Il blog di Joe7


Replying to ASTERIX E CLEOPATRA

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  1. Posted 1/8/2021, 11:58
    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 1/8/2021, 11:05) 
    Ho appena letto la storia.
    La scena che ho apprezzato di più é probabilmente quando Obelix distrugge il naso della Sfinge...con le conseguenti ripercussioni sul mercato dei souvenirs.

    Quella storia è un capolavoro! ^_^
  2. Posted 1/8/2021, 10:05
    Ho appena letto la storia.
    La scena che ho apprezzato di più é probabilmente quando Obelix distrugge il naso della Sfinge...con le conseguenti ripercussioni sul mercato dei souvenirs.
  3. Posted 8/4/2019, 15:35
    1963 (Dicembre) ASTERIX E CLEOPATRA

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    La copertina originale del fumetto e la copertina dell'edizione economica italiana della Oscar Mondadori.



    TRAMA

    Durante un litigio, Giulio Cesare sfida Cleopatra a costruire un palazzo per dimostrare che gli Egiziani non sono diventati un popolo decadente. Cleopatra accetta la sfida e dichiara che il palazzo sarà pronto in tre mesi. A questo scopo, Cleopatra incarica della costruzione l'architetto più inetto e incapace dell'Egitto, Numerobis: se ci riesce lui a costruire un eccezionale palazzo in tre mesi, quanto più gli altri. Ovviamente l'architetto è disperato e va in Gallia a chiedere aiuto a Panoramix, il druido, che aveva conosciuto tempo fa. Il druido accetta di aiutarlo e Asterix e Obelix li accompagnano, insieme al cagnolino Idefix, che compare per la prima volta come personaggio con un nome (nella storia precedente, Asterix e il giro di Gallia, non aveva ancora un nome). Oltre ai romani, i Galli dovranno affrontare anche l'infido architetto egiziano Stocafis, che, insieme al suo miserabile servo Parabris, vuole togliere di mezzo Numerobis perchè invidioso di lui.

    COMMENTO

    Quando Goscinny e Uderzo vedono il film Cleopatra con Liz Taylor, assurdamente sontuoso e involontariamente comico - almeno per loro - prendono spunto dal film per introdurre finalmente il personaggio di Cleopatra nel mondo di Asterix e Obelix (il nome della regina era stato già accennato in Asterix Gladiatore). Gli spunti presi dal film sono numerosi: se il film "Cleopatra" è famoso anche per la sua frase pubblicitaria da kolossal ("Ben 44 milioni di dollari, più di cento costumi, 4 oscar, decine di scenografie, migliaia di attori sono stati usati per realizzare questo film!"), sulla copertina di Asterix e Cleopatra gli autori hanno specificato che per questo fumetto kolossal hanno realizzato "La più grande avventura mai disegnata. 14 litri d’inchiostro di china, 30 pennelli, 62 matite a mina grassa, 1 matita a mina dura, 27 gomme da cancellare, 38 chili di carta, 18 nastri per macchina da scrivere, 2 macchine da scrivere, 67 litri di birra sono stati necessari per la sua realizzazione!" A parte la faccenda della birra, che fa vedere gli autori come dei gran compagni di bevute, i 38 chili di carta fanno capire l'impegno profuso per la storia. Ma ci sono altri dettagli che richiamano il film, tra i quali il più vistoso è proprio quello della copertina, presa pari pari dalla locandina di "Cleopatra": Asterix è stato messo al posto di Richard Burton /Marco Antonio, Obelix invece al posto di Rex Harrison/Giulio Cesare. ^_^

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    La locandina del famigerato film.


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    Trovate le somiglianze e le differenze.


