100 - IL MIO AMICO GUITAR JIM - Analisi di Joe7(Qui l'analisi di Ivan)Testi: Guido Nolitta /Sergio Bonelli
Disegni: Gallieno Ferri
Zagor edizione originale Zenith: n. 151 (uscito nel 1973). Il numero reale è 100. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancor oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come
Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, cioè col numero 100.
TRAMAZagor e Cico sono a Galveston, in Texas, ad aspettare una nave che li porti a Darkwood. Nell'attesa, incontrano una loro vecchia conoscenza,
Guitar Jim, il bandito canterino, attualmente redento (forse). Lui ha accettato l'offerta di
Julio Ordonez, una persona misteriosa che vuole assumere degli uomini che lo proteggano dagli apaches, durante il suo viaggio ai monti Guadalupe, dove vuole trovare una persona. L'offerta viene fatta anche a Zagor, che però rifiuta e alcuni uomini di Ordonez vogliono rispondere alle sue provocazioni. Guitar Jim colpisce alle spalle Zagor, lasciandolo svenuto, poi si allontana con gli uomini di Ordonez. Quando si riprende, Zagor vuole dare il benservito a Guitar Jim per il suo tradimento e si mette sulle tracce di Ordonez e dei suoi. Quando scopre che sono circondati dagli apaches, per salvarli cattura il loro capo,
Chorrito, per tenerlo come ostaggio. Gli apaches si ritirano e Zagor, appena raggiunge gli uomini di Ordonez, riempie di botte Guitar Jim. Dopodichè, Zagor e Cico seguono il gruppo di Ordonez, che però si lasciano scappare Chorrito e lo uccidono durante la sua fuga. Raggiungono in fretta la loro meta: un ranch gestito da
Marco Medina, un uomo pacifico e amico degli apaches. Ordonez si rivela essere un killer mandato dall'ex-socio di Medina per ucciderlo. Infatti Medina e il suo compagno
Ignacio Vargas erano stati dei criminali; ma, mentre Medina si era redento e si era ritirato, Vargas era diventato governatore dell'Oklahoma. Per questo aveva mandato il killer Ordonez ad ammazzare il suo ex-socio, che sapeva del suo passato di fuorilegge e gli avrebbe compromesso il successo. Zagor ostacola Ordonez e alla fine
lui e i suoi compagni si rifugiano nel ranch, mentre Ordonez e gli altri li assediano e danno fuoco alla fattoria. Ma, quando Zagor e gli altri escono dall'edificio in fiamme per affrontare Ordonez e i suoi, scoprono che erano già stati uccisi tutti dagli apache, che lasciano vivi Zagor e gli altri per rispetto verso Medina. Alla fine, Guitar Jim giustifica il suo gesto dicendo che aveva colpito Zagor alle spalle perchè lui non sarebbe sopravvissuto contro gli uomini di Ordonez. Successivamente, li saluta e si allontana per andare a fare fortuna in California. Medina, invece, andrà in Oklahoma per accusare l'ex-socio Vargas. Zagor e Cico tornano a Galveston per aspettare una nave, come all'inizio della storia.
COMMENTOQuesta
è l'ultima apparizione del Guitar Jim di Nolitta, che ha avuto l'onore di essere il coprotagonista della centesima storia e la seconda storia a colori di Zagor, dopo il caso unico di
"Indian Circus". L'ambiguità del personaggio è rimasta, ma solo nella scena in cui tradisce Zagor con l'intenzione di "salvarlo dai suoi nemici": per il resto, si comporta come un compagno di avventure di Zagor. Però la motivazione con cui Guitar Jim ha giustificato il suo gesto mi è sempre sembrata piuttosto debole: visto che lui ha già conosciuto le capacità di Zagor (l'ha visto affrontare in duello lo
Sceicco Nero, per dire), come poteva pensare che avrebbe perso contro tre rubagalline, anche se armati? Inoltre, la reazione di Zagor al tradimento di Guitar Jim è decisamente sopra le righe: lo massacra di botte fino quasi ad ammazzarlo, tanto che
Cico lo deve fermare, se no ci scappava il morto. E' vero che sono stati comportamenti tipici di questi personaggi di Nolitta, ma ho come la sensazione che qui l'autore abbia calcato la mano nell'enfatizzare i loro comportamenti. In sostanza, qui Guitar Jim e Zagor appaiono non del tutto convincenti, ed è uno dei motivi per cui considero questa storia come una delle meno riuscite di Nolitta.
