Il blog di Joe7

  1. UCHU ENBAN DAISENSO: I DIALOGHI - 1

    By joe 7 il 13 Oct. 2020
     
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    UCHU ENBAN DAISENSO (宇宙円盤大戦争) o LA GRANDE BATTAGLIA DEI DISCHI VOLANTI - ANALISI
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    INTRODUZIONE
    A cura di Gerdha

    Nota bene: il testo qui riportato è la fedele trasposizione dell'articolo scritto da Gerdha per la sua originaria pubblicazione sul sito Nagaifans.it il 5 Aprile 2003.
    Il sito Nagaifans.it è ora scomparso dal web; l'obiettivo dalla riproduzione dell'articolo su questo blog è di rendere nuovamente disponibile una parte dei suoi preziosi contenuti, quale festeggiamento (pur se con un piccolo ritardo) del 45° anniversario della messa in onda del 1° episodio di Ufo Robot Grendizer in Giappone.




    1. UCHU-ENBAN DAISENSO & UFO ROBOT GRENDIZER

    Il 5 Ottobre 1975, alle ore 11.00 in punto, i giapponesi che sintonizzarono il loro apparecchio televisivo sulle frequenze di Fuji TV si imbatterono per la prima volta in uno dei più straordinari anime “robotici” che siano mai stati finora realizzati: UFO Robot Gurendaizar (occidentalizzato nella pronuncia in Grendizer). L’aggettivo “straordinario” non è né eccessivo né dovuto alla particolare simpatia (chiamiamola così ^_^ ) che personalmente provo per il suddetto anime. UFO Robot Grendizer è davvero fuori dal comune, non solo per la strana storia delle sue origini, per le particolari circostanze che accompagnarono la sua realizzazione o per l’incredibile impatto culturale che ha avuto in tutti (sottolineo: tutti) i paesi dove è stato poi trasmesso. Ciò che caratterizza particolarmente a mio avviso la straordinarietà di Grendizer sono le tematiche affrontate e il modo in cui sono state presentate e sviluppate nell’anime, e che costituiscono un caso probabilmente unico nella storia dell’animazione giapponese.

    Ma come era nato un anime così insolito e innovativo? Personalmente è una domanda che, come fan di Grendizer, mi ero posta spesso negli ultimi anni, e disperavo di trovare una risposta. Sapevo che esisteva un film-pilota ma non possedevo ulteriori dettagli. Ma siccome la fortuna è cieca e bacia i propri eletti casualmente, recentemente mi sono ritrovata improvvisamente al centro di una serie di incredibili coincidenze, che mi hanno portata ad avere l’occasione non solo di visionare il mitico film-pilota, ma anche di ottenerne una fedele traduzione letterale in lingua italiana. E la sorpresa è stata enorme.

    Uchu-Enban Daisenso ("La Grande Battaglia Dei Dischi Volanti"), proiettato nei cinema giapponesi il 26 Luglio 1975, non è solo il film-pilota di Grendizer. Ne è la quintessenza. In questo cortometraggio sono presenti quasi tutti i personaggi principali, anche se con un design differente da quello poi sviluppato da Kazuo Komatsubara per l’anime, ma l’aspetto sorprendente è che tutti possiedono la maggior parte delle caratteristiche psicologiche che verranno poi sviluppate in dettaglio nel corso dei 74 episodi che compongono la serie televisiva. E’ importante anche sottolineare che questa pellicola nacque da un soggetto del tutto indipendente dalla serie di Mazinger, ed è questo il motivo per cui in Uchu-Enban Daisenso non vi è traccia di Koji Kabuto (=Alcor) o comunque di un secondo personaggio maschile che combatta contro gli invasori alieni. Infatti, la decisione di trasformare il soggetto di questo cortometraggio nella “terza serie di Mazinger” tramite l’inclusione di Koji Kabuto nella storia fu un’idea della Toei, dovuta probabilmente a considerazioni di marketing, successiva alla sua realizzazione.

