Il blog di Joe7

Posts written by Francesco Romani

  1. .
    Storia simpatica che vive di trovate e che, come detto, ha il suo apice nella gara di tiro. Però effettivamente si tratta di una di quelle avventure senza troppe pretese realizzate appositamente per il "gigante" per evitare che raggiungesse la serie a striscia.
    L' arciere rosso non mi è mai stato troppo simpatico. Forse perché appunto risulta dopotutto un comune bandito sebbene pittoresco che però ha un' insolita e bella svolta drammatica nel finale.
    Per ora la SBE tiene accuratamente nei suoi cassetti il suo ritorno realizzato qualche anno fa. Chissà perché. Se sono riusciti a pubblicare "Kandrax", "La roccia che brucia", "L' ombra del faraone"... e tra poco torna persino Basileus...
  2. .
    Curiosamente nel sin troppo dibattuto episodio 8 di “Guerre stellari” il regista ha rappresentato Luke in maniera simile: per quasi tutto il film ormai crollato nelle sue certezze e poi alla fine si redime e fa una cosa da Hellingen di questa storia come potere mai vista prima nei film precedenti.😳 Anche qui si passa quindi da un estremo all’ altro.😳 Un po’ di equilibrio no?
    Mi stupisce leggere ancora oggi di lettori che dicono che poteva essere considerata a parte ed è praticamente un “What if” quando come hai scritto tutto si basa sulla morte di Hellingen realmente avvenuta.😳 Questo da pure l’ idea della “decifrabilitá” della storia.😅
  3. .
    CITAZIONE (joe 7 @ 16/8/2019, 11:33) 
    E' un'avventura che si legge volentieri, nonostante le stranezze che avevo indicato. Meglio storie come queste dei polpettoni zagoriani di adesso, ai quali preferisco un documentario sulle foche, meno barboso. :sick:
    Queste prime "presunte morti" erano proprio gestite male...ma non ci si girava attorno, quello che contava era la storia. Non le situazioni stile fumetti Marvel: "Ma non eri morto?" "No, mi ero travestito da hostess e da barboncino nano e sono sopravvissuto". Per pietà. :(

    Già! Decisamente. Certe storie recenti di una noia...
  4. .
    Vicenda che ha i suoi picchi come detto, ma nell' insieme risulta un pò farragginosa. Non mi ha mai entusiasmato.
    "Arrestate Billy Boy" secondo me è più omogenea e li Nolitta riusciva a stemperare con l' umorismo. Per fortuna ha personaggi ben caratterizzati.
    Solo di recente ho scoperto che nel Tutto hanno aggiunto delle battute! Sic! Peggio è andata con "I cannibali di Green Spot" con Masai killer e li purtroppo ho la ristampa.

    "Mi ripeto un'ultima volta, poiché so già che è un parlare al vento...Comunque la soppressione delle didascalie dalle narrazioni moderne è un vero delitto. La suggestione che si può ottenere tramite un utilizzo coscienzioso delle didascalie non è sostituibile in nessun altro modo."

