LUPIN III: IL MANGA ORIGINALE DI MONKEY PUNCH E LE DIFFERENZE CON L'ANIMEGrazie al sito
Star Crossed wasteland, ho potuto approfondire la conoscenza del manga di Lupin, che non mi è mai piaciuto quando mi capitava di leggerlo, ma che è utile da analizzare per sapere come era Lupin all'inizio. Ed è un Lupin assai diverso da quello che conosciamo, comprimari compresi.
IL LUPIN DEL MANGA: UN TOPO DA FOGNA
All'inizio, Monkey Punch era contrario all'idea di rendere Lupin come discendente dell'Arsenio Lupin originario: avrebbe preferito che rimanesse un personaggio misterioso. Magari avrebbe svelato tutto nelle ultime storie: ma la redazione pensò che fosse più comodo considerarlo come il discendente del ladro gentiluomo. Ma il Lupin dell'anime che noi conosciamo non ha quasi nulla a che spartire col personaggio del manga. Come i ninja disertori di Shirato, il Lupin versione manga è un ribelle e un antieroe: più che a un "ladro gentiluomo", somiglia a un trasandato studente ribelle di sinistra e dimostrante nei cortei. Magro, con una giacca logora, di brutto aspetto e volgare, è molto intelligente e spietato. Ha una grandissima fiducia in se stesso e nelle sue capacità: ogni impresa deve sempre concludersi col successo. E' un donnaiolo imperterrito, ama il vino e i soldi rubati. Non ha nessuna morale ed è una vera e propria carogna, un assassino crudele e senza scrupoli (uccide senza il minimo problema), per quanto questo sia nascosto dietro un paravento di battute goliardiche. Per quanto rida o faccia il comico, la sua spietatezza è terribile, e non tiene da conto in modo assoluto il valore della vita umana, esattamente come i suoi avversari. Agisce con molta superbia e sufficienza, fregandosene di ogni moralità. E' meschino, manipolatore, calcolatore, acido, con comportamenti da primadonna e privo di ogni reale sentimento. La cosa tristemente comica è che spesso fa il moralista nei confronti delle storture della giustizia e dei poliziotti: anche se queste sono vere, non si capisce a che titolo Lupin possa comportarsi da "puro". Insomma, è un vero e proprio criminale, di quelli verament
e schifosi, e questo spiega perchè all'autore Monkey Punch non piacque
"Il castello di Cagliostro", che presentava un Lupin completamente opposto al suo, che era un personaggio modello
"topo da fogna". Nelle ultime versioni animate (
"Una donna chiamata Fujko Mine", "La tomba di Jigen"), il Lupin dell'anime è praticamente simile al personaggio crudele e spietato del manga, senza però quel velo di umorismo e assurdità, rendendolo così un personaggio molto tetro e, a dirla tutta, davvero antipatico.
Sin dall'inizio del manga, Lupin è insieme con Jigen, il pistolero, e successivamente col samurai Goemon. Fujiko compare in modo anonimo (non aveva neanche un nome) per diventare poi "l'elemento traditore" di Lupin. Lo stile di disegno del manga lascia perplessi perchè è stato fatto volutamente da Monkey Punch in uno stile decisamente brutto e sporco, in modo che possa distaccarsi il più possibile dallo stile manga di quegli anni, assi più ordinato, pulito e lineare. Un altro segno di "ribellione" del personaggio e dell'autore: in sostanza, Lupin III è un manga "underground", stile il
Mad americano, appunto. Ma nell'anime classico conosciuto da tutti (soprattutto la seconda serie, quella "giacca rossa") queste caratteristiche sono state modificate trasformando Lupin in una "simpatica canaglia". Lupin ha una faccia da scimmia, non una faccia "bella" tipica dei personaggi del manga: infatti, dice Monkey Punch,
“se l’avessi fatto troppo bello, i lettori non l’avrebbero preso in simpatia”. Apro una parentesi: in alcune delle ultime produzioni, come
"La donna chiamata Fujiko Mine" e
"La tomba di Jigen", Lupin è tornato ad essere l'uomo "brutto, sporco e cattivo" che c'era nel manga. Che, oh, a tanti può piacere, ma a me personalmente non piace per nulla. Anzi. Questi ultimi anime sono coinvolgenti, se vogliamo, ma hanno una sporcizia di fondo, una mancanza dello stile di "commedia" che c'era nell'anime classico (soprattutto della seconda serie), un'atmosfera cupissima che me li rende inguardabili. Per questo qui non ne parlo: a me piace Lupin, ma non
quel Lupin. Originale di Monkey Punch finchè volete, ma è un Lupin che personalmente disconosco. Fine parentesi.
