Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: "OCEANO" (Joe7, Ivan)

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    Ivan
    Zagor
    By joe 7 il 6 Nov. 2015
     
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    ZAGOR 95-99: OCEANO (analisi di Joe7 e Ivan)
    (approfondimento qui)

    Trama: Guido Nolitta (Sergio Bonelli)
    Disegni: Gallieno Ferri

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 146-150 (usciti nel 1973). I numeri reali di Zagor sono: 95-99. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor invece seguono la numerazione reale, in questo caso 95-99.

    STORIA

    Mentre si trovano ad Haiti, Zagor e Cico incontrano due loro amici, il capitano Fishleg e Digging Bill, cercatore di tesori. Stavolta l'obiettivo di Digging Bill è l'oro dell'"Esmeralda", un antico galeone spagnolo affondato al largo di Haiti: ma le persone interessate all'oro sono molte, e, oltre all'ambiguo Hammad l'egiziano, anche lo spietato Capitan Serpente cerca ossessivamente l'oro...

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    ANALISI DI JOE7: LA BALLATA DELLA SCONFITTA

    Il finale di "Oceano" riassume molto bene la filosofia di Nolitta e Zagor: per comprenderla appieno, credo sia molto importante cogliere il senso del finale, nel discorso di Zagor che cerca di descrivere Digging Bill senza riuscirci bene.
    Lì, secondo me, è tutto Nolitta. La scoperta che ci sono dei sassi al posto del tesoro fa parte proprio della filosofia nolittiana. E' una "poetica del fallimento", o meglio, del fallimento apparente. Nolitta voleva dire che, in un mondo in cui solo i risultati sono quello che conta, le cose che invece veramente contano sono altre. Lui era un poeta, e voleva fare delle storie con questo sottofondo di poesia.
    Una scoperta - chessò? - di un mostro al posto del tesoro, o di un folletto, o di qualcosa comunque di straordinario al posto dell'oro avrebbe rovinato la filosofia nolittiana. Sarebbe stato un colpo di scena magari efficace, ma assai povero di contenuti veri. Zagor, quello classico almeno, non ha finali a sorpresa, che sono una costante di Dylan Dog: si tratta di due schemi narrativi diversi. Nolitta aveva uno stile di impostazione del racconto diversa da quella di Sclavi: dove lui è frammentato e complesso, Nolitta spesso è lineare e semplice. In "Oceano" si trova la quintessenza di Zagor, la sua vera rappresentazione, la sua filosofia.
    Sì, anche la sua filosofia: in particolare, nel finale, che è uno dei più splendidi che abbia mai visto nella storia del fumetto, Digging Bill continua ancora a scavare e a cercare il tesoro. Come per dire che quello che conta non è trovare il tesoro, o realizzare l'obiettivo, ma la strada che fai nel realizzarlo. La scoperta del forziere pieno di sassi da parte di Capitan Serpente, come ho detto, è emblematica. Digging Bill non troverà mai il tesoro, perchè è destinato a sfuggirgli in continuazione. E Zagor a volte riuscirà nell'intento di realizzare la giustizia, a volte no, ma in ogni caso ci proverà, ed è questo che conta. E non raggiungerà mai la giustizia definitiva...come Digging Bill.

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    Per questo (e altro), questa storia è la quintessenza di Zagor.

    DISEGNI: 10 e lode
    STORIA: 10 e lode


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    ANALISI DI IVAN

    Ho delle resistenze a commentare una storia simile senza rischiare di cadere nell'adorazione...Con “OCEANO” siamo nel pieno della “golden age” zagoriana. E' la storia che più ne rappresenta la quintessenza: avventura, mistero, magia, ritmo incalzante, personaggi magnificamente tratteggiati, poesia, ironia e umorismo...e soprattutto, la maestria di Nolitta nel dosare tutti questi ingredienti in modo equilibrato, senza che uno stoni vicino all'altro. Una sinfonia perfetta. Da notare che anche qui ritroviamo un marchio distintivo ricorrente nelle storie di Nolitta, ovvero la sua classica suddivisione delle trame in 3 tronconi principali ben distinguibili:
    1) Il prologo “terrestre” ad Haiti contro Hammad;
    2) Le scene marine col ritrovamento dell'“Esmeralda” e il recupero del tesoro;
    3) La sequenza sull'isola dei pirati

    DIFETTI

    Rilevo un solo passaggio un po' debole: nel finale dell'albo “Bandiera Nera”, quando i marinai (ben armati, nota bene) sono assediati dai pirati nella baracca, è poco verosimile che Zagor proponga di giocarsi la loro libertà o schiavitù in un duello contro Capitan Serpente.

