Il blog di Joe7

  1. IL RITORNO DI REGINELLA

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    Reginella
    By joe 7 il 14 Aug. 2017
     
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    IL RITORNO DI REGINELLA? SE NE POTEVA FARE A MENO (Attenzione spoiler!)
    Ringrazio Alkja, Andy98, Generale Westcock e Andrea87 di Papersera per le loro osservazioni.

    Reginella_1a Reginella_1
    Come si fa a rovinare questi personaggi?
    Facile, li trasformi da innamorati a buoni amici.
    vomiting-onion-head-emoticon


    Su Topolino 3218, 3219 e 3220 (luglio/agosto 2017) hanno pubblicato la storia del ritorno di Reginella in tre parti ("Paperino e la regina fuori tempo"), realizzata da Bruno Enna (sceneggiatura) e Giada Perissinotto (disegni). E' la prima storia di Reginella realizzata da un autore diverso da Rodolfo Cimino, il creatore del personaggio (insieme a Giorgio Cavazzano, che realizzò l'aspetto grafico: infatti ha disegnato la copertina di Topolino 3218, presente qui sopra, in cui si vedono Paperino e Reginella classic style che camminano a braccetto). Sono 23 anni che non si fa più una storia su Reginella (l'ultima fu "Paperino, Reginella e il terribile Vampirione", del 1994), quindi questo dovrebbe essere un evento. Invece, come capita tante volte quando vogliono recuperare i personaggi degli anni passati, è stato un disastro.

    CHI E' REGINELLA?

    Per chi non lo sa, Reginella è la regina del pianeta Pacificus, innamorata di Paperino e da lui ricambiata: in diverse storie riescono ad incontrarsi, però, alla fine, per circostanze avverse, sono sempre costretti a separarsi. La conclusione di ogni storia di Reginella la si può riassumere nella scena seguente (da Paperino e l'avventura sottomarina) , dove Paperino getta al mare il medaglione che le aveva regalato la regina, promettendole che non la dimenticherà mai.

    Reginella_5bis


    Reginella compare in cinque storie:
    - "Paperino e l'avventura sottomarina", Cimino/Cavazzano (1972, Topolino n. 873)
    - "Paperino e il ritorno di Reginella", Cimino/Cavazzano (1974, Almanacco Topolino n. 213)
    - "Paperino e il matrimonio di Reginella", Cimino/Cavazzano (1987, Topolino n. 1673)
    - "Reginella e la minaccia terrestre", Cimino/Cavazzano (1992, Topolino n. 1884)
    - "Paperino, Reginella e il terribile Vampirione", Cimino/ Antoni Bancells Pujadas (1994, MEGA 2000 n. 456: è considerata "non canonica" perchè non disegnata da Cavazzano)

    TRAMA

    La trama di questa storia non è facile da raccontare, perchè è piuttosto ingarbugliata. In una giornata di temporale, Paperino impreca contro il cattivo tempo che non gli permette di dormire sull'amaca, come se fosse una specie di destino avverso, e va lo stesso sull'amaca portando l'ombrello. Anche su Pacificus, il pianeta di Reginella, c'è un temporale continuo e un'alterazione del carattere degli abitanti, che diventano meno pacifici. L'anziano Primo Cerusico, che è il capo della corte attorno a Reginella, ritiene che questo sia dovuto alla regina. Infatti, Pacificus si avvicina alla Terra seguendo la sua orbita, e in questo periodo Reginella, anche se si era fatta cancellare i ricordi su Paperino, col quale ha avuto un rapporto di profonda amicizia, inconsciamente ricorda lo stesso gli avvenimenti passati senza rendersene pienamente conto, e la sua "tristezza subliminale" influenza sia il tempo che gli abitanti. Anche a Paperino, in passato, fu fatta bere una pozione dell'oblio per dimenticare Reginella: ma il problema evidentemente rimane. Il Primo Cerusico, però, ha escogitato un piano: nel suo primo incontro con Reginella ("Paperino e l'avventura sottomarina") Paperino fu sdoppiato, in modo che il suo nuovo "doppio" potesse vivere per sempre con Reginella. Anche se, alla fine di quella storia, le due copie di Paperino furono riunite nel papero originario, fu fatta una copia di backup del Paperino che non conosceva ancora Reginella. Se si facesse fondere anche questa copia backup con il Paperino attuale, tutti i suoi ricordi di Reginella sarebbero cancellati anche a livello subconscio.

