Il blog di Joe7

  1. GETTER ROBOT

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    Getter Robot
    By joe 7 il 30 April 2016
     
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    GETTER ROBOT COMMENTO (attenzione spoiler!)

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    GETTER PRIMA VERSIONE: Getter 1 (quello rosso in alto, guidato da Ryo, deputato al combattimento in aria), Getter 2 (quello in mezzo con la trivella, guidato da Hayato, per le battaglie sottoterra), Getter 3 (quello in basso, guidato da Musashi, per le battaglie in acqua): le tre combinazioni del primo Getter prima serie.



    Getter_G
    GETTER SECONDA VERSIONE: Getter Dragon (quello in mezzo, guidato da Ryo, per le battaglie in aria), Getter Liger (quello blu a sinistra, guidato da Hayato, per le battaglie sottoterra: Liger sta per "leone" e "tigre/tiger" insieme), Getter Poseidon (quello giallo a destra, guidato da Benkei, per le battaglie in acqua): le tre combinazioni del Getter G.



    Grazie al benemerito lavoro della Yamato Video, ho potuto visionare tutta la serie - la prima e la seconda - di Getter Robot in DVD: ora posso tirare le somme e fare qualche considerazione generale. Attenzione: per chi non ha visto la serie, ci sono degli spoiler, quindi siete avvertiti.

    Cominciamo dall'inizio della storia: l'Impero dei Dinosauri, un antico popolo rettile, si risveglia da un sonno millenario per riconquistare le terre emerse che in passato gli appartenevano di diritto. A fronteggiare l'attacco interviene il personale del laboratorio del professor Saotome, un grande scienziato che ha concepito e realizzato un robot multifunzionale, composto da tre navette che, a seconda della combinazione, possono dar vita a tre robot differenti. Concepito inizialmente per lo sviluppo spaziale, il Getter Robot (in Italia Space Robot) viene presto convertito a robot da combattimento. Il figlio del professore, Tatsuto, a bordo del prototipo di Getter Robot, perde la vita nello scontro col primo Megazaus o Mechazaurus, un sauro meccanico. Ryo, Hayato e Musashi, tre giovani valorosi, decidono di salire a bordo del vero Getter Robot e dopo un difficoltoso inizio riescono a combinare le tre navette e formare il robot in grado di sconfiggere il nemico. Li aiuterà Michiru, la figlia del professore, alla guida dell'Astronave Comando. Genki, il fratellino di Michiru, è la classica comparsa-bambino nello stile di Shiro del Mazinga. Il nome "Getter" significa "combinazione", che è la caratteristica base del robot, insieme ai suoi misteriosi Raggi Getter, una fonte di energia pulita proveniente dallo spazio che millenni fa provocò l'estinzione dei dinosauri e la lor ibernazione nel sottosuolo.

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    I personaggi della prima serie: Musashi, Hayato, Ryo, Michiru, Genki e il professor Saotome



    Getter Robot è una serie che si basa essenzialmente sul fatto del robot componibile in tre trasformazioni, essendo stato il primo ad avere questo concetto: l'idea fu realizzata da Go Nagai e Ken Ishikawa. E' da notare però che tutti i robot principali di Nagai sono componibili, eccetto Goldrake. Infatti, in Mazinga Z, il robot è composto dalla sua struttura, più il pilder; nel Grande Mazinga, dalla sua struttura e il Brain Condor; Jeeg Robot è il componibile per eccellenza. Potremmo aggiungere Gaiking, che si connette attraverso due parti da unire, tra cui la testa del Drago Spaziale: lo metto in disparte perchè la sua paternità nagaiana è problematica. Solo Goldrake è l'unico "robot intero", che manca solo del suo pilota per partire. Per essere pignoli, anche Afrodite A, il robot femmina di Mazinga Z, non è un robot nagaiano componibile, ma "intero" come Goldrake; e lo stesso si potrebbe dire di Boss Robot e Minerva X (essendo un robot "vivente", non ha parti scomponibili). Si potrebbe aggiungere il Gloizer X, realizzato da Nagai e Ota, ma il robot deve subire una trasformazione alla "Daitan 3" da astronave a robot, quindi non è esatto dire che il robot resta inalterato. In ogni caso, il Getter Robot è stato il primo robot apertamente componibile, sviluppando fino all'estremo le "combinazioni" dei due Mazinga. Il problema è che, oltre a questo, non ha molto altro da dire. Infatti, i personaggi della serie sono assai poco caratterizzati.

    Ryoma (Ryo) Nagare diventa il capo e guida la squadra Getter quasi per caso e, oltre al fatto che guidi il Getter 1, non ha altro da raccontare su di sè. I vaghi cenni sul fatto che giochi a calcio e che abbia un padre karateka non riempie di molto la sua vuotezza psicologica. Non ha nemmeno relazioni con Michiru, la ragazza del gruppo: insomma, è un signor nessuno. In ogni caso, il suo nome, Ryoma, contiene la parola "dragone": un richiamo forse ai dinosauri che combatte e al fatto che guiderà nella seconda serie il Getter Dragon. "Nagare" invece significa "corrente, flusso": forse per indicare che è lui il capo del gruppo che quindi "guida il corso" della battaglia.

