Il blog di Joe7

  1. CIVIL WAR, IL FUMETTO

    By joe 7 il 6 May 2016
     
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    CIVIL WAR (IL FUMETTO, NON IL FILM):
    l'orrore degli eroi senza eroismo e della malvagità esaltata come mezzo per raggiungere il fine.

    image


    In questi giorni, su tutti i cinema italiani proietteranno il film di Capitan America "Civil War". Io andrò a vederlo, naturalmente, ma eviterò di fare riferimento al fumetto originale che uscì in America nel 2007, quasi dieci anni fa. Leggere Civil War a quei tempi fu per me uno shock, e fu il motivo per cui abbandonai i fumetti Marvel per sempre. Osservate bene la scena che ho postato: due eroi, due amici per la pelle che si attaccano con odio, con una violenza come mai era successa prima nelle loro storie. Iron Man sta spaccando letteralmente la faccia a Capitan America, con tanto di sangue sparso. Questo è l'emblema del fumetto di Civil War. Una storia gonfia di odio come mai ne ho viste. Tra l'altro, praticamente è da Civil War che il sangue nei fumetti di supereroi viene sparso a litri: prima c'era già qualche avvisaglia (da Frank Miller in poi) ma da lì è partita la stura del sangue sparpagliato nelle vignette. Il fumetto di Civil War fu l'inizio del capovolgimento degli eroi da persone positive a ributtanti delinquenti, di cui Iron Man fu (ed è) il simbolo: tanto più ributtanti quanto più si sforzano di giustificare i loro atti abominevoli in una visione complessiva. E' un processo di degenerazione dell'eroe che parte da lontano, probabilmente dagli eroi/delinquenti/amorali di Watchmen di Alan Moore e Dave Gibbons, uscito nel 1986, circa vent'anni prima di Civil War. Vista la morale dei personaggi, è difficile non collegare queste due storie.

    Watchmen_Horloge_et_heros_1



    LA PREPARAZIONE A CIVIL WAR

    Un articolo di Comicus spiega bene il percorso storico della Marvel nell'arrivare a realizzare questa storia: è anche da notare che l'articolista mette il fumetto di Civil War nelle possibili "tre storie più amate", poi, come preso dal dubbio, tra le "tre storie più importanti", che credo sia una definizione migliore. Infatti, fu una storia importante sì, ma amata mica tanto. Negli anni '90, la Marvel aveva puntato soprattutto sul merchandising: copertine fluorescenti (dette snobisticamente in Italia "cover" stile Nando Moriconi), numeri uno, copertine in rilievo, eccetera: ma nessun vero impegno nella realizzazione delle storie e quindi nessun vero interesse da parte dei lettori. Ci fu quindi una bolla di sapone: acquisti spropositati di materiale da parte di collezionisti e investitori che alla fine si ritrovarono coi magazzini pieni di carta straccia che nessuno voleva. Per rialzarsi, la Marvel pensò di rinnovare le storie eliminando la continuity (il fatto cioè che tutti i personaggi Marvel interagiscono nello stesso mondo, cosa invece curiosamente presente nei film attuali sui supereroi), rendendo le storie e i personaggi completamente scollegati l'uno dall'altro. Inoltre i personaggi furono tutti rifatti in un universo alternativo detto "Ultimate", che oggi sta per chiudere i battenti per le scarse vendite. E altri personaggi furono modificati un una versione più cattiva - non alternativa, ma presente nel mondo classico della Marvel - chiamata "Marvel Knights", che adesso non c'è più. In sostanza, l'Uomo Ragno/Spiderman, Iron Man e compagnia non erano più dei personaggi veri, o almeno verosimili, con una loro psicologia e storia precisa, come era stato in passato, ma piuttosto dei pupazzetti modificabili in mille modi come il pongo. Una parte della Marvel rimase ancora abbastanza fedele al canone classico (soprattutto i Vendicatori di Busiek, non a caso ristampati in questi giorni): ma tutto crollò dopo l'11 Settembre 2001, con l'attacco alle Torri Gemelle. E' da notare alcune sinistre coincidenze con quel terribile fatto: poco dopo, a Ottobre 2001, uscì Thor 40 (volume 2, autore Dan Jurgens) in cui il padre di Thor, Odino, fece un'azione kamikaze uccidendo Surtur e morendo a sua volta. Addirittura pochi mesi prima, a Giugno 2001, uscì Avengers (Vendicatori) 41 (volume 3, autore Kurt Busiek) in cui Kang, un nemico dei Vendicatori, manda un raggio dal cielo che distrugge il palazzo dell'ONU, sinistramente simile ad una delle Torri Gemelle.

