9


    RIASSUNTO: Siamo a Dorfli, in Svizzera, ai primi dell'Ottocento. Dete porta sua nipote, la bambina Heidi, dal Vecchio dell'Alpe, il nonno della bimba: un uomo burbero e solitario, che vive nella sua baita, lontano dal paese, con solo il suo cane Nebbia e un paio di capre. Dete deve andare a Francoforte per lavoro e il nonno è l'unico che può badare alla bimba. Nei giorni successivi, Heidi si ambienta sempre di più al mondo della montagna, mentre il nonno si prende cura della bambina e inizia ad affezionarsi a lei. Un giorno, alla baita ritorna Dete: dice di aver trovato un posto per lei a Francoforte e la porta via con forza fin lì, presentandola alla signorina Rottenmeier, la tutrice di Clara Sesemann, una ragazza che è rimasta paralizzata alle gambe per una malattia...

    STORIA

    La signorina Rottenmeier desiderava una compagna di giochi per Clara, ma era rimasta delusa dall'arrivo di Heidi. Inciampa mentre sta per rincorrere Dete, e Heidi ride: ma la Rottenmeier la fa tacere subito. Poi esce per inseguire Dete. Heidi e Clara restano soli, e Clara le sorride.
    Clara: Io ti invidio.
    Heidi: Perchè?
    Clara: Perchè tu puoi correre, andare dove vuoi.
    Heidi: Tutti possono farlo.
    Clara: Io no, ho le gambe paralizzate.
    Le mostra la sedia a rotelle. Heidi è sorpresa.
    Clara: Ti devo chiamare Adelaide o Heidi?
    Heidi: Heidi.
    Clara: Heidi ti sta meglio.
    Le fa una stretta di mano.
    Clara: Io mi chiamo Clara. Ti piace Francoforte?
    Heidi: No, voglio tornare dal nonno e portare il pane bianco.
    Clara è sorpresa e non capisce bene, ma vuole continuare a parlarle.
    Clara: Se vuoi, ti insegno a leggere. Non ho mai incontrato una persona che non sa leggere, posso insegnarti.
    In quel momento, torna la Rottenmeier: è seccata perchè Dete è scappata via e non è riuscita a fermarla. Chiama il maggiordomo Sebastiano.
    Rottenmeier: Porti la signorina Clara nella sala da pranzo per la cena.
    Heidi, nel vedere Sebastiano, ride perchè vede che lui somiglia un pò a Peter, e glielo dice. La Rottenmeier è seccata.
    Rottenmeier: Adelaide, non devi parlare con la servitù! Siediti.
    Heidi, intimorita, si siede nella sala da pranzo accanto al tavolo. Vede su un cesto dei panini bianchi e si mette in piedi per prenderne uno. Ma la Rottenmeier la riprende.
    Rottenmeier: Non si sta in piedi su una sedia!
    Heidi si siede e Sebastiano afferra un panino con la pinza e lo mette sul piatto di Heidi.
    Heidi: Grazie.
    Rottenmeier: Non si deve ringraziare la servitù, Adelaide!
    Heidi nasconde il panino sotto il tavolo e Sebastiano ridacchia sottovoce perchè ha visto la sua mossa. Heidi osserva il panino e pensa alla nonna di Peter, al tempo in cui era a casa sua e intrecciava le ghirlande.
    Heidi: (nel ricordo, alla nonna di Peter) Nonna, tu da piccola lo facevi?
    Nonna di Peter: Certo.
    Heidi: Le metterò sulle porte e sulle finestre.
    Poi Heidi torna alla realtà: Sebastiano porge le fette di carne e Heidi ne prende una con le mani e sta per mangiarla. La Rottenmeier la redarguisce subito.
    Rottenmeier: Prendi la carne così, con le posate! E non dare confidenza ai servitori, te l'ho già detto! E devi chiamare Clara la signorina Clara...
    Heidi pian piano si addormenta sulla sedia, mentre la Rottenmeier continua a parlare: sogna di essere ancora alla baita, si lava la faccia, incontra Peter, ha con sé l'uccellino Cip, dà il fiore alla nonna di Peter, va con la slitta, ride.
    Rottenmeier: Adelaide, mi stai ascoltando?
    Clara: Sta dormendo, signorina Rottenmeier.
    Clara ridacchia tra sé.
    Rottenmeier: Non è possibile!