    Hayato Ijuin o Jin è il classico ribelle carismatico, ma di lui non si sa quasi niente. Oltre al fatto di avere una sorella su cui non si sa nulla oltre al nome (Asuka), e un padre che ha abbandonato per via di conflitti familiari, non ha altro. Si sa solo che è morta sua madre e che ne venera il ricordo, e che porta l'immagine di Michiru nascosta nella croce che porta al collo: ma sono fatti che non si sviluppano mai, diventano irrilevanti per il personaggio (soltanto negli ultimi tre episodi di Getter Robot G questa caratteristica si svilupperà: ma per tutta la durata di entrambe le due serie non se ne farà mai cenno). Come Ryo, Hayato è essenzialmente un guscio vuoto. In ogni caso, "Hayato" in giapponese significa "uomo falco", cosa che indica sia le sue elevate capacità fisiche che le capacità del suo mezzo: infatti, il Getter 2 e, successivamente, il Getter Liger è il più veloce dei tre robot, conforme al falco, che di norma è superiore a tutti gli altri animali sia per la velocità che può raggiungere in volo, sia per la straordinaria rapidità con cui si cala in picchiata. Inoltre, "Hayato" indica anche il suo carattere ribelle e anticonformista: infatti, in Giappone era esistita la popolazione giapponese degli Hayato, che ha combattuto spesso contro l'autorità imperiale giapponese. "Jin" invece indica persona buona e caritatevole in giapponese, mentre in cinese significa "oro": come dire, una "persona d'oro". Infatti, Hayato, nonostante il suo carattere ribelle, è generoso fino al sacrificio, cosa che richiama il cristianesimo: infatti, Hayato ha al collo una croce, appunto, d'oro, e sarà quello l'oggetto che lui lascerà a Michiru nell'ultima battaglia contro i demoni.

    Musashi Tomoe è l'unico che è meglio caratterizzato, vista la sua attività di judoka, il suo essere innamorato di Michiru (e da lei non ricambiato) e di avere degli amici come Joho o dei conoscenti, e anche dei rivali in amore come Monji. La storia mostra anche il suo rapporto affettuoso con la madre. La serie del Getter Robot si sarebbe anche potuta intitolare di conseguenza: "Musashi e i suoi due amici anonimi". Il suo nome si richiama a Miyamoto Musashi, considerato il più grande samurai della storia giapponese. Infatti, Musashi porta sempre con sè la sua katana, inutile nell'abitacolo del Getter, ma con un suo profondo significato simbolico. Infatti, prima di partire per l'attacco suicida contro la base dei dinosauri, Musashi lascerà la sua katana a Michiru, cosa che poi Hayato imiterà nell'ultima storia contro i demoni. Tra l'altro, Musashi è anche il nome antico di una provincia del Giappone che comprendeva la città di Edo, che poi diventerà Tokyo. Quindi è un nome che più giapponese di così non si può: la stessa nave da battaglia della Seconda Guerra Mondiale, la più grande e potente mai costruita in Giappone, gemella della nave Yamato, si chiamava appunto Musashi (più precisamente, "Musashimaru": la nave Musashi) e fu affondata dagli Alleati nel 1944: un finale che richiama la morte di Musashi. Il cognome di Musashi, "Tomoe", curiosamente è un nome di donna: ma è un richiamo a Tomoe Gozen, che fu la più grande guerriera samurai dell'antichità giapponese. In sostanza, Musashi, tra i tre, è il guerriero per eccellenza.

    Benkei Kuruma, il sostituto di Musashi, è piuttosto incolore: oltre ad essere una specie di "omone forte e buono che vuole bene ai bambini e agli animali" non ha nulla di più. Si potrebbe aggiungere che Benkei è il nome di un personaggio leggendario del Giappone, dotato di grande forza. "Kuruma" invece significa "macchina" o "ruote": sarebbe quasi da dire che Benkei è la "ruota di ricambio" di Musashi!

    Michiru Saotome è una ragazza incolore che pensa solo a gestire la squadra Getter. La sua missione è solo quella di attaccare i dinosauri o i demoni: di femminile ha ben poco. Non ha nessuna profondità psicologica e non ha relazioni particolari con nessuno: è un personaggio "morto". Michiru è anche la donna più frigida delle serie nagaiane, insieme a Miwa: sono entrambe delle vuote macchine da combattimento e nient'altro. Soltanto negli ultimi tre episodi di Getter Robot G Michiru mostra di avere un affetto particolare per Hayato; inoltre, è la prima donna che guida il robot del protagonista. Infatti, nell'ultimo episodio di Getter G guida il Getter Liger di Hayato. Comunque, i sentimenti sono poco sviluppati in Getter Robot, che è solo una serie di combattimento puro e poco più. Mi ha colpito in particolare l'ep15 di Getter Robot G, in cui compare il personaggio femminile di Choko, detta anche Hotaru, la ragazza demone che non solo fa innamorare di sè tutti e tre i personaggi della squadra Getter, ma mette in crisi anche Michiru.