    Torri_Gemelle


    In ogni caso, da allora i fumetti Marvel divennero più violenti, più crudi, più pessimisti, più pieni di colori cupi: non c'era più la fiducia nel domani che, bene o male, gli eroi della Marvel trasmettevano. Solo tre anni dopo (2004), si arrivò al culmine con Vendicatori divisi di Bendis, in cui il concetto classico di Vendicatore scomparve per sempre. In questa storia, con un'altra mossa kamikaze, che richiama sempre l'attentato alle Torri Gemelle, la Visione, uno dei Vendicatori, si schianta con il quinjet sulla base stessa dei Vendicatori, distruggendola: da lì inizia una storia che è un vero e proprio delirio assurdo che non riuscirei a riassumere qui: è senza dubbio una delle storie più brutte che abbia mai letto. In ogni caso, "Vendicatori divisi" si conclude con la Scarlet, una dei Vendicatori classici, che impazzisce e lo scioglimento del gruppo. Da notare, en passant, l'inutile azione kamikaze di Occhio Di Falco contro un'astronave Kree: un'altra azione suicida. Queste sono tutte storie che parlano di morte. In ogni caso, anche dopo Vendicatori divisi i Vendicatori tornarono a riunirsi, ma in diversi modi e con filosofie diverse: il giuramento dei Vendicatori di "non uccidere" per esempio, l'hanno messo nel bagno al posto della carta igienica. Inoltre, inserirono dei personaggi eterogenei che sono per loro natura solitari (l'Uomo Ragno, Luke e Wolverine) per rendere la testata più appetibile, fino all'arrivo di Millar e di Civil War.

    LA STORIA DI CIVIL WAR: L'INIZIO

    I fatti: in una riscrittura totale della storia della Marvel, Mark Millar racconta che, in pratica, sin dall'inizio, i personaggi più influenti della Marvel (Iron Man, Dottor Strange, Reed Richards, Henry Pym, Freccia Nera, Sub Mariner) hanno formato in segreto un'associazione da cupola mafiosa-massonica detta Gli Illuminati, in cui si arrogano da soli, per il semplice fatto di essere dei superuomini, il diritto di influenzare le attività dei supereroi e del mondo. Quindi, gli avvenimenti della Marvel, sin dai primi anni '60 ad oggi, sono tutti da riscrivere, trasformando così degli eroi in sordidi complottatori. Iron Man-Tony Stark è in pratica il capo di questa associazione mafiosa/massonica/illuministica (lo dice anche il nome).

    Illuminati


    Poi, un brutto giorno, nella città (realmente esistente) di Stamford, nel Connecticut, un gruppo di supereroi chiamati New Warriors combatte contro Nitro, un criminale. In questa battaglia, gli "eroi" sono ripresi dalle telecamere, perchè si sta girando un reality show in cui i New Warriors fanno i protagonisti. Tra l'altro, si noti la meschinità dell'idea del reality: un eroe ridotto a pagliaccio da palcoscenico, in perfetto stile Millar. In ogni caso, Nitro provoca una gigantesca esplosione. I New Warriors muoiono insieme agli abitanti della città: centinaia di morti. Per essere precisi, come ripetono ad nauseam per tutta la storia di Civil War, 600 morti, tra cui 60 bambini. Se ci aggiungiamo i protagonisti, i 5 NewWarriors e Nitro, facciamo 6 e abbiamo insieme un bel 666, il numero del diavolo. Sarà casuale, poi Nitro e un New Warrior sono sopravvissuti, ma diciamo che questa idea già puzza di zolfo.

    SUPEREROI NEL MONDO REALE?

