Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: "INCUBI" - 2 (Joe7)

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    Zagor
    By joe 7 il 4 Oct. 2016
     
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    ZAGOR 275-280: "INCUBI" (analisi di Joe7 - 1)
    (Prima parte (e analisi di Ivan) qui)

    LA STORIA PIU' ALLUCINANTE E ASSURDA DI TUTTA LA SERIE: UNO ZAGOR STRAVOLTO E RIDICOLIZZATO

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    Questa storia di Sclavi, oltre ad essere praticamente incomprensibile e senza avere una vera trama, ridicolizza il personaggio di Zagor con un certo compiacimento. Tutta la storia, infatti, è un atto accusatorio di ogni cosa che fa lui. Per esempio: Zagor va a caccia? Orrore! Uccide degli animali! Viene punito con la visione di Kiki Manito, in cui un cervo gli parla, diventa un mostro e lo aggredisce. Oppure: Zagor inganna gli indiani facendo finta di essere uno spirito con la scure? Orrore! Inganna dei nativi americani! Viene punito e smascherato come un buffone da circo da Shalak, un capo indiano. Zagor affronta Hellingen pronunciando delle frasi sterotipate da supereroe qualunque e ci fa la figura dell'imbecille: viene pestato in continuazione dallo scienziato e deriso da lui come se fosse un perfetto idiota. Come se non bastasse, Cico stesso, l'amico per eccellenza, è spesso critico nei confronti di Zagor.

    Inoltre, Zagor viene trasformato da Sclavi in una persona che si comporta in modo violento e scostante con gli amici come se lo fosse sempre stato. Non solo: Zagor massacra Hellingen ammazzandolo a colpi di scure in testa (poi Hellingen risorge, e la storia - chiamiamola così - va avanti). Un omicidio bestiale e raccapricciante che non è mai stato nelle corde del personaggio. Per giustificare questo comportamento, si sostiene la "legittima difesa": ma qui Zagor uccide un Hellingen già sconfitto, accanendosi ferocemente contro di lui. Legittima difesa da cosa?

    Zagor, in sostanza, è trattato da Sclavi come se fosse un perfetto imbecille. Ad un certo punto, Zagor non sa da che parte stare e alla fine attacca il forte dei bianchi a fianco degli indiani, massacrando tutti i soldati che ci sono dentro! Alcuni dicono che Zagor era stato coerente nello sterminare un forte: dopotutto, Zagor aveva ucciso delle persone nelle sue storie. Ma chi dice questo non sa nulla del personaggio. C'è differenza nell'uccidere combattendo contro qualcuno o facendo un massacro. Massacrare significa commettere un'enorme quantità di omicidi premeditati e preordinati. Infatti,per fare un massacro, bisogna radunare degli uomini, raccogliere delle armi, fare un piano, poi sterminare senza pietà chiunque, anche gli eventuali malati o moribondi o persone di passaggio nel forte. E' necessaria quindi un'organizzazione e premeditazione: quindi è un omicidio programmato e previsto. Zagor - quello vero - non fa massacri. Si arriva poi alla scena ancora più assurda di Cico che vuole ammazzare Zagor! E infine si arriva al momento - inevitabile, dopo tanta demolizione - di Zagor che si riconosce incapace, imbelle e buono a nulla e quindi si suicida davanti alla tomba di Hellingen dicendo che lui aveva ragione. Zagor qui non è più il protagonista, ma un fallito, un vero e proprio perdente.

    Si obietta: "ma poi Zagor torna in vita in modo eroico, combattendo contro Hellingen". A parte l'aspetto ridicolo della scena, in cui uno Zagor e un Hellingen grossi come Mazinga e Goldrake si prendono a pugni, il "ritorno" di Zagor e la successiva sconfitta di Hellingen avviene con uno Zagor diventato ormai un essere mitologico e quasi divino. Dal suo annientamento, Sclavi passa alla sua esaltazione estrema, che è un'altra forma di distruzione del personaggio. Infatti, Sclavi ridicolizza Zagor non soltanto facendogli fare la figura dell'imbecille, ma anche esaltandolo in modo esagerato.

