Il blog di Joe7


Replying to IL MEGLIO E IL PEGGIO DEL 2023 - 16

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  1. Posted 12/2/2024, 19:22
    CITAZIONE (Kirihito @ 12/2/2024, 19:09) 
    Io amo molto l'avventura, ma anche le storie di vita comune. È proprio per il motivo che ha detto Joe.
    Non bastano gli avvenimenti a rendere affascinante una trama. Un autore bonelliano diceva ai lettori di un forum: che cosa volete di più? Vi ho messo licantropi, mostri, resurrezioni, continui colpi di scena...
    Eppure tutta questa roba non serve se i personaggi sembrano dei fantasmi.
    Bisogna infondere loro vita, anche se sono esseri immaginari di carta.
    Se uno pensa a Sandokan, a Long John Silver, a Ulisse ad esempio, non gli sembra vero che non siano veramente esistiti.

    Hai capito benissimo quello che volevo dire: è proprio così.

    Quello che conta non sono gli avvenimenti, per quanto possano essere stratosferici (fantascienza) o sorprendenti (avventura), o scioccanti (mostri e compagnia): quello che conta è l'uomo, la persona, la familiarità con cui i personaggi ti vengono presentati. Se non fai questo, persino gli spaccati di vita sembrano falsi.

    Guerre Stellari è una storia con astronavi megagalattiche, spade laser, mostri, pianeti, eccetera. Ma sono ricordati soprattutto per i personaggi: Luke Skywalker, Obi-Wan Kenobi, Han Solo, la principessa Leila, Darth Vader, persino Chewbacca e i droidi...perchè sono tutti umani, familiari, erano persone come noi. E' stato quello il segreto del loro successo. Il film Dune, invece, che trattava lo stesso argomento di Guerre Stellari, è stato un fallimento, proprio perchè i personaggi non erano veri, non erano nè reali nè familiari.

    Un altro esempio di spaccato di vita, stavolta nostrano, che ha avuto un enorme successo, con personaggi che sembravano reali, tanto da sentirli familiari, è quello della Stefi e di Valentina di Grazia Nidasio.
  2. Posted 12/2/2024, 19:09
    Io amo molto l'avventura, ma anche le storie di vita comune. È proprio per il motivo che ha detto Joe.
    Non bastano gli avvenimenti a rendere affascinante una trama. Un autore bonelliano diceva ai lettori di un forum: che cosa volete di più? Vi ho messo licantropi, mostri, resurrezioni, continui colpi di scena...
    Eppure tutta questa roba non serve se i personaggi sembrano dei fantasmi.
    Bisogna infondere loro vita, anche se sono esseri immaginari di carta.
    Se uno pensa a Sandokan, a Long John Silver, a Ulisse ad esempio, non gli sembra vero che non siano veramente esistiti.
  3. Posted 12/2/2024, 18:26
    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 12/2/2024, 18:17) 
    Chissà perché il genere slice of life riesce ad incantare così tanto.
    Anche Spy x Family si può considerare uno SOL.
    So quant'é brutto quando una serie bella viene sospesa... io ci sto passando con Heart Gear.

    Lo spaccato di vita, o slice of life, attira molto, secondo me, proprio perchè parla della vita quotidiana, e lo fa con una grande attenzione ai particolari. Da questo punto di vista, per esempio, Heidi e Anna dai capelli rossi, due dei maggiori successi degli anime, sono proprio degli spaccati di vita quotidiana. Questo tipo di narrazione ci aiuta a fare attenzione a quelle cose sulle quali normalmente neanche ci badiamo, tanto sono comuni, e non ci rendiamo conto quanto, in realtà, quelle cose siano belle. L'arte - quella vera - serve a farci capire questo: che è bello vivere nel mondo in cui viviamo.

    Anche Spy x Family può essere visto come uno spaccato di vita, pur con tutto il background avventuroso di sottofondo. E, guarda caso, è uno dei maggiori successi di manga e anime. L'uomo si appassiona solo quando si parla di lui. Se no, la narrazione non funziona, perchè si perde l'identificazione.
  4. Posted 12/2/2024, 18:17
    Chissà perché il genere slice of life riesce ad incantare così tanto.
    Anche Spy x Family si può considerare uno SOL.
    So quant'é brutto quando una serie bella viene sospesa... io ci sto passando con Heart Gear.
  5. Posted 12/2/2024, 17:45
    MEGLIO E PEGGIO: I MANGA (prima parte)
    (primo articolo analisi: qui; precedente articolo: qui.)

    I GIORNI DELLA SPOSA N. 14 - VOTO: 9 - UNA GARA COI CAVALLI
    Ogni disegno, un quadro.