    Choko_2 Choko
    Fan art del demone femmina Choko/Hotaru, versione con corno (quella vera) e senza (quella falsa)



    Ma in quell'episodio Michiru non appare seccata perchè i tre ronzano attorno a Choko, ma perchè la ragazza demone si è dimostrata più brava di Michiru nel nuoto. Insomma, l'aspetto sentimentale in Michiru è praticamente zero e la scena finale della serie, con Michiru che mostra il suo affetto verso Hayato, sembra messo lì a caso. Passando al significato dei nomi, Michiru significa "pienezza", "saggezza", "insegnamento": infatti, Michiru, con la sua Astronave Comando (prima serie) o Lady Command (seconda serie) fa da guida e da esploratrice alla squadra Getter, e a volte anche da istruttore. "Saotome" significa, letteralmente, "ragazza giovane e nubile": quindi sembra che Michiru non si sposerà mai...

    Il bambino Genki Saotome, fratello di Michiru, è furbo nel manipolare Musashi e diventa amico di Benkei, ma, oltre ad essere malizioso non sa fare altro. Come dice il nome, Genki è un bambino energico e allegro ("Genki" in giapponese significa buona salute).

    Il professor Saotome gestisce tutto con fermezza, ma la sua unica caratteristica psicologica è quella di andare in giro trasandato. A volte si pensa che il suo nome sia Hakase, visto che nella versione originale lo chiamano così: ma "Hakase" è solo un titolo onorifico che sta per "professore", "direttore". Quindi non si sa quale sia il vero nome del professor Saotome. C'è anche la curiosità del doppiaggio italiano che dice sempre "Saotomè", mentre la pronuncia corretta è quella senza l'accento: infatti, si è fatto riferimento probabilmente all'arcipelago africano di Sao Tomè (San Tommaso) per definire la famiglia del professore!

    Il malvagio signore dei Dinosauri, l'imperatore Gool (o Gore), ha la stessa profondità psicologica di un celenterato, visto che in pratica ripete sempre le stesse frasi, ed è l'unico imperatore nagaiano che si umilia tremando di paura davanti ad uno sconosciuto Gran Diavolo Uller, di cui non si sa praticamente niente, tanto che, quando muore alla fine, gli spettatori si chiedono: Ma si può sapere chi cavolo era quello? I sottoposti di Gool sono il generale Bat e lo scienziato Galleli o Galek (che compaiono solo diversi episodi più avanti, come se all'inizio della serie non li avessero ancora inventati: un altro segno di una certa trascuratezza con cui è stata fatta la serie).
    Passando ai nomi, Gool non ha un significato chiaro, a meno che non sia Ghoul, una sorta di demone arabo mangiatore di cadaveri (un antenato degli zombi, in sostanza). Se invece il nome è Gore, bè, è tutto un programma: "gore" significa sanguinolento, spargimento di sangue. Uller sembra un antico nome tedesco che indica una grande e misteriosa divinità. Bat ovviamente significa pipistrello in inglese, mentre Galleli/Galek sembra essere stato un omaggio allo scienziato pisano Galileo.

    Nella prima serie del Getter Robot ho trovato interessanti solo gli episodi del Texas Mack, ep21, e della principessa Gora con la sua versione femminile del Getter, il Getter Q, ep22. Tra l'altro, la "Q" sta per "queen", regina. Nella versione italiana è chiamata invece "Getter D", con la quarta lettera dell'alfabeto per indicare che è il quarto getter.

    Getter_Q
    Il Getter Q, la versione femminile del Getter: compare solo nell'ep22 della prima serie, "La tragedia di Getta Q"



    Dopo la morte di Musashi, inizia il Getter Robot G (in Italia Jet Robot) e arriva l'Armata dei cento demoni: e anche qui, come coi dinosauri, non si capisce bene da dove cavolo vengano, nè se hanno un certo rapporto con la precedente armata dei dinosauri. L'imperatore dei dinosauri Gore obbediva al Gran Diavolo Uller, ma non si è mai chiarito se questo Uller facesse parte dell'Armata dei Cento Demoni. Di certo questi demoni non appaiono molto originali: l'Imperatore Brai sembra il gemello di Re Vega, e il Maresciallo Hidler è un Hitler con le corna. A parte questa idea strampalata, Hidler non sarà altro che un misero esecutore, magari un pò meschino, ma niente di più. Lo scienziato Guller, bè, è un anonimo scienziato che si chiama Guller e basta. Non hanno fatto un gran sforzo di fantasia con questi nemici. Si può dire inoltre che il nome "Impero dei Cento Demoni", detto Hyakki nella serie (in giapponese "hyakki" significa cento) fa parte del folklore giapponese. Infatti, la "processione dei Cento Demoni" è famosa in Giappone. Nell’originale i demoni sono detti Oni (gli stessi di Lamù) e portano tutti le corna, compresi i mostri, detti Demone Toro, Demone Orco, eccetera.

    lam_sdraiata
    "L'armata dei Cento demoni/Cento Oni? Sono miei lontani parenti cattivi e cornuti" commenta Lamù.



