Il blog di Joe7

  1. KAORU MORI DOSSIER

    KAORU MORI, L'AUTRICE DI OTOYOMEGATARI ED EMMA

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    Amira di Otoyomegatari ("I giorni della sposa"), il suo ultimo lavoro, ancora in corso attualmente (2019)


    Kaoru Mori nasce a Tokyo il 18 Settembre 1978. Ha iniziato a leggere i manga solo dopo il liceo, quindi a 18 anni circa. A 24 anni debutta nel 2002 con “Emma” su Comic Bean della Enterbrain, in cui descrive la vita nell'Inghilterra dell'era vittoriana vista con gli occhi di una cameriera. "Emma" ha vinto il premio Excellence Prize nella divisione Manga nel 2005, durante il nono Festival Giapponese delle Arti. Il tema vittoriano è stato riproposto anche nella raccolta di racconti “Shirley”, ancora in corso. In “Otoyomegatari” (“I giorni della sposa”), in corso di pubblicazione dal 2008 sulla rivista Harta (chiamata in precedenza Fellows!), anch'essa della Enterbrain, la storia si sviluppa tra i popoli seminomadi dell'Asia Centrale della fine dell'800. Nel manga sono inseriti numerosi costumi e ornamenti caratteristici del paese, frutto del profondo interesse verso l'abbigliamento da parte dell'autrice. “Otoyomegatari” ha ottenuto il Prix Intergénérations al Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême nel 2012 e il prestigioso premio Manga Taishō nel 2014. I suoi manga, molto curati, spesso sono di taglio storico-commedia. Attualmente, "Emma" è il suo lavoro più famoso.

    I suoi lavori sono un misto di seinen (manga per ragazzi maggiorenni) e josei (vita quotidiana femminile), ricchi di dettagli e cure ai particolari. Le donne di Mori hanno sempre una certa sensualità, molto garbata e intrisa di semplicità. Kaoru Mori dice che è affezionata a tutte le sue protagoniste allo stesso modo: quindi, sia Emma, che Amira, che Shirley, le sue tre protagoniste principali, sono le sue preferite. Il suo stile è preciso e raffinatissimo, curato in ogni dettaglio, tanto che si possono vedere con una precisione impressionante sia le sottovesti, che le scarpe, che ogni dettaglio dei vestiti dei protagonisti e dell'ambiente che li circonda. I personaggi non hanno i tipici occhi rotondi e brillanti dei manga, ma occhi più adulti che presentano meglio l'idea di quotidianità che si respira nei suoi manga.

    Lo stile di quest'autrice è inconfondibile e prende le distanze dalle tendenze moderne: sia come storie narrate, sia come rappresentazione e caratterizzazione dei personaggi. Come diversi mangaka molto popolari, Kaoru Mori è nota per aver fatto poche apparizioni pubbliche, a causa della sua timidezza. Tuttavia, si è presentata a Lucca tre anni fa, nel 2016, dove la intervistarono, il 29 Ottobre di quell'anno, al Palazzo Ducale. Qui ho raccolto i punti salienti di quell'intervista, insieme ad altre interviste e analisi su di lei. Inoltre, quando è venuta in Italia per Lucca, è stata la prima volta che ha visto il nostro Paese. I suoi commenti al riguardo sono stati: "Ogni cosa che vedo qui è per me divertente, è tutto così diverso rispetto a quello che vedo di solito. L'impressione più forte che ne ho avuto per il momento è che qui si mangia bene. E poi mi è rimasto impresso un dettaglio strano...il soffitto di legno con le travi! Non so perché, forse perché l'ho visto tante volte (in hotel, ndr) e questo mi ha colpita (ride)."

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    Autoritatto della Mori. ^_^


    Emma e William, nel manga "Emma", sono divisi dal ceto sociale; ne "I Giorni della Sposa" invece i due sposi sono divisi dalla differenza d'età. Questo espediente narrativo dell'amore distante, diviso dall'età, dal ceto sociale o da altri elementi, interessa molto all'autrice. "Mi piace il rapporto che viene a crearsi tra due persone che vengono a contatto da due mondi molto diversi tra loro, grazie alle situazioni di fronte alle quali la vita le pone, riescono ad arrivare a comprendersi, ad andare d'accordo... e chissà come sarebbe se venissero calate in un contesto addirittura più grande... Questo per me è il vero elemento fondamentale. Per il resto non faccio differenze tra una coppia e l'altra, entrambe le coppie di Emma e dei Giorni della sposa le mi piacciono in egual misura."