    In ogni caso, l'idea della strage di Stamford è, scusate il termine, stupida. A parte il fatto che non capisco perchè abbiano scelto una città vera per fare lo spettacolo della tragedia, invece di inventarne una, il problema di base è che un supereroe non provoca disastri, se no è un supercretino. Ma Millar vuole appunto fare una storia di supercretini, dicendo di "mettere i supereroi nel mondo reale". Ma un eroe coi superpoteri appartiene al mondo del fumetto, non al nostro: metterlo nel mondo reale, facendogli fare massacri e omicidi vari significa umiliarlo, istupidirlo e renderlo un pagliaccio: pericoloso, ma sempre un pagliaccio. Da questo momento in poi, il supereroe sarà sempre messo nel "reale": ma cos'è il "reale" per gli autori attuali della Marvel? Presto detto: politica ed economia; sesso senza senso e con chi ti pare; morale zero e convenienza a mille; psicologia a livello di bambini dell'asilo; marmellata di personaggi per ogni splash-page da mettere ogni due o tre pagine; esplosioni galattiche; crani fracassati, mandibole sfasciate, braccia e gambe amputate, sangue a livelli oceanici. A me sembra ancora più assurdo del normale mondo supereroistico: lo chiamerei film horror. Da adesso in poi non si bada più alla psicologia e alla quotidianità del personaggio: scordatevi l'Uomo Ragno innamorato di Gwen Stacy e preoccupato per la bolletta della luce da pagare. Al suo posto ci sarà sempre un "supereroe" (le virgolette sono d'obbligo) in relazione solo al suo contesto sociale, non al suo mondo interiore e alle sue relazioni personali, rendendolo sempre più assurdo. Se prima i supereroi erano uomini che cercavano di convivere in situazioni difficili, ora gli autori sono attenti solo all'aspetto sociale e attuale, mai a quello umano. In questo modo, non ci sono più dei personaggi veri, ma dei simulacri che rappresentano l'ideologia dell'autore, spesso di estrema sinistra: così può trasmettere le sue idee in un fumetto. Ma torniamo a Civil War.

    CIVIL WAR: LA CONCLUSIONE

    Dopo questa strage, il governo americano emana una legge che obbliga i supereroi a registrarsi ufficialmente alle autorità dicendo pubblicamente il proprio nome, in alternativa dirlo solo ai propri superiori. Ma l'identità segreta è essenziale per un supereroe: in questo modo, invece, prima o poi i criminali sapranno la loro vera identità e le loro famiglie e i loro amici saranno in pericolo. E non c'è programma protezioni che tenga, viso che la gente da proteggere sarebbe troppa, contro avversari sovrumani. Insomma, è una palese violazione dei diritti, non solo dei supereroi, ma anche delle loro famiglie e dei loro amici. Per rimediare al massacro di Stamford, di conseguenza, ne accadranno parecchi altri. Bella soluzione. Ma per Tony Stark/Iron Man questo non conta: è arrivato il suo momento, in cui lui, insieme ai suoi compagni di merende Illuminati, potranno modificare il mondo (almeno quello americano) come vogliono loro. Per prima cosa, usando l'inganno, mandano via Hulk - un loro amico, dopotutto - in un razzo spaziale, così si tolgono dai piedi un pericolo pubblico. Poi preparano una cella per i supereroi ribelli, che sarà in un'altra dimensione chiamata Zona Negativa. Successivamente, sempre per stroncare i ribelli, preparano una squadra speciale di assalto, formata dai più efferati delinquenti al servizio del governo perchè diano la caccia ai ribelli (faranno strage dell'Uomo Ragno, e non scherzo). Questi criminali dovranno obbedire per via di veleni o bombe installate nel loro corpo. Gli eroi che, invece, accettano le condizioni del governo, saranno irreggimentati in scuole di addestramento, così non faranno più disastri, dice Stark, perchè sono addestrati. Che idea balorda: potrei citare un mare di disastri e rovine compiuti da militari altamente addestrati. Come si vede, è un'azione da Russia stalinista, o da Germania nazionalsocialista, o da rivoluzione francese: le sofferenze e i conflitti ottenuti da queste idee aberranti saranno innumerevoli. Scontri all'ultimo sangue tra il gruppo di Iron Man, con gli eroi che sono con lui, contro Capitan America e gli eroi che sono con Cap. Con Iron Man non esiste dialogo: o ti sottometti o muori. Alla fine, Cap finisce in prigione perchè si arrende per via della protesta contro di lui fatta da persone comuni che erano intervenute personalmente nel conflitto tra superesseri.

