Il blog di Joe7

  1. CARRELLATA DELLE ULTIME LETTURE

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    Carrellata
    By joe 7 il 26 May 2016
     
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    ANALISI DELLE ULTIME LETTURE

    TEX: LUNGA LANCIA

    Tex_667_Ruju_Ticci


    Tex 666-667, di Ruju e Ticci, Aprile-Maggio 2016. Prezzo: 3 euro e 20 (6.400 lire) ciascuno.
    I disegni di Ticci, uno dei miei autori preferiti di Tex, sono eccezionali come sempre, e la storia è molto elaborata. Ruju ha anche costruito un intreccio coinvolgente, dove il cuore della storia è il rapporto tra i due fratelli: il leale Lunga Lancia, capo dei Cheyennes, e l'infido Unghia di Lupo, diventato capo dei Crow e autore di ripetuti massacri alle spese dei Cheyennes. Tex e i suoi pards intervengono, cercando anche di stroncare il traffico di armi agli indiani Crow per opera di militari corrotti: ma quello che conta, come ho detto, è il rapporto tra i due fratelli, che diventano quasi i protagonisti della storia. Un richiamo a Caino e Abele.
    E' una storia ben elaborata, che mostra chiaramente il fatto che gli indiani non vivevano una vita pacifica prima dei bianchi, come spesso si dice implicitamente. Anzi, vivevano in una situazione di conflitto e sterminio reciproco perenne. Il conflitto tra le due tribù indiane, i Cheyennes di Lunga Lancia e i Crow del fratello traditore, è visto da tutti gli interessati come una cosa accettata, normale. Nonostante tutti i tradimenti di cui vengono rinfacciati i cristiani, solo loro sono stati i primi a dire che tutti sono fratelli perchè figli di Dio e salvati da Gesù, che è Dio fatto uomo. Ma, al di fuori di questo messaggio, non esistono motivi validi che permettano il concetto di fratellanza tra tutti gli uomini del mondo, se non quelli retorici (e vuoti) che trovano spunto, appunto, dal cristianesimo. Oltre al cristianesimo, non esistono altre religioni con questo messaggio "universale", che in greco si direbbe "cattolico" come appunto è chiamata la Chiesa di Roma. Nemmeno le tanto lodate religioni indiane avevano questa universalità.

    ZAGOR CONTRO LE PIRAMIDI

    Zagor_610_Burattini_Torricelli


    Zagor 608-609-610, di Burattini e Torricelli, Marzo-Maggio 2016. Prezzo: 3 euro e 20 (6.400 lire) ciascuno.
    A volte mi chiedo se gli autori di Zagor fanno sul serio o ci prendono in giro. La storia è incredibilmente raffazzonata e senza un vero sviluppo coerente. Sembra una storia fatta "per aggiunta", senza una vera costruzione, ma fatta come in un videogioco: avviene questo nel primo stadio, poi questo nel successivo. Almeno nel videogioco alla fine si arriva al cattivo finale, qui non succede nulla del genere: Zagor affronta demoni, antichi egiziani, si fa cenno al cattivo, che non solo non compare, ma non si è nemmeno sicuri di chi sia. Poi la storia finisce bruscamente e stop. La cosa incredibile è l'impassibilità di Zagor in tutte le traversie che ha fatto. Viaggi nel tempo? Demoni vari? Trappole con punte acuminate? Schiavitù con frustate? Viaggi nell'antico Egitto? Zagor fa tutto questo con lo stesso spirito di chi fa la spesa al supermercato tutte le mattine. Ne avete mai visto uno stupefatto di essere al supermercato? Ecco, a livello emotivo siamo lì. Zagor fa il suo lavoro di Zagor come se dovesse svolgere il suo lavoro come un impiegato qualsiasi e poi tutti a casa. Nei forum questa storia ha preso più critiche di un punching ball consumato da vent'anni di attività. Non è che non sanno fare delle storie buone su Zagor: temo sia peggio. Infatti, temo che non capiscano per nulla il personaggio.

    DON PIPOTTE DELLA MANCIA? PIPPO CHI?

    Don_Pippotte_3155_6_7_Fausto_Vitaliano_Claudio_S


    Topolino 3155-6-7, Fausto Vitaliano, Claudio Sciarrone, Maggio 2016, prezzo 2,50 euro (5.000 lire)
    Un libraio che non ama i fumetti, tuttavia deve venderli, e ama solo occuparsi di bollette da pagare e documenti da compilare. Poi, a causa di una botta in testa, crede di essere Don Chisciotte della Mancia. Va bene, può andare come reinterpretazione di Don Chisciotte. Ma qui Pippo cosa c'entra? Come si fa ad immaginare Pippo che fa un personaggio come il libraio descritto prima? Il problema principale di questo Don Pipotte, insieme ad altri, è soprattutto questo. I personaggi che interpretano questa storia possono essere chiunque. Se al posto di Topolino e Pippo avessero messo Cucciolo e Beppe, sarebbe stata la stessa cosa. Non hanno le loro caratteristiche disneyane, quindi è difficile riconoscerli: è una storia che può andare bene anche in un contesto non disneyano.
    Inoltre, il messaggio della storia è fin troppo semplificato, persino banale: "l'importante è seguire i propri sogni". Ma cosa vuol dire? Don Chisciotte/Pipotte non segue dei sogni, E' in un sogno. Ed agisce nel sogno comportandosi come la persona che crede di essere, cioè un cavaliere. Qui non c'è nessun sogno da seguire, ma c'è un sogno in cui si vive. Il messaggio della storia sembra un'incitazione a rifiutare la realtà, più che a viverla. Ma il messaggio dell'opera originale di Don Chisciotte è più complesso e ben diverso da questa semplificazione alla Disney ("l'importante è seguire i propri sogni" è un tormentone insopportabile che sono stato costretto a sentire in tantissime storie disneyane... sweetdrop-onion-head-emoticon)


    Edited by joe 7 - 11/1/2019, 20:00
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