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    Ma Reginella, a causa di un complotto di alcuni del Consiglio per destituirla, viene fatta convincere ad andare sulla Terra col Primo Cerusico, dove saranno abbandonati laggiù e i traditori prenderanno il potere. Reginella, con gli occhi bendati dal Primo Cerusico perchè non veda nè si ricordi di niente, riceve da lui un cronografo col quale potrà stare sulla Terra, perchè il tempo è più veloce sulla Terra e Reginella invecchierebbe all'istante. Ovviamente, anche il Primo Cerusico ha un cronografo. Il vecchio va a prelevare Paperino con un trucco, ma scopre di essere stato ingannato dai traditori del Consiglio e di essere stato abbandonato sulla Terra. Reginella, invece, attraverso la modifica del suo cronografo, provocata dagli stessi traditori, è stata mandata indietro nel tempo, in un ambiente primitivo - sempre sulla Terra - dove, priva di memoria, è trattata dagli altri come una regina. Paperino, con l'aiuto del Primo Cerusico, viaggia nel tempo per salvare Reginella. Nel frattempo, l'anziano cerca di contattare il Consiglio per avvertirlo dell'azione dei traditori, ma Pacificus è troppo lontano dalla Terra: perchè avvenga il contatto, c'è bisogno di un apparecchio particolare, che si trova nel Palazzo dell'Elettrochimica di Paperopoli. Siccome il Primo Cerusico non può andarci lui, perchè invecchierebbe all'istante, manda la copia backup di Paperino al suo posto, opportunamente condizionata. La copia fa il suo lavoro, rubando l'oggetto e portandolo al Primo Cerusico, davanti agli occhi sorpresi dei nipotini (che vedono però solo la rapina, non sanno nulla del resto). Intanto, Paperino - quello vero - entra in contatto con una tribù di primitivi che sta costruendo un'enorme statua di Reginella, per scongiurare il pericolo dei temporali, provocati indirettamente da Reginella, dopo la sua apparizione davanti ai primitivi. La regina è nelle mani dello stregone, che la vuole manipolare per esercitare il suo potere sulla tribù. Paperino riesce a incontrare Reginella, ma lei non lo riconosce: il papero viene mandato in cella. Reginella, però, è perplessa riguardo al papero che ha visto e si reca da lui di nascosto: alla fine, Reginella si ricorda di Paperino e lui riesce a ricordare quello che deve fare per riportare indietro Reginella (il viaggio nel tempo ha provocato problemi di memoria anche a lui).

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    Inseguiti dagli uomini primitivi, sono portati sopra la gigantesca statua di Reginella: una grande ondata, provocata dalla tempesta, li travolge. Ma Paperino, nonostante tutto, riesce ad accostare il suo cronografo a quello di Reginella, tornando così insieme indietro nel tempo, davanti al Primo Cerusico. Reginella è svenuta e l'anziano dice a Paperino che, fondendosi con la sua seconda copia, potrà dimenticare del tutto Reginella e non ci saranno più turbolenze atmosferiche. E Reginella dimenticherà totalmente Paperino grazie alla pozione dell'oblio che le darà il vecchio. Paperino è triste, ma acconsente. Reginella si risveglia al pianeta Pacificus, dove i traditori sono già stati smascherati e sono fuggiti: alla regina non viene detto nulla e lei riprende la sua vita normale. Anche Paperino non ricorda più nulla di Reginella: ma sul fondo del mare alcuni sommozzatori scoprono un'antica statua gigantesca, che è quella di Reginella che avevano fatto i primitivi, Forse, un giorno, Paperino ricorderà Reginella nell'osservare quella statua.

