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  1. ZAGOR: "VITTORIA!" (Ivan)

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    Zagor
    By joe 7 il 1 Feb. 2017
     
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    ZAGOR 39-40: VITTORIA! (analisi di Ivan)

    Testi: Guido Nolitta (Sergio Bonelli)
    Disegni: Franco Donatelli

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 90, 91 e 92 (usciti nel 1968). I numeri reali di Zagor sono: 39, 40, 41. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor invece seguono la numerazione reale, in questo caso 39, 40 e 41.

    Questa è una storia “anomala” dal punto di vista editoriale: fu infatti la prima ad essere scritta appositamente per la collana ZENITH GIGANTE, che fino ad allora aveva solo ripubblicato le storie già precedentemente uscite nel formato a “striscia”. Infatti, Zagor fu pubblicato nel formato a striscia prima di finire sulla collana Zenith a partire dal numero 52: inizialmente, furono ristampate tutte le storie già apparse nel formato a striscia. Quindi questa fu la prima storia originale realizzata per l'edizione Zenith, in cui Nolitta fece tornare in vita Hellingen. Data la dinamica della sua “morte” nel finale di quest'episodio, sembra evidente che a quell'epoca Nolitta NON aveva intenzione di riutilizzarlo in futuro...

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    TRAMA

    Zagor e Cico fanno la conoscenza del professor Bauer, un eminente meteorologo, e poco dopo sono presi di mira da persone misteriose che tentano di attentare alla loro vita. Indagando, fanno la conoscenza del capitano Fishleg e della sua scalcinata ciurma, che dà la caccia a un misterioso mostro marino nel lago Erie. Ma si scopre che il mostro è un prototipo di sommergibile che investe l'imbarcazione di Fishleg, provocando la morte dei membri del'equipaggio. Zagor, Cico e Fishleg sono resi prigionieri dai membri dell'equipaggio che li portano ad una base segreta, dove Zagor scopre che, dietro a tutto questo, c'è il professor Bauer, la cui vera identità è quella di Hellingen, lo scienziato che aveva costruito Titan e che Zagor credeva fosse morto. Con il sommergibile creato da Hellingen e da lui chiamato Squalus, Hellingen vuole recuperare Titan, che si era inabissato nelle acque dell'Erie: ma non ci sono uomini abbastanza forti per il lavoro da effettuare. Grazie ad una soluzione iniettata su Zagor, Hellingen gli annulla la volontà e lo costringe a lavorare per il recupero di Titan, cosa che alla fine è quasi ottenuta. Ma Cico, di nascosto, inserisce dell'acqua nelle soluzioni che Hellingen inietta su Zagor: questo permette allo spirito con la scure di tornare in sè e provocare la collisione tra Titan e lo Squalus, distruggendoli entrambi. Mentre cerca di catturare Hellingen, lo scienziato lo blocca con un raggio paralizzante e sta per ucciderlo, quando Fishleg lo uccide con un colpo di arpione in petto. La base esplode e i tre riescono a fuggire in tempo.

    PREGI

    Hellingen è molto più definito rispetto alla sua precedente apparizione. Qui è più arrabbiato, più cupo e soprattutto più vendicativo: infatti, identifica già in Zagor la sua nemesi personale (onore che non si era abbassato a concedergli nel loro primo scontro, ritenendolo solo un selvaggio forzuto). A questo si aggiunge anche una affascinante caratterizzazione “fisica”, tramite il suo volto sfigurato dall'incendio in cui si presumeva fosse morto. Nolitta si sbizzarrisce nel circondarlo di invenzioni “futuristiche”, mantenendo tuttavia un certo realismo nei marchingegni di sua creazione. Abbiamo così un prototipo di sommergibile, lampadine ante-litteram, sieri ipnotici e raggi paralizzanti. Inoltre, dalla precedente storia ricompaiono i monitor e l'automa gigante Titan. Dopo una prima parte “di rodaggio”, con una serie di misteriosi attentati di un mandante ignoto, la storia procede con un ritmo serrato. Appassionante la caccia al misterioso “mostro lacustre” (una presunta balena che si rivelerà invece essere il sommergibile Squalus), dove Zagor incontra per la prima volta Fishleg e il suo improbabile equipaggio di scalcinati marinai. La successiva cattura di Zagor si ricollega alla sequenza iniziale, rivelando che dietro gli attentati c'era il redivivo Hellingen. Azzeccatissimo l'espediente che ribalta una situazione in apparenza disperata: Cico allunga con acqua il siero ipnotico che mantiene Zagor schiavo di Hellingen, permettendogli di ridestarsi prima del previsto. Nell'occasione è interessante notare che Hellingen disprezza Cico al punto di concedergli una quasi totale libertà d'azione, non ritenendolo in alcun modo pericoloso. Qui Hellingen si fa ingannare dalle apparenze vedendo solo il lato buffonesco del messicano, senza cogliere le molteplici altre sfaccettature del personaggio. E, secondo me, il rapporto Hellingen/Cico non è mai stato approfondito come meriterebbe; colmare questa lacuna potrebbe essere un interessante spunto per le prossime apparizioni del mad doctor.