    I demoni hanno fissato delle basi nascoste in vari punti della Terra, dove degli umani sono stati trasformati in demoni (demoniadi): questi, insieme ai demoni veri, hanno un aspetto normale, che si modifica quando vogliono tornare nel loro aspetto normale, con un corno sulla fronte (a volte due ai lati), bocca con zanne e artigli. Passando ai nomi, Brai o Burai in lingua hindi (in sostanza, la lingua indiana) significa malvagità, divinità malvagia, negatività. Hidler ovviamente è la versione giapponese di Hitler. Guller significa "ingannatore": infatti, nell'ultima battaglia aveva ingannato la squadra Getter facendo credere loro che il suo mostro speciale fosse stato distrutto.

    Il Getter Robot, come ho detto prima, è stato frutto dell'opera di Go Nagai e Ken Ishikawa: fu realizzato nel 1974, cioè un anno assai impegnativo per Nagai. Infatti, nello stesso anno, realizzò l'anime del Grande Mazinga, in cui sembra che Nagai si sia impegnato di più che col Getter. In ogni caso, la prima serie di Getter Robot, nonostante le sue carenze, è ben strutturata, con vari personaggi che restano impressi: la figlia dell'Imperatore Gore, il Texas Mack, l'inventore scalcinato Monji, insieme al suo aiutante Joho e il robot Asataro. Tra l'altro, Monji è il discendente di Kunisada Chuji, un personaggio realmente esistito nel periodo Edo (periodo feudale), che difendeva i contadini dai signori locali.

    Ma è nella seconda serie che si nota una certa trascuratezza: oltre al nuovo design del Getter Robot G, i nemici e le storie non appaiono particolarmente interessanti, a parte la storia della donna demone Choko. Credo che questo sia dovuto al fatto che il Getter Robot G sia stato realizzato nel 1975, contemporaneamente alla realizzazione delle opere più impegnative di Nagai: Jeeg Robot e soprattutto Goldrake. Non potendo occuparsi di tutto, secondo me Nagai è stato costretto a trascurare il Getter G. Non mi sembra un caso il fatto che il capo dei cattivi sembri il gemello povero di Re Vega e il luogotenente un banale Hitler con le corna: sembrano le prime idee che possono venire in mente nel fare un cattivo. Probabilmente il Getter G fu imposto a Nagai per continuare il successo del primo Getter.

    Per concludere, devo sottolineare che la seconda caratteristica particolare del Getter, oltre ad essere un robot componibile, è anche quella di essere un robot tragico: la storia inizia infatti con la morte dei tre piloti ufficiali del Getter, tra cui il fratello di Michiru, Tatsuhito (o Tatsuto), insieme con la distruzione del prototipo del Getter Robot. Per una curiosa simmetria, la prima serie finisce con la distruzione del Getter Robot e la morte di Musashi. E nella seconda serie si mette a rischio la vita di un altro pilota della squadra Getter, in un parallelo con la fine di Musashi. Decisamente un robot molto scalognato. Anche perchè piuttosto trascurato dal suo autore: un robot guidato da personaggi anonimi e mandato a combattere contro nemici anonimi. Ed è un peccato, perchè, con le sue potenzialità, la serie del Getter Robot poteva essere usata meglio.

    Inoltre, il Getter è il primo robot ecologista: con il suo concetto di energia Getter pulita e rinnovabile come soluzione ai problemi energetici dell'umanità, è un perfetto testimonial del WWF. Infatti, l'aspetto sociale ed ecologico è molto sviluppato nella serie, a scapito però dell'aspetto umano: le psicologie dei personaggi sono infatti molto povere, come ho detto.

    In ogni caso, più di Go Nagai, Ken Ishikawa è considerato il vero realizzatore del Getter Robot, perchè ha realizzato il suo personale manga sul robot sviluppando certe caratteristiche come i segreti del raggio Getter e approfondendo le tematiche della storia.


