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  1. FANFICTION LA GRANDE OMBRA - 28

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    Grande Ombra fanfic
    By joe 7 il 19 Jan. 2016
     
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    FANFICTION GOLDRAKE: LA GRANDE OMBRA 28 -
    GETTER ROBOT CONTRO BARON SAMEDI: SCONTRO FINALE

    Se volete seguire la storia sul blog, la prima puntata è qui
    Invece, se la volete seguire sul forum, la prima puntata è qui.

    47a


    RIASSUNTO: Dopo la guerra contro Vega, Actarus e Venusia si sono sposati e sono andati a vivere su Fleed come re e regina. Però il loro figlio appena nato, Rex, è stato rapito da un essere misterioso, l’Oscuro, che comanda un esercito sterminato. Vuole sacrificare Rex quando, tra diversi giorni, sette stelle saranno allineate. Dopo diverse peripezie, Venusia decide di andare sul pianeta Bespin ad arruolarsi sotto falso nome tra le amazzoni di Jezabel, il braccio destro dell’Oscuro. Intanto, Actarus ed altri amici organizzano il salvataggio di Rex dando la caccia ai cristalli che possono sconfiggere l’Oscuro. E’ il turno della Squadra Getter, che riesce alla fine a sconfiggere le orde di mostri-zombi comandate da Pomba Gira, il luogotenente di Baron Samedi, uno dei Sei Generali agli ordini dell’Oscuro. Ma la vittoria è di breve durata: Michiru, insieme alla sua astronave, viene spazzata via dal Kraken, il serpente di Pomba Gira, che avvolge nelle sue spire il Getter.

    Il Getter 1, avvolto dal serpente, tiene ferma la testa del mostro con la sola mano libera, ma le spire del Kraken stringono fortemente il robot. Ryo si sente senza forze: ha usato tutte le sue capacità nella precedente esplosione di furia combattiva. Hayato gli parla al microfono:
    “Presto, Ryo, fai cambio con me!”
    Il comandante della squadra Getter è così esausto dalla stanchezza che fa fatica persino a capire quello che gli dice Hayato: ma appena ha compreso, agisce tirando una leva. Il Getter si divide in tre astronavi, disorientando il Kraken, che non riesce a trattenerlo. Appena si allontanano dal serpente – che è rimasto a mezz’aria – le tre astronavi si ricongiungono in modo diverso:
    “Chaange…GETTER DUE!”
    Il robot di Hayato si mette subito a mezz’aria davanti al Kraken, mentre la trivella sul suo braccio inizia a girare.
    “Il Getter ha affrontato l’Impero dei Dinosauri” esclama Hayato “figuriamoci se non riusciamo a sconfiggere una biscia troppo cresciuta come te!”
    Il robot inizia a correre rapidamente attorno al mostro, sviluppando in questo modo diverse copie di sé per confonderlo.
    “Il mio Getter è il più veloce dei tre, Kraken dei miei stivali: ora te ne accorgerai!”
    Tutte le immagini del Getter 2 attorno al Kraken puntano contro il mostro la propria trivella, lanciandola a tutta forza come un missile che gira intorno a se stesso ad enorme velocità.
    “Cono perforante!” grida Hayato.
    Ma il Kraken evita con uno scatto improvviso la trivella ed assale con le sue fauci il Getter vero, tranciando di netto il braccio con la pinza. Hayato e il Getter 2 sbattono con forza contro le rocce sottostanti: nonostante la violenza dell’impatto, il robot cerca di alzarsi subito, ma il tentativo è vano: viene avvolto dalle spire del Kraken come prima, solo che questa volta la presa è molto più forte di prima e non è più possibile per il robot dividersi ancora in tre astronavi. I denti del serpente affondano crudelmente dentro la lamiera del metallo del Getter 2, squarciandola. Pomba Gira esclama soddisfatta:
    “Grande sbaglio fate volutamente
    nel vedere solo un serpente
    nel mio Kraken dalle grandi spire:
    sottovalutarlo significa morire!”


    Michiru giace accasciata sopra il cruscotto dell’Astronave Comando, mentre un filo di sangue le scende dalla fronte. All’improvviso, si alza una voce leggera:
    “Michiru!”
    Nessuna risposta. La ragazza rimane svenuta e inerte.
    “Michiru, svegliati!”
    Lei apre con fatica gli occhi, cominciando a guardarsi intorno. Tutto è indistinto e fa fatica a guardare bene: la botta che ha preso è stata forte, deve ancora riprendersi. Fortuna che aveva il casco. Ma non capisce bene: qualcuno l’aveva chiamata? Sembrava una voce familiare…forse uno di quei sogni di dormiveglia…
    “Michiru, sono io!”
    Questa volta l’ha sentita bene. Si alza di scatto sullo schienale della sedia, guardando in giro con più attenzione, un po’ spaventata: ma non c’è nessuno, solo nebbia indistinta. No, c’è qualcosa, una forma vagamente umana…davanti agli occhi della ragazza la forma diventa più precisa, anche se trasparente e spettrale. In un primo momento, Michiru non lo riconosce, ma poi lancia un grido di spavento e stupore: è suo fratello Tetsuro, che era morto guidando il prototipo del Getter anni fa!
    “Non è possibile…Tetsuro…ma sei tu? Sto sognando? O…o sono morta anch’io?”
    “No, sorellina, non sei morta” risponde il fantasma, sorridendo “Questa è la valle dei morti, dove comanda Baron Samedi. Ascoltami, che ho poco tempo: la cintura. Ricorda la cintura, Michiru…”
    Lo spettro scompare nella nebbia e Michiru esclama:
    “Tetsuro! Tetsuro! Dove sei?”
    La ragazza esce dall’astronave, guardando in giro: nulla, solo una nebbia spettrale.
    La cintura…cosa vuol dire la cintura? Era davvero Tetsuro? Mio Dio…dove siamo finiti?
    La ragazza si guarda la sua cintura, senza capire: poi le viene in mente qualcosa. Barcollando, Michiru torna all’astronave e controlla i comandi. Per fortuna, rispondono. Accende la radio e parla al microfono:
    “Michiru a Getter. Michiru a Getter. Rispondete!”