    Civil_War_fesseria_finale


    Ma chi ci crede ad un'azione simile? Quando due forzuti si prendono a pugni, chi può essere tanto cretino da mettersi di mezzo rischiando la vita? Questa è un'altra pagliacciata di Millar, che vuole così far credere che le decisioni draconiane di Iron Man siano state viste con simpatia dalle persone comuni.

    IL MOMENTO CLOU DI CIVIL WAR

    Siamo alla fine: Capitan America è in cella e finirà sotto processo, e Tony Stark, con la benedizione del Presidente, è diventato il salvatore della patria e il capo dello Shield (l'organizzazione internazionale americana contro il crimine). Tony va a trovare il suo ex-amico e compagno di tante avventure in cella: è da notare che non si toglie mai la maschera. Tony, in sostanza, dice a Cap che lui ha ragione sulla faccenda della registrazione obbligatoria perchè Tony non è finito in prigione e Capitan America invece sì. E' un ragionamento che mostra l'idiozia di Tony: di innocenti che avevano ragione le carceri sono piene. Qui non siamo nella civiltà, ma nella giungla della legge del più forte: io ti ho battuto, quindi io sono nel giusto perchè picchio più forte. La civiltà serviva anche per difendersi da questi concetti aberranti.
    Capitan America, senza la maschera, chiede a Tony/Iron Man se valeva la pena di fare tutte queste mostruosità. Cerca di fargli capire che non è vero il concetto che Tony ha espresso. Ma la risposta di Iron Man è piena di veleno e disprezzo:"Sai...sei proprio un perdente, Capitan America". Il cuore di Civil War di Millar è proprio questa frase piena di veleno: chi osa distinguere tra bene e male è da disprezzare come stupido fanatico e, in ultima analisi, come un perdente.

    Sei_un_perdente_copia



    CONSIDERAZIONI FINALI

    Questa è una tipica storia di sinistra, o di "protesta contro il sistema", dove il protagonista (Capitan America, in questo caso) perde contro il sistema digrignando di rabbia. E' impossibile leggere Civil War in modo rilassato senza indignarsi in continuazione per le oscenità compiute da Tony e per la sua vittoria finale: è una storia fatta per odiare. Con questa orrenda storia, Millar butta nella spazzatura tutta la storia Marvel fatta finora, con le sue amicizie sincere e eroismi, trasformandola in un nauseante piatto di complottismo, inganni, sospetti, rancore e odio senza fine. I personaggi sono stravolti in modo incredibile: o non hanno nessuna profondità psicologica, o hanno la psicologia tipica di funzionari ottusi al servizio di benemeriti macellai. Gli Illuminati sono una sorta di "eroi intellettuali" (ma privi di intelletto) che progettano l'impostazione del mondo a tavolino camminando sui cadaveri dei propri amici, per il bene di tutti, naturalmente. I disegni di Steve McNiven sono iperrealisti all'eccesso, coi personaggi che hanno delle facce che sembrano ricalcate dalle fotografie. Danno un senso di straniamento: dei supereroi disegnati così diventano ancora più ridicoli e meno credibili di prima. In pratica è come se si vedessero davvero delle persone comuni come me e te che vanno in giro vestiti da Gran Dixan o Mastro Lindo. Ma anche la narrazione è assurda: si passa da primi piani (con le facce, a volte, fastidiosamente incollate come se ti guardassero attaccate al vetro), a piani panoramici con mille personaggi che se le danno di santa ragione, o, se va bene, a qualche splash-page ad effetto con solo due o tre personaggi. In ogni caso, si tratta di una costruzione disarmonica che cerca di imitare (male) la trasmissione televisiva e il manga giapponese. Civil War fu anche un punto di svolta della narrazione per immagini: da allora le storie della Marvel furono tutte impostate allo stesso modo confusionario. Ma l'idea stessa di Civil War (il concetto di registrazione e libertà individuale) è troppo complessa da essere adeguatamente sviluppata e risolta in un fumetto supereroistico, dove la semplificazione è d'obbligo. Si deve fare una storia, ci sono dei superesseri: quindi, invece di fare una conferenza (inadatta in un fumetto), è più interessante far vedere dei tizi che si menano. E la complessità della Marvel, della psicologia e del background dei personaggi va a remengo, trasformando tutto in uno squallido ring di super wrestling dove le persone semplicemente si odiano, si pestano e basta, senza badare per nulla alle storie e amicizie passate. Viuuuulenzaaaaaa, direbbe Abatantuono.
    Il classico motto del creatore di supereroi Marvel, Stan Lee, "supereroi con superproblemi", è stato rovesciato nei giorni nostri in "superproblemi con supereroi". Infatti, adesso i veri protagonisti sono i problemi sociali, politici, economici, di attualità, di costume, eccetera (i "superproblemi"), conditi con un pò di supereroi qua e là per fare scena, ma come importanza scenica contano quanto il due di briscola, diventano intercambiabili. Non sono più personaggi, ma emanazioni del pensiero dell'autore.