    2002-2006: EMMA
    2006 - 2008: EMMA BANGAIHEN
    7 volumi, più 3 di approfondimento ("Emma Bangaihen"), pubblicati dalla JPop in Italia.

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    Emma


    Siamo a Londra, alla fine dell'800, in piena epoca vittoriana. Emma (senza alcun cognome, una caratteristica delle persone estremamente povere) è una cameriera di umili origini, adottata e fatta crescere come cameriera dall'anziana ex-maestra Kelly Stower, che aveva insegnato ai giovani di famiglie di ricca borghesia. Tra questi, William Jones, anche lui un ragazzo di famiglia ricca, si innamora di Emma ed è da lei ricambiato. Ma le differenze sociali di quei tempi sono molto forti e per questo, dopo la morte della Stower, Emma si allontana da Londra, mettendosi al servizio della ricca famiglia Molders, di origini tedesche. William si fidanza con Eleanor Campbell, di origini nobili, per convenienza: ma alla fine, Emma e William si rincontreranno e la situazione diventerà complicata per entrambi.

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    Adele, la capocameriera di casa Molders: avrebbe dovuto essere la prima versione di Emma (avrebbe portato gli occhiali comunque), ma poi l'autrice ha preferito rappresentare una donna più tranquilla. Inoltre, sembrava avere più anni di William, così "Emma" rischiava di diventare la storia dell'infatuazione giovanile di un ragazzo, più che una storia d'amore alla Giulietta e Romeo.


    Emma è un manga particolare che descrive l'ambientazione vittoriana con molta cura e precisione in ogni dettaglio, come pure le abitudini e il comportamento delle varie classi sociali dell'epoca. Il personaggio di Emma rappresenta la gente letteralmente povera: l'insegnante Stower l'aveva trovata che praticamente mendicava per strada. Questo è anche un omaggio della Mori a Miss Marple, il personaggio di Agatha Christie, che si prendeva cura delle ragazze orfane e le istruiva perchè potessero lavorare nelle ville (tra l'altro, i romanzi di Agatha Christie sono stati utilissimi per la Mori per comprendere il modo di vivere di allora). William fa parte invece di una famiglia benestante, ma non nobile: la si potrebbe definire borghese. In Inghilterra quel genere di società era chiamata la "gentry", e dai nobili era chiamata spregiativamente "banda di arricchiti". La fidanzata ufficiale di Wiliam, Eleanor, fa parte della famiglia nobile dei Campbell, che è interessata al matrimonio per va della ricchezza della famiglia di William: infatti, la società nobile di quei tempi è in decadenza, anche se conserva ancora la sua fierezza di appartenenza alla nobiltà, in un modo tutto inglese. Infine, c'è la ricca famiglia Molders, presso la quale lavora Emma, di origini tedesche e che si occupa di commercio: non essendo direttamente coinvolta nella società inglese, osserva con distacco e curiosità i vari conflitti tra la nobiltà e la gentry. Ma il mondo osservato con più attenzione dalla Mori è proprio quello del popolo comune, rappresentato dalle cameriere, coi vari rapporti tra di loro, sia gerarchici che di amicizia o di conflitto.

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    Emma e William Jones


    Per realizzare un manga che rappresentasse in modo così dettagliato la quotidianità della società inglese della fine dell'Ottocento, la Mori ha dovuto fare un enorme lavoro di ricerca e documentazione, consultando anche alcuni specialisti del settore; ha fatto anche un viaggio a Londra per comprendere meglio l'ambiente (in pratica, lo stesso lavoro di Takahata e Miyazaki che erano andati di persona sulle Alpi per realizzare Heidi). L'autrice ha fatto anche riferimento a molti romanzi della letteratura ottocentesca di ambientazione inglese come Jane Eyre, Orgoglio e pregiudizio, Emma (da cui ha preso molto probabilmente il nome della protagonista come omaggio, anche se questo non è stato confermato dalla Mori). Oltre al manga, questo lavoro di documentazione ha permesso alla Mori di realizzare anche due Guide all'età vittoriana, da lei illustrate, che presentano il mondo di allora e spiegano molto dell'ambientazione della vicenda narrata nel manga. E' da notare che, anche dal punto di vista psicologico, i personaggi, anche quelli secondari, sono ottimamente descritti e la storia rimane coinvolgente sin dall'inizio, senza mai stancare: una caratteristica presente in tutti i lavori della Mori, che si rivela essere anche un'eccellente sceneggiatrice e non solo un'ottima disegnatrice.