    Il 4 Aprile 2003 ricorre il 25° anniversario della messa in onda della prima puntata di Ufo Robot Grendizer al di fuori del Giappone, e fortunatamente è l’Italia a potersi fregiare di questo piccolo record. A distanza di un quarto di secolo, scoprire il contenuto del film pilota e analizzarlo per verificarne differenze e similitudini con la serie televisiva, con speciale riguardo a quanto della caratterizzazione dei personaggi sviluppata (per quanto fosse possibile in un cortometraggio di 30 minuti) in Uchu-Enban Daisenso sia stata successivamente riproposta nell’anime è sicuramente un’attività che potrebbe essere di comune interesse ai fans di Grendizer. Questo è il solo e unico motivo per cui questa traduzione italiana (amatoriale ma letterale) di Uchu-Enban Daisenso viene messa a disposizione su questo sito.


    2. I PERSONAGGI

    DAISUKE UMON / DUKE FLEED (=Actarus)

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    Incontrare visivamente il Daisuke Umon di Uchu-Enban Daisenso può lasciare perplessi a prima vista. Il character design del personaggio è completamente diverso da quello proposto tre mesi più tardi dalla matita di Komatsubara e ancor più lontano dall'elaborazione successiva di Shingo Araki e, soprattutto, Michi Himeno. Verrebbe da ipotizzare che Hiroshi Shiba (Jeeg Robot) sia stato poi realizzato ispirandosi al Daisuke di Uchu-Enban Daisenso. Ma, se ci si astrae dall'immagine visiva e si presta attenzione alla presentazione psicologica del personaggio, è facile ritrovare nel film pilota una grande parte delle caratteristiche della personalità complessa, e sotto molti aspetti controversa, del protagonista di Grendizer, che ha affascinato chiunque abbia visto almeno una puntata dell’anime. A parte l’amicizia con Koji (personaggio assente nel film pilota) e la storia della ferita radioattiva al braccio, Daisuke Umon in Uchu-Enban Daisenso possiede già quasi tutte le sue tipiche caratteristiche psicologiche, pur essendo privo della vena malinconica che lo caratterizzerà in Ufo Robot Grendizer: è un profugo da un pianeta ricco e pacifico distrutto dal regno di Yabarn (=Vega), non desidera utilizzare Gattaiger (il futuro Grendizer) per combattere, ama immensamente il Pianeta Terra al punto di compiere scelte personali dolorose pur di salvarlo dagli attacchi del medesimo nemico che ha annientato il suo pianeta natale, ha un rapporto controverso con Hikaru (=Venusia), desidera soprassedere al proprio passato di principe alieno pur di avere una nuova vita sulla Terra. A chi ha amato Grendizer, tutto questo deve suonare certamente molto familiare...

    PROF. GENZO UMON (=Dott. Procton)

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    Decisamente Komatsubara compì un lavoro egregio nel character design del personaggio, visto che visivamente nulla – a parte i baffi - è rimasto dell’anziano Prof. Umon nella serie televisiva. Ma la storia dell’affetto paterno dello scienziato verso Daisuke è rimasta inalterata, e verrà ancor più approfondita nel corso del futuro anime divenendone uno dei motivi fondamentali.

    HIKARU MAKINO (=Venusia)

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    Il cognome cambierà in Makiba, da ragazzina circa quindicenne diverrà una giovane donna intorno ai 20 anni, il character design verrà mutato (anche se conserverà il caratteristico cappello). Ma in Uchu-Enban Daisenso ci sono già tutte le premesse per sviluppare uno dei più fantastici (e sottostimati, purtroppo) personaggi femminili dell’animazione giapponese. Hikaru Makino è già in buona parte la Hikaru Makiba di Grendizer, e il suo rapporto sia con Daisuke - che costituirà uno dei leit-motiv dell’anime – sia con suo padre Danbei (=Rigel) in questo cortometraggio sono rappresentati in modo molto interessante e innovativo per l’epoca (Giappone, 1975!). Infine, sottolineerei che uno dei motivi di interesse di Uchu-Enban Daisenso è a mio parere esattamente la rappresentazione nettamente contrapposta dei due personaggi femminili.