    Caro Stan Lee, stavolta non dico "Excelsior" (sempre più in alto) come facevi tu, ma "Addio per sempre, Marvel, è stato bello". Spero almeno che il film sia meglio.

    QUI TUTTI I LINK SULLA MARVEL

    Edited by joe 7 - 14/6/2023, 19:44
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    Il fumetto non l'ho letto, ma il film é stato bello e Tony Stark/Iron Man é stato uguale al fumetto, in quanto lui aveva sempre ragione e se gli davi contro, tanti-saluti-quella-é-la-porta.

    Comunque é doveroso precisare che dopo gli avvenimenti di CW, Iron Man divenne un personaggio estremamente odiato, tanto da mettere in pericolo l'uscita del film a lui dedicato con Robert Downey Junior.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 16/8/2020, 12:59) 
    Il fumetto non l'ho letto, ma il film é stato bello e Tony Stark/Iron Man é stato uguale al fumetto, in quanto lui aveva sempre ragione e se gli davi contro, tanti-saluti-quella-é-la-porta.

    Comunque é doveroso precisare che dopo gli avvenimenti di CW, Iron Man divenne un personaggio estremamente odiato, tanto da mettere in pericolo l'uscita del film a lui dedicato con Robert Downey Junior.

    In Civil War i personaggi hanno perso la loro identità e sono diventati dei burattini senza personalità.

    Millar trasformò Iron Man in un despota, traditore dei suoi amici, intelligente, abile, potente e odioso, tanto che la stessa testata di Iron Man ebbe dei problemi con le vendite. Ovvio: chi le vuole leggere le storie di uno così? Ma neanche la mamma dell'autore. Inoltre, se eri contrario ad Iron Man, lui non ti mandava via, ti mandava all'ergastolo in una prigione della Zona Negativa. Amabile come Hitler.

    E Capitan America fu trasformato da Millar nell'acerrimo nemico di Iron Man, mettendo da parte tutte le volte che hanno combattuto insieme e si sono salvati la vota a vicenda, tutto il loro rapporto di amicizia, il loro passato, ogni cosa: praticamente qui Iron Man e Capitan America non si conoscono.

    Poi Millar ci ha aggiunto un pò di eroi scelti a caso dalla parte di Iron Man e altri a caso dalla parte di Capitan America.

    Civil War mi era sembrata una di quelle storie fatte dai bambini coi pupazzi dei supereroi, roba da tutti contro tutti, senza minimamente tenere conto dei personaggi, del loro passato, dei loro sentimenti.

    In Civil War, ma anche in altre saghe come Vendicatori divisi, i personaggi sono diventati tutti delle comparse da utilizzare per mostrare l'ideologia dell'autore. Infatti, in Civil War Millar si accanisce contro lo Stato accentratore e tirannico, trasformando però, assurdamente, Iron Man nell'emblema di quello stato, perchè è ricco e per Millar tutti i ricci sono colpevoli (tra l'altro, Millar si è arricchito con questa storia...)

    Far odiare un personaggio ti farà ottenere degli applausi in rete per la "coraggiosa scelta", ma non ti farà vendere una copia. O fai Iron Man o fai Diabolik, ma non puoi fare Iron Man che fa Diabolik.
     