    Kaoru Mori adora le cameriere e l'ambiente vittoriano, quindi il suo primo manga doveva essere per forza quello su una cameriera dell'800. L'ambente di Emma ricorda molto Downton Abbey. L'ha sempre colpita il fatto che in quel periodo la "cultura delle cameriere" era al suo picco massimo; inoltre, a quei tempi ogni nucleo familiare benestante aveva la propria villa, e grazie ad essa la gente sopravviveva. E così era in ogni zona di quei luoghi.

    2003 - SHIRLEY
    volume unico, pubblicato dalla JPop in Italia. Contiene tutta la serie Shirley e Shirley Madison (la nuova serie) fino al capitolo 8, l'ultimo pubblicato finora.

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    Shirley e Miss Bennett


    Nonostante sia stata pubblicata dopo "Emma", Shirley è il primo lavoro della Mori, ai tempi in cui faceva delle doujinshi (fumetti amatoriali) del club "Lady Maid" (Lady Cameriera") col soprannome di Fumio Agata. "Shirley" parla di una giovane cameriera, una ragazzina orfana di 13 anni, Shirley Madison, che viene assunta quasi per caso da Bennett Cranley, la proprietaria di un bar che vive da sola nella sua casa. I brevi episodi di Shirley, realizzati con disegni sempre più dettagliati, descrivono la vita quotidiana delle due donne. La serie si interrompe per poi riprendere qualche anno dopo col titolo "Shirley Madison".

    2005 E 2007: EMMA, L'ANIME

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    Successivamente, nel corso del manga, "Emma" è diventato un anime per opera della Pierrot film: il lavoro è stato molto apprezzato dalla Mori. Gli sfondi dell'anime per lei sono stati molto dettagliati, oltre alla potenza e dal forte impatto delle musiche, dei personaggi che si muovono, dalle loro voci. L'anime è composto da 12 episodi, che seguono le vicende del manga fino al terzo volume. Successivamente, nel 2007 è stato prodotto un seguito, curato dalla Ajia-do Animation Works, con altri 12 episodi che concludono la vicenda. L'anime è stato trasmesso in Italia dal 27 febbraio 2010 sulla rete Hiro e in replica per la prima volta su Italia 1 dal 7 agosto 2012, per un totale di 24 episodi, con il titolo Emma - Una storia romantica: la sigla italiana, intitolata "Emma", è interpretata da Cristina D'Avena. Come testo non mi sembra un granchè, troppo banalotto (potete leggerlo qui), come musica mi lascia lì. Inoltre, le immagini della sigla sono assurde: sembra un documentario sulla Londra vittoriana, non si vede neanche uno dei personaggi della serie! :huh: Fino a quando Youtube non lo elimina, potete vederla qui sotto:



    2006 - SHIRLEY MADISON (in corso)
    volume unico, pubblicato dalla JPop in Italia. Contiene tutta la serie Shirley e Shirley Madison fino al capitolo 8, l'ultimo pubblicato finora.

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    E' la seconda parte della serie di Shirley, che l'autrice riprende usando le esperienze accumulate con "Emma": il disegno è ancora più curato e gli avvenimenti quotidiani restano il perno della vicenda, anche se l'autrice comincia ad approfondire il passato di miss Bennett. Il volume unico della JPop riassume tutta la prima e la seconda serie (fino al 2019).

    2008 - I GIORNI DELLA SPOSA (OTOYOMEGATARI, in corso)
    10 volumi finora (2019), pubblicati dalla JPop in Italia.

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    Amira e Karluk


    Come detto in precedenza, si tratta di un manga ambientato nell'Asia Centrale, lungo la famosa strada commerciale detta Via della Seta tra l'Oriente e Roma, già esistente sin dai tempi antichi. Riguardo al titolo, per essere precisi "Otoyomegatari" significa "i giorni delle spose" al plurale, non al singolare. Infatti, la storia ha diversi personaggi che si conoscono tra di loro, ma ciascuno di essi ha dei cicli narrativi in cui il matrimonio, spesso, è l'argomento principale: da qui il titolo in plurale, "spose". Anche se, spesso, è presente anche il punto di vista maschile e non solo quello femminile. I protagonisti principali, sui quali più volte la Mori ritorna, sono Amira Hergal, una donna di 20 anni, e il marito di lei, Karluk Ahyan, di 12 anni: la differenza di età è il problema principale della coppia, come si può immaginare. Inoltre, Amira e Karluk fanno parte di tribù diverse: quella di Amira è nomade, quella di Karluk è stanziale. Le altre coppie si formeranno nel corso della storia (l'unica caduta di stile della Mori nel manga è la coppia quasi saffica di due mogli di un emiro, con un mucchio di immagini del bagno pubblico femminile...una cosa insolita da parte dell'autrice).

