ANNO 2021: MANGA (QUINTA PARTE): I BUONI
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8 E MEZZO - L'IMMORTALE
Sceneggiatura e disegni: Hiroaki Samura; Pubblicazione: Panini Comics - Planet Manga; Volumi: 13, 14, 15; Periodo: Gennaio-Marzo 2021; Prezzo: 14,90 €

Con questi ultimi tre numeri finisce la storia dell'Immortale, dove tuti i nodi vengono al pettine. Antefatto: Manji è un ex-samurai (un ronin) che ha ucciso ben cento samurai per guadagnarsi la libertà. Inoltre, una sacerdotessa misteriosa gli ha inserito il "kessenchu", una specie di verme parassita che gli impedisce di invecchiare e rigenera qualunque sua ferita (tranne la decapitazione), diventando così una specie di Wolverine immortale senza artigli. Tanto, sotto le vesti ha, in pratica, un intero arsenale di lame: mi chiedo come faccia a portarle senza mai tagliarsi. Comunque è un fumetto, baby. Tuttavia, nello scontro con i samurai, uccide senza volerlo suo cognato, e la moglie, sua sorella Machi, impazzisce e poi viene uccisa da dei banditi. Manji, per espiare questa colpa e per liberarsi da questa maledizione dell'immortalità, decide di uccidere mille delinquenti: dopo, in accordo con la misteriosa sacerdotessa (che non comparirà più) ritornerà umano. L'occasione gli viene data con l'arrivo di Rin Asano, una ragazza che è l'unica sopravvissuta alla strage della propria famiglia per mano degli uomini dell'Ittoryu, un gruppo di samurai spietati comandati da Kagehisa Anotsu. Lei ingaggia Manji come sua "guardia del corpo", chiedendogli di vendicare la morte della sua famiglia uccidendo tutti i membri dell'Ittoryu, compreso il loro capo, Anotsu. In un lungo percorso di redenzione e vendetta, Rin e Manji affrontano e uccidono i membri dell'Ittoryu incontrando varie fazioni, alcune rivali, altre alleate, e situazioni quasi infernali. Nello scontro finale, tutti incontrano il loro destino: non solo Rin, Manji e Anotsu, ma anche tutti gli importanti comprimari, come il crudele e spietato Shira, la spaventosamente abile Makie Otono-Tachibana (forse il personaggio più pericoloso in assoluto del manga), l'ambigua Hyakurin, l'uomo dello Shogun Kagimura Habaki e molti altri.

Manji e Makie

I disegni dell'Immortale sono eleganti e di altissimo livello: lo stile realistico e dinamico, graffiante e incisivo si adatta all’atmosfera del manga, che passa da situazioni di quiete a situazioni di conflitti assai feroci. Infatti, l'Immortale è uno dei manga più violenti che abbia mai letto, e questo non è un complimento. La sequenzialità delle vignette nel manga (a volte inchiostrate, altre volte con le sole matite) è talmente ben realizzata, soprattutto nelle scene di combattimento, da essere in pratica un film sequenziale. Dal punto di vista narrativo, inoltre, è di notevole fattura: i capitoli inziali diventano un crescendo di narrativa che affronta argomenti complessi che mostrano il problema dell'uomo orientale schiacciato da un destino di odio e di lotta senza fine, dal quale il finale sembra però suggerire un'uscita.

Manji e Rin

Manji e Rin sono una delle coppie più memorabili della storia del fumetto nipponico: delicata lei, pur volendo la vendetta, rozzo ma sensibile e gentile lui, sono due anime in pena che cercano di consolarsi a vicenda senza mai riuscirci appieno, coinvolti da eventi più grandi di loro.

CRISTIANESIMO NELL'IMMORTALE

L'inizio dell'Immortale è strano, per un manga giapponese: Manji fa una falsa confessione cristiana in un confessionale, presso un falso prete, che poi lui uccide. Questo cristianesimo, così subito liquidato, ritorna in modo sotterraneo durante la tortura fatta a Hyakurin, dove i carnefici parlano con compiacimento delle torture che erano state inflitte ai cristiani. E il finale, con l'ambiente di pace che si osserva dopo vent'anni di narrazione (la durata del manga), mostra una rottura del destino di sangue e morte dei protagonisti. E sembra quasi avvertire la necessità di una risposta cristiana in un mondo raffinato ma violento e in balia di passioni e destini crudeli senza senso. In questo girone infernale, la purezza, rappresentata da Rin, viene preservata fino alla fine, mostrando la possibilità di un'altra via, diversa da quella del sangue degli altri da versare. L'Immortale si conclude senza dare una risposta precisa a questa necessità di liberazione, perchè, non conoscendo il cristianesimo, non può darla. E, decenni dopo, Manji, l'Immortale, riprende un'altra impresa simile alla precedente. Ricominciando così da capo, nel continuo girare orientale della vita, vista da loro come un moto circolare e ripetitivo segnato dal suo simbolo, il "Manji", che oltre ad essere il nome del protagonista, è anche il simbolo sulla sua schiena, che i nazionalsocialisti di Hitler capovolsero trasformandola nella tristemente famosa "svastica". Ma la svastica originale, il "manji", appunto, simboleggia la ruota, cioè la ripetizione continua delle reincarnazioni e della vita, che si ripete in un modo assurdo e senza senso all'infinito. Un simbolo che è l'opposto della croce cristiana, che indica un avvenimento - la crocifissione di Gesù - accaduto una volta sola per sempre e che non si ripeterà mai, trasformando così l'opprimente circolarità orientale in una liberante freccia dritta verso una meta, la Salvezza. Quella a cui anelano, senza saperlo, Manji e tutti gli altri protagonisti.

Tutte le uscite del manga, escluse le ultime tre del 2021, presentate in alto.

Buon anno da Rin e Manji!

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Edited by joe 7 - 24/1/2022, 17:09