    SCLAVI NON HA CAPITO ZAGOR

    Sclavi, anche se ha saputo raccontare storie indimenticabili di Dylan Dog, non poteva capire nè amare un personaggio come Zagor. Il "personaggio tipo" di Sclavi è sempre una persona indifesa davanti ad un mondo incomprensibile e crudele, che alla fine lo schiaccia. Come unico rimedio per un mondo che per lui è assurdo e crudele, oppone il cinismo (l'ispettore Bloch) oppure l'ironia, il sarcasmo e l'umorismo (Groucho e Dylan). Ebbene, una simile filosofia nella serie di Zagor è totalmente assente. Zagor è un personaggio solare, un eroe che porta la giustizia, la pace, in un mondo comprensibile, che lui capisce e col quale può interagire. Tutta un'altra cosa dalla filosofia di Sclavi. Cercando di inserire la sua filosofia in Zagor, Sclavi ha travisato completamente il personaggio, trasformandolo in un Dylan Dog travestito da Zagor.
    Siccome Sclavi non è familiare coi personaggi positivi, per cercare rendere un pò "eroico" Zagor, nelle storie prima di "Incubi", era passato all'artificio della retorica: frasi ridondanti, artefatte, e quindi finte, che creano uno Zagor non convincente, come nelle storie "Devil Mask" e "Tagliatori di teste". Per Sclavi l'eroismo non ha senso, in un mondo di morte e rassegnazione che lui spesso descrive.

    INCUBI E' UNA STORIA CONTRO ZAGOR

    "Incubi" è una storia di distruzione del personaggio di Zagor. I sostenitori della storia la descrivono come "l'ipotetica ultima storia di Zagor" come il famoso "L'ultima storia di Superman" di Alan Moore. Ma è un paragone che non ha senso. "L'ultima storia di Superman" non distrugge il personaggio di Superman, nè la sua filosofia, tanto che molti appassionati la considerano come la storia finale di Superman. Moore non si diverte a deridere il personaggio di Superman come invece fa Sclavi con Zagor. Sclavi non rispetta per nulla nè Zagor, nè la sua filosofia, nè il suo mondo, distruggendolo in questa storia con un certo sadismo infantile. Inoltre, come ho detto, è impossibile non vedere il dubbioso e suicida Zagor come un Dylan Dog travestito e non vedere nell' (assurdamente) ironico e sarcastico Cico un Groucho travestito. "Incubi" non è una storia di Zagor. Non è nemmeno una storia su Zagor. E' una storia contro Zagor. Non è che Sclavi abbia sbagliato: Sclavi ha stravolto Zagor di sua volontà, facendo una storia non zagoriana, scardinando il concetto stesso di Zagor fino alle fondamenta, per poi ricostruirlo. Un “divertissement” intellettuale, in sostanza, ma non un capolavoro zagoriano, tipo, non so, “Oceano”. Incubi, in sstanza, è un “corpo estraneo” alla tradizione zagoriana. E' un racconto filosofico, o misterico-iniziatico, più che una storia vera e propria.

    ZAGOR INVIATO DI MANITO

    Spesso si fa cenno ad Incubi come ad una storia necessaria per lo sviluppo di Zagor, perchè nei tempi nostri non poteva continuare ad ingannare gli indiani facendosi credere inviato di Manito. Ma è un'osservazione che non ha senso: in "Magia senza tempo", Nolitta ha fatto dare a Zagor da Manito-testa-di-bisonte le armi di Rakum, dando così a Zagor il "sacro crisma" ufficiale perchè diventasse davvero inviato di Manito, e non più per finta. Quindi il problema non si poneva. Una cosa però è certa: Incubi non è una storia nolittiana, anche se fosse stata avallata da Nolitta stesso.

    (Continua qui)

    QUI TUTTI GLI ALTRI LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/4/2023, 13:42
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    Lo stacco tra le storie di Sclavi d' inizio anni 80 e questa è impressionante. Lui stesso disse che voleva "assomigliare" allo stile di Nolitta ed in generale, pur facendo delle storie personali, ci riesce grazie ad una narrazione classica ed introducendo villain e caratteristi tipici dell' universo zagoriano. Quì invece abbiamo un eccesso dietro un altro che non ti fanno mai tirare il fiato ed effettivamente alla fine della storia a me non è arrivata quella pienezza della narrazione che può essere il sentimento di vittoria in "Oceano" o quello di amarezza di "Arrestate Billy Boy" e "Sangue apache". Quello che ottengo è una sorta di straniamento.

