ANNO 2021: MANGA (QUARTA PARTE): I MIGLIORI(precedente post: qui)VOTO: 9 - KOMI NON PUO' COMUNICARESceneggiatura e disegni:
Tomohito Oda; Pubblicazione:
J-POP; Uscite:
volumi dal 3 al 12; Periodo:
2021; Prezzo:
5,90 €
Anche se i numeri 1 e 2 sono usciti nel 2020, ho preferito mettere qui tutte le uscite di Komi avvenute finora in Italia, dall'1 al 12.
Shouko Komi (da "komyusho", disturbo della comunicazione) è una ragazza che frequenta il primo anno della Scuola Superiore Privata Itan e non è capace di parlare con nessuno, perchè, appena lo fa, la sua timidezza la blocca. Ma nessuno se ne accorge e scambiano il suo mutismo in alterigia, rispettandola come se fosse una bellezza misteriosa e irraggiungibile. Casualmente, un compagno di scuola,
Hitohito Tadano (letteralmente "persona ordinaria"), che vorrebbe fare il menefreghista, si accorge del problema di Komi e vuole aiutarla. L'obiettivo di Komi è avere 100 amici e Tadano la aiuterà a trovare gli altri 99. Il punto è che gli "amici" trovati sono ancora più suonati di Komi: una tizia che non vuole dire il suo sesso (
Najimi Osana, letteralmente "amica d'infanzia", ma il termine è neutro: un altro esempio di personaggio queer, che segue la moda del "politically correct"); una tizia ansiosissima che vuole fare la cagnolina di Komi (
Himiko Agari, da "agari-sho", ansia da prestazione); una invidiosa fino alla follia (
Yadano, cioè "non mi va", "odiare"), una che la adora fino alla follia e alla violenza (
Ren Yamai, cioè "Amore malato"), la tizia folle che vive in un mondo fantasy (
Omoharu Nakanaka, cioè "nel pieno dell'adolescenza", dove si vive spesso do sogni; il suo comportamento è chiamato "chunibyo", cioè l'adolescente appassionato di fantasy, tanto da mistificare la realtà immaginando di vivere in una delle sue storie preferite). Come si vede, tutti i nomi dei personaggi sono stati presi da termini specifici giapponesi che spiegano la loro tendenza, piuttosto malata. Questo manga è quasi
un trattato sui problemi psicologici gravi, per quanto gestiti con leggerezza e umorismo. Come spunto è interessante, ma è anche
disturbante sapere che a uno scrittore sia venuto in mente di fare una storia simile: getta una luce inquietante sull'ambiente giovanile giapponese. Komi, nonostante le sue difficoltà, cerca di uscirne fuori e accetta l'aiuto di Tadano e degli altri. E' consapevole del suo difetto e cerca di rimediare, a differenza degli altri. Come messaggio è piuttosto positivo: infatti Komi non è il tipo che si piange addosso. La narrazione è piena di racconti brevi o brevissimi, tutti in genere autoconclusivi, e ben raccontati: per esempio, quando Komi cerca di telefonare ai suoi amici, ma non ci riesce. Ma Tadano o Najimi la contattano per primi e la situazione si sblocca.
La caratteristica peculiare di Komi è quella di "parlare" scrivendo su un bloc notes, su un quaderno o qualcosa di simile, nascondendosi dietro il foglio scritto. Tanto che, nel primo volume di Komi in Italia, hanno regalato come gadget un piccolo bloc notes "sorretto" da Komi. Lei riesce a comunicare, in sostanza, solo attraverso un "intermediario": o il bloc notes o Tadano. Raramente si esprime a voce, e lo fa con fatica.
Il bloc-notes-gadget di Komi in regalo e una scena del manga.
I suoi momenti di dubbio e di ripensamento sono frequentissimi, raggiungendo quasi l'ossessione. Si tratta in sostanza di una difficoltà di accettarsi per quello che si è e di dipendere fin troppo dal giudizio degli altri: sono difficoltà comuni, ma che in Komi raggiungono livelli di malattia. Alla fine riesce a raggiungere il suo equilibro sia grazie all'aiuto degli altri che coi suoi sforzi, perchè Komi, nonostante tutto, è un personaggio solare e positivo: sono caratteristiche che la aiutano ad uscire più facilmente dalle gabbie che lei stessa si costruisce.
Ma questo non significa che Komi non si arrabbi mai, nè che Tadano sia sempre condiscendente con lei: anche loro hanno i momenti di crisi, e questo avvicina ancora di più Komi alla comunicazione. Perchè non c'è comunicazione vera che non porti a qualche contrasto. Una comunicazione senza contrasti spesso è una comunicazione falsa, dove l'altro fa finta di assecondarti. Questi momenti di contrasto, invece, mostrano paradossalmente che il rapporto è
vero.
In questo contesto, recentemente è comparso il personaggio di
Rumiko Manbagi (da Manba, una tendenza di moda tipica delle ragazze "gyaru", che portano i capelli biondi, hanno la carnagione scura, gonne corte e oggetti appariscenti), che diventerà la migliore amica di Komi.
La storia si sviluppa con una grande cura dei particolari e dei sentimenti dei personaggi, che, per quanto spesso siano "esagerati" nei loro modi, sono molto familiari alle persone che li leggono. Quindi si merita un bel 9 (sarebbe stato più alto se non ci fossero dei momenti queer e di omosessualità che compaiono ogni tanto).
Buon anno da Komi! (qui l'autore ha escluso il tipico riferimento all'anno della tigre)
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