Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: "L'AVVOLTOIO" (Ivan)

    Tags
    Ivan
    Zagor
    By joe 7 il 17 Aug. 2017
     
    6 Comments   583 Views
    .
    ZAGOR 22-23: L'AVVOLTOIO (analisi di Ivan)

    Testi: Guido Nolitta
    Disegni: Gallieno Ferri

    image image


    Zagor edizione originale Zenith: n. 73, 74 (usciti nel 1967). I numeri reali di Zagor sono: 22-23. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor invece seguono la numerazione reale, in questo caso 22-23.

    TRAMA

    Un essere misterioso con una maschera e un mantello nero si aggira per i boschi, uccidendo senza pietà le donne e i bambini della tribù indiana Honiasont. E' chiamato Avvoltoio dagli indiani: Zagor cerca di catturarlo, ma gli sfugge. Alla fine, l'Avvoltoio, morente, si rivela essere una persona conosciuta da Zagor: Nat Mulligan, che aveva perso la moglie e il figlio in una scorreria indiana e ha voluto vendicarsi in questo modo.

    COMMENTO

    Un classicissimo. E' probabilmente la storia più cupa e drammatica finora apparsa su Zagor, con la quale Nolitta imprime una decisa svolta verso l'alto alla qualità della serie. Una curiosità: nella sua personale classifica di storie zagoriane, il Sergione la pose al 6° posto.

    PREGI

    L'importanza storica di questo episodio è che fu il primo in cui Nolitta presentò il suo tipico “personaggio grigio”, ossia né del tutto buono, né del tutto malvagio, che, per l'epoca (1967) rappresentava una figura spiazzante. Mulligan/Siegel è un personaggio davvero molto interessante; potremmo definirlo il prototipo di Ben Stevens o di Hakaram (o anche dello stesso Zagor), ovvero una vittima di una grave ingiustizia, che però sceglie i modi sbagliati per soddisfare il proprio desiderio di vendetta.

    zgr23g


    Piuttosto pesante – per l'epoca – la specifica tipologia di vittime scelte dall'Avvoltoio: donne e bambini pellerossa. Una trovata al limite dell'intervento censorio, immagino. Da notare che, pur avendo con sé anche una pistola, l'Avvoltoio uccide le sue vittime a colpi di tomahawk (arma bianca tipicamente indiana, quasi a sottolineare il significato simbolico delle proprie azioni). Rimane impressa la scena in cui l'Avvoltoio, ferito a morte, si trascina fino alle lapidi dei suoi cari. In quell'occasione è difficile non provare una sorta di compassione per il criminale, in contrasto con il (sacrosanto) disprezzo fino ad allora suscitato dal personaggio.

    zgr23e


    Memorabile la gag iniziale in cui Cico tenta di “pescare” una gallina, venendo però sorpreso dal proprietario.

    zgr23b



    DIFETTI

    Uno solo: per il potenziale che aveva, la storia è decisamente troppo breve. In pratica l'intera vicenda si riduce a 3 veloci sequenze:
    1) L'agguato fallito all'Avvoltoio.
    2) L'intermezzo cittadino, con la presentazione di Nat Mulligan.
    3) Il secondo agguato, con la morte dell'Avvoltoio.
    Lo svolgimento dell'episodio è molto intenso, ma la sensazione di eccessiva brevità si fa sentire. E' probabile che un Nolitta più maturo avrebbe sviluppato il soggetto in maniera più articolata (ad esempio, giocando in modo più ampio sulla possibile identità dell'Avvoltoio; infatti l'unico comprimario presentato è NAT MULLIGAN, cosicché la sua rivelazione è una sorpresa solo per i personaggi, e non certo per i lettori).

    zgr23d
    zgr23f



    DISEGNI

    E' una delle prime storie in cui si può apprezzare il particolare talento di Ferri nel rendere le atmosfere notturne. I suoi giochi di chiaroscuro sono già da golden age.

    zgr23c



    Storia: 7,5
    Disegni: 9


    QUI TUTTI GLI ALTRI LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 21:13
      Share  
     
    .

Comments
  1. view post
     
    .
    Avatar

    Junior Member

    Group
    Member
    Posts
    47

    Status
    Offline
    Già! Una delle prime storie con una certa profondità che presenta una tematica davvero inquietante, quella del serial-killer! All' epoca non è che si vedesse spesso al cinema e nei fumetti. Giusto qualche anno prima era uscita l' altrettanto bella di Tex, "La valle della paura".
    Non posso che concordare sull' analisi: grande spunto, atmosfera inquietante, ma narrazione ancora "vittima" della rapidità narrativa del formato a striscia. Aggiungiamoci che Nolitta non era fatto per il giallo... XD nonostante ciò è uno dei primissimi cult della serie!
    Bellissima, ma ingannatoria la copertina del numero 22. Infatti la storia comincia solo verso la fine con l' inizio della gag di Cico! Ogni tanto la Bonelli usava questo escamotage. XD Ah, ah comunque che roba! Mitico il pancione messicano! lol
     