Non che sia una brutta storia, ma non appassiona: le spiegazioni sono troppo lunghe e la situazione si risolve troppo rapidamente e troppo facilmente. Si ha quasi la sensazione che Zagor, in questa storia non abbia fatto nulla e abbia solo preso a botte Guitar Jim. Sappiamo che non è così, ma la sensazione che si prova è questa: tantopiù che la scena di Guitar Jim preso a botte da Zagor è stata messa
anche in copertina, alla faccia del titolo "Il mio
AMICO Guitar Jim"...
Tra l'altro, quella di mettere in copertina degli "amici" che si picchiano è una caratteristica di Nolitta. La più famosa è stata la copertina, da lui voluta ma poi mai pubblicata per volontà del padre, in cui Tex dà un cazzotto al suo pard Kit Carson. C'è anche la scena di Mister No preso a pugni da Esse Esse, che però fu pubblicata. Il punto è che
gli amici non si prendono a pugni, se no che amicizia è? Le discussioni ci stanno, ma i pugni no. Gianluigi Bonelli lo diceva chiaramente: "Tex e Kit Carson sono amici. Al massimo si punzecchiano, ma si rispettano: nessuno prenderebbe mai a pugni l'altro, neanche in condizioni estreme." Lo stesso dovrebbe essere per Guitar Jim e Zagor, se no il titolo è una presa in giro.
Il mio amico Tex Willer, il mio amico Esse Esse...Chi trova un amico trova un cazzotto e perde qualche dente.
La spiegazione di Marco Medina è assai prolissa e dice in molte pagine quello che avrebbe potuto dire in poche battute. Inoltre, il background di Medina e del killer Ordonez è davvero ingarbugliato: un killer mandato dal suo ex compagno criminale perchè eccetera. E' anche poco credibile: scusate, ma dove lo trovate un killer che deve assumere degli uomini per affrontare gli apaches per poter così essere capace di ammazzare un tizio?
Se ci pensate bene, non sta in piedi neanche come soggetto.
La vittima chiacchierona che, anche se vecchia, fa una conferenza con una pallottola in corpo e il killer inverosimile. Mi spiace, Nolitta, ma qui non ci siamo.
Ci sono anche delle carenze narrative: Zagor ha catturato il capo degli Apache, Chorrito, e lo ha tenuto come ostaggio perchè gli indiani non li attaccassero. Poi Chorrito cerca di scappare e gli uomini di Ordonez lo ammazzano. Alla fine della storia, gli indiani ammazzano solo Ordonez e i suoi uomini, lasciando in vita Zagor e i suoi amici, e questo solo perchè hanno aiutato il loro amico Medina. Ma Zagor, che sia amico di Medina o no,
è la persona che ha catturato il loro capo e indirettamente è responsabile della sua morte. Che senso ha lasciarlo andare? Va bene la storia (falsa, ma ormai diventata luogo comune) dell'indiano saggio, intelligente e giusto, ma qui cadiamo nell'inverosimile.
Capisco che mancassero le pagine e bisognava chiudere, ma è una soluzione davvero tirata.
Complessivamente, è una storia piuttosto pesante, lenta e noiosa, con interventi inopportuni che spezzano il ritmo. Per dirne una, che senso ha l'intervento di Cico, davanti alla visione di Ordonez, Guitar Jim e gli altri, che stanno per essere ammazzati dagli Apache? E' forse il momento adatto per
fare discorsi filosofici sul giusto e sullo sbagliato riguardo al comportamento degli indiani? C'è della gente lì che muore, non mi sembra sia il momento adatto per fare delle profonde meditazioni...
Ne riparleremo al prossimo dibattito in tivù, Cico, adesso ci sarebbe di meglio da fare, OK?
Per concludere, una curiosità: le immagini postate qui sopra sono della versione della ristampa Tuttozagor, con un Cico vestito di verde (che è il colore che usano adesso, in effetti). La prima versione però, quella originale, aveva
un Cico dal vestito blu. E i colori erano
acquerellati, a differenza di quelli a stampa della versione Tuttozagor.
QUI TUTTI I LINK AGLI EPISODI DI ZAGOREdited by joe 7 - 20/4/2023, 16:55
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