    Questo manga è stato anche vincitore di un Eisner Award. Già prima di concludere "Emma", l'autrice era affascinata dall'Asia Centrale: non c'erano dei manga ambientati lì, tra l'altro. La sua intenzione era quella di raccontare al pubblico giapponese le differenze ambientali tra il Giappone e l'Asia Centrale, illustrando una storia familiare come quella tra Emma e Karluk. Quindi è partita dall’idea di una donna di casa - che fosse una madre o una figlia - che potesse essere un riferimento più facile, più immediato. Per documentarsi, la Mori aveva visitato dei musei, letto dei vari libri sull'argomento. Alla fine aveva fatto degli schizzi da presentare al sig. Ohba, il rappresentante della rivista, spiegando i personaggi. L'idea fu accettata. Kaoru Mori in genere ama le storie di tutti i Paesi esteri, come appunto l'Inghilterra o l'Asia. Per questo aveva anche fatto dei viaggi nei paesi di Amira ed Emma: Tergikistan, Kazakistan, Londra...E' anche stata a Firenze durante il soggiorno per Lucca Comics per consultare delle librerie di libri antichi. Per non parlare dei viaggi nelle librerie in Russia, dove ha trovato materiale sul contesto sociale, sui costumi di allora nell'Asia Centrale. Non sono cose che si trovano facilmente in Giappone, nè in internet. La Mori sa che non può essere fedele totalmente all'originale storico, per poter variare il racconto: per esempio, i costumi riprodotti nel manga non sono di un'unica tribù, ma di tribù diverse, in modo da poter rendere più interessante la storia e riprodurre più facilmente la varietà di popolazioni dell'Asia Centrale. Attualmente, l'autrice ha intenzione di sviluppare la storia spostandosi sui fratelli di Amira (cosa che sta effettivamente accadendo negli ultimi volumi, il 9 e il 10, attualmente usciti in Italia). Secondo le intenzioni della Mori, "I giorni della sposa" dovrebbero durare 14 numeri. Per ora non è prevista una versione anime del manga, anche se la Mori non ne è molto interessata al riguardo.

    2016: KAORU MORI COLLECTION
    Volume unico della JPop

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    Si tratta di una raccolta di storie brevi, disegni vari, considerazioni. E' un'antologia dove la Mori sperimenta diversi stili e racconta al lettore la sua vita di mangaka, piena di dettagli e curiosità. C'è anche un manga anomalo della Mori, realizzato nel 2004, durante la realizzazione di Emma: "I fiori di Sumire" ("sumire" significa "viola" o "violetta"), con la sceneggiatura di Satoshi Fukushima (quindi, per la prima volta, la Mori ha realizzato un manga non sceneggiato da lei). E' anche l'unica storia abbastanza lunga della Mori ambientata nel Giappone di oggi. Complessivamente, Kaoru Mori collection contiene: "Padrone, benvenuto nella vostra residenza!" (episodio umoristico-grottesco con camerieri fuori di testa); "Poter vedere" (episodio breve con una ragazza della scuola giapponese che compera un paio di occhiali); "Il club per gentiluomini Burrow" (episodio breve con la storia di una bunnygirl nel locale); "L'alunna dalla divisa larga", "Il costume indossato in passato", "Cover story", "Magdalene Baker" (episodi brevi); "La vita quotidiana della signorina Claire" (le storie di una cameriera con un padrone stravagante); "I fiori di Sumire" (due ragazze artiste con diverse fissazioni); illustrazioni varie; ministorie a quattro vignette ambientate nel manga di Emma; descrizioni della vita quotidiana dell'Inghilterra vittoriana.