    TERONNA DI YABARN (=Rubina)

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    E’ fin troppo facile identificare in Teronna la principessa Rubina della serie televisiva: la figlia del Re di Yabarn e l’erede al trono di Vega, pur se disegnate in modo molto differente (anche se Michi Himeno ne conserverà gli occhi azzurri, il colore della tuta spaziale e – soprattutto – il casco a forma di elmo), condividono il medesimo intento (convincere Daisuke a tornare con loro sul pianeta Fleed) e lo stesso destino (entrambe muoiono per salvargli la vita). Ma ciò che è sorprendente in Uchu-Enban Daisenso è soprattutto la similitudine psicologica che Teronna e Rubina condividono. Compreso – a mio parere – il loro rapporto personale con Duke Fleed. A prescindere dal particolare del motivo per cui le principesse conoscono Duke Fleed (in Uchu-Enban Daisenso Teronna è una sua amica d’infanzia, in Ufo Robot Grendizer Rubina è la sua fidanzata ufficiale) chiunque abbia visto l’episodio 72 dell’anime potrebbe trovare molto interessanti i dialoghi del film pilota.

    BLACKY (=Hydargos)

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    Probabilmente il Comandante Blacky è il personaggio che maggiormente si discosta nella rappresentazione psicologica rispetto all’anime (senza parlare del character design che nulla ha preservato dal cortometraggio alla serie televisiva). Ufo Robot Grendizer ne ha conservato lo spirito combattivo al limite dell’accanimento nei confronti di Duke Fleed, ma certamente il Blacky dell’anime possiede sfumature ulteriori che difettano al suo omologo nel film pilota.

    DANBEI MAKINO (=Rigel)

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    Sarebbe interessante un giorno scoprire per quale motivo fu scelto nell’anime di sostituire all'allampanato Danbei di Uchu-Enban Daisenso un personaggio ripreso da Cutie Honey. In fondo, per aggiungere un tocco di ilarità alla tragica storia di Daisuke, il Danbei di Uchu-Enban Daisenso sarebbe stato ugualmente perfetto. Comunque, a parte il character design, il Danbei del film pilota è esattamente il personaggio reso immortale dalla serie televisiva: l’ufologo dilettante che trascura il lavoro alla fattoria pur di riuscire a incontrare gli alieni. Basterà sostituire alla macchina fotografica un telescopio installato in cima al silos e il gioco è fatto.

    GORO MAKINO (=Mizar)

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    Una delle caratteristiche che rendono Ufo Robot Grendizer un anime particolare è quanto i suoi personaggi si discostano dalla classica rappresentazione dei loro omologhi di ruolo. Quanti personaggi infantili o comunque di fratelli minori si possono incontrare negli anime robotici? Eppure Goro Makino non ha nulla in comune con la rappresentazione tipica del bambino petulante che finisce nei guai e necessita di essere salvato dall’eroe di turno. Non è così in Uchu-Enban Daisenso e non sarà così nella serie televisiva.

    RE YABARN (=Vega)

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    Il sovrano del regno invasore di Fleed, padre di Teronna, appare solo in un paio di flashback di Daisuke, e il character design è quanto ci sia di più lontano possibile dal Re Vega di Ufo Robot Grendizer. Eppure, pur non pronunciando una sola parola, il suo solo ricordo è in grado di convincere Daisuke a compiere alcune scelte fondamentali per il corso della storia raccontata in Uchu-Enban Daisenso. In questo, Re Yabarn e Re Vega hanno certamente molto in comune agli occhi di coloro che hanno conosciuto la versione anime di Grendizer.

    TRUPPA DI YABARN (=soldati di Vega)

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    Il concetto di truppa militare come “massa” indefinita, contrapposta a una serie di avversari nell'uno e nell'altro campo dalle caratteristiche sia fisiche che psicologiche ben marcate, era già presente nelle due serie di Mazinger all'epoca già realizzate. Il character design dei soldati di Yabarn non subirà eccessive modifiche durante la fase preparatoria dell’anime, con particolare riguardo alle armi in dotazione.

    3. LOCATION E MECHA DESIGN

    FATTORIA MAKINO

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    La stalla, il silos, la casa, l’insegna in legno posta all'entrata... si è a rischio di dimenticare che si sta guardando Uchu-Enban Daisenso anziché Ufo Robot Grendizer. Se il character design degli abitanti può lasciare perplessi coloro che abbiano visto l’anime, guardando i luoghi di residenza della famiglia Makino, decisamente ogni dubbio viene fugato in un attimo e ci si ritrova trasportati in luoghi (e sensazioni) decisamente familiari.

