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  1. CLASSIFICA MEGLIO-PEGGIO: MANGA (sesta parte)

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    Manga
    Miserabili
    By joe 7 il 24 Jan. 2022
     
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    ANNO 2021: MANGA (SESTA PARTE): I BUONI
    (precedente post: qui)

    8 PIU' - I MISERABILI - SERIE COMPLETA N. 1-8
    Sceneggiatura e disegni: Takahiro Arai (adattamento dell'opera di Victor Hugo); Pubblicazione: GOEN; Periodo: Febbraio-Settembre 2021; Prezzo: 5,95 €

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    La GOEN ha pubblicato nel 2021 (avrebbero dovuto farlo nel 2020, ma ci sono stati dei problemi che non sappiamo) la versione manga dei Miserabili di Takahiro Arai, noto in Italia per il manga spin-off di Detective Conan "Zero's tea time"). Questo manga è stato realizzato in Giappone dal 2013 al 2016.

    Il romanzo storico originale "I miserabili" (1862) è stato realizzato da Victor Hugo ed è ambientato nel periodo dopo la sconfitta di Napoleone a Waterloo, con la conseguente Restaurazione monarchica, ottenuta col Congresso di Vienna del 1814. Il romanzo si conclude con la rivolta parigina antimonarchica del 1832: una breve rivolta che fallì e fu chiamata "Rivolta di Giugno". E' da notare che, solo 10 anni dopo l'uscita del libro di Hugo, la disfatta della Francia contro la Prussia provocò la rivolta sanguinaria della Comune di Parigi, con un governo spietato di sinistra ("uomini usciti dall'inferno" li definì Papa Pio IX) che comandò Parigi per tre sanguinosi mesi (dal 18 Marzo al 28 Maggio 1871), pieni di atrocità ed esecuzioni sommarie, fino a che non vennero sconfitti dal governo francese. Hugo si dichiarò favorevole agli spietati autori della Comune, che fu il primo tentativo abortito di un governo di sinistra: cosa che poi si realizzerà nel 1917 con la nascita della Russia comunista.

    Tornando alla storia dei Miserabili, il protagonista principale è l'ex-galeotto Jean Valjean, perseguitato dalla legge, che nei "Miserabili" è corrotta e perversa, perchè oppressiva per i poveri anzichè a difesa dei loro diritti, come dovrebbe essere. Javert, l'ispettore che tormenta Valjean per tutta la vita, è il simbolo di questa crudeltà che si ammanta di legge, ma che di fatto la sbeffeggia.

    LA TRAMA DEI MISERABILI (ovviamente spoiler! Se non conoscete la storia, lasciate perdere!)

    Il vescovo Myriel incontra Jean Valjean, un ex-carcerato che, una volta, per disperazione, rubò un tozzo di pane per sfamare le sorelle. Per questo "abietto crimine", la legge, che in questo libro, come ho detto, è solo una parodia di legge, condanna Valjean a ben cinque anni di lavori forzati: una pena assurda e crudele, che viene addirittura allungata di altri 14 anni a causa dei suoi tentativi di evasione, passando così ben 19 anni in prigione. Una volta uscito di prigione, essendo lui un ex-galeotto, tutti, sospettosi, non gli danno nessun lavoro e nessun riparo sotto il tetto. Nei "Miserabili" non c'è solo la legge ad essere inumana, ma lo è anche la gente: è un mondo infernale e pieno di crudeltà. In queste condizioni, Valjean, che ormai ha perso anche tutta la sua famiglia, è ormai pieno di odio verso tutti. E un giorno, come ho detto, incontra il vescovo Myriel, che gli offre ospitalità. Ma, quella stessa notte, Valjean gli ruba le posate d'argento e scappa via: catturato dai gendarmi, viene portato dal vescovo, che però nega di essere stato derubato da lui. Dice infatti che le posate d'argento erano un suo regalo: anzi, si era anche dimenticato di regalargli due candelabri d'argento. Commosso dal comportamento del vescovo, Valjean decide di cambiare vita.

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    Il punto di svolta di Valjean.


    Si stabilisce, sotto il falso nome di Madeleine, a Montreuil sur Mer (comune francese a nord della Francia, vicino a Calais). Grazie all'argento del vescovo, fonda una fiorente industria di stoffe e diventa anche il sindaco del paese. Però Valjean resta un ricercato, che aveva commesso dei reati minori prima di incontrare il vescovo, e l'ispettore Javert sospetta di lui. Nella fabbrica di Valjean lavora anche Fantine, una ragazza madre abbandonata dal suo amante (un nobile), e con una figlia a carico, Cosette. Lei aveva affidato la bambina ai disumani Thenardier, una coppia di locandieri cha avevano ingannato Fantine facendole credere che si occuperanno loro di Cosette, dietro pagamento dello stipendio guadagnato in fabbrica, che Fantine manda loro. Invece Cosette viene maltrattata nel modo peggiore possibile, mentre i Thenardier intascano i soldi ricevuti da Fantine. Come si vede, lo sfruttamento dei poveri non è solo dei ricchi: è anche dei poveri stessi contro i poveri. E' il cuore umano, non la ricchezza o la povertà, che fa la differenza.