    QUI TUTTI I LINK SUI ROBOT

    Edited by joe 7 - 6/12/2021, 21:39
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    Aaah, con uno dei miei primi stipendi mi comprai il cofanetto (tarocco) del Getter Robot.
    Io mi ero addirittura messo a piangere quando vidi l'episodio sulla Getta Queen.
    Negli OAV la squadra Getta avrà un rapporto di rivalità-poi-amicizia con Tesujya Tsuruji.
    Anzi, "Il Grande Mazinga contro Getta Robot G: violento scontro nei cieli" é il mio preferito di tutta l'esalogia nagaiana.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 25/3/2023, 18:56) 
    Aaah, con uno dei miei primi stipendi mi comprai il cofanetto (tarocco) del Getter Robot.
    Io mi ero addirittura messo a piangere quando vidi l'episodio sulla Getta Queen.
    Negli OAV la squadra Getta avrà un rapporto di rivalità-poi-amicizia con Tesujya Tsuruji.
    Anzi, "Il Grande Mazinga contro Getta Robot G: violento scontro nei cieli" é il mio preferito di tutta l'esalogia nagaiana.

    Il Getter - quello con gli occhi esagonali - è stato uno dei robot che più mi sono rimasti impressi, a parte i classici Goldrake, Mazinga e Jeeg. La storia del manga di Ota della Fabbri, in cui il Grande Mazinga e Getter combattevano insieme contro Ghirgan, o Girgillgun o come cavolo si chiamava, per me fu da antologia. Col suo aspetto strano, tutto rosso e quei tre esagoni in faccia, il mantello e le trasformazioni, era qualcosa di unico. Ho sempre avuto la sensazione che avrebbe potuto essere ancora meglio, che insomma abbia una potenzialità che non è mai stata sviluppata fino in fondo. ^_^



    jpg
    La profonda stima e affetto tra i due gruppi. :lol:

     
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    ゲッターロボ Si legge Ghetta Robot (getter robot)
    L’idea delle tre macchine che si combinano venne a un funzionario Toei e fu commissionata alla Dynamic Planning di Go Nagai
    Il getta 1 con la faccia da guscio di tartaruga fu ideato da ken ishikawa. Gli altri due da Go Nagai
    Go Nagai pianificò appositamente i tre robot per cui la trasformazione non fosse riproducibile, di fatto impossibile, nel giocattolo
    I personaggi hanno a che fare con il calcio. Ryoma gioca a calcio nella squadra del liceo, anche Hayato è un calciatore capace. Il nome dell’antagonista è ispirato al calcio ゴール = Goal
    Ciao!
     
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    CITAZIONE (caneparo @ 29/3/2023, 22:02) 
    ゲッターロボ Si legge Ghetta Robot (getter robot)
    L’idea delle tre macchine che si combinano venne a un funzionario Toei e fu commissionata alla Dynamic Planning di Go Nagai
    Il getta 1 con la faccia da guscio di tartaruga fu ideato da ken ishikawa. Gli altri due da Go Nagai
    Go Nagai pianificò appositamente i tre robot per cui la trasformazione non fosse riproducibile, di fatto impossibile, nel giocattolo
    I personaggi hanno a che fare con il calcio. Ryoma gioca a calcio nella squadra del liceo, anche Hayato è un calciatore capace. Il nome dell’antagonista è ispirato al calcio ゴール = Goal
    Ciao!

    Infatti "getta" significa "unione" in giapponese, quindi si potrebbe tradurre il Getter Robot come "robot che si unisce".

    Non ci sono le fonti di quello che dici, comunque è possibile che sia andata così: il Getter è stato un lavoro di equipe, non di uno solo.
     
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    Getter viene da 合体 (gattai) che vuol dire infatti unione.
    Che getta robot fu un lavoro di gruppo è evidente da cio’ che ho scritto.
    L’idea originale fu data da ken ariga della toei al fratello di nagai. La fonte è go nagai stesso e la puoi leggere in questa intervista. Molte volte noi italiani pensiamo che sono i manga le opere originali degli anime perché nei titoli di testa vengono citati gli autori che ne detengono i diritti alla voce 原作 (gensaku = opera originaria) ma nella realtà certi progetti nascono su commissione. È stato cosi per devilman e mazinga z che nacquero da un’idea di nagai venduta alla toei
    https://getterrobot-arc.com/author/
    La storia che il disegno del getta 1 è di ishikawa e di getta 2 e 3 di nagai sono confermati nella intervista citata

    Ciao!
     
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    CITAZIONE (caneparo @ 29/3/2023, 23:06) 
    Getter viene da 合体 (gattai) che vuol dire infatti unione.
    Che getta robot fu un lavoro di gruppo è evidente da cio’ che ho scritto.

    Certo: volevo dire che queste opere sono spesso il lavoro di gruppo di più persone, senza togliere nulla all'importanza di Nagai e Ishikawa.

    CITAZIONE (caneparo @ 29/3/2023, 23:06) 
    L’idea originale fu data da ken ariga della toei al fratello di nagai. La fonte è go nagai stesso e la puoi leggere in questa intervista.

