GRANDE MAZINGA: JUN E IL PROBLEMA DELLA SUA PELLE SCURA (seconda parte)La prima parte quiL'ANIME: L'EPISODIO 19 DELLA SERIE - TRAMATitolo giapponese: "O neve, tingiti di un giovane ardore!!" (trasmesso il 12 Gennaio 1975)
Titolo italiano (versione storica): "Giovane sangue sulla neve" (trasmesso per la prima volta probabilmente a Giugno del 1979 su Telelombardia)Prima di cominciare, bisogna dire che il disegno dell'anime è più elegante del solito. In genere, Jun è rappresentata con uno stile un pò grezzo:
mentre la Jun dell'ep19 è tratteggiata in modo più delicato.
Infatti, il sakkan qui è
Kazuo Nakamura, il character designer di Jeeg Robot, che ha lavorato anche sul Grande Mazinga. Inoltre, in questo episodio per la prima volta Tetsuya è stato "ringiovanito" con le basette più corte e più arricciate, oltre ai tratti più morbidi.
L’anime inizia con Angoras (generale dei pesci) e Dreidor (generale dei rettili) che vengono mandati in missione: la Fortezza della Scienza è stata danneggiata, quindi si tratta solo di un semplice e brutale attacco sorpresa.
In una piscina, Shiro e Tetsuya gareggiano a nuoto, e Tetsuya, ovviamente, arriva primo, sale sul bordo della pisc
ina e dice a Shiro:
"E' qui tutto quello che sai fare? E tu saresti un uomo?" (evidentemente, anche dopo diversi mesi, l'intelligente pilota del Grande Mazinga non ha ancora capito che Shiro non è un adulto, ma un bambino di sette-otto anni che va alle elementari). E, ovviamente, Shiro, sfinito, non ce la fa più e cade a fondo sott'acqua nella piscina. Non si vede Tetsuya che va a soccorrere Shiro: lo lascia affogare?
Jun è dalla parrucchiera e sente i commenti delle donne sulla sua pelle (
"Le donne dovrebbero avere la pelle chiara"): il suo volto si intristisce e pensa se potrà mai sposarsi:
"questa pelle bruna non si nasconde col trucco", pensa.
Jun torna alla Fortezza scoraggiata, ma non dice nulla al professor Kabuto, che intuisce che c'è qualcosa non va. In bagno, Jun si lava un braccio con violenza, sfregandolo in continuazione, come per cancellare la sua pelle, ottenendo solo il risultato di farla sanguinare (e mi chiedo con quanta violenza abbia sfregato la pelle, per arrivare fino a questo punto. C'è qui quel certo disprezzo-distacco del corpo, tipico dell'oriente).
"E' inutile, non si cancella...così la mia pelle non diventerà mai bianca". Sul serio pensava di cancellare il colore scuro della pelle come si fa con la gomma e la matita? Qui la fissazione di Jun arriva ad un livello di pazzia.
Kabuto chiede a Jun se lei ha litigato di nuovo con Tetsuya, visto che la vede un pò giù. Jun lo rassicura, ma Kabuto scopre nel cestino una foto strappata da Jun: è quella del padre della ragazza, un uomo di colore. E’ l’unica volta in assoluto che si vede di sfuggita la sua figura: di lui non sappiamo nemmeno il nome. Per quanto riguarda la madre di Jun, anche di lei non sappiamo nulla.
Tetsuya parla con Jun e le dice rudemente di smetterla con queste fisime, dandole anche una sberla. Nel prossimo post, spiegherò meglio i dialoghi.
Angoras e Dreidor attaccano con due mostri guerrieri.
Jun, a bordo di Venus Alfa, ricorda la sua infanzia, quando era stata rifiutata dagli altri bambini per via della sua pelle, e ad un certo punto si ritira, abbandonando Boss Robot da solo contro il mostro guerriero (e quindi, indirettamente, ne provoca la possibile morte, tra l'altro!)
Successivamente, va in una chiesa a pregare: è l'unica volta che vediamo Jun fare questo, e appare molto forzato. Successivamente analizzerò il dialogo tra lei e il prete. Una piccola nota: se Jun è scesa da Venus Alfa per andare in chiesa, l'ha fatto con una fune? L'astronave è ancora nella testa del robot!