IL JIGEN DEL MANGA: UN UOMO SENZA PERSONALITA'
E' da notare che nel manga i componenti della banda di Lupin non sono un gruppo: ciascuno si muove secondo i suoi interessi, come dice l'autore, che dice di detestare i gruppi. Nell'anime invece sono stati trasformati in un gruppo di amici, cosa che non era nelle intenzioni dell'autore. Jigen Daisuke nel manga non ha una grande personalità: sta insieme con Lupin solo perchè gli conviene e non gli interessa particolarmente essere leale. Va a donne senza problemi: successivamente sarà più abile con la pistola, ma conserverà sempre i suoi atteggiamenti da vero e proprio burino. E non è nemmeno un gran pistolero. Come vedete, non ha nulla del Jigen che conosciamo ed è un personaggio da dimenticare.
IL GOEMON DEL MANGA: UN SAMURAI IMBECILLEMonkey Punch inserì Goemon per mettere un pò di oriente in una storia che appariva troppo occidentale: per questo comparve dopo. Il Goemon del manga ha effettivamente una spada che taglia tutto e segue le ferree leggi del Bushido come nell'anime: ma non le segue molto seriamente e accetta delle eccezioni senza problemi. E con le donne? Se all'inizio appare timido, alla fine ci sta. E, se all'inizio attacca Lupin perchè pagato dai criminali nemici di Lupin (insomma, come un banale killer a pagamento) alla fine sta con Lupin per un motivo veramente scemo: perchè con lui ci si diverte di più. Insomma, ha poco del serio e posato samurai dell'anime
LA FUJIKO DEL MANGA: UNA DONNA SQUALLIDA E VUOTA
Nel manga, Monkey Punch aveva inserito il personaggio di Fujiko come una tipica "Bond-girl", da cambiare ad ogni puntata: ma, siccome le puntate erano settimanali, era impossibile cambiarla ogni volta, quindi rimase così. Come nell'anime, Fujiko è traditrice anche nel manga, ma nell'anime ha una sua profondità psicologica che nel manga è praticamente assente. Accoppiarsi e tradire sono le sole cose che sa fare nel manga, come un automa: non ha sentimenti nè interessi particolari, rimorsi, situazioni, conflitti particolari con Lupin, cosa che invece accade nell'anime. Se la Fujiko dell'anime è più seria e quindi più reale come personaggio, quella del manga è solo un ridicolo passatempo per Lupin. I due non hanno nessun senso della propria dignità o stima e quindi hanno un rapporto molto squallido.
LO ZENIGATA DEL MANGA: UN SERIO E NOIOSO POLIZIOTTOL'ispettore Zenigata nel manga è serio, non fa assolutamente ridere e praticamente ha la stessa abilità di Lupin nel trasformismo e nelle tattiche: Lupin riesce a sfuggirgli attraverso trucchi vari che rendono comunque Zenigata un avversario temibile. Ma questo rende ancora più pesante la storia del manga: un ispettore serio che non riesce a catturare un tizio goliardico ha qualcosa di penoso, mentre un ispettore e un ladro che sanno ridere di se stessi come quelli dell'anime rendono la storia più piacevole da seguire. Se nell'anime Lupin e Zenigata in fondo si rispettano, nel manga non si rispettano per niente e ciascuno cerca di togliere di mezzo l'altro, anche fisicamente.
IL MANGA DI LUPIN: INFLUENZEMonkey Punch dice che, per creare il personaggio di Lupin, oltre, ovviamente, a ispirarsi al Lupin originale di Leblanc, ha preso come spunto i film di James Bond e altri film come:
- l'italiano
"I sette uomini d'oro", che parla di un furto elaborato.