    Anche alcune scene del film sono presenti in Asterix e Cleopatra, come, per esempio, il il trono della regina con sopra la statua del dio Horus; oppure l'enorme sfinge stile Mazinga per gli spostamenti "in incognito" della regina. Per non parlare del continuo cambio di vestiti di Cleopatra (Liz Taylor/Cleopatra ne ha avuti circa 80 nel film): praticamente in ogni scena di Asterix e Cleopatra in cui lei compare, la regina ha un vestito diverso, con una diversa acconciatura di capelli. La Cleopatra di Goscinny-Uderzo, inoltre, ha un atteggiamento fiero e nervoso: spacca i vasi che vede, esplode in scatti d'ira, tratta rudemente i suoi servi, ha sempre un atteggiamento fiero e sdegnoso; tuttavia sa mostrarsi riconoscente quando è esaudita, proprio come una primadonna viziata, ma non malvagia, diciamo con delle qualità...Tra lei e Cesare ci sono spesso delle scene di battibecchi di coppia tipici dei giorni d'oggi, come in Love Bugs. Spesso Goscinny cita nella storia il tormentone del naso di Cleopatra, dalla famosa frase di Blaise Pascal (matematico e filosofo...per questo mi chiedo in quale contesto abbia detto quella frase O_o): "Se il suo naso fosse stato più corto, avrebbe cambiato la faccia del mondo". Oltre all'ambientazione egiziana, molto curata da Uderzo, che qui dà il massimo, nel fumetto si vedono anche le seducenti figure di Cleopatra e delle sue ancelle. Adesso non si nota più, ma allora era una cosa piuttosto azzardata, visto che a quei tempi la censura francese era molto stretta, tanto che nei fumetti di allora, per andare sul sicuro e non avere guai, non compariva praticamente nessun personaggio femminile, se non bambine, o donne anziane, o comunque poco avvenenti (delle scorfane o quasi, insomma). Però con Cleopatra e le ancelle non fu sollevata nessuna protesta al riguardo, forse per via del contesto umoristico. L'abilità di Uderzo nel fare personaggi femminili sexy e accattivanti, qui messa in pratica, porterà poi alla creazione di ragazze seducenti come Falbalà, Zazà o la famosa moglie di Matusalemix.

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    In questa storia il cagnolino di Obelix per la prima volta ha un nome, Idefix, che fu scelto scelto dai lettori di Pilote (la rivista di Asterix) attraverso un sondaggio-concorso, visto che il cagnolino aveva avuto molto successo e il suo ritorno era richiesto dai lettori. I nomi proposti furono numerosissimi: dopo aver indugiato su Patracourcix (probabilmente da Patrash o Patrasche, da Il cane delle fiandre di Ouida) o Minimix, si scelse il nome Idefix, proposto da alcuni lettori. Fu scelto quel nome col motivo che il cagnolino ha come caratteristica sempre due idee fisse: gli ossi e accompagnare i suoi padroni. Comunque, anche se Idefix aiuta Obelix e gli altri ad uscire dalla piramide, Goscinny non vuole trasformarlo in un Lassie o Rintintin: infatti, quando Obelix lo manda da Cleopatra, il cagnolino non capisce nulla di quello che deve fare (come appunto fanno tutti i cani in questa circostanza). Questa critica ai cani "superintelligenti" si vede anche in un'altra creazione di Goscinny: Rantanplan, il cane scemo di Lucky Luke, che è una vera e propria parodia di Rintintin.

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    I due cani-personaggi di Goscinny: Idefix e Rantanplan


    Come ho detto, in questa storia Uderzo usa il suo talento grafico più che mai per realizzare le idee grandiose di Goscinny: disegna con una grande cura i palazzi, le scene di massa, i monumenti come la Sfinge, le piramidi, gli obelischi. In particolare, per quanto riguarda gli obelischi, il personaggio che ne porta il nome, Obelix, in una scena, propone ad Asterix l'idea di mettere un obelisco nella piazza del loro villaggio. Una cosa che Asterix troverà ridicola, ma che sarà realizzata invece alla piazza di Parigi, la Place of Concorde, in cui sarà messo un obelisco nel 1830: si tratta di un dono del vicerè d'Egitto Mehmet Alì. Inoltre, Obelix non molla e al ritorno fa i menhir a forma di obelisco, e viene redarguito dal capo. Si tratta inoltre di uno dei pochissimi casi in cui una storia di Asterix NON si conclude col banchetto nell'ultima vignetta, ma con questa postilla post-banchetto.

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    Il personaggio di Numerobis, un egiziano, che conosce Panoramix, un gallo, fa capire che il druido ha viaggiato molto in passato: una cosa che non viene mai raccontata in Asterix, ma solo accennata. Un altro esempio è la sorprendente conoscenza che ha il druido della lingua gotica, vista in Asterix e i Goti. La presentazione di Numerobis come "alessandrino", e quindi come abitante di Alessandria d'Egitto da parte di Panoramix, ha il doppio senso del verso alessandrino, cioè un verso composto da dodici sillabe, che, guarda caso, sono lo stesso numero di sillabe della frase di Numerobis quando incontra Panoramix (nella versione francese originale, naturalmente: nella versione italiana la frase di Numerobis, anche se di stile poetico, ha più di dodici sillabe: quindi la battuta qui perde un pò il suo significato).

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    Inoltre, Goscinny, con la battuta - assurda per un fumetto - delle labbra di Numerobis che, nel doppiaggio "non sono in sintonia con la traduzione dall'egiziano al francese", fa una critica da cinefilo accanito sulla scarsa qualità del doppiaggio francese, che, fino agli anni ottanta, era ristretto a pochi attori e attrici che si spartivano tutte le voci degli attori famosi, appiattendo così le varie recitazioni.