    CENTRO RICERCHE SPAZIALI

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    Anche il Centro Ricerche del Prof. Umon è passato pressoché indenne dalle trasformazioni nel design, che hanno invece subito altre caratteristiche di Uchu-Enban Daisenso nei tre mesi che intercorsero prima della messa in onda dell’anime. La torre di controllo a scacchi, il radar, la terrazza, lo schermo nella sala controllo... saranno tutti ancora presenti e praticamente identici nella prima puntata di Ufo Robot Grendizer.

    LOCATION

    Non intendo aggiungere nulla all'analisi presente in altra sezione di questo stesso sito sull'argomento delle locations (nota: Gerdha fa riferimento alla sezione di Nagaifans che parla dei luoghi di Grendizer. In futuro lo posteremo anche qui). Concordo totalmente con l’opinione espressa dal webmaster (quello di Nagaifans) per cui Uchu-Enban Daisenso è ambientato nella zona di Nasu, mentre Ufo Robot Grendizer è stato ri-locato nei dintorni di Sutama. Alcune coincidenze fanno un indizio, e molti indizi fanno una prova...

    GATTAIGER & ROBOIZER

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    Secondo quanto affermato da Go Nagai medesimo, l’idea originale del robot che fosse in grado di spostarsi in volo agganciandosi ad un UFO non fu sua ma della Toei, che comunque chiese il suo aiuto nella rifinitura del mecha design. Ma a parte il concetto di base, nulla rimase del mecha design di Gattaiger e Roboizer nell’anime. Ciò che mi preme comunque sottolineare è che una delle caratteristiche fondamentali di Ufo Robot Grendizer (e che certamente lo differenzia dagli altri anime robotici), ovvero la non centralità degli scontri tra il robot e i mostri/dischi alieni nell’economia degli episodi, è sorprendentemente già presente in Uchu-Enban Daisenso: la battaglia tra Gattaiger e le forze di Yabarn dura pochi minuti e la presenza di Roboizer costituisce solo una breve comparsata. Decisamente definire Uchu-Enban Daisenso come un semplice film-pilota mi pare davvero riduttivo...

    QUEEN-BAN (=Astronave Madre)

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    La mitica Astronave Madre rosa di Blacky/Hydargos è in pectore già in Uchu-Enban Daisenso, anche se nel cortometraggio è colorata vivacemente ed è priva della metà speculare inferiore.

    MINIDISCHI-ROBOT DI YABARN

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    Personalmente sono stata colta dall’entusiasmo vedendo i minidischi trasformabili in robot di Uchu-Enban Daisenso. La differenza concettuale con l’anime, dove la differenziazione tra i minidischi e i mostri è netta, è probabilmente l’aspetto più evidente dei mutamenti nel mecha design avvenuti nella fase preparatoria dell’anime, insieme ovviamente al design dello stesso Grendizer

    MEZZI DI LOCOMOZIONE

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    Il fan di Grendizer che avesse avuto la fortuna di visionare Uchu-Enban Daisenso si sarebbe imbattuto con sorpresa in una jeep utilizzata come mezzo di collegamento tra il Centro Ricerche e la fattoria Makino e potrebbe notare Daisuke Umon titolare di una motocicletta color rosso fiammante, che verrà dal medesimo personaggio utilizzata (e distrutta) nel primo episodio dell’anime.

    TERON-BAN (=navicella spaziale di Teronna)

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    Per amore di pignoleria, non si può fare a meno di notare quanto l’episodio 72 della serie televisiva abbia non casualmente ripreso molti dei particolari di Uchu-Enban Daisenso: tra gli altri, la navicella di Teronna e il veicolo spaziale pilotato da Rubina sono praticamente identici, e condivideranno anche la medesima sorte.