- il francese
"All'ultimo respiro", con la storia di un bandito e della sua ragazza.
- il francese
"Due sporche carogne" dove c'è la figura della donna traditrice dei ladri.
Rossana Podestà in "I sette uomini d'oro"
Inoltre, Monkey Punch ha preso spunto anche dai fumetti americani della rivista underground
"Mad", col ragazzo dalla faccia dai tratti scimmieschi, che darà l'idea dell'aspetto scimmiesco di Lupin. Lupin III nasce quindi come manga: però il Lupin del manga non è Robin Hood, ma solo un ladro e anche un assassino, per quanto la cosa venga mitigata da un umorismo che a volte cade nel pecoreccio. Infatti, il personaggio di Lupin nasce in un periodo tormentato della storia giapponese e non solo: siamo nel clima del '68 e delle contestazioni studentesche, a volte molto violente, organizzate dalla Zengakuren, una organizzazione nazionale delle associazioni studentesche di sinistra. Non siamo lontani dal clima del Leoncavallo e delle case occupate. In quel clima rovente, scrittori e intellettuali sostennero le idee comuniste, come
Yukio Mishima (anche se con posizioni diverse dalla sinistra),
Nagisa Oshima (regista famoso per i suoi film erotici),
Genpei Akasegawa (artista e polemista satirico). Anche diversi autori dei manga furono influenzati dal clima di rivalsa e rivoluzione, come
Sampei Shirato, famoso per Kamui e le sue storie ambientate nel Giappone medievale dei ninja.
Questo clima influenzò anche Monkey Punch, che, sulla rivista settimanale di fumetti
"Action"* creò
Lupin Sansei (Lupin III): la sua prima storia fu pubblicata il 10 Agosto 1967 (la stessa data di uscita del primo numero di Manga Action) e riscosse un buon successo. Si concluse nell'aprile del 1972, cinque anni dopo.
La prima serie animata di Lupin era già iniziata nel 1971, col manga in corso, per concludersi con uno scarso successo (appena 26 episodi: lo standard di durata di un buona serie animata è di almeno 50 episodi) solo un anno dopo, a marzo del 1972: e, solo un mese dopo, il manga di Lupin chiuse i battenti. Successivamente, con le repliche della prima serie animata, Lupin ebbe sempre più successo e nel giugno del 1977 Monkey Punch fece una seconda serie del manga, chiamata
Shin Lupin Sansei (il nuovo Lupin III). Quattro mesi dopo, nell'ottobre del 1977, iniziò la seconda serie di Lupin, la più famosa, detta "giacca rossa", che si concluderà a ottobre del 1980 con 155 puntate. E il manga di Lupin si concluse un anno dopo, nel maggio del 1981, con l'episodio intitolato
"Kanketsuken", cioè "Capitolo finale", in cui Lupin e i suoi compagni muoiono in una trappola di Zenigata che fa esplodere un'intera isola (curiosamente, lo stesso contesto dell'isola esplosiva c'era nel primo episodio della seconda serie). Davanti all'ispettore appaiono galleggianti sull'acqua la fondina di Lupin, la spada di Goemon, la pistola di Jigen e il reggiseno di Fujiko. capitolo chiuso per Lupin, quindi; nell'anime, invece, la scena è richiamata, ma Lupin appare sopravvissuto (si veda
"La cospirazione dei Fuma") e Zenigata nell'anime ne è sconvolto credendo Lupin morto, mentre nel manga Zenigata è completamente indifferente al fatto.
Il fratello di Monkey Punch gli diede una mano negli sfondi: curiosamente, fu lui ad avere l'esperienza del disegno, avendo fatto l'istituto d'arte, mentre Monkey Punch invece frequentò la scuola per tecnici elettronici.
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*Detto anche "Manga Action", era una rivista a fumetti dai toni
seinen (letteralmente, "maggiorenne"), cioè destinati ad un pubblico maturo, non per ragazzi: anzi, era per gli uomini che erano già nel mondo del lavoro o per ragazzi universitari,
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A star crossed blogspot (2)TUTTI GLI ARTICOLI SU LUPINEdited by joe 7 - 19/9/2022, 16:12
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