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    Ricordo una storia pre Civil War in cui Spider-Man e Iron Man facevano squadra per sventare un attentato organizzato da Titanium Man (un nemico di Tony) ai danni di un politico.
    A fine storia però, i lettori scoprivano che era stato lo stesso Iron man ad ingaggiare il suo vecchio nemico, in modo da salvare il politico ed ottenere così la sua collaborazione.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 1/11/2022, 12:45) 
    Ricordo una storia pre Civil War in cui Spider-Man e Iron Man facevano squadra per sventare un attentato organizzato da Titanium Man (un nemico di Tony) ai danni di un politico.
    A fine storia però, i lettori scoprivano che era stato lo stesso Iron man ad ingaggiare il suo vecchio nemico, in modo da salvare il politico ed ottenere così la sua collaborazione.

    Io conosco i supereroi da quando li pubblicavano in Italia coi nomi italiani, quindi Spider-Man per me resta sempre Uomo Ragno e Titanium Man sempre Titanium...A parte questo, non conosco la storia, ma in questi anni hanno travisato Iron Man in modo allucinante, trasformandolo da eroe quale era in una malefica eminenza grigia che giustifica sempre ogni sua abominazione con la frase - errata - che "il fine giustifica i mezzi". Bè, a parte ogni considerazione sui personaggi stravolti come Iron Man, si vede bene come, a furia di fare il male perchè ne derivi il bene, Iron Man sia diventato in sostanza un personaggio malvagio. Perchè chi fa il male, anche per un fine buono, alla fine diventa malvagio. Non puoi fare il male senza diventare malvagio, anche se di poco: però lo diventi.

    Iron_Man_18
    Iron Man quando era il "Vendicatore d'oro" e non seguiva nessun fine che giustificava i mezzi. Allora si parlava di eroi.

     
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    Ho letto alcune storie di Iron Man pubblicate nella collana Super Eroi Classic e comprendo quanto il personaggio sia stato snaturato in Civil War.
    In quelle storie Tony veniva definito un ingenuo idealista.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 8/5/2024, 21:35) 
    Ho letto alcune storie di Iron Man pubblicate nella collana Super Eroi Classic e comprendo quanto il personaggio sia stato snaturato in Civil War.
    In quelle storie Tony veniva definito un ingenuo idealista.

    Ai tempi dei supereroi che erano degni di avere questo nome, Iron Man era "il vendicatore d'oro" per via del colore della sua armatura: viveva amori tragici, affrontava nemici potenti con un cuore malandato che poteva tradirlo in ogni momento, cercava di dare il meglio come poteva anche nelle situazioni più avverse. Erano storie tante volte memorabili, per me: disegnate da George Tuska prima (che ha disegnato per me l'Iron Man perfetto) e dal primo John Romita Junior, poi da Bob Layton, me le ricordo ancora adesso. Poi c'è stato il periodo dei problemi con l'alcool e le storie persero il mordente, secondo me, anche se sono state spesso elogiate in rete. Poi c'è stato il disastro totale di un Iron Man malvagio, perverso, crudele e completamente stravolto in Civil War. Da dimenticare totalmente, sia questo che quello dopo. Preferisco mille volte il classico Vendicatore d'oro.

    archiegoodwinironman8

     
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    Non ho letto "Civil War", anche di recente l'ho avuto tra le mani ad un prezzo conveniente.
    Il fatto è che questi fumetti con colori cupi, superfici lucide che riflettono la luce rendendo complicata la lettura, mi sembra che non siano fatti per essere letti in modo rilassato.
    Forse si trattava di una pessima edizione, non so, ma non ne valeva davvero la pena!
    Da quello che scrivi Joe, è uno di quegli episodi che, pur essendo famosi, hanno fatto "terra bruciata" intorno a loro.
    Voglio dire che, puntando sull'effetto shock e la brutalità, hanno creato delle premesse insostenibili per lo sviluppo dei loro personaggi. Dopo questa guerra tra super eroi, che ne è stato di loro?
    Sono tornati amici come prima? Mi pare impossibile.
     