    Già! Un' evocazione narrativa senza pari!
  5. .
    Eh, eh! Si, in effetti si vede che siamo agli inizi. Però l' avventura ha momenti davvero divertenti. Il siparietto tra Cico ed Olaf è memorabile! Lol
    Sulle presunte morti, torneranno anche in tempi successivi. Sic!
  6. .
    Burattini aveva ben iniziato, ma poi era incappato in prove un po’ così. Lui stesso la definisce la storia con cui raggiunse una certa maturità ed in effetti è così. Come fatto notare non manca di citare a Nolitta all’ inizio (per fortuna di li a poco queste cose le lascerà perdere), ma poi la vicenda decolla con un ritmo incalzante, personaggi ben caratterizzati, scene d’ azione e il mistero che coinvolge. I disegni di Ferri fanno veramente sentire freddo! Chissà come mai sono poche le storie con ambientazioni innevate. Boh! Concordo sulle scene che potrebbero non esserci, ma arricchiscono la vicenda e fanno la differenza. Mi viene in mente quella de “L’ impero colpisce ancora” dell’ asteroide. Non aggiunge nulla, ma si tratta comunque di un tocco di classe. Dissento sulla dicitura di infausto medioevo toninellianio. Non ricordo se ‘ l’ avevo già scritto, ma comunque ho amato Zagor anche grazie a Toninelli. Certo, poi posso capire la differenza tra leggere avventure in diretta ed in differita con la differenza dell’ altalenanza delle storie ed il non capire bene dove andasse a parare la collana.
  7. .
    Primo albo ridacciano mentre negli altri due la vicenda prende una piega ben più avventurosa e fantastica. Effettivamente sembra un remake di OA ancor più ricco di trovate. Finale davvero spettacolare! Pini Segna finalmente ha la storia davvero tosta e sebbene disegni i personaggi con espressioni troppo esagerate, con la flora e la fauna va alla grande. Effettivamente Guthrum è ancora più macchietta della prima storia.
  8. .
    Mi era piaciuta molto la prima avventura e quando l’ anno dopo lessi questa mi gasai forse ancor di più! XD Ancora piu orrorifica, ancora più eccessiva con tanto di appunto bimba vampirizzata. Poi l’ escamotage di come il vampiro resuscita... fu qui che scoprii che c’ era anche l’ eclissi di luna. XD Cico con il pendolino stile Maurizio Mosca è cult assoluto! XD Castelli c’è lo propone nuovamente in versione credulona. Almeno qui il tutto è più riuscito e le gag che ne seguono davvero esilaranti. Davvero tosti i disegni di Ferri. Unico appunto sta nel fatto che non lo disegna mica tanto uguale alla prima apparizione e sbuca un farfallino dal nulla! XD Incongruenza peggiore con Bator. Lo zingaro è disegnato in maniera diversa, però nel flashback dell’ aggressione al dottore ha di nuovo il suo aspetto originario! L’ errore venne mantenuto sul tutto! Quando meno te lo aspetti l’ autore ti piazza il colpo di classe e si ripeterà con “Il grande inganno”! Insomma croce e delizia degli zagoriani. Sin da ragazzino anch’ io mi sono chiesto su come i nostri conoscessero i veri nomi di Zagor e Cico! Glie l’ avrà detto Parkman senior? Boh! Effettivamente due righe per spiegare il tutto non sarebbero guastate. Purtroppo leggerezze verranno ripetute anche nel ritorno di Supermike sia con Castelli che con Ferri!
  9. .
    Le prime tre prove di Castelli al suo ritorno lasciano veramente l’ amaro in bocca. Secondo me su Zagor si è letto di peggio, ma il famoso autore si avvicinò con un eccessivo estro brillante. Propose un Cico si divertente, ma come è stato detto un po’ troppo ingenuo e non più impiegato sul suo bisogno atavico di cibo. Situazioni risolte in fretta e furia come purtroppo vedremo anche in alcune avventure di MM e scene troppo esagerate come quella di questa storia alla cittadina. Aggiungiamoci due personaggi buttati lì a casaccio come Stiletto ed il suo complice di cui non mi ricordavo minimamente l’ esistenza. Peccato perché come detto non mancano l’ atmosfera e scene toste come l’ arrivo sull’ isola e la lotta con il granchione. Tornando al registro brillante, divertente l’ equivoco sulla figlia del custode, ma il controcolpo di scena risulta irritante visto che è decisamente contraddittoriocon quanto visto prima. Me non ha mai fatto rivedere. Probabilmente Castelli si avvicinò a Zagor vedendovi solo il lato più leggero e brillante. Mister no lo prese un po’ più seriamente? Boh! Sta di fatto che uscivano in generale storie di tutt’ altra pasta.

    CITAZIONE (Alberto Cavalasca @ 9/1/2018, 16:19) 
    Interessante recensione, comunque visto la straordinaria copertina di Fantasmi il difetto principale è... che dii fantasmi non c'è n'è nella storia! E' un peccato visto che gli sviluppi erano potenzialmente succulenti...

    Eh, eh! Molto bella anche quella de “La minaccia verde”. Purtroppo quella storia secondo me è anche meno bella di questa. XD
  10. .
    Bellissima storia! Una delle mie preferite. Fu tra le prime che lessi ormai più di 20 anni fa. O meglio l’ albo principale. L’ inizio l’ ho recuperato tempo dopo. XD Mi sono rimaste impresse soprattutto la bellissima scena sopracitata in cui uno Zagor impotente deve sorbirsi anche le prese in giro di quei farabutti al tipo che lo aveva aiutato ed il finale al cimitero: un luogo di morte che fa da contrasto alla nascita della nuova vita della città! Non mancano comunque momenti più ironici che evitano che la storia diventi un po’ troppo ridondante. Non feci caso all’ epoca che alcune tavole erano di Bignotti! Eppure la storia non è che sia tanto lunga. Boh! Effettivamente ora o abbiamo uno spirito con la scure un po’ troppo composto o nervoso di suo! Come detto prima gli scatti di rabbia erano giustificati da boiate o cattiverie altrui.
  11. .
    Effettivamente è un numero davvero divagatorio, soprattutto per la storia del tipo in carrozzella. Non mi ha preso molto ed ho trovato la sua lettura davvero veloce. Purtroppo da un pò a quanto pare le storie devono andare a cento allora. Boh! Come mi successe per "Mefisto" 14 anni prima, non mi è venuta voglia di prendere il numero conclusivo! Purtroppo la finaccia narrativa di Rakosi a questo punto la temevo! Sic!

    " nessuno sa più usarlo."

