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  1. JEEG ROBOT: IL PROBLEMA DEL PROFESSOR SHIBA

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    Jeeg Robot
    By joe 7 il 14 May 2015
     
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    IL PROFESSOR SHIBA: LA VITA DOPO LA MORTE

    Una delle particolarità della storia di Jeeg che rimane impressa è il fatto che il professor Shiba abbia immagazzinato tutti i suoi dati e memorie per “ricostruire” se stesso in una memoria da computer, in caso di morte. Da quel momento, tutti si rivolgono a quel computer come se fosse una persona. Da “morto” che era, quel computer è diventato “vivo”: un Professor Shiba reincarnato.

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    Qualcosa di simile avviene anche in “Capitan Harlock”, dove Tochiro, il miglior amico di Harlock, trasferisce tutti i suoi dati nel computer centrale dell’Alkadia, la famosa astronave di Harlock. Il capitano stesso parla al computer centrale come se fosse il suo amico ancora vivo, e gli “presenta” la figlia di Tochiro, Mayu. E “Tochiro”, in forma di computer, gli risponde, o con luci o (nel manga) con le parole.

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    Si può dire che questa idea è figlia della fantascienza degli anni '70, che aveva sviluppato il concetto di “intelligenza artificiale”: basti pensare per esempio a 2001: Odissea nello spazio, del 1969.

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    Ma, per prima cosa, cos’è un’”intelligenza artificiale”? Un computer può contenere anche una quantità infinita di dati, simile ad un enorme cassetto della scrivania, grande come un universo: ma il cassetto della scrivania non si metterà mai a pensare da solo per questo.

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    Per “pensare” è necessaria quella cosa misteriosa che è la “consapevolezza di sé”: noi non solo esistiamo, ma sappiamo che esistiamo. Questa consapevolezza a livello animale, per esempio, non c’è: un gatto non si sa riconoscere allo specchio.

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    Anche un computer non ha una “coscienza di sé”: fa solo ciò che è stato programmato, non importa quanto sia grande la quantità di dati che gli mettono, o metteranno, in futuro. In futuro potranno, forse, creare degli androidi simili agli umani, come nei fumetti: ma senza una loro consapevolezza di sé. Asimov (che era anche uno scienziato, oltre ad essere uno scrittore) l’aveva capito bene: per questo aveva inventato il “cervello positronico” come “Deus ex machina” per superare l’impasse: non si sa bene cosa sia questo "cervello" (Asimov non lo spiega mai), ma è grazie a questo che i robot dei suoi racconti hanno una loro “iniziativa personale”. Un espediente letterario, più che un'idea scientifica.

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    Questo tormento è presente anche nella Visione, l’androide dei Vendicatori, che ha avuto una sua identità “copiata” da Simon Williams, un uomo morto anni fa: non sa se i suoi sentimenti, o tutto ciò che prova, è veramente “suo” o sono i sentimenti di Simon.

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    Ma questo fenomeno, come quello del “trasferimento dati” di una persona dopo la morte, ha delle radici più profonde. E si possono spiegare con una domanda di base: chi è l’uomo?

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    A questa domanda, il Giappone, e l’Oriente in genere, risponde: l’uomo è solo spirito. Infatti, seguendo il buddismo, lo shintoismo, l'induismo e altre religioni simili, l’orientale crede nella reincarnazione, anzi, in diversi tipi di reincarnazione, a seconda del loro credo: non solo da uomo a uomo, o da donna a donna, ma anche da uomo ad animale, o da uomo a pianta o sasso. Il corpo, quindi, in questa visione, è superfluo, è un “di più”, quasi un vestito che si può cambiare.

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    Invece, a questa domanda l’Occidente, che ha le sue radici cristiane – accettate o meno – l’uomo è un unicum di spirito e corpo insieme. Il cristianesimo non crede nella reincarnazione: noi non “abbiamo” un corpo, “siamo” un corpo, dice il cristiano. Il cristianesimo è la religione più “materialista” di tutte: nella risurrezione finale, infatti, non è solo lo spirito che va in cielo - a differenza delle religioni orientali - ma anche il corpo, che è diventato immortale.

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    Di conseguenza, solo in un contesto orientale si può immaginare un avvenimento come quello del “trasferimento dati = trasferimento persona” che avviene nel caso del professor Shiba o di Tochiro. Infatti, in un contesto orientale, lo spirito conta assai di più del corpo, ed è qualcosa di evanescente e impalpabile, come - appunto - la banca dati di un computer.

    Questi sono solo spunti, che ci possono aiutare a capire meglio il perchè di certe scelte negli anime che a noi paiono un pò strane o insolite.



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    Edited by joe 7 - 31/5/2023, 17:16
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