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    Di grande effetto la trovata di usare lo Squalus come “ariete” contro Titan, in modo da far distruggere a vicenda entrambe le minacce più pericolose.

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    In poco più di 2 albi, si contano almeno 8 gag di Cico, senza che la drammaticità della storia ne venga intaccata. Ciò dimostra che a fare testo non sono le “gag” in sè, ma la maestria da parte dell'autore nel collocarle al posto giusto. Questa di Nolitta è una sensibilità narrativa che solo poche volte gli altri autori sono riusciti ad imitare, accontentandosi di piazzare le gag cichiane un po' a casaccio, oppure rinunciandovi in toto ritenendole inappropriate.

    DIFETTI

    (Impressione meramente personale): Comprendo l'intenzione di Nolitta di creare attesa per una minaccia non definita, però l'intero albo “ODIO” mi è parso di fatto un po' troppo lento come sviluppo narrativo. Sia il casuale incontro con l'Hellingen mascherato, sia la (conseguente) serie di inspiegabili attentati, mi hanno dato la sensazione di sequenze “appiccicate” alla trama principale, che sarebbe funzionata benissimo anche senza questo lungo prologo. Forse una soluzione per rendere questa parte introduttiva più coerente con la seconda parte della storia, sarebbe stata quella di far aggregare Zagor alla spedizione di Bauer, il quale (senza smascherarsi) poi avrebbe presto manifestato il suo intento di fargli la pelle. Il mistero sul movente di tanto astio da parte dello sconosciuto Bauer sarebbe rimasto intatto fino alla rivelazione finale, però intanto il personaggio avrebbe acquisito già una sua importanza all'interno della narrazione. Invece il presentare Bauer solo di sfuggita all'inizio, secondo me ha poco spessore (soprattutto in previsione del loro secondo incontro, prima che si tolga la maschera).

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    La ciurma di Fishleg era una combriccola di simpaticissimi cialtroni; personalmente ho trovato inappropriata la decisione di farli restare secchi. Il contrasto tra comico & tragico è un po' troppo stridente, in questo specifico caso. Davvero; non è da Nolitta presentare dei personaggi così buffi solo per poi accopparli dopo poche pagine.

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    Un po' gratuita la trovata di eliminare la banda di Hellingen tramite una esplosione “ritardata” (e pure del tutto CASUALE) del rottame dello Squalus. Un Nolitta più maturo avrebbe probabilmente pensato ad una soluzione più giustificata.

    DISEGNI

    In questo episodio Donatelli se la cava discretamente. I paesaggi marini e gli interni “tecnologici” sembrano ambientazioni fatte su misura per il suo segno minimalista. Anche il suo Hellingen dal volto deturpato ha una carica drammatica molto efficace, persino più grottesca delle future versioni di Ferri (che lo ha rappresentato in modo forse più “realistico” ma meno terribile).

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    Certo, al solito bisogna chiudere un occhio sulle sue lacune di prospettiva (eterno punto debole di Donatelli), ma nel complesso i disegni scorrono via senza strafalcioni troppo evidenti. Cosa chiedere di più ad un onesto artigiano di quell'irripetibile epoca? (By the way: un altro punto debole di Donatelli sono sempre state le figure femminili...però gli va riconosciuto che nel rappresentare le racchione era insuperabile (si veda in proposito la squaw Fior-di-Zucca, la “promessa sposa” di Cico: quale altro disegnatore sarebbe riuscito a raffigurare una scorfana più orripilante? Chapeau, grande Frank!)

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    VOTO: Storia: 7,5 Disegni: 7


    QUI TUTTI GLI ALTRI LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 21:25
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    Si, effettivamente Bauer che appare e scompare è buttata un pò li. Comunque buon seguito diretto della precedente avventura avvincente e divertente. In questa storia poi abbiamo l' ossatura narrativa su cui si fonderanno gli altri due scontri con Hellingen targati Nolitta. Curioso il fatto che sia il primo episodio per il formato gigante e che per alcuni anni ne usciranno di nuovi sia lì che a striscia.
    A Donatelli dopo il gradevole esordio viene già affidata una storia importante. Effettivamente anch' io ho trovato il suo Hellingen più inquietante di quello di Ferri.
    Prima apparizione del mitico Fishleg con un equipaggio dal morir dal ridere XD.

