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  1. FANFICTION LA GRANDE OMBRA - 105

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    Grande Ombra fanfic
    By joe 7 il 13 July 2016
     
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    FANFICTION GOLDRAKE: LA GRANDE OMBRA 105
    LA SPAVENTOSA FURIA DI GETTER ROBOT

    Se volete seguire la storia sul blog, la prima puntata è qui. Invece, se la volete seguire sul forum, la prima puntata è qui. Inoltre, c'è il riassunto a fumetti delle puntate dalla prima alla 79 qui.

    47a


    RIASSUNTO: Actarus e Venusia si sono sposati e sono andati a vivere su Fleed come re e regina. Rex, il loro figlio appena nato, è stato rapito dall’Oscuro, che lo sacrificherà a Darkhold, il suo pianeta-castello, quando sette stelle saranno allineate, ottenendo così il potere assoluto. Dopo diverse peripezie, gli amici di Goldrake si sono riuniti a Darkhold, proteggendo i sei cristalli disposti sulle torri. Manca il settimo cristallo, da mettere sulla settima torre: Goldrake sta combattendo contro l’Oscuro in persona per prendergli il settimo cristallo. Una volta collocato sulla settima torre, si otterrà la vittoria finale. Intanto, lo scontro si fa più difficile del previsto: tra i tanti, è caduto anche Daitarn 3. Venusia, alla fine, dopo una lunga avventura, è arrivata all’altare del sacrificio per salvare Rex, ma, suggestionata da Sukeli, lo Stregone Nero, sta per sacrificare lei stessa suo figlio…

