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  1. JEEG ROBOT: HIMIKA E GLI YAMATAI

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    Himika
    Jeeg Robot
    By joe 7 il 7 Feb. 2017
     
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    JEEG ROBOT: LA REGINA HIMIKA E IL REGNO YAMATAI

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    Una caratteristica che distingue Jeeg Robot dalle altre opere nagaiane è quella di avere come avversari dei personaggi presi dalla mitologia e dal passato giapponese. Mazinga Z e il Grande Mazinga hanno dei nemici che provengono dal passato occidentale; Gaiking e Goldrake combattono contro gli alieni; Getter Robot ha come avversari il mondo dei dinosauri o dei demoni. Jeeg, invece, ha dei nemici profondamente radicati nella cultura giapponese, e questo lo rende un unicum. Ma chi erano gli Yamatai, o popolo Haniwa, gli avversari al servizio della regina Himika? Qui bisogna fare un viaggio nel passato.

    GLI YAMATAI E LA LORO REGINA HIMIKO

    L’impero Yamatai (o Jamatai) divenne l’elemento principale della successiva unificazione del Giappone, tanto che successivamente il paese stesso sarà chiamato “Yamato”, traendo il nome proprio da quell’antico regno. Questo impero si sviluppò a partire dal 150 – 250 dopo Cristo e il loro primo sovrano fu una regina entrata nella leggenda: Himiko, o Pimiko (chiamata invece Himika in Jeeg). Il suo nome significava “Figlia del sole”: infatti, già dai tempi antichi il sole era visto con venerazione dai giapponesi. Non è un caso, infatti, se il sole è il simbolo della bandiera giapponese.
    La regina Himiko era una potente sovrana nubile, dedita all’uso di arti magiche che le consentivano di entrare in contatto con gli dei. Himiko viveva in un palazzo fortificato, isolata dai suoi sudditi, proprio come il futuro imperatore del Giappone: certi aspetti della tradizione Yamatai infatti rimasero inalterati. Aveva la compagnia di mille ancelle e un solo servitore maschio, che agiva come intermediario tra lei e il mondo esterno. La regina non lasciava mai la sua abitazione: solo i nobili e i religiosi di rango elevato potevano farle visita.

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    L'impero Yamatai era suddiviso in cinque contee confederate, ognuna governata da un alto ufficiale che rispondeva alla regina Himiko:
    - la contea di Ikima (sembra che significhi "montagna dalle cinque vette"), omonimo del Ministro Ikima di Jeeg.
    - la contea di Mimashiwo ("Tre montagne e quattro falde"), un nome che ha ispirato quello del personaggio del Ministro Mimashi di Jeeg.

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    - la contea di Amaso (significato sconosciuto). Da qui ovviamente il nome del Ministro Amaso di Jeeg.

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    - la contea di Mimakakuki
    - la contea di Nakatai
    Si presume che l'impero Yamatai entrò in contatto con la Cina, accogliendo una loro delegazione nel proprio regno. Le leggi e i costumi degli Yamatai erano molto rigidi e severi. Alla morte della regina fu innalzato un gigantesco tumulo funerario al cui interno la seguirono più di cento servitori, ancora vivi, condannati a morire lì dentro.

    HANIWA

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    Il termine "Haniwa" significa letteralmente: "Cilindro d'argilla". Spesso è riferito ai mostri di roccia di Jeeg: ma non si riferisce al popolo di Himika. Infatti, il termine indica le statuette funerarie d'argilla, che gli Yamatai mettevano dentro le tombe di persone importanti. Potevano rappresentare uomini, animali o oggetti: si pensa che le statue raffiguranti gli animali servissero da protezione, mentre quelle raffiguranti gli uomini sostituissero i servi e i parenti più stretti che, in una tradizione precedente, dovevano essere uccisi o sepolti vivi per rimanere accanto al corpo del proprio padrone, come avvenne nel caso della morte della regina Himiko. Di conseguenza, si ritiene che le statue Haniwa fossero di un periodo successivo a quello della regina Yamatai. Questa tradizione cruenta proveniva dalla Cina: anche lì, poi, si diffonderà l’uso di statue di terracotta, simili agli haniwa. Famosa al riguardo è la scoperta dell’"Esercito delle 8.000 statue di terracotta" trovate nella tomba-mausoleo dell’Imperatore cinese Qin Shi Huang.

    CAMPANE DI BRONZO

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    Le campane di bronzo, o “dotaku”, erano alte da 10 centimetri a più di un metro; erano prive di batacchio e quindi non adatte a suonare. E’ più probabile che fossero utilizzate a scopo rituale, come la protezione dei raccolti e l’allontanamento dei loro nemici naturali: libellule, mantidi religiose, ragni. Questi animali erano raffigurati spesso sulle dotaku. Queste “campane” venivano sepolte in gruppo sotto terra, forse come dono agli spiriti della terra per propiziare il raccolto.



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    Edited by joe 7 - 31/5/2023, 17:18
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