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    CITAZIONE (Stella di Latta @ 9/5/2024, 11:41) 
    Non ho letto "Civil War", anche di recente l'ho avuto tra le mani ad un prezzo conveniente.
    Il fatto è che questi fumetti con colori cupi, superfici lucide che riflettono la luce rendendo complicata la lettura, mi sembra che non siano fatti per essere letti in modo rilassato.
    Forse si trattava di una pessima edizione, non so, ma non ne valeva davvero la pena!
    Da quello che scrivi Joe, è uno di quegli episodi che, pur essendo famosi, hanno fatto "terra bruciata" intorno a loro.
    Voglio dire che, puntando sull'effetto shock e la brutalità, hanno creato delle premesse insostenibili per lo sviluppo dei loro personaggi. Dopo questa guerra tra super eroi, che ne è stato di loro?
    Sono tornati amici come prima? Mi pare impossibile.

    Non hai letto Civil War? Non hai perso niente e hai risparmiato soldi, credimi.

    I colori cupi, ultimamente, sono di moda nei fumetti. Li ha persino Topolino. Tutte le colorazioni che fanno adesso sono cupe. Anche nei film. Evviva l'allegria, chissà dov'è andata? Sembra che si debba essere tutti cupi per forza e che sia vietato ridere. Eppure, se c'è una cosa che dà salute e sollievo al cuore e allo spirito, è proprio la risata e i colori sgargianti e piacevoli che allietano il cuore. Il cupo, lo scuro, è opprimente, claustrofobico, chiuso, pessimista. E' il colore di chi ama la morte. Non dico che non lo si debba mai mettere, ma solo ogni tanto: se lo metti sempre, invece, vuol dire che nella tua testa c'è qualcosa che non va.

    Quello che dici è vero: dopo una storia così piena di odio, violenza, tradimenti, spietatezze, atrocità, morti come Civil War è assurdo che si possa continuare come prima. Eppure, per continuare a pubblicare storie di supereroi, hanno dovuto farlo per forza, passando sopra a tutte le spaventose violenze - fisiche e psicologiche - provocate da Iron Man e dall'odio della guerra civile che c'è stata. Hanno fatto un'arrampicata sugli specchi che non ti dico. Gli autori sono stati costretti a far finta che Civil War non sia mai successo, o qualcosa del genere. E Iron Man non ha mai chiesto scusa per le sue atrocità e abominii neanche una volta: al massimo ha detto che "questa accusa è una grottesca esagerazione", facendo così la vittima.

    Mi chiedo se ci sia ancora qualcuno della vecchia guardia che abbia continuato a leggere le storie Marvel, dopo questa serie di atrocità. Chi ha continuato a comperare fumetti Marvel lo stesso, credo che siano stati i nuovi acquirenti dopo Civil War, o inguaribili collezionisti: ma non dei lettori che amano i personaggi. Il rapporto che c'era tra personaggi Marvel e i lettori si è guastato per sempre.

    Civil War è stata la morte vera, e definitiva, della Marvel. Quello che c'è adesso al suo posto è solo un baraccone da Luna Park per eventuali visitatori, ma si tratta di storie con pupazzi senz'anima, cadaveri che camminano. Non sono più personaggi Marvel. Anzi, non sono più personaggi e basta. Sono solo manichini.
     
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    In effetti quando leggo L'Uomo Ragno sul quindicinale e poi sulle storie classiche sono queste ultime a colpirmi di più.
    Basti dire che mi sono preso gli omnibus di Roger Stern per avere delle storie qualitative da leggere.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 9/5/2024, 22:21) 
    In effetti quando leggo L'Uomo Ragno sul quindicinale e poi sulle storie classiche sono queste ultime a colpirmi di più.
    Basti dire che mi sono preso gli omnibus di Roger Stern per avere delle storie qualitative da leggere.

    L'Uomo Ragno di Roger Stern è stato un buon periodo del personaggio, quindi vai a colpo sicuro. Comunque è stato un lavoro altalenante, con storie memorabili come lo scontro col Fenomeno, oppure con l'Androide del Pensatore Pazzo e altre piuttosto patetiche, con donne scialbe come Debra Whitman. Poi ha reinserito la Gatta Nera e il personaggio di Goblin.

    Ma di Roger Stern ricordo più volentieri la sua saga su Capitan America con John Byrne e quella dei Vendicatori con John Buscema.
     
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