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SOLLEVARE IL MARTELLO DI THOR
Il MITICO THOR della Marvel (e parlo della Marvel CLASSICA, quella degli anni '60-'80: quello che è venuto dopo non ha nulla a che spartire con questo Thor) è sì il dio del tuono della mitologia nordica: più che una divinità, però, è in pratica uno dei Cavalieri della Tavola Rotonda. Ha un comportamento eroico, coraggioso e nobile, ha una grande purezza d’animo e di spirito. Asgard è come Camelot e Odino è come Re Artù. Non ha nulla a che vedere con il vero Thor delle leggende vichinghe, nonostante l'apparenza.
Infatti, il Thor originale della mitologia nordica non ha nessuna di queste caratteristiche: è un ubriacone e beone, violento e ottuso, dalla forza smisurata ma con nessuna morale, se non quella del guerriero violento, esattamente sulla falsariga dei Vichinghi. Il Thor della Marvel di oggi, in effetti, ormai assomiglia sempre di più al Thor della mitologia scandinava e ha perso tutte le caratteristiche di nobiltà di un tempo. Si vede che gli autori di adesso vogliono essere “al passo coi tempi” presentando personaggi sempre più simili a delinquenti che di eroico non hanno nulla, nonostante si facciano chiamare ancora “eroi” (grazie ad Alan Moore e al suo “Watchmen”, da allora si è provocato questo capovolgimento totale dei valori). Contenti loro, contenti i lettori, contenti tutti.
Tornando a noi, qui parlo soprattutto del martello di Thor, Mjolnir (che nella lingua nordica significa distruttore o spaccapietra). Fu forgiato nelle fornaci dei nani di Nidavellir sotto il re Eitri e - probabilmente - anche in quelle dei troll del re Geirrodur. La sua composizione è di uru, un metallo di origine ignota. Con questo martello, non solo Thor può volare, ma anche comandare alla tempesta, lanciare energia pura capace di abbattere i colossi come Galactus (divoratore di pianeti) o Surtur (signore di Muspellheim, il reame di fuoco); può varcare il tempo e lo spazio e distruggere ogni cosa gli si pari dinanzi.
Soprattutto, questo martello – sempre nella versione Marvel - può essere sollevato solo da chi ne è degno: sono le stesse condizioni necessarie per estrarre la Spada nella Roccia, come è raccontato, per esempio, nel famoso cartone Disney. E qui torniamo al paragone col ciclo arturiano.
Il Thor originale della mitologia nordica, invece, solleva il martello solo perché ha i guanti della forza, insieme alla cintura della forza. Qui non si tratta di dignità o altro, semplicemente solleva il martello perché ha i mezzi adatti per farlo, tutto qui. Ma il Thor di Lee e Kirby solleva il martello grazie a due cose: la sua purezza di cuore, una cosa che oggi fa ridere perché, nel clima del sospetto di oggi, non si sa neanche cosa sia e la si scambia per ipocrisia o roba da complessati. La seconda cosa è il fatto di essere quindi degno.
Facciamo qui una carrellata delle persone che hanno tentato di sollevarlo, fallendo miseramente, indipendentemente dalla loro forza.
Cain Marko, il Fenomeno: è uno dei personaggi più potenti della Marvel e la sua famosa frase “Nulla può fermare il Fenomeno” non è mai stata discussa, perché è vera. Grazie al potere di Cyttorak (un’entità suprema del cosmo Marvel), possiede la quintessenza della forza, tanto da essere chiamato “Juggernaut” nell’originale americano (significa “forza inarrestabile”, da Jagannath, una divinità indiana). Nemico degli X-Men, nemmeno gli artigli di adamantium di Wolverine possono fargli qualcosa. Insomma, è potenza pura.
Bene, il Fenomeno non può sollevare il martello.
Superman: E’ l’essere più potente del cosmo DC. Superforza, supervelocità, supervista, capacità di volare, di spostare pianeti, di emettere raggi calorifici, supersoffio, invulnerabile a qualsiasi cosa e altre trenta o quaranta capacità, tanto da rasentare l’onnipotenza. Ha anche sconfitto Thor stesso nello scontro Vendicatori /JLA (anche se Thor aveva espresso dei dubbi sul fatto di vittoria sicura da parte di Superman nel caso si ripetesse lo scontro). Per un certo tempo, Superman ha anche sollevato il martello, ma fu per una “concessione speciale” di Odino, visto che era in rischio la salvezza dell’universo. Ma resta un caso particolare.
In sostanza, Superman non può sollevare il martello.
L’incredibile Hulk: praticamente è l’essere più forte della Marvel, tanto da rivaleggiare con Thor. Non si è mai visto un suo scontro col Fenomeno, ma, di sicuro sono pari: senza contare il vecchio detto: “Più Hulk si infuria, più diventa forte”: quindi, non si può essere assolutamente sicuri della parità col Fenomeno. In ogni caso, la forza di Hulk è leggendaria, tanto da essere diventata un luogo comune, ben più del Fenomeno.