    "sembra evidente che a quell'epoca Nolitta NON aveva intenzione di riutilizzarlo in futuro..."

    Già! Almeno nella precedente la presunta morte avveniva fuori campo. Quì... XD
     
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    CITAZIONE (Francesco Romani @ 24/12/2017, 15:09) 
    Si, effettivamente Bauer che appare e scompare è buttata un pò li. Comunque buon seguito diretto della precedente avventura avvincente e divertente. In questa storia poi abbiamo l' ossatura narrativa su cui si fonderanno gli altri due scontri con Hellingen targati Nolitta. Curioso il fatto che sia il primo episodio per il formato gigante e che per alcuni anni ne usciranno di nuovi sia lì che a striscia.
    A Donatelli dopo il gradevole esordio viene già affidata una storia importante. Effettivamente anch' io ho trovato il suo Hellingen più inquietante di quello di Ferri.
    Prima apparizione del mitico Fishleg con un equipaggio dal morir dal ridere XD.

    "sembra evidente che a quell'epoca Nolitta NON aveva intenzione di riutilizzarlo in futuro..."

    Già! Almeno nella precedente la presunta morte avveniva fuori campo. Quì... XD



    Hellingen per me è un personaggio emblematico per la serie di Zagor: la prima vera storia di Nolitta su Zagor, se si escludono le altre, piuttosto deboli, è proprio quella di Hellingen. L'ultima storia di Nolitta su Zagor è con Hellingen. Non solo: "Vittoria" è stato il primo episodio formato gigante per Zagor, ed è una storia di Hellingen. La storia più discussa di tutti i tempi della serie è "Incubi", un'altra storia di Hellingen. Per non parlare delle incredibili, fenomenali, enormi cadute di tono, per fare un eufemismo, di tutte le storie successive di Hellingen fatte da altri autori. Per me, Hellingen è un personaggio inquietante anche per questo...
     
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    Mi sono appena riletto la storia in volume.
    Anche io trovo che Nolitta abbia gestito perfettamente Cico, rendendolo protagonista di gag esilaranti (quelli con gli scaltri bambini e il suo flirt con Fior di Zucca), gag serie (il suo pasticciare con i comandi, che causerà la distruzione della base di Helligen) e un intervento risolutivo (il sabotaggio del siero): io dico che il CICO DI NOLITTA é stato la spalla più valorizzata di sempre.
    Anche io ho trovato coinvolgente la caccia alla balena, per non parlare dello smascheramento di Helligen, accompagnato da dialoghi che emozionano come se la si leggesse la sequenza per la prima volta.
    Effettivamente, l'eliminazione degli scagnozzi con l'esplosione dello Squalus, ma é una cosa su cui si può tranquillamente passare sopra.

    Effettivamente, l'eliminazione degli scagnozzi con l'esplosione dello Squalus é una forzatura, ma é una cosa su cui si può tranquillamente passare sopra.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 22/5/2021, 16:40) 
    Mi sono appena riletto la storia in volume.
    Anche io trovo che Nolitta abbia gestito perfettamente Cico, rendendolo protagonista di gag esilaranti (quelli con gli scaltri bambini e il suo flirt con Fior di Zucca), gag serie (il suo pasticciare con i comandi, che causerà la distruzione della base di Helligen) e un intervento risolutivo (il sabotaggio del siero): io dico che il CICO DI NOLITTA é stato la spalla più valorizzata di sempre.
    Anche io ho trovato coinvolgente la caccia alla balena, per non parlare dello smascheramento di Helligen, accompagnato da dialoghi che emozionano come se la si leggesse la sequenza per la prima volta.
    Effettivamente, l'eliminazione degli scagnozzi con l'esplosione dello Squalus, ma é una cosa su cui si può tranquillamente passare sopra.

    Effettivamente, l'eliminazione degli scagnozzi con l'esplosione dello Squalus é una forzatura, ma é una cosa su cui si può tranquillamente passare sopra.

    Si trattava di storie ben equilibrate con dialoghi molto buoni e una combinazione efficace di avventura e umorismo. Davanti a storie come queste, gli eventuali difetti come l'eliminazione repentina degli scagnozzi di Hellingen passano in secondo piano. ^_^
     
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