    I GIORNI DELLA SPOSA: I COSTUMI

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    I costumi dei personaggi della Mori, soprattutto nei Giorni della Sposa, sono molto complicati e rifiniti: solo in un secondo tempo la Mori ha potuto realizzarli più velocemente. A Nagoya, al World Cosplay Summit, il Premio per la miglior sartoria è andato a una coppia che ha portato i personaggi de "I Giorni della sposa". Quando lo ha saputo, la Mori ne è rimasta colpita, anche perchè comprende quanto sia impegnativo realizzare i vestiti dei suoi personaggi, molto complessi ed elaborati. Disegnarli è un conto, ma realizzarli è un altro paio di maniche. Anche la cultura giapponese presenta dei kimono estremamente elaborati, al pari dei tessuti e abiti de "I giorni della sposa", e alla Mori interessano molto i costumi etnici, di qualsiasi Paese si tratti, e spesso li confronta con quelli del suo Paese. Dice l'autrice: "Dal costume infatti si intuisce la vita, la mentalità di un popolo. Ad esempio, i kimono giapponesi sono spesso tinti: e per far questo c'è bisogno di tanta acqua, che in Giappone c'è. Ma nell'Asia Centrale l'acqua non c'è, pertanto lì si ricama per decorare. Queste differenze culturali tra i Paesi che si intuiscono già solo attraverso i costumi, e questo mi affascina molto. Mi piacciono i tessuti come oggetti, in primis. Quando si parla di abiti tradizionali, questi ultimi parlano del popolo della zona. Sono un qualcosa di quotidiano e insieme hanno un tocco d'arte che si mescola in un unico elemento come il vestito. Tutto ciò mi affascina moltissimo."

    METODO DI LAVORO

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    Ritratto della Mori


    Il particolare tratto di Kaoru Mori, molto realistico, è stato preso dai disegni e dagli schizzi europei delle incisioni in acquaforte del Settecento e Ottocento. Vedendo tutti quei tratteggi, l'autrice li ha copiati ripetutamente, per studiarli e allenarsi su quel tipo di stile. Lei disegna con pennini e acrilici. Ogni tanto disegna il corpo umano per esercitarsi: infatti, anche se disegna i dettagli, i tappeti, gli animali ecc. in modo molto preciso, quello che le dà più difficoltà e impegno resta sempre il corpo umano, che è per tutti i disegnatori un soggetto molto impegnativo. La Mori non improvvisa mai le sue storie, ma le programma nei dettagli: poi, a volte, modifica qualcosa nel corso della storia, ma mai nel finale. Per realizzare una tavola completa, le matite la impegnano per due ore; la china fino a quattro ore, retini esclusi. Per i retini, le servono un altro paio di ore. Le piacerebbe provare a fare un manga ambientato in Italia, un paese che le è piaciuto molto: magari un manga del periodo del Rinascimento. Forse un giorno farà una storia ambientata in Giappone, ma per adesso è più interessata ai paesi esteri. Per lei un buon mangaka deve amare senza riserve il fatto di stare tutto il giorno a disegnare sul foglio. Cerca di mettere del realismo nei suoi lavori, e per la Mori questo significa che i personaggi devono esistere davvero anche per i lettori. Quindi, innanzitutto, l'autrice crea il personaggio nella sua testa, per poi svilupparlo: il personaggio infatti è la chiave principale delle sue storie. La trama e lo scenario storico sono importanti, ma è il personaggio l'elemento fondamentale. "Per far leggere una storia, per fare in modo che sia coinvolgente, il personaggio deve essere affascinante, ben realizzato" dice la Mori. Lei ha anche un collaboratore, ma il suo lavoro è finale, solo sui retini, mentre chine e matite le fa l'autrice. La rivista per cui lavora, tra l'altro, è mensile, quindi la Mori non ha bisogno di un nutrito gruppo di assistenti, come nel caso di molti autori, tipo Eichiro Oda, che devono fare degli episodi settimanali. La Mori non usa il computer per i disegni, fa tutto a mano.

    GUSTI PERSONALI

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    Taniguchi, Sky-Doll, Umberto Eco: le preferenze della Mori.


    Kaoru Mori ama molto Jiro Taniguchi. Riguardo agli autori esteri, la Mori ha letto Sky Doll di Barbucci e Canepa, che le è piaciuto molto. Anche Umberto Eco è un autore che lei segue: ha letto infatti Il nome della rosa e ha pensato che fosse divertente come giallo, e al tempo stesso è un libro che consente di conoscere il background storico dietro. Quella volta che l'aveva letto aveva pensato: "Anch'io un giorno vorrei fare un manga così profondo." Conosce Kipling, ma non è una sua fonte di ispirazione. Segue anche Bernardo Bertolucci. Inoltre, Kazuhiro Fujita è un fan della Mori, che ha letto anche i suoi lavori.


    Altri link su Kaoru Mori:
    2016: Intervista su Fumettologica
    2016: Intervista su Wired
    2017: il manga culinario
    2018: Kaoru Mori riprende Shirley


    LINK A TUTTI GLI AUTORI DI FUMETTI E MANGA

    Edited by joe 7 - 21/12/2021, 11:03
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