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    Cosette schiava dei Thenardier


    Anche le stesse donne della fabbrica mostrano una crudeltà uguale a quella dei Thenardier: una volta che scoprono che Fantine è una ragazza-madre (una cosa considerata allora una colpa grave), la scacciano via dalla fabbrica. Fantine rimane così senza lavoro e senza soldi. Questa scena la dedico a tutti quelli che dicono che "se governassero solo le donne, il mondo starebbe meglio". In questa storia sono state delle donne, non degli uomini, a condannare Fantine ad un futuro di inferno e atrocità. Siamo sempre lì: non è il sesso che conta, maschio o femmina, ma il cuore umano. E quelle donne erano infatti senza cuore. Costretta a trovare dei soldi da mandare ai Thenardier per Cosette, Fantine si prostituisce, vende i propri capelli e persino alcuni denti. Quando però lei reagisce ad alcuni nobili che, per divertirsi, infilano in quella poveretta della neve sotto i vestiti giù per la schiena, viene arrestata per "ribellione contro degli onesti cittadini". Valjean, venuto a sapere del fatto, difende Fantine dalla crudele giustizia di Javert, e alla fine la sua identità viene svelata. Prima di scappare, Valjean promette alla morente Fantine di occuparsi di Cosette.

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    Fantine tra Javert e Valjean. Quando la legge è disumana e ingiusta, quando nel cuore degli uomini non esiste la pietà ma esiste solo la condanna ammantata di giustizia, diventa la legge del demonio, trasformando la Terra in un inferno. Fantine è il simbolo di chi subisce questi orrori.


    Valjean raggiunge la locanda dei Thenardier, dove è testimone delle vessazioni fatte a Cosette. Non può pestare i Thenardier nè denunciarli, essendo lui un fuggitivo: ma, avendo un deposito segreto di soldi, li può usare per "comperare" Cosette da loro. I Thenardier, accecati dall'avidità, accettano il pagamento. Valjean si allontana con la bambina e i due vivono di nascosto in una casa di Parigi. Ma Javert è sulle loro tracce: allora si rifugiano in un convento, dove il giardiniere, Fauchelevent, aveva un debito di riconoscenza con Valjean. Laggiù Cosette vivrà fino ai 14 anni, mentre Valjean cambia ancora identità facendosi passare per Ultime Fauchelevent, fratello del giardiniere. Poi tornano a vivere una vita agiata e nascosta a Parigi. Durante una delle loro passeggiate notturne, Cosette viene notata da Marius, uno studente idealista, che si innamora di lei e cerca di scoprire chi sia.

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    Marius e Cosette


    Intanto, i Thenardier, caduti in disgrazia, diventano capibanda di un gruppo di delinquenti che vive di rapine ed elemosine. Risiedono in una catapecchia-condominio, dove abita anche Marius, scappato di casa per le sue ideologie rivoluzionarie. Laggiù Eponine, una delle figlie dei Thenardier, conosce Marius e se ne innamora. Intanto i Thenardier, riconosciuto Valjean, cercano di catturarlo per estorcergli le sue ricchezze. Ma Marius, che ha riconosciuto in Valjean l'uomo che sta con la ragazza di cui si è innamorato e di cui non conosce ancora il nome, Cosette, aiuta Valjean a scappare. Eponine, senza sapere della passione di Marius per Cosette, lo aiuta a trovare la casa dove vivono Valjean e Cosette.

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    La sfortunata Eponine.


    Marius e Cosette si incontrano di nascosto, mentre Valjean, preoccupato per essere scoperto dai Thenardier, e anche perchè sospetta di Cosette che forse incontra qualcuno, decide di trasferirsi in Inghilterra. Disperato per aver perso Cosette, Marius decide di suicidarsi, incaricando il monello Gavroche, un suo amico, di dare a Cosette l'ultima sua lettera. Dopodichè, Marius va insieme coi suoi compagni rivoluzionari, capeggiati da Enjolras, a erigere una barricata: si immoleranno tutti per la libertà. Mentre gli scontri divampano, Valjean viene a sapere del rapporto tra Marius e Cosette, intercettando la lettera di Gavroche: combattuto, alla fine decide di andare sulle barricate per salvare Marius e riportarlo da Cosette. Inoltre, Javert, che spiava i rivoltosi, viene catturato da loro e condannato a morte: i rivoluzionari affidano l'esecuzione a Valjean, che però lascia andare Javert di nascosto. Il poliziotto, confuso, scappa via, e, sconvolto, decide di suicidarsi gettandosi nella Senna. Ma intanto gli scontri si fanno più feroci: Gavroche perde la vita sotto le pallottole, mentre cercava di trovare delle armi per i rivoluzionari, e la stessa Eponine, che ha seguito Marius fin sulle barricate, muore tra le sue braccia. Poi lo stesso Marius viene ferito, mentre tutti i rivoltosi, compreso Enjolras, incontrano la loro fine. Valjean salva Marius attraverso una disperata fuga tra le fogne di Parigi.

