ZOROBIN EGGHEAD ARC - 6(primo articolo: qui; articolo precedente: qui)Ogni tanto bisogna pensare anche alla coppia
Rufy-Nami: ecco qua un esempio. Indossano i nuovi vestiti di Vegapunk e ne sono entusiasti. Come si vede, i loro atteggiamenti sono praticamente gli stessi, quando indossano le vesti. Persino le parole sono simili, facendo entrambi riferimento alla leggerezza degli indumenti e stivali!
Quando Vegapunk Shaka racconta loro della storia di Dragon, il padre di Rufy, che compare nell'isola di Ohara, il commento di Nami è l'unico della ciurma riguardo a Dragon. E lei dice che "il padre di Rufy è proprio figo". Un riferimento indiretto a Rufy.
Torniamo a Robin-Zoro: quando tutti scendono a Egghead, Zoro e Brook restano sulla nave per difenderla da eventuali attacchi. Però Zoro dice anche che è pronto ad
andare a salvare gli altri se saranno in difficoltà. Naturalmente, non conta niente se tra gli altri c'è
Robin...
Qui Robin attacca il Seraphim mini-Jinbe mostrando un tono minaccioso, in una vignetta dove
il suo occhio sinistro è coperto. Proprio come Zoro. Inoltre, attacca con due "mani" della sua proiezione, e il due è il numero di Zoro. E così mandiamo anche a quel paese l'osservazione di Robin che diceva che
Jinbe è un "bell'uomo", visto che attacca la sua forma da bambino, senza la minima esitazione nè pietà.
Quando Vegapunk Shaka parla del Buster Call a Ohara, un argomento che riguarda Robin - e lo fa proprio davanti a lei - cita due cifre: il 22 e (due volte) il 20. Il due è il numero di Zoro: due volte due (22) in una vignetta, con Robin presente; due volte due (20), sempre con Robin presente. E il numero zero, che compare nel 20, è un richiamo a Zoro, visto che è un numero che ha quasi il suo stesso nome.
Clover (trifoglio) è il nome del professore di Ohara conosciuto da Robin.
Ma era stato anche un pirata con una spada, una cosa che richiama Zoro. E il trifoglio è un fiore, che richiama, oltre che Robin, anche Zoro, per via delle sue tre foglie (le tre spade di Zoro) e del colore verde, lo stesso di Zoro. Inoltre, nella vignetta dove compare il giovane Clover, la "C" e la "R" della parola, stampate sulla vela, sono semicoperte, e le parole intere che restano dicono "LOVE", amore. Piuttosto esplicito come Zorobin...
Guarda caso, Robin è accanto ai numeri 2 e 7 di enormi portoni. Devo anche dirvi che numeri sono? E devo anche dirvi che i portoni sono
due?
LE IDEE STRAMPALATE DI VEGAPUNKVegapunk condivide l'adorazione attuale per internet e per la conoscenza a disposizione di tutti. Tanto da aspirare a un "cervello unico" per tutti.
D'accordo, questo porterebbe all'annientamento della libertà di pensiero, ma la morale, nell'ambiente scientista, non conta. Ho detto
"scientista", non scientifico: infatti, una scienza che non si pone problemi di morale è una scienza fine a se stessa, che non è più al servizio dell'uomo, ma pretende che l'uomo sia al suo servizio e si adegui. Questo è lo scientismo: una scienza che costruisce bombe atomiche e fa esperimenti genetici senza chiedersi nulla. E' una caricatura della scienza, non è la scienza vera. Già Einstein e gli scienziati dicevano che, dopo Hiroshima, la "scienza" ha bisogno di una morale. Una intenzione che non è stata perseguita tuttora, coi risultati sconcertanti che oggi vediamo, con una "scienza" considerata indiscutibile e adorata come se fosse una divinità salvatrice: il contrario stesso della vera scienza, che mette sempre in discussione le sue stesse scoperte.
Ma, a parte questo,
la conoscenza a disposizione di tutti non porta ad un arricchimento, come pensa Vegapunk, anzi porta ad un impoverimento. La vera conoscenza infatti si acquista attraverso lo studio, la fatica, l'impegno. Se si vengono a sapere i dati e le nozioni che servono in quel determinato momento, ma non si sanno i meccanismi e i ragionamenti che ci sono dietro, non si ha una conoscenza vera dell'argomento. Non si sarà mai capaci di fare niente e non ci sarà nessun vero progresso scientifico, visto che nessuno studierà nè si impegnerà.
Per esempio, se tutti sanno come si guida una macchina, nessuno la saprà mai costruire. Anzi, uno che, partendo dalle nozioni di base necessarie, saprà miracolosamente costruirne una, la costruirà in modo superficiale, un pò come si mette su un mobile seguendo le istruzioni di montaggio. Infatti non conosce la logica e i ragionamenti necessari per arrivare ad essere capace di realizzare una macchina, un mobile o altro. Anzi, non conosce nemmeno la pratica, che è diversa dalla teoria.
In sostanza, una persona coi dati a disposizione come vorrebbe Vegapunk è
un asino con un inutile dizionario in mano. Come tutti quelli che usano i telefonini pensando di essere diventati dei sapienti perchè sanno trarre qualche informazione da quell'oggetto. Senza nemmeno sapere se siano vere, se siano affidabili o meno, tra l'altro: diventando così facile da manipolare.
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