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  1. ZAGOR: "VAMPIRI!" (Joe7)

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    Zagor
    By joe 7 il 19 Nov. 2016
     
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    ZAGOR 616: VAMPIRI! (analisi di Joe7)
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    Testi: Jacopo Rauch
    Disegni: Raffaele Della Monica

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 667 (uscito nel 2016). Il numero reale di Zagor è 616. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso 616.

    TRAMA

    La storia attuale inizia in Europa, in Ungheria, ai piedi dei Carpazi (un'area vicina alla famosa Transilvania di Dracula), dove si rivedono due personaggi apparsi nell'ultima storia di Ylenia Varga ("Ylenia, la vampira", del 2009): Ferguson e Jacques, due amici del capitano Wallace, che fu ucciso dalla vampira. I due uomini vogliono vendicarlo. Stanno andando verso il castello abbandonato di Borgo Nero, che una volta apparteneva alla famiglia nobile dei Varga, la stessa della vampira. Il capitano Wallace, la vittima della vampira, era un discendente dello stesso Wallace di cui Ylenia si era innamorata quando era umana: per questo Ylenia aveva cercato di farlo diventare un vampiro per stare per sempre con lui. Zagor aveva ostacolato i piani della vampira e Wallace fu ucciso: non da lei, ma da un contrabbandiere. Resta il fatto che, indirettamente, la responsabile della morte di Wallace, per i due uomini, è Ylenia Varga: per questo vogliono vendicarsi. Ferguson e Jacques, all'improvviso, sono circondati da vampiri al servizio di Ylenia. Si difendono e riescono a prevalere a fatica: uno dei vampiri, prossimo alla fine, dice che la contessa (così chiamano Ylenia) non è lì. E' lontana, ma è ancora in Europa e vuole imbarcarsi per tornare in America. Non fa in tempo a spiegare il motivo, perchè in quel momento diventa polvere. Fa solo in tempo a dire che "lui" è tornato: successivamente, si capirà che faceva riferimento al barone Rakosi.

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    Un pò di tempo dopo, Zagor, nella sua capanna a Darkwood, ha un incubo (la scena degli incubi che tormentano Zagor sta diventando un tormentone da incipit), dove ha visto un uomo dentro una grotta (forse Rakosi, ma non ha il suo solito mantello), dalla quale escono dei pipistrelli. E Zagor si sveglia in tempo per ricevere una lettera, portata a tempo record da Drunky Duck, il postino, che, tanto per stare sul tema, si era messo una maschera da vampiro per scacciare gli spiriti maligni. La lettera è del dottor Metrevelic, esperto di vampiri, che gli chiede di raggiungerlo al più presto a Greenville, a causa di strani fenomeni che accadono lì. Cico porta con sé una croce, per sicurezza: si tratta di una reliquia dei suoi avi, proveniente dalla cattedrale della Madonna del Pilar a Saragozza, in Spagna.

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    Durante il viaggio si avvicinano a una fattoria, per chiedere dei cavalli, quando vengono presi a fucilate: si tratta di una donna, Sara, che vive con la figlia Lisa e il fratello James. Il marito è morto, e da giorni due vicini, che lei conosceva, Nathan e Luke, si comportavano in modo strano: Sara non aveva capito che erano diventati dei vampiri. E, terrorizzata, aveva sparato a Zagor e Cico, pensando che i due fossero tornati.

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    Ma il pericolo è anche dentro la fattoria: il fratello di Sara, James, che sembrava malato, era invece diventato anche lui un vampiro e Sara riesce a salvarsi solo grazie all'intervento di Zagor e di Cico, che usa la sua croce. I vampiri assediano il ranch e solo l'intervento di Metrevelic e degli abitanti di Greenville riesce a respingerli. Erano arrivati lì perchè insospettiti dal fatto che la fattoria dei Morrison, che era quella dei vampiri Nathan e Luke che avevano attaccato Sara, fosse deserta. Metrevelic presenta a Zagor il dottor Spencer, un suo collega, che spiega quello che è successo: a Greenville diverse persone sono state tramutate in vampiri. Il primo evento del fenomeno era accaduto in un forte dove vivevano dei trapper, che poi erano scomparsi. Spencer all'inizio era scettico, ma dovette ricredersi davanti al fatto di una sua conoscente morta, Clara, che era diventata una vampira e lui ha dovuto usare una croce per distruggerla, seguendo le indicazioni di Metrevelic.

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    Metrevelic racconta a Zagor che, un mese fa, all'improvviso, tutti gli abitanti del villaggio di Bergville, compresi Aline e Robert, rimasero per due minuti completamente muti e immobili, in preda ad una grande angoscia. Ogni abitante, ha raccontato poi Aline al padre, aveva avvertito la presenza di Rakosi: una probabile conseguenza del fatto di essere diventati vampiri per causa sua in passato. Quindi non ci sono dubbi:il barone Rakosi è ancora vivo.

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    C'è ancora un altro particolare importante da aggiungere: il sacerdote, padre O'Hara, racconta che, qualche giorno prima dell'inizio dell'"epidemia", alcuni zingari erano andati da lui chiedendogli di un tal Jonas Weber, che però il prete non conosceva. Subito dopo, gli zingari se n'erano andati sul loro carro senza dare spiegazioni. Il fatto che Rakosi avesse avuto degli schiavi zingari in passato rende la cosa sospetta. Zagor ha intenzione di andare l'indomani a vedere se ci sono delle tracce al forte dei trapper dove era iniziato il contagio. All'alba, lontano dal villaggio, un carro è diretto ai monti Superstizione: dentro di trova la contessa Ylenia Varga, in una bara, che vuole incontrare Rakosi per motivi suoi, che, per ora, non sappiamo.

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    COMMENTO

    La storia richiama molto "L'orrendo contagio" di Castelli e Ferri. Lo sviluppo della vicenda è ben orchestrato, ci sono dei momenti di tensione ben costruiti, come quando sono assediati al ranch. Inoltre, la scena in cui tutti gli abitanti di Bergville si ricordano del vampiro dà un tono ancora più sinistro alla vicenda. Ci sono sostanzialmente tre linee narrative: quella di Zagor e Cico, quella di Ylenia Varga e quella dei suoi inseguitori, Ferguson e Jacques, che devono ancora svilupparsi. Greenville esiste davvero: è una città del Sudamerica. I monti Superstizione richiamano le omonime montagne dell'Arizona, dove si troverebbe la miniera dell'Olandese, ma è un luogo talmente inospitale che spesso chi ci è andato non è più tornato. Furono anche lo spunto per una famosa storia di Blueberry in due parti, "La miniera del tedesco" e "Il fantasma dai proiettili d'oro".

    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 22:57
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