    Gli apparecchi interni del Getter gemono sotto la stretta spaventosa del serpente. Delle incrinature iniziano a svilupparsi in vari punti del robot, mentre le zanne del mostro affondano più profondamente. Alcuni lampi elettrici compaiono nelle cabine dei piloti.
    “Dannazione” esclama Hayato, sudando freddo. Tirando una leva, nota che la spia che gli interessava è ancora accesa. La sua bocca si stende in un sogghigno.
    Bene – pensa – non tutto è perduto. Ti aspetta una sorpresa, lucertolone!
    La trivella, lanciata in precedenza e finita per metà sottoterra, si alza lentamente, uscendo dal buco che aveva fatto ed obbedendo ai comandi di Hayato. L’estremità appuntita dell’oggetto si volta verso la testa del mostro. Inizia a girare attorno a se stessa, prima lentamente, poi sempre più velocemente, fino a diventare quasi invisibile per la grande velocità, senza il minimo rumore. E’ tutto pronto. Hayato ad un certo punto grida:
    “Colpo perforante alla massima potenza!”
    La trivella parte istantanea, con una velocità superiore persino a quella di un proiettile, trapassando la testa del Kraken con una violenza tale da farla esplodere. Il mostro rimane decapitato e le sue spire cadono all’istante ai piedi del Getter, sotto lo sguardo stupito di Pomba Gira. Quest’ultima, piena di rabbia, grida:
    “Kraken! Non è possibile!
    Per questo la mia furia sarà indicibile!”

    Dal nulla lei estrae una spada e si prepara ad assalire il Getter, ma in quel momento una voce dietro di lei la ferma all’istante.
    “Basta così, Pomba Gira. Hai perso. Fatti da parte.”
    Baron Samedi, coi capelli bianchi agitati dal vento, è comparso camminando a mezz’aria ed osservando i due avversari coi suoi occhi privi di iridi. Il suo vestito lacero mostra la sua pelle cadaverica. Le sue dimensioni equivalgono a quelle del Getter. Pomba Gira, contrariata, abbassa la spada.
    “Obbedisco, mio signore,
    nonostante bruci di rancore.”

    “Possibile che tu non l’abbia ancora capito, Pomba Gira?” continua il Generale, voltandole la schiena ed osservando il Getter “Questo è il regno dei morti. Un regno silenzioso e privo di battaglia. In questo luogo, tutto è finito. I conflitti si fanno fuori da questo mondo: la mia armata di zombi agisce fuori dall’Ade, non dentro”
    La donna non risponde, guardando con ira verso il basso.
    Hayato esclama: “Dunque tu saresti il capo? Baron Samedi?”
    “Esattamente. Sono Baron Samedi, il Signore dei cimiteri, uno dei Sei” risponde l’altro, senza alcun movimento, in totale tranquillità, come se stesse semplicemente conversando.
    “Semmai dei cinque” risponde il pilota “Feral è morto, ed ora tocca a te”
    L’altro non risponde e nemmeno si muove.
    “Bè?” chiede Musashi “Attacchi o fai la bella statuina?”
    “Ti ho già attaccato, non te ne sei accorto?”
    Ryo, Hayato e Musashi restano sorpresi: dov’è questo attacco? Hayato muove una leva per far agire ancora la trivella, ma si accorge di muoversi con fatica: il guanto gli sembra diventato più grande…no, non solo il guanto, tutta quanta la tuta. Persino l’elmetto gli sembra pesante. Poi non aveva mai notato tutta questa polvere sui comandi. Cosa sta succedendo?
    Anche gli altri due piloti provano le stesse sensazioni. Musashi si toglie l’elmetto, e osservando le sue braccia vede che sono diventate magre. Magre e raggrinzite. All’istante si sente raggelare e si tocca il volto. E’ pieno di rughe. E’ diventato vecchio. E dal Getter cadono piccoli pezzi, come se il robot avesse mille anni. Le leve dei comandi si muovono a fatica, perché lentamente si arrugginiscono. Pure Hayato e Ryo, spaventati, si accorgono di essere invecchiati all’istante. Il Getter, immobile, trema come se stesse per crollare su se stesso. Un po’ di polvere, spinta dal vento, si allontana da lui.
    “Il mio attacco non è fisico come il vostro” spiega Baron Samedi “Non vi ho detto che mi chiamano il Signore dei cimiteri? Al mio comando, alla mia sola presenza, la vita fugge da me. Mi basta uno sguardo, un pensiero, un niente perché tutto intorno a me diventi polvere. La vita vi sta sfuggendo rapidamente di mano e tra poco morirete. Ma non preoccupatevi: dopo tornerete da me. E mi servirete per sempre.”

    Continua qui

    COMMENTI: So che il fratello perduto di Michiru si chiamava Tetsuhito, e non Tetsuro. Ma qui non faccio una storia che si documenta in modo preciso sui personaggi, ma faccio solo un omaggio alle storie dei robottoni, quindi a volte qualcosa modifico, come nel caso di Koji e Alcor. "Tetsuhito" mi è sempre sembrato un nome cretino: almeno per me non suonava bene. Quindi, meglio un bel "Tetsuro". Per l'immagine fisica di Baron Samedi, mi sono ispirato a Simon Garth, lo zombi della Marvel:

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    Edited by joe 7 - 21/1/2016, 15:15
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