Adesso si arriva alla scena assurda: quando Jun, a bordo di Venus Alfa, ritorna ad aiutare Tetsuya, dice:
Jun: "Combatterò in nome di chi odia la guerra. Questo è il motivo per cui sono nata" e Tetsuya, quando vede arrivare Jun, la Jun che ha fatto tutta questa meditazione, la Jun alla quale dicono sempre di combattere, la Jun insomma sulla quale è stato costruito tutto l'episodio...cosa dice Tetsuya? Dice "Jun sei arrivata, finalmente"? Macchè. Ecco qua cosa dice il prode guerriero:
Tetsuya: "STUPIDA! NON E' UN AVVERSARIO ALLA TUA ALTEZZA!"Ma allora cosa ci sta a fare Jun? E tutto l'intero episodio, se lei non vale una cicca? In ogni caso, l'azione di Venus Alfa è semplicissima: si fa colpire in pieno dal missile che doveva distruggere Mazinga e basta. Davvero una grande impresa. E non capisco perchè Venus Alfa perde solo un braccio se il missile è così potente. Comunque, Mazinga approfitta del momento di distrazione del mostro per vincere. Amen. Non c’è nessuna azione attiva di Venus Alfa: si è solo fatta colpire come un tordo. Jun ha voluto aiutare, ma è stata trattata praticamente a pedate nel sedere. Almeno, la "stupida" ha salvato il Grande Mazinga (che, evidentemente, non era neanche lui all'altezza del mostro, visto che era rimasto sempre lì a prenderle).
Alla fine, i due piloti si trovano ancora insieme alla Fortezza della Scienza, nello stesso punto dove prima avevano litigato. Jun ha un braccio al collo, e questa è una cosa strana, visto che era stata Venus Alfa quella che aveva perso un braccio, non la ragazza (e poi il braccio è quello sbagliato). Credo sia dovuto alla "simbiosi" tra il pilota e il robot: se soffre il robot, soffre anche il pilota. il professor Kabuto fa un'osservazione simil-filosofica:
"La neve non sta forse bruciando, tinta del tuo giovane ardore? Quello è il colore della giovinezza, il colore di un essere umano. Il tuo colore" In sostanza, Jun ha capito che bisogna combattere e basta. Ma come risposta bisogna dire che è assai misera.
COMMENTIInnanzitutto, mi sembra strano che si parli sempre di questa storia come di una "storia antirazzista". Qui il razzismo c'entra poco, anzi per nulla, se intendiamo il razzismo nella sua definizione corretta. Infatti, per definizione, il razzista pensa che esistano razze superiori e inferiori: e nell'anime non ci sono richiami razzisti su Jun, tipo "lei appartiene a una razza inferiore". Le donne del negozio di parrucchiere, per esempio, dicono, riferendosi a Jun, che "le donne dovrebbero avere la pelle chiara". Ma questa appare solo come una tipica cattiveria femminile e nient'altro, altrochè commento razzista. Se Jun avesse avuto il naso lungo, o le orecchie a sventola, o il seno piatto, l'avrebbero presa ugualmente in giro su queste caratteristiche. Passiamo ai bambini del ricordo di Jun: mi sembra ridicolo definire"razzisti" i bambini solo perchè avevano escluso Jun dai loro giochi. Quanti di noi sono stati esclusi dai giochi degli altri da piccoli per qualche motivo? Si tratta delle tipiche cattiverie dei bambini, che hanno le loro preferenze e le loro antipatie. Da questo punto di vista, le donne del negozio del parrucchiere hanno la stessa mentalità da "io sì, tu no" dei bambini del flashback di Jun, più che avere un comportamento razzista. Senza contare che, nell'ep52, Jun ricorda il suo amico Shinichiro che le era stato vicino quando era piccola: quindi non è vero che tutti ce l'avevano con lei.
Si tratta insomma di una crisi di autovittimismo di Jun, che ingigantisce i suoi problemi: infatti, il problema di base non è il presunto "razzismo" degli altri, ma Jun stessa, che non si accetta così com'è e vorrebbe essere un'altra persona, illudendosi di stare meglio se non avesse la pelle scura ma una bella pelle rosa. Ma il problema sarebbe rimasto anche se Jun avesse avuto per miracolo una pelle rosa: avrebbe trovato difetti anche lì. Il problema di questa storia non è il razzismo, ma l'autoaccettazione di sè. In sostanza, il
volersi bene. E Jun non si vuole bene. Poi ne riparliamo.
(continua qui)TUTTI I LINK SUL GRANDE MAZINGAEdited by joe 7 - 25/12/2023, 18:35
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