Bene, Hulk non può sollevare il martello.
Il Dottor Destino: il criminale più pericoloso della Marvel. Il suo genio scientifico è il più grande del mondo, insieme a quello di Reed Richards, il capo dei Fantastici Quattro. La sua astuzia e intelligenza non hanno pari. La sua armatura è un arsenale di guerra, e il suo genio scientifico è capace di realizzare l’impossibile: se non può affrontare Hulk o il Fenomeno direttamente, può sconfiggerli facilmente con le sue apparecchiature scientifiche.
Ebbene, il Dottor Destino non può sollevare il martello.
Hela: la dea della morte, temuta da tutti, anche da Thor. Il suo tocco significa vecchiaia e morte: nemmeno Odino, il signore degli dei, può affrontare il suo potere. Regna incontrastata nell’oltretomba dei morti, lo Hel, e nessuno osa affrontarla, visto che tiene in mano la vita di tutti.
Bene, Hela non può sollevare il martello.
Lady Sif e Balder il coraggioso: Qui siamo in un caso particolare. A Thor è caduto il martello ed è prigioniero sotto le rocce: ha bisogno del martello per liberarsi, e Lady Sif, la donna di Thor, insieme a Balder il coraggioso, suo fedele amico, tentano di sollevare il martello, ma non ci riescono.
La situazione che ha descritto l’autore (Gerry Conway) non è convincente, perché, se il martello cade lontano da Thor, gli ritorna automaticamente in mano: quindi, non ha senso che rimanga immobile a terra. In ogni caso, colpisce il fatto che Balder, coraggioso e puro di cuore, insieme a Sif, che ama Thor fino a sacrificarsi per lui, non riescano a sollevare il martello. Chiaramente il martello è vincolato a Thor in modo specifico (a patto che ne resti degno). Non è una stranezza, anzi, è in linea con la leggenda dei Cavalieri della Tavola Rotonda.
Infatti, in un racconto, un cavaliere di nome Balin (mi pare) riesce ad estrarre una spada da un fodero fatato, mentre nessun altro ci era riuscito, nemmeno re Artù. E il re dice a Merlino: “Non ci sono riuscito nemmeno io ad estrarla, io che ho estratto la spada nella roccia! Sono deluso, Merlino!”. Ma il mago gli risponde: “No, Artù: semplicemente, ogni uomo ha la sua spada, e tu hai già avuto la tua”.
Ovviamente, nemmeno Loki, il dio del male e fratellastro di Thor, può sollevare il martello, Con certi accorgimenti magici (infatti conosce alla perfezione le arti mistiche) è riuscito a sollevarlo, ma solo per un tempo limitato: di base, non può sollevare Mjolnir, essendo totalmente malvagio (e non il simpaticone che adesso vogliono presentare). In una circostanza, come quella descritta sotto, Loki era riuscito a “sollevare” Mjolnir davanti a tutti gli asgardiani, dimostrando di essere degno dell’eredità del trono. Ma era un martello finto, e per Thor basta poco per smascherarlo: semplicemente, gli passa in mano il martello vero. Il risultato è scontato.
Quindi, solo Thor può sollevare il martello? Piano. Il martello è portato da chi è degno, come ho detto, non solo da Thor perché è Thor. Se Thor si comportasse in modo indegno, non potrebbe più sollevarlo. In una storia, Thor viene posseduto dal Dottor Spectrum, un nemico dei Vendicatori, ed affronta i suoi compagni. Ma, a mano a mano che lo fa, Thor sente il suo martello diventare sempre più pesante, fino a quando non riesce a sollevarlo più. Successivamente, Spectrum viene sconfitto, ma questo avvenimento sottolinea bene il fatto che Mjolnir non è semplicemente “il martello di Thor”.
Oltre a Thor, qualcun altro ha mai sollevato il martello? I casi sono rari, ma è successo. Senza essere esaustivi, facciamo qualche caso tra i più famosi.
Innanzitutto, oltre a Thor, Odino, il padre di Thor e signore degli dei, può sollevare il martello, essendone il creatore: ma questo implica anche che Odino è degno di sollevarlo (nonostante di lui si sia sempre detto peste e corna).
Un altro caso particolare è il Distruttore: creato da Odino per affrontare gli avversari di Asgard il giorno di Ragnarok (la caduta degli dei) e per affrontare i Celestiali (entità misteriose dai poteri divini), ha una forza terribile e un arsenale di armi a livello di bombe atomiche, se non peggio, tanto da rivaleggiare con Thor e con qualunque altro essere vivente. Nessuno, nemmeno Hulk, potrebbe affrontare un essere dalla potenza così devastante: ma non è il fatto della sua potenza che gli permette di sollevare il martello. Infatti, esso può essere sollevato solo da chi ne è degno, quindi da chi ha un’anima, che può quindi comportarsi in modo degno o no. Ma il Distruttore è un essere senza anima, creato solo per distruggere la prima cosa che vede appena si risveglia: e la prima volta che si era ripreso, a causa dei piani di Loki, dio del male, aveva visto Thor davanti a sé. Agisce senza la distinzione tra bene e male. E’ letteralmente una macchina per uccidere. Quindi il martello non reagisce, perché non avverte nessuna volontà, né buona né malvagia, nell’essere.