    "Un omicidio bestiale e raccapricciante che non è mai stato nelle corde del personaggio."

    Ci sono piuttosto rimasto a quella scena.

    "Incubi, in sstanza, è un “corpo estraneo” alla tradizione zagoriana. E' un racconto filosofico, o misterico-iniziatico, più che una storia vera e propria."

    Non posso che quotare.

    "E infine si arriva al momento - inevitabile, dopo tanta demolizione - di Zagor che si riconosce incapace, imbelle e buono a nulla e quindi si suicida davanti alla tomba di Hellingen dicendo che lui aveva ragione. Zagor qui non è più il protagonista, ma un fallito, un vero e proprio perdente."

    Questa scena ancora di più! Ed il fatto che ci vogliano deus ex-macchina come Kiki Manitù ed Akoto per rimediare a tutto mi lascia anch' esso perplesso.
     
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    Lo stacco tra le storie di Sclavi d' inizio anni 80 e questa è impressionante. Lui stesso disse che voleva "assomigliare" allo stile di Nolitta ed in generale, pur facendo delle storie personali, ci riesce grazie ad una narrazione classica ed introducendo villain e caratteristi tipici dell' universo zagoriano. Quì invece abbiamo un eccesso dietro un altro che non ti fanno mai tirare il fiato ed effettivamente alla fine della storia a me non è arrivata quella pienezza della narrazione che può essere il sentimento di vittoria in "Oceano" o quello di amarezza di "Arrestate Billy Boy" e "Sangue apache". Quello che ottengo è una sorta di straniamento.

    Lo stesso che ho trovato io e chi legge e apprezza lo Zagor classico. Le storie di Sclavi anni 80 prima di Incubi (Devil Mask, Zagor 200, Il Cerchio della vita, ecc) non mi avevano mai convinto: anche se a quei tempi non lo sapevo, avevo capito che quelle storie non potevano essere realizzate da Nolitta. Zagor spesso è ampolloso e retorico, le battute erano patetiche, le situazioni a volte confuse (Devil Mask in particolare).

    "Un omicidio bestiale e raccapricciante che non è mai stato nelle corde del personaggio." Ci sono piuttosto rimasto a quella scena.

    Infatti Zagor non è un sanguinario, mentre Sclavi spesso ne fa un killer: anche nel "Signore Nero" di Sclavi, Zagor ammazza il troll Urmur a sangue freddo con l'ascia, per vendicare il suo amico Pierre, una cosa che Zagor non ha mai fatto.

    "Incubi, in sostanza, è un “corpo estraneo” alla tradizione zagoriana. E' un racconto filosofico, o misterico-iniziatico, più che una storia vera e propria." Non posso che quotare.

    Il problema è che è anche una storia ineliminabile dalla cronologia zagoriana. "Incubi" ha una grossa responsabilità nella decadenza del personaggio.

    "E infine si arriva al momento - inevitabile, dopo tanta demolizione - di Zagor che si riconosce incapace, imbelle e buono a nulla e quindi si suicida davanti alla tomba di Hellingen dicendo che lui aveva ragione. Zagor qui non è più il protagonista, ma un fallito, un vero e proprio perdente." Questa scena ancora di più! Ed il fatto che ci vogliano deus ex-machina come Kiki Manitù ed Akoto per rimediare a tutto mi lascia anch' esso perplesso.

    Tutta la storia di Incubi è una storia incentrata sulla morte (come lo è Dylan Dog, tra l'altro). La morte è l'ossessione principale di Sclavi. Hellingen muore nella storia, ma agisce da vivo per tutta la storia; ogni personaggio muore (Zagor, Cico, Perry, gli indiani, i bianchi), la logica stessa muore, il senso delle cose muore: essendo una storia di morte, è di conseguenza anche una storia di caos. E Kiki Manito non rimedia a tutto: essendo una divinità capricciosa, può benissimo far ripetere tutto daccapo anche mille volte, se vuole. Lo "scherzetto finale" del cervo che parla a Zagor ne è l'esempio. Non c'è una vera risata liberatoria in quella scena, che dovrebbe essere il finale.
     