    Ho letto l'intervista, molto interessante, grazie per il link. Ma parla di Takeshi Ariga come autore dell'idea originale, non di Ken Ariga; inoltre, Takeshi Ariga non era un funzionario della TOEI, ma era il produttore della TOEI. Nagai poi ha affidato il manga a Ken Ishikawa: visto il suo superlavoro, Nagai non poteva permettersi di fare anche il manga. Interessante il fatto che Ishikawa abbia realizzato il Getter 1, proprio il mio preferito, tra l'altro. Ma sembra che non gli venissero in mente gli altri due Getter e Nagai gli è venuto in soccorso, realizzando il Getter 2 e il Getter 3. Inoltre a Nagai non importava nulla il fatto che non potessero combinarsi davvero in quel modo: l'importante è la spettacolarità e che lo facciano. Non stavano mica facendo un motore della Ferrari, ma un anime di fantascienza. :lol:

    La storia del calcio non mi è chiara. So che Ryo e Hayato giocavano a calcio, Musashi invece faceva il judo (o il karate, ora non sono sicuro): i nomi Ryoma Nagare e Hayato Ijuin che relazione avevano con il calcio? Non mi sembra che ci siano. Però mi sembra di capire che il nome dell'Imperatore dei Dinosauri Gore, o Gool, abbia a che fare col calcio perchè è lo stesso termine giapponese per dire GOL! :huh: :huh: :huh: :huh: :huh: :huh: :huh: :huh: :huh: :huh: :huh: Questa non l'avrei immaginata neanche fra mille anni.

    Sembra che Ishikawa si trovasse più a suo agio nel fare manga di personaggi mafiosi tipo yakuza: per questo i tre della squadra Getter del manga sembrano una banda di delinquenti, al contrario degli eroi dell'anime. Anche se Nagai ha partecipato alle idee di base, Ishikawa ha sviluppato completamente da solo, o quasi, tutta la saga del Getter. Sembra comunque che l'idea dei raggi Getter sia di Nagai.

    CITAZIONE (caneparo @ 29/3/2023, 23:06) 
    Molte volte noi italiani pensiamo che sono i manga le opere originali degli anime perché nei titoli di testa vengono citati gli autori che ne detengono i diritti alla voce 原作 (gensaku = opera originaria) ma nella realtà certi progetti nascono su commissione. È stato cosi per devilman e mazinga z che nacquero da un’idea di nagai venduta alla toei
    https://getterrobot-arc.com/author/
    La storia che il disegno del getta 1 è di ishikawa e di getta 2 e 3 di nagai sono confermati nella intervista citata

    Ciao!

    Nel caso di Mazinga Z, c'è stato prima il manga di Nagai, poi l'anime, ma era stata l'unica occasione. In tutti gli altri casi, il manga è venuto dopo, infatti. Si tratta, come dici giustamente, di manga fatti su commissione: una cosa inevitabile, visto che era un'altra via, oltre a quella dei giocattoli e dei libri, per sviluppare ulteriormente il successo commerciale dell'anime. Ma i manga e gli anime seguono sempre una loro propria linea narrativa e indipendente, perchè l'anime il manga sono rivolti a un pubblico diverso. Quindi non ha senso fare delle relazioni tra manga e anime, come si fa spesso tra gli appassionati.

    Grazie per tutte le informazioni, davvero molto preziose! ^_^
     
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    Ciao joe!
    Ken Ariga è di certo uno dei produttori storici della Toei! L’ho denominato come “funzionario” per definire il suo ruolo nella compagnia (funzionario = quadro direttivo)
    Però devo correggerti non so dove hai visto il suo nome come takeshi…il nome proprio è 建 = Ken come ken l’aquila dei gatchaman
    Ken Ariga ha lavorato anche su devilman e una caterva di altri progetti Toei
    https://m.imdb.com/name/nm0034809/?ref_=nmfm_nmfm_nm

    Che il nome dell’antagonista fosse legato al calcio non l’avrei immaginato neanche io se non avessi letto quell’intervista (Nagai dice “fu deciso di ispirarsi al calcio di cui io non sapevo assolutamente nulla…), quindi la pronuncia esatta è Gol!
    Ryo(ma) Nagare gioca a calcio e si vede nella prima puntata del cartone, proprio nelle scene di apertura. C’è una puntata intera dedicata al calcio dove Hayato quasi ammazza a pallonate un rivale di Ryo.
    Sto (ri)guardando getta robot coi miei figli, mi mancano solo 3 puntate e lo sto trovando un cartone davvero molto godibile con tanta azione focalizzata sul lavoro di team.
    A riguardo della paternità di certe opere: non c’è dubbio che gli autori “cartacei” siano i creativi, almeno quelli che sviluppano un’idea. Ma bisogna identificare l’universo narrativo principale/originale per lo sviluppo narrativo. In Mazinga Z (e sequel) non c’è ALCUN DUBBIO che l’universo narrativo principale da considerare sia quello del cartone e non quello del/dei manga. È vero come dici tu che la serializzazione del manga è iniziata prima del cartone ma questo fu fatto per una mera scelta commerciale, cosa peraltro comune nel mondo dei fumetti e animazione giapponese. Io ho (purtroppo) letto il manga di nagai ed è munnezza pura che richiama le sue commedie sexy alla cutey honey, abashiri ikka, harenchi gakuen, roba invecchiata malissimo. Mazinga z fu un’idea geniale che Nagai vendette alla Toei mentre discutevano del cartone di Devilman (a sua volta un altro progetto a cartoni ispirato all’idea dell’uomo demone sviluppata da Nagai in Mao Dante). Pertanto fu la Toei a chiedere a Nagai di disegnare il manga di Mazinga e lui lo fece svogliatamente e controvoglia. Questo per dire che il vero Mazinga (& company) è quello televisivo e il suo successo si deve a grandi sceneggiatori come keisuke fujikawa e a disegnatori/animatori immensi come kazuo nakamura e keisuke morishita.
    Getta robot a mio parere rientra in questo gruppo di opere che sono nate principalmente come anime commerciali per vendere giocattoli ma che sceneggiatori e disegnatori leggendari hanno elevato ad opere immortali.
    Pertanto non posso che convenire con te che certi appassionati dovrebbero rivedere le proprie opinioni con l’evidenza dei fatti! I manga, anche quando fatti dai grandi autori, a volte sono riduzioni degli anime e non il contrario
    Ciao!
     