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    L’orda dei Distruttori avanza, e i cinque rimasti si preparano alla battaglia, anche per vendicare il Daitarn 3, che è stato distrutto davanti ai loro occhi: Boss rimane sulla torre, mentre i due Mazinga, Jeeg Robot e Getter si preparano ad attaccare. Il problema è che questi mostri sono indistruttibili: nemmeno l’attacco solare del Daitarn aveva funzionato contro di loro. Nonostante questo, i quattro avanzano verso l’enorme ondata, quando si accorgono, sorpresi, che i mostri si sono fermati all’improvviso, come se una barriera invisibile li avesse fermati. Guardandosi intorno, per capire cosa sia successo, si accorgono che sono arrivate una grande quantità di astronavi, che si sono disposte in cerchio attorno ai sei cristalli, mandando tutti quanti una luce intensa che si trasforma in una gigantesca barriera di ghiaccio. Jeeg Robot riconosce subito quest’azione: era la stessa di Shizuri, la signora delle nevi, che lui aveva affrontato. Il Watarishi, la barriera di ghiaccio eterno.
    Allora, Shizuri è ancora viva? si chiede Hiroshi. Ma sente all’improvviso una comunicazione, che contatta non solo lui, ma anche gli altri alleati: non è la voce di Shizuri.
    “Sono il Capitano Maltholm dell’Armata del Leone d’oro, al servizio di sua maestà Shizuri. Prima di morire, sua maestà ha dato il comando a Yatsuhashi Ayane, la sorella del vostro compagno Alcor. Lei mi ha spiegato la situazione: siamo capaci di creare una barriera di ghiaccio abbastanza forte da trattenere i Distruttori. Ma non è completa: dovete fare attenzione ad evitare che loro riescano ad entrare”
    “Ho capito, Maltholm” risponde Hiroshi ”Ti ringraziamo. Ragazzi, disponiamoci ai quattro lati di questa barriera e non facciamo entrare questi bestioni!”
    “Altrochè non farli entrare. Li voglio fare a pezzi, per aver ammazzato Banjo!” ruggisce Tetsuya, dirigendosi verso l’area nord, accompagnato da Venus Alfa. Jun è stranamente silenziosa. Jeeg, insieme al Big Shooter, si dirige verso la zona sud. Mazinga Z e Afrodite A non perdono tempo e si dirigono subito verso la zona est.
    Rimangono soltanto i tre della Squadra Getter, che in questo momento sono uniti nel Getter 1, insieme all’Astronave Comando di Michiru. La ragazza li avvisa: i Distruttori stanno forzando la barriera a ovest.
    “Muoviamoci!” grida Ryo, mentre gli altri annuiscono. I Getter Tomahawk sono già in mano al Getter 1. L’impatto contro i giganti senza mente è durissimo: il robot del monte Asama, come veniva chiamato il Getter, non si risparmia per respingerli, nonostante l’incredibile durezza degli avversari. Le armi da taglio, come il Tomahawk o la Trivella, hanno scarsa efficacia sulle loro corazze di super-Gren. Solo col raggio Getter riescono un po’ a rallentarli: inoltre, col loro coraggio, che rasenta la pazzia, i tre riescono a spostare lontano un’enorme mole di Distruttori con la sola forza fisica, spingendoli via a spallate, approfittando della loro momentanea perdita di equilibrio dovuta ai raggi Getta.
    Ma è una battaglia perduta in partenza, se quel maledetto super Gren non si spezza, pensa Michiru, analizzando freneticamente le proprietà di quel misterioso metallo col suo computer sull’Astronave Comando. Non esiste nulla nell’universo che non abbia un punto debole. Tutti ce l’hanno! Anche il super Gren DEVE averlo! pensa agitata la ragazza, mentre effettua con il computer tutte le analisi possibili sui Distruttori, usando il suo scibile di conoscenze scientifiche che suo padre le aveva insegnato. Michiru Saotome, la ragazza prodigio, la chiamavano prendendola in giro a scuola. Ora lo deve dimostrare! Dopo alcuni angosciosi secondi, Michiru trova alla fine una possibilità, che appare sullo schermo. Leggendo, rimane sorpresa…
    Certo, avrei dovuto pensarci prima..è così ovvio! Ma funzionerà?
    Michiru non perde tempo: inizia a trasmettere i dati alla squadra Getter e agli altri combattenti. Non sa che è l’ultima cosa che farà.
    Infatti, uno dei Distruttori, particolarmente grande, praticamente il triplo del Getter, avverte, nel suo primitivo istinto, il pericolo che quell’astronave bianca rappresenta per lui e gli altri dell’orda. Allontanatosi dalla mischia, punta da lontano il visore verso l’Astronave Comando, lanciando un raggio rosso rubino che investe in pieno il bersaglio. Michiru sente attorno a sé una grande luce, dovuta al sovraccarico dell’Astronave Comando. Capisce cosa sta succedendo: spera solo che le informazioni siano arrivate in tempo.
    Tetsuro, fratello mio…madre…RYO!
    Sono gli ultimi pensieri di Michiru, mentre l’Astronave Comando esplode, diventando un globo di fuoco, sotto gli occhi atterriti della squadra Getter. Non riescono a crederci. La loro Michiru è morta. Ryoma Nagare resta incredulo per un attimo, poi capisce cos’è successo. La sua furia cresce come mai è successo prima e il suo ruggito non ha nulla di umano: gettando via il casco, si dirige a velocità spaventosa verso il Distruttore che ha ucciso Michiru, senza badare agli altri, che anzi riesce ad allontanare come birilli.
    “COME HAI OSATO UCCIDERE MICHIRU? TI ANNIENTERO’, DOVESSE ESSERE L’ULTIMA COSA CHE FACCIO!”
    La mazza–tomahawk si scaglia contro il visore del Distruttore, rompendosi però sotto l’urto. Il mostro non si è fatto nulla. Il super Gren ha resistito. Sta per contrattaccare, quando un’altra mazza si abbatte su di lui, nello stesso punto. E un’altra. E un’altra ancora. Senza smettere, anzi, sempre più forte, senza dare al Distruttore il tempo né di reagire, né di lanciare un qualunque raggio, il Getter colpisce con una violenza allucinante. Gli altri Distruttori restano indietro, come intimoriti dall’esplosione di rabbia del Getter. Per quanto primitivi, avvertono l’aura di minaccia che avvolge il robot: Ryo, Hayato e Musashi sono completamente folli di rabbia, non pensando più al cristallo, né ad Actarus, né a tutto il resto. Vedono solo il nemico da schiacciare, annientare, distruggere, non importa in che modo. Quel Distruttore deve morire. Non è vivo, e chi se ne frega? Deve morire. Dopo un continuo colpire nello stesso punto, tanto che le mani stesse del Getter restano consumate, si forma un’incrinatura sul mostro, che si allarga sempre di più, fino a quando si forma un’apertura dove il Getter 1 può infilare le dita, cosa che fa all’istante, allargando sempre di più la fessura, mentre le mani del Distruttore afferrano il Getter per stritolarlo. Ma è troppo tardi: ormai il Getter 1, con uno sforzo titanico, riesce a rompere definitivamente il super-Gren, spaccando in due il gigante e gridando:
    “Questo è per Michiru! CREPA!”
    Il Distruttore cade a terra, ma si alza barcollando, cercando di rigenerarsi. Il Getter 1, nello stesso tempo, si trasforma nel Getter 2 di Hayato, che, con la sua terribile trivella, penetra all’interno del mostro, annientandolo completamente. E, prima che possa esplodere, il Getter 3, o Getter Poseidon di Musashi, con la sua enorme forza, afferra l’enorme bestia meccanica e la scaglia lontano, contro il gruppo degli altri Distruttori: l’esplosione è gigantesca. Il Getter 1 ritorna a formarsi, osservando in silenzio la devastazione provocata. Solo allora, i tre si accorgono delle migliaia di raggi rosso rubino che avevano investito il Getter già da diverso tempo. I comandi non rispondono più. E’ la fine. Ma ormai alla squadra Getter non importa più nulla: Michiru è stata vendicata. Mentre le scintille dentro le cabine aumentano pericolosamente, i tre osservano all’improvviso che è arrivata da loro una comunicazione, che è stata trasmessa anche agli altri robot. E’ di Michiru. L’aveva mandata prima di morire. Riescono ad aprirla e la leggono sorpresi. Lei aveva scritto loro che il super Gren è resistentissimo, ma non ad un attacco continuo e concentrato sullo stesso punto. La stessa cosa che avevano fatto loro. I tre sorridono, sussurrando: “Già fatto, Michi”. Avevano avuto tutti e quattro la stessa idea.
    Siamo stati un ottimo gruppo, Michi…è stato bello, pensa Ryo, ferito alla fronte, ma rilassato, mentre tutto attorno a lui comincia ad esplodere. Hayato si toglie la croce che portava al collo, osservandola con un sorriso.
    Madre…adesso ci rivediamo!
    Musashi incrocia le braccia, esclamando:
    “Vabbè, ora la pianteranno di chiamarmi Musashi l’immortale. In fondo, ero stufo di farmi chiamare così!”
    Il Getter Robot esplode in mille pezzi, accanto ai resti dell’Astronave Comando di Michiru. Ma il loro sacrificio non è stato vano: la barriera di ghiaccio ha avuto il tempo di ripristinarsi completamente e i Distruttori non riescono più a romperla. La squadra Getter del monte Asama ha compiuto l’ultima missione.

    (105 - Continua qui)


    Edited by joe 7 - 14/7/2016, 15:37
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