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    Non ho mai letto questa storia, ma avendo vito Spider-Man Homecoming poso ben capire cosa provate.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 7/5/2020, 20:56) 
    Non ho mai letto questa storia, ma avendo visto Spider-Man Homecoming poso ben capire cosa provate.

    "Homecoming" è un remake dell'Uomo Ragno/Spiderman, mentre "Incubi", invece, non è un remake di Zagor, ma è una storia da allucinati in preda a trip lisergico.

    Le storie di Zagor possono essere belle o brutte, decenti o mediocri, insulse o intelligenti, ma sono sempre state storie di Zagor, anche se magari stravolte. "Incubi" è un meteorite che fa strage di tutto, senza pietà. Ci sta nelle storie di Zagor come un cavolo a merenda: è un corpo totalmente estraneo alla serie. E' meglio se non l'hai letta, non ti sei perso niente. :sick:

    Almeno per me.
     
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    Curiosamente nel sin troppo dibattuto episodio 8 di “Guerre stellari” il regista ha rappresentato Luke in maniera simile: per quasi tutto il film ormai crollato nelle sue certezze e poi alla fine si redime e fa una cosa da Hellingen di questa storia come potere mai vista prima nei film precedenti.😳 Anche qui si passa quindi da un estremo all’ altro.😳 Un po’ di equilibrio no?
    Mi stupisce leggere ancora oggi di lettori che dicono che poteva essere considerata a parte ed è praticamente un “What if” quando come hai scritto tutto si basa sulla morte di Hellingen realmente avvenuta.😳 Questo da pure l’ idea della “decifrabilitá” della storia.😅
     
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    CITAZIONE (Francesco Romani @ 25/4/2021, 09:15) 
    Curiosamente nel sin troppo dibattuto episodio 8 di “Guerre stellari” il regista ha rappresentato Luke in maniera simile: per quasi tutto il film ormai crollato nelle sue certezze e poi alla fine si redime e fa una cosa da Hellingen di questa storia come potere mai vista prima nei film precedenti.😳 Anche qui si passa quindi da un estremo all’ altro.😳 Un po’ di equilibrio no?
    Mi stupisce leggere ancora oggi di lettori che dicono che poteva essere considerata a parte ed è praticamente un “What if” quando come hai scritto tutto si basa sulla morte di Hellingen realmente avvenuta.😳 Questo da pure l’ idea della “decifrabilitá” della storia.😅

    Purtroppo, non conosco la storia di Guerre Stellari che tu citi: io ho seguito la trilogia classica e l'ho amata; ho seguito la trilogia successiva del passato di Darth Vader e sono rimasto deluso; ho visto solo il primo film della trilogia successiva e poi l'ho abbandonata. D'altra parte, nella trilogia classica Guerre Stellari ha detto tutto. Tutto il resto è superfluo: si è trattato solo di film per fare soldi. Almeno per me.

    "Incubi" lo si potrebbe classificare come un "what if", se non ci fossero ben tre fattori che purtroppo inchiodano questo orrore (almeno per me) a tutta la serie zagoriana:

    1) la morte di Hellingen, come tu hai detto;

    2) la morte di Akoto, un personaggio del mondo zagoriano;

    3) tutti i riferimenti successivi fatti a Incubi in tutte le storie in cui ritorna Hellingen.

    Comunque, per me non è un problema: semplicemente, per me "Incubi" non esiste. E nemmeno le storie successive di Hellingen. E così taglio la testa al toro. ^_^ E Zagor non lo compero più da anni, salvo qualche occasione: ma sono, appunto occasioni. Con Zagor ho chiuso da tanto tempo. La Bonelli ha perso un lettore e una fonte di guadagno con queste storie. Si raccoglie ciò che si semina, com'è giusto. Amen.
     
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