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    CITAZIONE (caneparo @ 30/3/2023, 21:01) 
    Ciao joe!
    Ken Ariga è di certo uno dei produttori storici della Toei! L’ho denominato come “funzionario” per definire il suo ruolo nella compagnia (funzionario = quadro direttivo)
    Però devo correggerti non so dove hai visto il suo nome come takeshi…il nome proprio è 建 = Ken come ken l’aquila dei gatchaman
    Ken Ariga ha lavorato anche su devilman e una caterva di altri progetti Toei
    https://m.imdb.com/name/nm0034809/?ref_=nmfm_nmfm_nm

    Il mio traduttore automatico di google l'aveva chiamato Takeshi, non so perchè. Ho anche controllato: Ken e Takeshi sono proprio nomi diversi. Quindi il nome giusto è Ken Ariga, come hai detto.

    CITAZIONE (caneparo @ 30/3/2023, 21:01) 
    Che il nome dell’antagonista fosse legato al calcio non l’avrei immaginato neanche io se non avessi letto quell’intervista (Nagai dice “fu deciso di ispirarsi al calcio di cui io non sapevo assolutamente nulla…), quindi la pronuncia esatta è Gol!
    Ryo(ma) Nagare gioca a calcio e si vede nella prima puntata del cartone, proprio nelle scene di apertura. C’è una puntata intera dedicata al calcio dove Hayato quasi ammazza a pallonate un rivale di Ryo.

    Mi ricordo infatti che Ryo e Hayato giocavano a calcio, nella prima puntata. E che Hayato sfondava addirittura la rete a pallonate in perfetto stile Holly e Benji. :lol:

    CITAZIONE (caneparo @ 30/3/2023, 21:01) 
    Sto (ri)guardando getta robot coi miei figli, mi mancano solo 3 puntate e lo sto trovando un cartone davvero molto godibile con tanta azione focalizzata sul lavoro di team.

    Dovrei rivederlo anch'io, è da un pò che non lo guardo.

    CITAZIONE (caneparo @ 30/3/2023, 21:01) 
    A riguardo della paternità di certe opere: non c’è dubbio che gli autori “cartacei” siano i creativi, almeno quelli che sviluppano un’idea.

    Dipende: Goldrake, per esempio, non ha mai avuto una versione cartacea prima dell'anime, quindi è nato proprio come anime.
    Se invece intendi dire che Nagai, come mangaka, sia stato un vulcano di idee, bè, è vero: praticamente tutti gli anime, o quasi, sono nati da un manga di un autore. Spesso, tutto parte da un tratto di penna sulla carta...

    CITAZIONE (caneparo @ 30/3/2023, 21:01) 
    Ma bisogna identificare l’universo narrativo principale/originale per lo sviluppo narrativo. In Mazinga Z (e sequel) non c’è ALCUN DUBBIO che l’universo narrativo principale da considerare sia quello del cartone e non quello del/dei manga.

    Infatti, l'anime di Mazinga Z è assai più completo del manga. Anche Capitan Harlock, per esempio, ha l'anime che supera di gran lunga il manga. Invece il manga di One Piece è più rappresentativo dell'anime. Dipende, insomma, dalla qualità del lavoro svolto.

    CITAZIONE (caneparo @ 30/3/2023, 21:01) 
    È vero come dici tu che la serializzazione del manga è iniziata prima del cartone ma questo fu fatto per una mera scelta commerciale, cosa peraltro comune nel mondo dei fumetti e animazione giapponese.

    A volte il manga è prima del cartone, a volte dopo: io volevo solo dire che il manga è stato un altro mezzo per sviluppare di più il boom commerciale basato sul personaggio. E questo è normale: quello che conta è la qualità del personaggio, non le relazioni commerciali. Ci possono essere dei personaggi scarsi di anime con una grande diffusione di manga e giocattoli vari.

