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  1. JEEG: IL MAKING OF

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    Jeeg Robot
    By joe 7 il 19 Oct. 2016
     
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    JEEG ROBOT: DIETRO LE QUINTE
    (dati da: "Jeeg Robot" di Alessandro Montosi, ed. Jacobelli, collana I love Anime)

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    NASCITA DI JEEG IN GIAPPONE

    Nei primi anni’70, dopo il travolgente successo ottenuto con Mazinga Z, la Toei chiese a Nagai e alla sua società, la Dynamic Planning, di realizzare una serie animata in cui ci siano tre protagonisti alla guida di un robot trasformabile in tre modi diversi: nacque così Getter Robot. Che c’entra questo con Jeeg? C’entra, perché nella lavorazione su Getter era venuta fuori anche l’idea base di Jeeg. Infatti, c’era stata l’ipotesi che i tre protagonisti fossero tre cyborg in grado di unirsi tra loro in tre modi diversi, per poter dare origine a tre robot. L’idea fu poi scartata, ma fu comunque tenuta in considerazione per il futuro.

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    Dopo il successo travolgente di Getter Robot e la conseguente vendita massiccia di giocattoli della ditta Popy relativi al personaggio, la Takara, una ditta di giocattoli rivale, chiese allo staff di Nagai di produrre un personaggio robotico componibile grazie all’elettromagnetismo. Avrebbe dovuto avere una forma di “H”, con parti magnetiche staccabili: sarebbe stato un robot giocattolo rivoluzionario. L’idea di un robot scomponibile comunque era già apparsa in passato nelle storie di Nagai: per esempio, un avversario di Mazinga Z, DeimosF3, poteva scomporsi e comporsi a piacimento.

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    Con Hiroshi Shiba che diventa la testa del robot, il robotico e il biologico diventano una cosa sola, portando così a compimento il processo di immedesimazione del pilota nel proprio automa. Questa è una caratteristica che differenzia Jeeg Robot dalle altre serie nagaiane. Inoltre, un altro elemento caratteristico della serie era fatto che i nemici stavolta provenivano dall’antico Giappone. Ma, in particolare, in Jeeg Robot c'è la presenza della famiglia. Hiroshi, infatti, vive nella propria casa con la madre e la sorella; ha un rapporto “particolare” col padre; è preoccupato per i problemi quotidiani (i soldi per mandare avanti la famiglia, incomprensioni, eccetera). Questo differenzia il personaggio dagli altri: Koji, Tetsuya, Actarus infatti sono orfani e la squadra Getter vive lontano dai suoi familiari.

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    PRIMA IL MANGA

    Un'altra caratteristica che differenzia Jeeg dalle altre serie di Nagai è il fatto di essere stato realizzato prima sotto forma di manga. Di solito, infatti, accadeva il contrario. Il manga, “Kotetsu Jeeg” (letteralmente “Jeeg d’acciaio”), venne pubblicato per la prima volta su una rivista della Kodansha nell’aprile del 1975. Go Nagai si occupò del soggetto e Tatsuya Yasuda dei disegni. Nel manga si trova, a grandi linee, la storia che comparirà nell’anime: il risveglio dal sonno millenario dell’antico popolo Yamatai, governato da Himika e dai suoi tre comandanti: Ikima, Amaso e Mimashi. A contrastarli interviene Hiroshi con Jeeg Robot: la trasformazione, col Big Shooter, è praticamente la stessa dell’anime.

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    NASCITA DELL'ANIME

    Il manga venne accolto molto favorevolmente dai lettori, il che spinse Nagai e il suo staff a collaborare con la Toei Animation per la creazione di una serie animata. All’interno dello staff della serie animata di Jeeg ci furono gli stessi autori dell’anime del Grande Mazinga e Mazinga Z, con Kazuo Nakamura nella sua prima prova come Character Designer, che lo renderà famoso anche all’estero, e Michiyaki Watanabe, già compositore della colonna sonora dei Mazinga, dei quale riutilizzerà alcuni dei brani musicali già proposti. Inoltre, come già accaduto nei Mazinga, anche in Jeeg lo staff colorò il cielo con tonalità emotive e non realistiche (di solito, rosse o verdi) particolarmente efficaci per sottolineare le scene di combattimento.

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    La trama dell’anime, rispetto al manga, ha molte differenze: il manga si interrompe all'arrivo dell'Imperatore del Drago. Inoltre, vennero introdotti nuovi personaggi non presenti nel manga: Shorty, Don e Pancho.

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    Don e Pancho avranno il compito di animare i siparietti comici in grado di addolcire i momenti più drammatici della serie. Anche Don e Pancho, come Boss in Mazinga Z, costruiranno il Mechadon partendo dai rottami di macchine usate. Inoltre, al posto della cornacchia volante di Boss, compare ogni tanto una buffa talpa rosa che deride i fallimenti della scalcagnata coppia. Inoltre, può darsi che i nomi poco giapponesi della coppia – Don e Pancho – siano un omaggio nascosto a Don Chisciotte e Sancio Panza: idealista fino alla follia il primo, pratico sino alla prosaicità il secondo. Inoltre, sarà introdotto nell’anime un altro personaggio che non compare nel manga: il Generale Flora, che avrà un ruolo molto importante nella serie.

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    L’anime di Jeeg Robot fu trasmesso in Giappone dal 5 Ottobre 1975 al 29 Agosto 1976 con un buon gradimento di pubblico, nonostante il numero un po’ basso di episodi: solo 46, contro i 74 di Goldrake o i 92 di Mazinga Z o addirittura i 56 del Grande Mazinga.

    JEEG ALL'ESTERO

    All’estero, Jeeg avrà un grande successo in Spagna, dove verrà chiamato “El Vengador”, il Vendicatore.



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    Edited by joe 7 - 31/5/2023, 17:15
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