    MAGIC PANTHER

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    Curiosamente, la pantera meccanica di Teronna è l’unica grande assente in Ufo Robot Grendizer, incluso l’episodio 72. A dire il vero, non vi è traccia di animali meccanici nel corso dell’intero anime...( nota di Joe7: alcuni animali meccanici però nella serie ci sono: nell'ep4 i cani robot che attaccano Duke Fleed e nell'ep44 i cani robot che attaccano Goldrake)

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    4. NOTE SULL’ADATTAMENTO ITALIANO PROPOSTO

    Partecipare – soprattutto da totali neofiti – a una traduzione integrale dalla lingua originale di un cartone animato giapponese è un’esperienza quasi “paranormale”, soprattutto quando si hanno ragioni di ordine sentimentale e di interesse culturale quali motivazioni sottostanti all'attività. Ma nel momento in cui si decide di condividere con terze persone il risultato del proprio lavoro, in particolare avendo come fine esclusivo il consentire ad altri fan di effettuare un’analisi comparata, si devono necessariamente fissare regole chiare e precise per l’adattamento in lingua locale.

    Essendo la sottoscritta una dilettante e per di più principiante, ho scelto di applicare un’unica regola fondamentale al mio lavoro di adattamento della traduzione letterale, tenendo presente lo scopo principale del lavoro (consentire ai fans di Grendizer di verificare quanto del contenuto del film pilota sia poi stato mantenuto nel successivo anime): mantenere la massima fedeltà possibile ai dialoghi originali, anche quando risultassero modalità espressive lontane dalla nostra sensibilità occidentale o comunque per noi inusitate.

    Comunque, lo stile dei dialoghi di Uchu-Enban Daisenso (e anche di Ufo Robot Grendizer), molto ricercato, forbito e soprattutto poetico sotto il profilo letterario, rappresenta un caso piuttosto raro nell'animazione giapponese. Solo pochi altri anime realizzati negli anni ’70 utilizzano il medesimo stile narrativo (ad esempio, Battleship Yamato e Galaxy Express 999).

    Sempre allo scopo di consentire un’analisi approfondita dei dialoghi, ho mantenuto gli appellativi originari con cui i personaggi si riferiscono l’uno all'altro. E’ necessaria una doverosa premessa: in giapponese l’uso del “tu” è rarissimo tra coetanei e sottintende un rapporto non solo paritario, ma anche di conoscenza profonda ed estremamente amichevole; le medesime espressioni sono consentite in alternativa soltanto a coloro cui viene riconosciuto maggiore carisma (per anzianità o ruolo sociale o morale). Solo in questo caso colui che ricopre il ruolo considerato “maggiore” è autorizzato a rivolgersi all’interlocutore con il vezzeggiativo “kun” (maschile) oppure “chan” (femminile). In qualunque altro caso, viene utilizzato il suffisso “san” (sia al maschile sia al femminile) in segno di rispetto. Quindi, l’utilizzo dei suffissi “chan”, “kun” e “san” nei dialoghi permette di comprendere immediatamente il tipo di rapporto intercorrente tra i personaggi nell’ottica della società giapponese. Il medesimo criterio di fedeltà agli appellativi originari è stato mantenuto in tutti gli altri casi (padre/papà, ecc.).

    Per quanto riguarda i nomi alieni, ho cercato di raggiungere un compromesso accettabile. A causa della mancanza nell'alfabeto giapponese di alcune lettere presenti invece in quello occidentale, in taluni casi una traslitterazione letterale dal giapponese sarebbe secondo me stata fuorviante nonché inutile; pertanto ho mantenuto l’usuale traduzione di Duku Furido in Duke Fleed, mentre ho selezionato Teronna e Blacky al posto dell’alternativa Telonna e Bracky dietro suggerimento della traduttrice.

    Ancora a proposito dell’adattamento dei nomi: nella lingua giapponese, il cognome viene sempre posto prima del nome anche nei dialoghi. Per facilitare la lettura e la comprensione, ho comunque in questo caso applicato le regole di pronuncia e lettura occidentali.

    Ho infine utilizzato le Note a piè pagina per dare evidenza della traduzione letterale non adattata di alcune particolari ma significative espressioni utilizzate o degli appellativi giapponesi originari, quando ho ritenuto potessero costituire motivo di interesse.

    (Continua qui)

    QUI TUTTI I LINK SU UCHU ENBAN DAISENSO E SU GOLDRAKE

    Edited by joe 7 - 14/10/2020, 14:21
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