    OK5


    Nel caso che Zagor fosse stato sconfitto, ve li immaginate i marinai che consegnano docilmente i loro fucili a dei piratacci già pronti a buttarli tutti agli squali...soltanto per tener fede alla parola data? Dai: patto o non patto, io mi difenderei lo stesso fino all'ultimo proiettile! Forse, in questo caso, a Nolitta sarebbe bastato far stabilire che la posta in gioco fosse semplicemente il FORZIERE, e lo scopo sarebbe stato raggiunto lo stesso. Comunque è un dettaglio marginale che non toglie nulla alla funzionalità della storia. Volendo, si può ravvisare anche l'assenza dell'elemento femminile, che avrebbe aggiunto un tocco di fascino in più alla storia.

    DISEGNI: 9,5
    Qui Ferri è semplicemente MAGICO, soprattutto nelle scene sottomarine. Peccato solo che, in alcune pagine della parte finale, si senta la sua fretta di dover consegnare per tempo le tavole all'editore. Unica pecca di un lavoro altrimenti sublime.

    STORIA: 10

    QUI L'APPROFONDIMENTO ALLA STORIA

    QUI TUTTI GLI ALTRI LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 21:52
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  1. Zagrosky
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    Storia da tenere come esempio per uno sceneggiatore che volesse approcciarsi a Zagor, contiene tutto lo scibile nolittiano, un manifesto , un capolavoro , una traccia indelebile da seguire !!!
     
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    CITAZIONE (Zagrosky @ 13/11/2015, 22:31) 
    Storia da tenere come esempio per uno sceneggiatore che volesse approcciarsi a Zagor, contiene tutto lo scibile nolittiano, un manifesto , un capolavoro , una traccia indelebile da seguire !!!



    Che dire? Quoto!!
     
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    La mia storia preferita della serie. ^^ Non posso che concordare ed aggiungere dei villain ben caratterizzati come Hammad con la sua ossessione e capitan Serpente tra l' ironico ed il sanguinario. Poi i prodigi di Ramath (la bellissima scena della possessione! O_O), le gag di Cico (quando a Digging compare la bandiera nera tra i pensieri lol)... quanto mi piaceva e piace poi quando Zagor faceva l' ironico spaccone! ^^ Già Nolitta non lo presentava più tanto così come nelle prime storie, però a volte riproponeva questo aspetto. L' ultimo a riprenderlo è stato Boselli se non erro.
    La copertina di "Oceano" è tra le mie preferite!

    "Qui Ferri è semplicemente MAGICO, soprattutto nelle scene sottomarine. "

    Zagor ammaliato dall' oceano e dal suo microcosmo. Come ha scritto qualcuno, non succede "niente", ma il lettore rimane comunque affascinato dalla narrazione e rapito da questo magico mondo. ^^
     
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    CITAZIONE (Francesco Romani @ 23/12/2017, 15:18) 
    La mia storia preferita della serie. ^^ Non posso che concordare ed aggiungere dei villain ben caratterizzati come Hammad con la sua ossessione e capitan Serpente tra l' ironico ed il sanguinario. Poi i prodigi di Ramath (la bellissima scena della possessione! O_O), le gag di Cico (quando a Digging compare la bandiera nera tra i pensieri lol)... quanto mi piaceva e piace poi quando Zagor faceva l' ironico spaccone! ^^ Già Nolitta non lo presentava più tanto così come nelle prime storie, però a volte riproponeva questo aspetto. L' ultimo a riprenderlo è stato Boselli se non erro.
    La copertina di "Oceano" è tra le mie preferite!

    "Qui Ferri è semplicemente MAGICO, soprattutto nelle scene sottomarine. "

    Zagor ammaliato dall' oceano e dal suo microcosmo. Come ha scritto qualcuno, non succede "niente", ma il lettore rimane comunque affascinato dalla narrazione e rapito da questo magico mondo. ^^



    Anche per me Oceano è la storia preferita di Zagor. Lì si trova tutto: avventura e umorismo; dramma e commedia; personaggi ben caratterizzati e sviluppi appassionanti; disegni favolosi e sfondi ottimi; copertine avvincenti e titoli coinvolgenti; la filosofia di base di Nolitta; mistero, magia, duelli, ricerca...non si finirebbe più! ^_^
     
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    Finita di rileggere per numero enne volta proprio ora. Incredibile. Incredibile quanto erano belle le storie di Zagor. Un finale che è poesia. Una storia che non ti lascia indifferente. Una serie di personaggi intriganti e allo stesso tempo è come se chi legge di senta "dentro " la storia a navigare sulla Golden Baby. Chi come molti la ritiene la più bella in assoluto non posso dargli torto in quanto fa parte di quelle 5 storie che possono starci tranquillamente e qui dipende dai giusti e preferenze. Non ho mai visto autori come Nolitta cosi bravi da mescolare comicità , avventura , simpatia, sorpresa , eroicità, dramma, poesia. Quasi ci si resta male alla fine della storia tanto ti dispiace sia finita , talmente vorresti che le pagine possano andare avanti e avanti e avanti ancora. Be', questo era Zagor, lo Zagor che non a caso è divenuto non per niente il mio preferito fumetto di sempre. Oceano .....il suo titolo , e come un oceano di emozioni e piacere si rivela da sempre questa bella lettura
     