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    Un'altra critica di Goscinny è quella sui Francesi (in questo caso, quindi, sui Galli) che vanno all'estero, col loro comportamento chiassoso e irriverente, mostrandosi dei buzzurri. Nella scena in cui Asterix e Obelix si mettono a strillare davanti a Cleopatra, che è nientemeno che la regina d'Egitto e non la barista di un bar di Caracas, la critica di Uderzo è assai esplicita. Se poi si aggiunge il controsenso di Asterix che, urlando come un matto esattamente come Obelix, lo richiama all'educazione e al comportamento civile "davanti a una regina", col richiamo addirittura al "galateo", si è detto tutto...

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    L'ambientazione di Asterix e Cleopatra ha diversi riferimenti agli anni '60, con Parabris, il fido scagnozzo del subdolo Stocafis, che ha l’acconciatura di Sheila, una giovane cantante yè-yè che in quegli anni in Francia era in cima alla hit parade col 45 giri "La scuola è finita" ("L'ecole est finie", arrivata in Italia nel 1963 grazie alla versione italiana di Franca Alinti).

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    Inoltre, Stocafis legge il "Faraone Sera" che contiene il fumetto "Cheri-Bibis" (purtroppo nella vignetta la scritta "Cheri-Bibis" è stata cancellata dalla traduzione italiana). Si tratta di un richiamo al giornale "France-Soir" ("Francia Sera", appunto), che conteneva una striscia a fumetti molto popolare a quei tempi: Chéri-Bibi. Si tratta di un personaggio inventato da Gaston Leroux (autore de "Il fantasma dell'Opera"): in questo fumetto, un uomo massiccio chiamato Chéri-Bibi viene accusato ingiustamente e deve cercare il vero colpevole, affrontando diverse avventure. I disegni erano di un fumettista francese oggi dimenticato: Regino Bernad, che aveva un tratto naif.

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    Inoltre, il disegnatore Uderzo qui ha rappresentato per la prima volta anche il suo compagno Goscinny, basandosi sul suo aspetto per dare forma allo scriba Biribis, che era al servizio di Numerobis. La faccenda del "corso di corrispondenza" citata qui sotto si riferisce alla carriera di Goscinny, che agli inizi aveva fatto l'apprendista disegnatore: non era ancora uno sceneggiatore. Inoltre, lo slogan del suo corso di disegno era: "Se sapete scrivere, sapete anche disegnare!". Visto che in Egitto scrivevano coi geroglifici, quindi coi disegni, la frase dello slogan qui si rovescia nell'esilarante: "Se sapete disegnare, sapete anche scrivere!" ^_^

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    Asterix risponde all'ingiunzione dei romani di andarsene con la frase: "Siamo qui per la volontà di Cleopatra e non ce ne andremo che a lavoro terminato!": è un richiamo alla frase (apocrifa) attribuita al Conte di Mirabeau al tempo della Rivoluzione Francese: nel 1789, a Henri-Évrard, gran maestro di cerimonie, che era venuto a consegnare loro l'ordine di scioglimento dell'Assemblea Costituente, Mirabeau gli avrebbe risposto: "Andate a dire a quelli che vi mandano che noi siamo qui per la volontà del popolo e che ci strapperà da qui solo la forza delle baionette!"

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    Ci sono altre citazioni famose nel fumetto: quando Panoramix dice ad Obelix che "dall'alto di queste piramidi, venti secoli ci guardano", è un richiamo alla frase di Napoleone, altri venti secoli dopo: "Dall'alto di queste piramidi contempliamo quaranta secoli di storia!". Inoltre, quando Asterix dice a Cleopatra che potranno ancora rivolgersi a loro in futuro per avere aiuto, stavolta il richiamo è storico: infatti, nel 1869, il francese Ferdinand De Lesseps fece il Canale di Suez (su progetto però dell'italiano Luigi Negrelli, se vogliamo proprio dirla tutta). In questa storia, il tratto di Uderzo si fa più tondo e meno spigoloso. Asterix e Cleopatra è stato il primo albo della serie a raggiungere il milione di copie vendute, confermando la crescente popolarità dei personaggi, ormai pronti a diventare delle vere e proprie icone in tutto il mondo. In futuro questa storia diventerà anche un cartone animato e un film: ma ne riparleremo quando arriveremo al 1968, l'anno del cartone animato, e al 2002, l'anno del film live.

    QUI TUTTI GLI ARTICOLI SU ASTERIX

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