In ogni caso, il martello risponde sempre alla chiamata di Thor: e nemmeno il Distruttore può trattenere il martello né impedirgli di tornare dal suo padrone. Inoltre il Distruttore non sa nemmeno usarlo: quindi, diciamo che è un possesso limitato. Tra l'altro, nell'ultimo film degli Avengers accade qualcosa di simile: l'androide Visione riesce a sollevare il martello, ma avviene perchè è un androide, quindi un essere senza anima. In ogni caso, questa è la versione del film dei personaggi della Marvel: la Visione dei fumetti non ha mai sollevato il martello di Thor.
Anche Zeus, o Giove, il signore degli dei greci è nella lista: Zeus è al livello di Odino come potenza, e in effetti riesce a fermare e trattenere il martello d’uru, ma non a lungo: cosa che sorprende Zeus stesso. Quindi, il possesso del martello è dovuto ad una Forza che appare superiore a quella di Zeus e Odino.
Beta Ray Bill: alieno e protettore della sua gente, già di base ha una forza capace di rivaleggiare con Thor: ma è solo per la sua purezza di cuore che può sollevare il martello. Bill è uno dei pochi che possono non solo impugnare il martello, ma assumere anche la forza e il potere di Thor. E’ da notare un particolare importante: Beta Ray Bill riesce a sollevare il martello, e Odino ne è sorpreso. Quindi, il fatto di “essere degni” non dipende dal volere di Odino, ma dal martello stesso: o meglio, dal fatto che possa essere impugnato solo da chi è degno, quindi da chi agisce solo per il bene. Ma la capacità di distinguere il bene dal male è una caratteristica che ha solo Dio: quindi, è implicita la presenza di un’Autorità superiore a quella di Odino che concede l’uso del martello a seconda della disponibilità del cuore di chi lo porta. Già questa è una caratteristica implicita del cristianesimo dei Cavalieri della Tavola Rotonda e di Excalibur, la spada che solo Artù poteva estrarre dalla roccia, perché solo lui ne era degno.
Capitan America: Steve Rogers/Capitan America (qui rappresentato con un altro costume: è una lunga storia e comunque l’ha portato per poco. Per chiarezza, metto accanto l’immagine classica del Capitano) è l’eroe considerato un modello per tutti: non ha poteri particolari, ma ha una perfetta condizione fisica e mentale che gli permette di combattere in modo tale da essere assai difficile da sconfiggere. Il suo scudo, indistruttibile, è usato da lui come se fosse parte di sé, e diventa sia una difesa invalicabile che un’arma temibile. Inoltre, ha una capacità tattica e di strategia talmente elevati che lo rendono facilmente capace di mettersi al comando dei Vendicatori. Ha anche un’affabilità umana che lo rende capace di essere trattato non solo con rispetto, ma anche con confidenza dagli altri (infatti è chiamato spesso con affetto “Cap” dai suoi compagni e amici).
Inoltre, ha un coraggio eccezionale, col quale ha affrontato, da solo o coi suoi compagni, avversari talmente forti da arrivare addirittura, a volte, a livello di onnipotenza: Korvac, Thanos, il Teschio col Cubo Cosmico, e così via. Inoltre, è capace di affrontare senza timore e con gran abilità avversari più forti di lui, come Hulk o la Cosa. Combatte sempre in modo onesto, frontalmente, i suoi nemici.
Infine, non perde mai la speranza, anche nelle situazioni più disperate: per quanto il nemico sia soverchiante, non si arrende mai e cerca sempre di trovare un modo per raggiungere la vittoria. Se poi viene sconfitto, anche allora non perde la speranza: infatti, dice: “Se non ti batto io, ci riuscirà qualcun altro”. Se qualcuno gli dice “Non sempre si trova una soluzione” oppure “Non sempre ci si può comportare in modo onesto”, Cap risponde invece: “Sempre”.
Insomma, un eroe completo, di altri tempi, dove gli eroi attuali non hanno nessuna differenza coi delinquenti.
E qui Cap mostra di essere capace di sollevare il martello: per poco, perché si tratta di un potere troppo grande, ma di fatto lo solleva. E non si trasforma in una immagine di Thor, come succede con Beta Ray Bill, probabilmente per il fatto che non può portare il martello a lungo. Oppure che ha già una sua identità che non necessita di essere cambiata in un’altra simile a quella di Thor.
Concludo con una visione del Thor classico del grande John Buscema, l'unico, secondo me, che è riuscito a caratterizzarlo in modo perfetto.QUI TUTTI I LINK SULLA MARVELEdited by joe 7 - 1/10/2018, 21:47
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