    H1


    Suona un campanello e dice a Sebastiano di portarla a letto. Al mattino dopo, mentre Clara dà da mangiare all'uccellino in gabbia, Heidi si sveglia. Senza rendersi conto di dove si trova, scende e cade subito a terra: il letto è troppo alto.
    Heidi: (guardandosi in giro) Ah, è vero, sono a Francoforte.
    Si veste, togliendosi il pigiama e andando a lavarsi a una ciotola con lo specchio davanti.
    Heidi: Questa stanza sembra una scatola buia.
    Vede delle tende e le muove, cercando di aprire la finestra: ma le tende sono troppo spesse e la finestra è troppo alta, Heidi non riesce ad aprirla. Ci prova con quella accanto, ma è uguale. Sconfortata, si siede sul pavimento e inizia a piangere: vuole tornare a casa. Ad un certo punto, ha delle allucinazioni e crede di essere ancora sul prato, davanti alla baita, dove ci sono il nonno, Peter, le caprette e corre felice. Ma va a sbattere contro il muro. Bussano ed entra la Rottenmeier.
    Rottenmeier: Cosa fai lì seduta per terra? Quando busso, aspetto una risposta! Su, alzati, la colazione è pronta!
    La tira su, ma Heidi non vuole alzarsi.
    Rottenmeier: Devi alzarti, Adelaide, misericordia!
    Heidi: Io non mi chiamo Adelaide, io mi chiamo Heidi!
    Rottenmeier: Misericordia! Il tuo nome di battesimo è Adelaide!
    Heidi: Io mi chiamo Heidi!
    Rottenmeier: Il tuo nome è Adelaide, e io ti chiamerò così. Andiamo!
    Alla colazione, Heidi mangia triste, e Clara le sorride, cercando di tirarla su.
    Rottenmeier: Il maestro verrà alle 10.
    Heidi nasconde ancora il panino sotto il tavolo.
    Rottenmeier: E tu, Adelaide, ricorda: ai servi si deve dire solo 'voglio questo o quello', senza dare confidenze. E non far arrabbiare Clara, che è debole.
    Poi se ne va.
    Clara: Sono contenta che tu sia qui, ora non mi sento più sola.
    Heidi corre alla finestra per aprirla, però è chiusa. Clara è sorpresa.
    Clara: Ma cosa vuoi vedere, Heidi?
    Heidi: Voglio guardare fuori.
    Clara: Ma perchè vuoi guardare fuori?
    Heidi: Tu non sei curiosa di vedere quello che c'è fuori?
    Clara: Io non sono mai stata fuori. Chiedi a Sebastiano di aprirti la finestra, lui sa fare questo e quello.
    Heidi: Ah, è come Peter.
    Heidi esce dalla stanza e raggiunge Sebastiano.
    Heidi: Sebastiano, vorrei questo e quello.
    Sebastiano: Eh?
    Heidi: La signorina Rottenmeier mi ha detto di dirti così.
    Lui si mette a ridere.
    Sebastiano: Ha bisogno di qualcosa, signorina?
    Heidi: Non mi chiamo signorina, mi chiamo Heidi.
    Sebastiano: Ma la signorina Rottenmeier mi ha detto di chiamarla così.
    Heidi: Va bene, mi apre la finestra?
    Sebastiano: La finestra?
    Heidi: Sì.
    Sebastiano entra nella camera e apre la finestra, porgendo lo sgabello ad Heidi, così può guardare fuori. Si affaccia entusiasta, ma vede solo i muri e le strade.

    H1


    Heidi: Ma...dove sono i fiori, gli alberi, i prati? Ci sono solo case, pietre e strade.
    Heidi piange. Sebastiano chiude la finestra e chiede se hanno ancora bisogno di qualcosa: Clara gli fa cenno di no, lui si inchina ed esce.
    Clara: Heidi, vuoi qualcosa? Vorresti tornare sulle tue montagne?
    Heidi annuisce.
    Clara: Ti piacciono così tanto?
    Lei annuisce ancora.
    Clara: Speravo che potessimo diventare amiche. Vuoi che chiami tua zia?
    Heidi annuisce ancora. Clara guarda in basso, triste.
    Clara: Però sarò di nuovo sola. Mia madre è morta e mio padre è in viaggio. E la Rottenmeier è noiosa.
    Clara si allontana per avvisare Rottenmeier, perchè chiami Dete. Heidi è perplessa e dice a Clara che ha cambiato idea.
    Heidi: Resterò qui ancora un paio di giorni, prenderò anche dei doni per il nonno e Peter.
    Clara è felice. Dall'esterno della stanza sentono la Rottenmeier che la chiama spaventata, perchè si è affacciata alla finestra.
    Rottenmeier: Heidimaria, cioè Adelaide! Misericordia!
    Heidi commenta a Clara che "la chiameremo Signorina Misericordia!"

    H1



    (Continua qui)

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