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  1. ROMANO MALASPINA, LA VOCE DI ACTARUS! (2)

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    Goldrake in Italia
    Malaspina
    By joe 7 il 31 Mar. 2016
     
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    ROMANO MALASPINA, IL DOPPIATORE DI ACTARUS

    Seconda parte: la carriera

    La prima parte si trova qui.

    Immagine_Malaspina_2


    Anche se nacque in Piemonte, Romano Malaspina trascorse l’infanzia nelle proprietà di famiglia in Toscana, nella Lunigiana (una regione tra la Liguria e la Toscana, che fu un antico feudo dei Malaspina). Siccome il padre di Malaspina era un ufficiale, il figlio frequentò l’Accademia Militare per diventare ufficiale di cavalleria. Successivamente, invece, nel 1961-62 entrò giovanissimo all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico a Siena, classificatosi primo al test d’ammissione. Oltre a lui, entrò all'Accademia anche Giancarlo Giannini di cui Malaspina ha detto:

    "Essendo tutti i registi asini, insicuri, degli usurai, tutti di sinistra, stimo molto Giannini che non era nè ruffiano, nè di sinistra: era già bravissimo e non aveva bisogno dell'Accademia. Ricordo che Alberto Sordi, che non era comunista, un giorno in TV, presente Andreotti, gli disse: 'Presidente, certo che noi che non eravamo comunisti, ci avete lasciato proprio soli eh!' "

    All'Accademia, Malaspina ebbe tra i suoi insegnanti il famoso Sergio Tofano, il disegnatore e creatore del Signor Bonaventura (Tofano fu una persona molto versatile, infatti; oltre ad essere un disegnatore di fumetti, fu anche attore, regista, scrittore).

    bonaventura Bonaventura_Sergio_Tofano


    Altri maestri furono Orazio Costa, grandissimo regista teatrale, e
    Wanda Capodaglio, attrice di teatro e di cinema, grande interprete di Cechov, Pirandello, Molnar.

    Orazio_Costa Wanda_Capodaglio


    Inoltre, tra gli insegnanti di Malaspina c'era anche la madre di Lucia Mannucci, una del Quartetto Cetra, lo stesso che presenterà Goldrake nel programma "Buonasera con...", un altro dei tanti segni del destino. Malaspina ricorda con affetto la madre di Lucia, che chiamava "Signora Mannucci":

    "La signora Mannucci era una carissima persona, una delle poche e la ricordo con affetto (si commuove al ricordo), era già molto anziana e sembrava un po' fuori dal mondo. Ho ancora le sue dispense, ma alle sue lezioni non assisteva nessuno. Io provavo un grande imbarazzo e, per compensare, mi mettevo in prima fila con grande interesse e lei parlava nel vuoto, non rendendosi conto delle assenze. Mi ricordo che diceva di non sforzare mai la voce, di prendere i fiati giusti."

    Ma i suoi giudizi sono severi riguardo agli altri insegnanti dell'Accademia:

    "Mi aspettavo molto dall'Accademia, e devo dire che non ci siamo, non ci siamo: gli insegnanti non venivano mai, non insegnavano niente, l'ambiente era disastroso a dir poco. In pratica, pochissimi erano gli insegnanti bravi: oltre alla signora Mannucci, ricordo solo Sergio Tofano, Costa, Capodaglio. Gli altri erano tutti molto anziani, non ci insegnavano a trovare lavoro, erano impiegati statali e basta. I 4 anni dell'accademia si potevano benissimo condensare in un anno solo: un insegnante arrivava 5 minuti prima della fine della sua ora. Non c'era nemmeno lo schedario attori a Roma, non si riusciva a trovare lavoro."

    Nello stesso tempo, Malaspina frequentò l'Università alla facoltà di Scienze Politiche e anche qui il suo giudizio è netto:

    "Nel 1968 avevano aperto l'università a tutti: io facevo Scienze Politiche, cosa che non si doveva fare! Non si doveva fare!"

    Dopo che Malaspina fu diplomato all'Accademia nel 1965 a pieni voti, venne scelto da Orazio Costa perchè facesse parte della sua compagnia nascente, detta “Teatro Romeo”. Inoltre, sempre a Siena, Malaspina entrò in contatto col “Piccolo Teatro” diretto dalla Baronessa Margherita Sergardi, un personaggio straordinario che usò la sua influenza e la sua passione per sviluppare l'arte del teatro, insegnando a recitare agli amici contadini suoi coetanei sin da piccola. Scrisse anche delle commedie. Qui c'è anche la sua biografia.

    Margherita_Sergardi


    Orazio Costa fu il maestro di teatro di Malaspina: diresse "Il Mistero della Natività, Passione e Resurrezione di Nostro Signore" di Silvio D’Amico, un importante regista teatrale. Nella rappresentazione, Orazio Costa volle il Malaspina nel ruolo di Gesù nella trasfigurazione. Malaspina racconta anche queste sue esperienze di teatro: il suo sogno era ovviamente fare l'attore teatrale. Ma il Sessantotto fu una vera rovina.

    "Volevo fare l'attore, ma potevo farlo in un teatro che non era nelle mie concezioni politiche. Quindi ho provato a fare un teatro cristiano: debuttai con Orazio Costa: feci Gesù, San Francesco, San Giovanni, ho interpretato anche un prete che contestava il potere politico della Chiesa, non quello religioso. E poi mi sono fermato perché è scoppiato il Sessantotto e io ero contro il Sessantotto: lo sono sempre stato e lo sarò sempre! Come dicevano allora, i sessantottini non erano che dei figli di papà, dei viziati, che volevano scavalcare il padre a sinistra per arrivare ai posti di comando, e infatti questo è successo."

    Per Malaspina, Gesù è una figura molto importante: infatti, successivamente commentò il Vangelo per la RAI. Con la sua voce, Romano Malaspina era adatto per rappresentare Gesù: la sua voce infatti è dolce e autoritaria allo stesso tempo: in sostanza, la giustizia temperata dalla misericordia. Abbiamo già parlato poi della vicinanza a Cristo del personaggio di Actarus: coi suoi capelli lunghi, affascinante, posato ma forte, ne richiama per forza la figura.

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    (L'immagine di Malaspina che interpreta Gesù è stata presa dal sito enciclopediadeldoppiaggio)


    All'età di ventidue anni, Malaspina fu notato da Furio Colombo, e, nonostante lui fosse di sinistra e Malaspina no, lo scelse comunque come speaker nei suoi documentari "Dentro l’America". Da quel giorno, per trent’anni fece lo speaker in televisione. Inoltre, Malaspina ha fatto la voce per le rubriche religiose per diversi anni.

    Malaspina ha fatto anche una piccola carriera come attore di cinema: ha fatto delle parti secondarie in pochi film di terz'ordine: la commedia "Il maschio ruspante", il boccaccesco "La bella Antonia, prima monaca poi dimonia" e il film horror "Sette scialli di seta gialla". Dopo la sua carriera di doppiatore famoso, circa a partire dal 2000, farà alcune piccole parti in film più impegnati: "I cavalieri che fecero l'impresa", "Gli astronomi", "Il cuore altrove".

    (Il seguito qui.)



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    Edited by joe 7 - 4/9/2018, 16:17
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