ANNO 2022: IL PIANETA DISNEY(Il primo articolo si trova qui.)
Topolino 3500: nel 2022, proprio sotto Natale, si è arrivati al traguardo (3,20 €), con tanto di copertina alternativa che costa di più (7,50 €).
STORIE A PUNTATEOrmai su Topolino fanno praticamente soltanto le
storie a puntate: lunghe, noiose, che sanno di brodo allungato, in cui una storia, che potrebbe benissimo essere raccontata in un numero solo, viene spalmata anche su cinque numeri. Così, invece di spendere 3,20 € per leggere una storia, si è costretti a spendere circa più di 15 € per sapere come va a finire una determinata storia. E, visto che la maggior parte delle storie adesso sono a puntate, è chiaro che chi vuole seguire diverse storie non finirà mai di acquistare Topolino. Il punto è che questo espediente stanca i lettori, piuttosto che legarli al fumetto. Ciò che interessa al lettore è trovare delle belle storie che iniziano e finiscono su quel numero. In passato, c'erano state alcune storie lunghe, ma finivano al massimo nel numero successivo e non erano frequentissime come adesso. Stesso discorso per le saghe lunghe, come quella, famosa, del
Totem Decapitato: erano occasioni che capitavano solo una volta all'anno in media, non tre volte almeno in ogni numero, come avviene adesso. Prendiamo per esempio il famoso numero 3500, che, essendo celebrativo, dovrebbe contenere solo storie autoconclusive: macché. Abbiamo la puntata conclusiva di
Topolino e la leggenda della Spada di Ghiaccio e una puntata (non conclusiva e intermedia) de
Il destino di Paperone. C'è una storia autoconclusiva (
Zio Paperone e il mistero del Monte Orso) e una storia breve (
Pippo e la conta natalizia), entrambe scarse. Inoltre, la storia principale, quella di
Zio Paperone e il mistero del Monte Orso, è pieno di riferimenti alle storie passate. E fanno così su un numero
celebrativo. Figuratevi gli altri.
L'ERRORE DELL'ANNOSu Topolino 3464, uscito all'inizio dell'anno, è stata pubblicata la prima puntata (
e dàje!) della storia di Amelia:
Amelia e le sette streghe vulcaniche, di Bruno Enna (sceneggiatura) e Roberto Vian (disegno). Ebbene, qui hanno fatto un errore madornale: il Vesuvio, anzichè in Campania a Napoli, è stato messo
in Sicilia al posto dell'Etna!
Splendida inquadratura. Peccato però che sia sbagliata.
E non si tratta di un passaggio casuale di Amelia che attraversa la Sicilia per arrivare al Vesuvio: infatti, nella prima vignetta si vede del fumo venire fuori dall'Etna/Vesuvio, e, nella vignetta successiva, Amelia si chiede che cosa è successo al
Vesuvio. Quindi non ci sono alternative; gli autori, o chi li ha informati, hanno proprio commesso un errore geografico. Questo significa che la supervisione delle storie è piuttosto superficiale, se fanno passare uno svarione simile.
LE STORIE DISNEY DELL'ANNONon ce n'è neanche una, perchè sono tutte di pessima qualità. Le storie di Fantomius, per esempio, sono diventate delle storie a puntate e dei minestroni allungati, con tanti riferimenti alle storie passate, manco fossero un fumetto Marvel. E lo stesso si può dire del resto. Casty ha solo disegnato delle storie a puntate (ovvio) sceneggiate da Marco Nucci: lunghe, tortuose, noiose, inconcludenti e che magari rimandano a una futura storia, anch'essa a puntate,
ça va sans dire1, in uno stillicidio che non finisce più.
E' diventato, in sostanza, un fumetto
autoreferenziale, riservato ai fan - o
nerd - delle storie di Topolino: e questo è un segno di decadenza dei personaggi. Inoltre, i personaggi Disney di adesso non sono più gli stessi: hanno perso quell'innocenza e infanzia che avevano. Paperone era come un bambino col deposito pieno di caramelle tutte per lui. Paperino era un bambino che cercava di riposare, oppure di realizzare qualcosa. Topolino era un bambino che amava l'avventura. Il fatto di essere animali aiutava la semplificazione dei personaggi: tutti si potevano identificare con loro. Adesso che invece sono diventati adulti, hanno perso la loro innocenza, il loro "essere bambini". Di conseguenza, non hanno più nulla da raccontare.
Gli sceneggiatori e disegnatori di oggi non capiscono Topolino: non ne comprendono più l'innocenza e il suo "essere bambino". "Topolino sosia di Re Sorcio" diventerebbe oggi una storia lunga, a puntate, noiosa, con personaggi "adulti" che sparano ogni tanto dei pistolotti politically correct.
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1 "non c'è bisogno di dirlo" in francese.
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