    Top
    .
  2. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,403

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Francesco Romani @ 24/12/2017, 14:57) 
    Già! Una delle prime storie con una certa profondità che presenta una tematica davvero inquietante, quella del serial-killer! All' epoca non è che si vedesse spesso al cinema e nei fumetti. Giusto qualche anno prima era uscita l' altrettanto bella di Tex, "La valle della paura".
    Non posso che concordare sull' analisi: grande spunto, atmosfera inquietante, ma narrazione ancora "vittima" della rapidità narrativa del formato a striscia. Aggiungiamoci che Nolitta non era fatto per il giallo... XD nonostante ciò è uno dei primissimi cult della serie!
    Bellissima, ma ingannatoria la copertina del numero 22. Infatti la storia comincia solo verso la fine con l' inizio della gag di Cico! Ogni tanto la Bonelli usava questo escamotage. XD Ah, ah comunque che roba! Mitico il pancione messicano! lol



    La copertina di Zagor con l'Avvoltoio che dominava la scena era di sicuro effetto, ma la storia, per quanto buona, fu per me un pò deludente: l'avversario non era il tipo tosto che mi aspettavo, e l'ho sempre trovata un'occasione sprecata di fare un ottimo villain. Avevo letto che Nolitta aveva preso lo spunto dell'Avvoltoio in una storia di Topolino di Gottfredson: non quella di Macchia Nera, ma quella di un vero e proprio "Avvoltoio" che terrorizzava il west.

    noir22

     
    Top
    .
  3. nicola R.
    view post
     
    .

    User deleted

    User deleted


    Concordo in pieno con quanto scritto: quella dell'Avvoltoio è una storia entrata di diritto nell'immaginario di noi lettori. Indimenticabili le atmosfere noir, con un villain davvero inquietante (almeno finché indossava la maschera). Un vero gioiellino che però soffre per l'esiguità della trama.
    Chiedo: come si potrebbe oggi immaginare un eventuale sequel? Sarebbe bello riportare in scena un personaggio lugubre come l'Avvoltoio (certo, non l'originale, dal momento che è morto e sepolto).

    Nicola R.
     
    Top
    .
  4. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,403

    Status
    Anonymous
    Concordo in pieno con quanto scritto: quella dell'Avvoltoio è una storia entrata di diritto nell'immaginario di noi lettori. Indimenticabili le atmosfere noir, con un villain davvero inquietante (almeno finché indossava la maschera). Un vero gioiellino che però soffre per l'esiguità della trama.
    Chiedo: come si potrebbe oggi immaginare un eventuale sequel? Sarebbe bello riportare in scena un personaggio lugubre come l'Avvoltoio (certo, non l'originale, dal momento che è morto e sepolto).

    Nicola R.


    Mah, sui "ritorni" o "sequel", ultimamente, nella serie di Zagor, stanno facendo talmente tanti di quei ritorni di personaggi del passato, anche secondari, da far invidia alla Marvel dei tempi andati. Quindi sono sicuro che un giorno qualcuno rispolverà l'Avvoltoio. Di spunti il personaggio ne darebbe molti, ma non so se gli sceneggiatori attuali riusciranno a ricreare l'atmosfera di inquietudine che la pur breve storia di Nolitta forniva. Per spiegarmi meglio, nell'ultima storia di Zagor in cui affronta il vampiro Rakosi (di cui ne ho parlato qui), Zagor affronta Rakosi, vampiri, schiavi di vampiri, assassini, eccetera, con l'aria di chi va ad una scampagnata o vive in un videogame, con battute sceme tipiche da supereroe smargiasso, come "Non prenderti tutto il divertimento, lasciane un pò anche per me" e simili. In un contesto così, la drammaticità dell'Avvoltoio andrebbe a farsi benedire, diventando un pagliaccio da luna park della galleria degli orrori.

    Comunque, mi hai chiesto come si potrebbe immaginare un eventuale sequel: io lo farei con un altro personaggio, ovviamente, al posto dell'Avvoltoio originale, che è morto. Intanto, la sua vera identità dev'essere assolutamente inaspettata (non deve essere un parente del defunto Avvoltoio sotto falso nome: troppo prevedibile) e deve essere una persona del cast, che tutti conoscono. Deve fare paura coi suoi attacchi inaspettati, creando non solo un clima di inquietudine, ma anche di sfiducia: l'Avvoltoio può essere chiunque. Può essere dovunque. Può ucciderti in ogni momento. Quasi una specie di Diabolik. Infatti, credo che un buon Avvoltoio, come Diabolik, non userà mai armi da fuoco, ma da taglio o altro. Deve essere, insomma, un vero genio del male. E la sua fine deve essere totale, drammatica, certa, e in uno scontro aperto contro Zagor. Queste, secondo, me, sono le conditio sine qua non per fare una buona storia dell'Avvoltoio.
     
    Top
    .
  5. view post
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    321

    Status
    Offline
    Oltre alla gag iniziale, Cico ce ne regala una memorabile durante la scazzottata nel casinò.
    Cupa e poetica la battuta finale di Zagor che chiude la storia.
     
    Top
    .
  6. view post
     
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,403

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Andrea Micky @ 12/7/2020, 10:56) 
    Oltre alla gag iniziale, Cico ce ne regala una memorabile durante la scazzottata nel casinò.
    Cupa e poetica la battuta finale di Zagor che chiude la storia.

    Comico e drammatico: quando riesci a mettere insieme queste cose, e a farlo bene, se non fai un capolavoro ci vai molto vicino. Almeno per me. ^_^
     
    Top
    .