    Autrice (sceneggiatura e disegno): Kaoru Mori

    Giorni-della-sposa-14-6
    Questa coppia (Azer, l'uomo, e Jahan Bekhe, la donna) ha gli abiti di matrimonio tipici dell'ambiente freddo e ventoso della steppa della Via della Seta di fine Ottocento.


    Ormai "I giorni della sposa" ("Otoyomegatari" nell'originale) esce a cadenza annuale o anche di più: il numero 12 è uscito nel 2020, il 13 nel 2021 e questo, il 14, nel 2023, ben due anni dopo! =_= Purtroppo, l'autrice ha avuto dei problemi di salute: il 17 Aprile 2023 aveva dichiarato, sul blog ufficiale della rivista Aokishi della Kadokawa, dove il manga è pubblicato, di soffrire di una malattia non specificata.


    La rivista Aokishi cioè "Cavaliere blu", dove è pubblicato "I giorni della sposa". Non è vincolata a un genere narrativo particolare: ha storie di azione, o commedia romantica, o narrativa storica, o strisce con quattro vignette, eccetera.


    La mangaka ha sofferto di dermatite allergica e artrite calcifica verso la fine del 2022; inoltre, ha iniziato a soffrire di mal di testa a causa della sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile all'inizio del 2023. Non si trattava di stress, perchè lei aveva detto che prima non si sentiva stressata. Ha avuto sonnolenza e dolore alle dita, il che rendeva difficile il disegnare. Ha dovuto fare anche un intervento chirurgico per la rimozione di fibromi uterini. Ora si sta riprendendo. Speriamo che stia meglio: attualmente, in Giappone è appena uscito un altro episodio di Otoyomegatari, col tratto sempre sicuro dell'autrice. Quindi si può ben sperare.

    Giorni-della-sposa-14a-6
    I cavalli sono gli animali preferiti dell'autrice, e lei ama un sacco disegnarli. Tanto per dire: notate che i due cavalli qui disegnati sono di razza diversa. :huh: Su Tex, la Mori sarebbe straordinaria: peccato che lo stile manga non andrebbe assolutamente bene per il pistolero...


    In questa storia, assistiamo a una sfida tra il pretendente sposo, Azer, e la sposa che dovrebbe accettare il matrimonio, Jahan Bekhe. La sfida consiste in una corsa coi cavalli, per afferrare una freccia e riportarla indietro: il primo che arriva vince. Le immagini dei cavalli che corrono sono un capolavoro: sembra davvero di sentire il vento che ti passa davanti mentre leggi. E bisogna ricordare che i cavalli sono la cosa più difficile da realizzare per un disegnatore...

    I dialoghi sono secchi, perfettamente ben calibrati. C'è molto spazio per le immagini, che tolgono il fiato: ogni inquadratura descrive un momento, un movimento, e il paesaggio della steppa che si vede a perdita d'occhio è piena di dettagli precisi che non appesantiscono mai la scena. Ogni ciuffo d'erba è al suo posto. Ogni tessuto, ogni tappeto, ogni orecchino sono ricchi di particolari che ti fanno perdere in un labirinto, se li guardi con attenzione: ma non sono mai invasivi.

    I giorni della sposa è un'opera completamente fuori scala rispetto ai manga di adesso. Come sappiamo, l'ambientazione è l'Asia Centrale dell'800: quella di Michele Strogoff, per capirci. Anche se lui era russo e qui siamo fuori dai confini della Russia. Anzi, i nomadi della steppa sanno che prima o poi dovranno combattere proprio contro i Russi: credo che sia un preludio alla Guerra di Crimea (1853-1856).

    Ma queste sono situazioni appena accennate: è la quotidianità il vero protagonista del racconto, in cui Kaoru Mori osserva la vita comune dei nomadi, la loro cultura, i loro abiti, i tappeti, i ricami, le acconciature, persino il cibo e la preparazione del pane.

    I protagonisti principali sono i due sposi seminomadi Amira e Karluk: tuttavia, questa è una storia corale che gira soprattutto intorno alle coppie e ai matrimoni che possono avvenire tra i personaggi, tutti ottimamente caratterizzati. Azer è fiero e orgoglioso, ma la sua promessa sposa, Jahan Bekhe, lo è ancora di più: il loro scontro provoca davvero scintille. Questo è un manga che raggiunge livelli di qualità eccezionali: si merita un 9 pieno. ^_^

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    Amira e Karluk assaggiano i melograni. Notante l'incredibile complessità del vestito di Amira.



    (continua)

    QUI TUTTI I LINK MEGLIO - PEGGIO DELL'ANNO

    QUI IL LINK SU KAORU MORI

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