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    La morte di Gavroche ed Eponine.


    Alla fine del dedalo delle fogne, Valjean incontra ancora Thenardier, che lo aiuta ad uscire dalla grata in cambio di una ricompensa. Thenardier stavolta non riconosce Valjean, mentre lui lo ha riconosciuto bene. Marius viene portato a casa di suo nonno, dal quale era fuggito: nonostante ciò, il vecchio parente lo accoglie e lo cura subito. Marius, senza sapere che era stato Valjean a salvarlo, si riprende e Valjean e Cosette vanno a trovarlo. Successivamente, i due si sposano: ma Valjean, consapevole del fatto che il suo passato di ex-carcerato metterà sempre in pericolo i due giovani, rivela a Marius, di nascosto, la sua identità: poi scompare dalla vita di entrambi.

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    Il matrimonio tra Marius e Cosette.


    Un giorno, proprio grazie all'intervento casuale di Thenardier, che voleva ricattare Marius senza riuscirci, il ragazzo capisce che era stato proprio Valjean a salvargli la vita ai tempi delle barricate. Trovato il posto dove ora vive, va a trovarlo insieme a Cosette. Ormai Valjean è malato e invecchiato, sul punto di morire: gli danno l'ultimo saluto, mentre Valjean muore davanti ai candelabri accesi, quelli che il vescovo Myriel, ormai morto da tempo, gli aveva regalato all'inizio del romanzo.

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    L'ultimo saluto a Valjean.



    COMMENTO

    "I Miserabili" parla di derelitti che cercano di risollevarsi o restano a rotolarsi nelle loro miserie, a seconda delle loro libere scelte. È una storia di cadute e di risalite, di peccati e di redenzione. Victor Hugo, però, tratta in modo troppo idealista la "plebe perseguitata", quasi come se fosse immune da peccato, fondamentalmente buona, intimamente innocente e generosa, per il fatto di essere, appunto, plebe, popolo. Ma non è così: un personaggio come Valjean non è mai esistito. Il problema di base è il cuore dell'uomo, non il suo ceto sociale. Il cuore dell'uomo, ricco o povero che sia, può essere buono o malvagio. L'idealizzazione dei poveri, comune a Hugo e ai comunisti, compresi quelli "cattolici", è un errore: la povertà non è mai stata un merito per nessuno, ma è sempre stata solo una disgrazia. Solo i ricchi come Hugo e i comunisti possono parlare della povertà come un merito: infatti loro la povertà non l'hanno mai provata. Quindi la trasformano facilmente in una idealizzazione, in questo caso letteraria. Tuttavia "I miserabili" solleva il grande problema delle leggi ingiuste, che, invece di combattere il male, lo incarnano. Javert ne è il simbolo: la sua ottusa spietatezza lo rende uno dei personaggi più malvagi del romanzo. Curiosamente, in diverse scene Takahiro Arai, l'autore del manga, usa dei simbolismi efficaci, trasformando i personaggi in animali a seconda del loro animo. Se Thenardier, rappresentato sempre coi denti di squalo, a volte diventa un serpente, Javert diventa un lupo nero famelico, mentre Valjean diventa un nobile leone d'oro.

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    "Javert" e "Valjean".


    I disegni di Takahiro Arai sono notevoli e molto curati: oltre ai personaggi, anche le ambientazioni della città di Parigi, la campagna, i paesi, sono resi in modo dettagliato e credibile. Le scene dell'assedio sono molto coinvolgenti, come pure i momenti drammatici di Fantine o di Valjean. Questa ottima trasposizione del lavoro di Hugo si merita quindi un voto alto. ^_^

    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 25/1/2022, 16:50
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    Ah, i Miserabili.
    A cavallo del 2012 e 2013 vidi la trasposizione anime IL CUORE DI COSETTE, che mi spinse a leggere il libro e a vedere diversi adattamenti cinematografici dell'opera di Hugo.
    Sicuramente questo manga sarà bello, ma nulla potrà scalzare dal mio cuore quel meraviglioso anime, che ben pochi hanno saputo apprezzare qui in Italia.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 24/1/2022, 19:52) 
    Ah, i Miserabili.
    A cavallo del 2012 e 2013 vidi la trasposizione anime IL CUORE DI COSETTE, che mi spinse a leggere il libro e a vedere diversi adattamenti cinematografici dell'opera di Hugo.
    Sicuramente questo manga sarà bello, ma nulla potrà scalzare dal mio cuore quel meraviglioso anime, che ben pochi hanno saputo apprezzare qui in Italia.

    L'avevo visto anch'io, quell'anime. E devo anche decidermi a leggere il libro per intero, finora ne ho letto solo delle riduzioni...
     
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