Il blog di Joe7

Comments: ZAGOR E MISTER NO - 5 (fine)

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    Zagor vive in un luogo isolato, quasi inaccessibile, ma insieme ad un vero amico.
    Mister No abita in una città, ma vive da solo.
    Zagor non è un misantropo, ha tantissimi amici, tra i bianchi e gli uomini rossi, magari li vede una volta all'anno, ma si capisce che non sono rapporti superficiali. Quando si incontrano sono davvero felici di stare insieme.
    Mister No ha dei rapporti complicati con tutti, anche con gli amici. Veri amici anzi non ne ha, anche Esse Esse sembra più un suo alter ego. Questo contraddice un pò quello che dichiara nel suo ultimo famoso discorso, cioè che aveva scelto una città pigra ed indolente per avere più tempo da dedicare agli amici. Compagni di bevute li chiamerei piuttosto.
     
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    E' vero quello che dici: anzi, oltre a non avere dei veri amici (un "compagno di bevute" non è un amico), Mister No non ha neanche una donna. Infatti, nel suo famoso discorso di commiato, non c'è nemmeno la donna che era comparsa più di tutte, l'archeologa Patricia Rowlands. E stiamo parlando del famoso dongiovanni sciupafemmine che ha conosciuto Deborah, Miranda, Anouk e non so quante altre. Neanche una parola per loro. Una scena, quella del discorso, tra le più tristi - e noiose - che abbia mai visto in un fumetto. Come ambiente c'era un bar abbandonato, con le lenzuola stese sopra i mobili, che è roba da becchini. Mister No fa un lunghissimo, pesantissimo, saccente discorso con degli sconosciuti, tra cui una ragazza raccattata chissà dove. L'unico personaggio conosciuto che ascoltava il discorso era solo l'oste, Paulo Adolfo. Alla faccia degli amici. =_=

    Zagor, invece vive davvero tra amici: tutti quanti i comprimari di Zagor hanno sempre un rapporto di affetto verso lo Spirito con la Scure, comprese le donne. Zagor e Mister No sembrano l'uno l'opposto dell'altro, davvero. :huh:
     
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    Dietro la sua parvenza di fumetto avventuroso, Mister No é in realtà una serie pesantemente ideologica, dove Nolitta illustra le sue convinzioni personali e lo si capisce bene dalla descrizione che fa di Manuas nel passato, ingenuamente immaginata come una specie di piccola oasi felice.
    Si vede che col passare del tempo Nolitta era diventato sempre più pessimista e ciò ha influito anche sulla sua narrativa.

    Invece Zagor è una serie d'avventura dove Nolitta ha riversato tutte le sue conoscenze in materia, integrandole con altri generi, rivelandosi non solo un bravo autore ma un vero e proprio poeta.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 6/5/2024, 18:58) 
    Dietro la sua parvenza di fumetto avventuroso, Mister No é in realtà una serie pesantemente ideologica, dove Nolitta illustra le sue convinzioni personali e lo si capisce bene dalla descrizione che fa di Manuas nel passato, ingenuamente immaginata come una specie di piccola oasi felice.
    Si vede che col passare del tempo Nolitta era diventato sempre più pessimista e ciò ha influito anche sulla sua narrativa.

    Invece Zagor è una serie d'avventura dove Nolitta ha riversato tutte le sue conoscenze in materia, integrandole con altri generi, rivelandosi non solo un bravo autore ma un vero e proprio poeta.

    I fumetti ideologici come Mister No durano poco, perchè alla lunga stufano. Ken Parker, Bobo, Orfani, Caravan, Mercurio Loi, i "libri a fumetti che sono assolutamente da leggere" presentati nei vari forum/blog e realizzati da dei carneade mai sentiti prima, eccetera: alla fine chiudono per basse vendite. E per forza: non parlano mai dell'uomo, ma solo della costruzione intellettuale dei sogni dell'autore, che sostiene di aver capito com'è il mondo (una pattumiera, una schifezza, un letamaio eccetera) e lo vuol far mostrare a tutti, perchè lui ha capito tutto. Sono tutti con un'allegria da becchino monco, e vogliono anche essere pagati per leggere le loro lamentele sulla società moderna e su come i lettori non siano mai stati abbastanza (scegliere con una X): ambientalisti, tolleranti, inclusivi, animalisti, di sinistra, rispettosi delle donne, degli omosessuali, dei gender, delle persone di colore, al servizio della povera gente, degli indiani, capaci di fare delle denunce, abbastanza arrabbiati, ribelli, contro il sistema, e il resto aggiungetelo voi. Una lagna che va avanti dal '68 se non prima, ininterrottamente. Molto pubblicizzata, molto mostrata, ma pochissimo venduta. L'idealismo non paga: però apre i salotti dell'intellighenzia.
     
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