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    CITAZIONE (Ernesto62 @ 12/4/2022, 22:11) 
    Finita di rileggere per numero enne volta proprio ora. Incredibile. Incredibile quanto erano belle le storie di Zagor. Un finale che è poesia. Una storia che non ti lascia indifferente. Una serie di personaggi intriganti e allo stesso tempo è come se chi legge di senta "dentro " la storia a navigare sulla Golden Baby. Chi come molti la ritiene la più bella in assoluto non posso dargli torto in quanto fa parte di quelle 5 storie che possono starci tranquillamente e qui dipende dai giusti e preferenze. Non ho mai visto autori come Nolitta cosi bravi da mescolare comicità , avventura , simpatia, sorpresa , eroicità, dramma, poesia. Quasi ci si resta male alla fine della storia tanto ti dispiace sia finita , talmente vorresti che le pagine possano andare avanti e avanti e avanti ancora. Be', questo era Zagor, lo Zagor che non a caso è divenuto non per niente il mio preferito fumetto di sempre. Oceano .....il suo titolo , e come un oceano di emozioni e piacere si rivela da sempre questa bella lettura

    Oceano fu un capolavoro di Nolitta, che forse in quella storia raggiunse l'apice della sua capacità narrativa. Senza togliere nulla alle altre opere (Kandrax e la Marcia, per dire, ma anche tante altre), qui si incontra una sensazione di perfezione in ogni scena, in ogni personaggio, in ogni battuta, in ogni sviluppo narrativo, con un disegno di Ferri che diventa magico. Nolitta qui era in uno stato di grazia: è una storia che è quasi una poesia.
     
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    Nolitta qui nel finale ha invertito Omero.
    Capitan Serpente, ferito a morte nel duello, dice a Zagor ( chiamandolo “marinaio” (: ) che non vale nulla con il coltello, che come avversario è “ben poca cosa”, che se non avesse avuto la fortuna dalla sua parte lui, Capitan Serpente, lo avrebbe senz’altro ucciso. Zagor in quel frangente non deride il capo dei pirati, cerca di consolarlo dandogli ragione e illudendolo per compassione sulla gravità della ferita.
    Nell’Iliade Achille umilia Ettore morente, che chiede come ultimo desiderio una sepoltura degna di quella che è stata la sua vita eroica. Achille gliela nega, ancora gonfio di odio e gli promette che il suo cadavere verrà straziato.
    Qui avviene il contrario: è lo sconfitto che inveisce contro il vincitore, il quale non vuole andare oltre la vittoria, perchè una vittoria non è più giusta se si infierisce sull'avversario.
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 18/4/2022, 18:53) 
    Nolitta qui nel finale ha invertito Omero. Capitan Serpente, ferito a morte nel duello, dice a Zagor ( chiamandolo “marinaio” (: )

    Non poteva chiamarlo "Zagor": non avrebbe fatto lo stesso effetto. E non è che lo chiami "marinaio" perchè Capitan Serpente non sa il suo nome: è stato lo stesso Zagor a dirglielo. Chiamarlo "Zagor" avrebbe rovinato l'atmosfera. Sono dettagli che fanno capire la cura narrativa di Nolitta.

    CITAZIONE (Kirihito @ 18/4/2022, 18:53) 
    che non vale nulla con il coltello, che come avversario è “ben poca cosa”, che se non avesse avuto la fortuna dalla sua parte lui, Capitan Serpente, lo avrebbe senz’altro ucciso. Zagor in quel frangente non deride il capo dei pirati, cerca di consolarlo dandogli ragione e illudendolo per compassione sulla gravità della ferita.

    Bè, come si fa a deridere una persona che sta morendo? Bisognerebbe essere delle bestie per farlo.

    CITAZIONE (Kirihito @ 18/4/2022, 18:53) 
    Nell’Iliade Achille umilia Ettore morente, che chiede come ultimo desiderio una sepoltura degna di quella che è stata la sua vita eroica. Achille gliela nega, ancora gonfio di odio e gli promette che il suo cadavere verrà straziato. Qui avviene il contrario: è lo sconfitto che inveisce contro il vincitore, il quale non vuole andare oltre la vittoria, perchè una vittoria non è più giusta se si infierisce sull'avversario.

    Guarda che Achille voleva vendicarsi di Ettore perchè gli aveva ucciso Patroclo, il suo amico. Qui c'è in ballo la vendetta, che Zagor non provava verso Capitan Serpente. E poi quelli erano tempi più brutali.
     
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