    CITAZIONE (caneparo @ 30/3/2023, 21:01) 
    Io ho (purtroppo) letto il manga di nagai ed è munnezza pura che richiama le sue commedie sexy alla cutey honey, abashiri ikka, harenchi gakuen, roba invecchiata malissimo.

    Effettivamente preferisco il manga di Ota. =_=

    CITAZIONE (caneparo @ 30/3/2023, 21:01) 
    Mazinga z fu un’idea geniale che Nagai vendette alla Toei mentre discutevano del cartone di Devilman (a sua volta un altro progetto a cartoni ispirato all’idea dell’uomo demone sviluppata da Nagai in Mao Dante).

    E' vero: nel fumetto Gekiman, dove Nagai parla di se stesso, ne fa cenno.

    CITAZIONE (caneparo @ 30/3/2023, 21:01) 
    Pertanto fu la Toei a chiedere a Nagai di disegnare il manga di Mazinga e lui lo fece svogliatamente e controvoglia.

    Per forza, con tutto quello che aveva da fare: inoltre era come ossessionato da Devilman in quel periodo. Di conseguenza, dava soprattutto delle direttive al suo staff.

    CITAZIONE (caneparo @ 30/3/2023, 21:01) 
    Questo per dire che il vero Mazinga (& company) è quello televisivo e il suo successo si deve a grandi sceneggiatori come keisuke fujikawa e a disegnatori/animatori immensi come kazuo nakamura e keisuke morishita.

    Sono nomi grossi, quelli. Infatti, non c'era soltanto Nagai. Ma Nagai fu comunque il catalizzatore che fece sviluppare questi talenti. Un pò come Stan Lee nella Marvel.

    CITAZIONE (caneparo @ 30/3/2023, 21:01) 
    Getta robot a mio parere rientra in questo gruppo di opere che sono nate principalmente come anime commerciali per vendere giocattoli ma che sceneggiatori e disegnatori leggendari hanno elevato ad opere immortali.

    Si tratta appunto della qualità del personaggio: non importa se su di lui ci fanno un commercio, l'importante è che sia ben realizzato.

    CITAZIONE (caneparo @ 30/3/2023, 21:01) 
    Pertanto non posso che convenire con te che certi appassionati dovrebbero rivedere le proprie opinioni con l’evidenza dei fatti! I manga, anche quando fatti dai grandi autori, a volte sono riduzioni degli anime e non il contrario
    Ciao!

    Sì, a volte i manga sono solo riduzioni degli anime, altre volte è il contrario. Oppure sono di buona qualità entrambi: dipende.
     
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    Allora ho visto il finale di getta robot e sebbene sia un pochino affrettato mi è piaciuto il senso di battaglia disperata che viene dato. Interessante l’idea dell’eroe che muore per amore e il fatto che non viene da un atto kamikaze, come spesso accade in molti anime del periodo (es: gundam) ma per uno sfortunato svolgimento dell’ultima battaglia . Confermo il buon giudizio dato in precedenza: getta robot non si sofferma affatto sulla psicologia degli eroi ma piuttosto si focalizza sulle relazioni umane e professionali del getta team.
     
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    CITAZIONE (caneparo @ 1/5/2023, 23:27) 
    Allora ho visto il finale di getta robot e sebbene sia un pochino affrettato mi è piaciuto il senso di battaglia disperata che viene dato. Interessante l’idea dell’eroe che muore per amore e il fatto che non viene da un atto kamikaze, come spesso accade in molti anime del periodo (es: gundam) ma per uno sfortunato svolgimento dell’ultima battaglia . Confermo il buon giudizio dato in precedenza: getta robot non si sofferma affatto sulla psicologia degli eroi ma piuttosto si focalizza sulle relazioni umane e professionali del getta team.

    Credo che tu ti riferisca al finale di Getter Robot e non del suo seguito, Getter Robot G: infatti è stato un finale insolito per una serie robotica. La psicologia dei personaggi non è molto approfondita perchè a quei tempi contava soprattutto la spettacolarità delle scene di combattimento e delle difficoltà: e, se fatte bene, sono più che sufficienti a reggere una storia. Go Nagai e i suoi assistenti avevano una fantasia fervida che bastava e avanzava per centinaia di storie: la psicologia quindi era la più semplice possibile. Adesso, al contrario, si pensa di più alla psicologia. Chi ha ragione? Dipende dai risultati...

    Comunque il Getter era sempre stata una buona serie: pur non essendo un capolavoro, era assai apprezzabile. ^_^ Anzi, sembra che stiano progettando un live-action di Getter Robot per il 2025. Certi annunci spesso finiscono nel nulla (vedi Gaiking), ma chissà, forse lo faranno...anche se personalmente non ho fiducia nei film basati sugli anime e sui fumetti fatti con attori veri. Si vedrà... :|

    getter-robot-4

     
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