    Concordo anch' io su questo punto. Come hai scritto il nostro è una delle componenti del successo di Zagor ed è un peccato vederlo molte volte defilato. Peccato perché prima molti erano riusciti a gestirlo bene. Boh!
  12. .
    Si, effettivamente Bauer che appare e scompare è buttata un pò li. Comunque buon seguito diretto della precedente avventura avvincente e divertente. In questa storia poi abbiamo l' ossatura narrativa su cui si fonderanno gli altri due scontri con Hellingen targati Nolitta. Curioso il fatto che sia il primo episodio per il formato gigante e che per alcuni anni ne usciranno di nuovi sia lì che a striscia.
    A Donatelli dopo il gradevole esordio viene già affidata una storia importante. Effettivamente anch' io ho trovato il suo Hellingen più inquietante di quello di Ferri.
    Prima apparizione del mitico Fishleg con un equipaggio dal morir dal ridere XD.

    "sembra evidente che a quell'epoca Nolitta NON aveva intenzione di riutilizzarlo in futuro..."

    Già! Almeno nella precedente la presunta morte avveniva fuori campo. Quì... XD
  13. .
    Già! Una delle prime storie con una certa profondità che presenta una tematica davvero inquietante, quella del serial-killer! All' epoca non è che si vedesse spesso al cinema e nei fumetti. Giusto qualche anno prima era uscita l' altrettanto bella di Tex, "La valle della paura".
    Non posso che concordare sull' analisi: grande spunto, atmosfera inquietante, ma narrazione ancora "vittima" della rapidità narrativa del formato a striscia. Aggiungiamoci che Nolitta non era fatto per il giallo... XD nonostante ciò è uno dei primissimi cult della serie!
    Bellissima, ma ingannatoria la copertina del numero 22. Infatti la storia comincia solo verso la fine con l' inizio della gag di Cico! Ogni tanto la Bonelli usava questo escamotage. XD Ah, ah comunque che roba! Mitico il pancione messicano! lol
  14. .
    Bella avventura che inaugura la prima trasferta di Zagor e Cico. Nel finale Nolitta non manca di esagerare come a volte gli capitava, ma quì la cosa non da (tanto) fastidio ed aggiunge drammaticità. Davvero suggestiva l' ambientazione esotica. Immagino i lettori dell' epoca a leggere una storia simile lontana dalla solita ambientazione nord-americana.
    Interessante la figura di Nilsen. Ci viene presentato come una simpatica canaglia, ma poi si rivela ben peggio! Curiosa pure la tematica degli arruolamenti forzati sulle navi che in quegli anni da come ho capito era una costante. Cito un bel film al riguardo, "I forzati del male" di John Farrow.
    Di recente ho letto la storia "Topolino nell' isola della morte" e penso proprio che Nolitta per una fase della storia si sia ispirato proprio a questa avventura.
    Impossibile non menzionare la scena sopra indicata finale del pisum alatum e di Cico! lol
    Per me il picco del periodo è "I ricattatori", dove anche lì troviamo una scena simile all' ultima sopra indicata. Siamo comunque in un periodo in cui le storie stavano diventando di maggior respiro acquisendo più profondità narrativa. Mi avete fatto venir voglia di rileggerla! XD
  15. .
    Nolitta fa una storia simile a "Tigre" pur comunque differenziando gli elementi base e mettendo la scienza al posto della magia. Anche quì non manca l' uso del flashback, tipico di alcune delle sue ultime storie. Effettivamente quì Stevens fa più da spalla a Protheus, figura più interessante con il suo misto di genio e follia e perde quel carisma da big boss ossessionato che aveva nella precedente avventura. Tra le scene migliori quella del rapimento di Ultor e e la battaglia nell' arena.
    Tra le ultimissime storie del nostro, pur trovandola buona, è quella che mi affascina di meno.

    CITAZIONE (joe 7 @ 18/11/2015, 21:56) 
    Burattini penso che l'avrebbe scritta in un altro modo. Credo che sarebbe andato più sullo scientifico, cercando di rendere più credibile la faccenda dell'uomo alato, magari tirando fuori reminiscenze di Atlantide, Mu, Altrove e compagnia, con spiegazioni molto lunghe e dettagliate e con l'azione ridotta all'essenziale. Preferisco la narrazione di Nolitta, più drammatica e senza tante spiegazioni scientifiche.

    Quoto! XD


    CITAZIONE (joe 7 @ 18/11/2015, 21:56) 
    Riguardo a Ben Stevens: credo che Nolitta l'abbia "riesumato" per coprire l'ambiguità di Prometeus, come avevo scritto nell'analisi. Un personaggio "famoso" e cattivo come Stevens ha attirato l'attenzione e ha coperto quello che effettivamente fa il "buono ma mica tanto" Prometeus. Credo sia per questo che Nolitta abbia tolto a Stevens il suo stato di vittima e lo abbia trasformato in un semplice delinquente. Insomma, una cosa voluta: tant'è vero che nella storia Stevens viene eliminato in un attimo, mentre la fine di Prometeus e della sua "creatura" è più struggente.

    Già.

    "Ennesima storia in cui Ferri si trova stretto coi tempi di consegna, ed ennesima collaborazione con Bignotti. Il risultato del lavoro in tandem è più che buono, anche se verso il finale è inevitabile notare l'affrettatezza di molte tavole."

    I tempi in cui la serie aveva solo tre disegnatori! XD
47 replies since 1/1/2015
.