    DIFETTI DELLA STORIA

    Per cominciare, questa storia è piena di rimaneggiamenti addirittura spietati sul passato di Reginella e Paperino: il più evidente è quello della trasformazione del loro amore in amicizia, che approfondirò nel prossimo paragrafo. Ma c'è dell'altro: ci sono delle incoerenze col passato di Reginella e con la logica della storia. Per esempio:

    - Reginella non si è fatta mai cancellare i ricordi.

    - Paperino non ha mai bevuto una pozione dell'oblio per dimenticare Reginella. Se vogliamo considerare anche la storia non canonica di "Paperino, Reginella e il terribile vampirione", la pozione dell'oblio riguarda solo quello che Paperino ha passato in quella storia, non i ricordi di Reginella.

    - Paperino fu sdoppiato in "L'avventura sottomarina", ma non ci sono mai state copie di backup. A che sarebbero servite, poi?

    - Inoltre, per essere precisi, Paperino non fu sdoppiato, fu diviso: quella non era la copia di Paperino, ma la sua "parte terrestre", tutto ciò che lo legava alla Terra. Per questo non ha senso quello che dice il Primo Cerusico: il "Paperino-copia", come lo chiama lui, è invece la "parte terrestre" di Paperino e ha solo i ricordi della Terra e amen. E' il Paperino attuale che ha i ricordi di Reginella, e si sarebbe dovuto togliere di mezzo quello e magari sostituirlo col "Paperino copia"/"parte terrestre" se si voleva proprio togliere di mezzo ogni ricordo di Reginella in lui. E' vero che alla fine si ottiene ugualmente lo stesso risultato, ma non ha nessun senso logico.

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    - Non si capisce perchè la fusione di Paperino con la seconda copia-backup cancellerebbe i ricordi di Reginella. Questa fusione era già stata fatta con la prima copia in "L'avventura sottomarina", e Paperino si ricordava di Reginella anche successivamente! Infatti, non era una copia nè un backup: era soltanto una parte di Paperino, e basta. Basta questo a far crollare tutto il senso della storia.

    - Il personaggio del Primo Cerusico è stato stravolto, trasformandolo da obbediente suddito di Reginella in un vecchiaccio intrallazzone e manipolatore di regine. Ne parlerò meglio dopo.

    - Non si capisce bene perchè Reginella dovrebbe essere priva di memoria nel periodo primitivo, come pure Paperino. La spiegazione del Cerusico, che cioè questo sia dovuto a "radiazioni cronotemporali che provocano perdita di memoria" non fa altro che complicare una storia già abbastanza pesante e ingarbugliata di suo.

    - Non ha senso l'arrendevolezza immediata di Paperino davanti al fatto di dimenticare Reginella per sempre e viceversa. In questa scena il loro rapporto è stato trattato davvero come un'amicizia casuale e niente di più.

    - La faccenda dei cerusici traditori è stata risolta sbrigativamente con un cenno di due righe: neanche una vignetta, magari, in cui sono in prigione o scappano. Nulla. E' davvero superficiale come conclusione.

    - E' stato dato uno spazio eccessivo e inutile - ben un terzo della storia! - alla faccenda del Paperino-copia che deve rubare l'apparecchio e ai manipolamenti del vecchio cialtrone Primo Cerusico: una cosa che sa tanto di allungabrodo.

    QUESTA IDEA DELL'"AMICIZIA" E' UNA VERA OFFESA ALLA STORIA ORIGINALE E A CHI L'HA AMATA.

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    In questo "ritorno di Reginella" gli autori, immagino a causa delle direttive disneyane, hanno rinnegato tutto il passato che c'è stato tra i due, trasformando l'amore tra i due in una banale amicizia. Non importa quanto sia considerata "profonda": è una modifica ridicola. Non conta da dove sia partita l'idea, se dalla Disney Italia o dalla Disney americana: non ha comunque senso. Nessuno ha costretto gli autori e i dirigenti disneyani a riesumare Reginella. Se il diktat dei potenti padroni della Disney è "Paperino e Paperina forever", va bene: in tal caso, però, non ha senso ripescare un personaggio e una relazione che non solo contraddicono il suddetto diktat, ma hanno anche fatto sognare vagonate di lettori. Sarebbe stato meglio far finta che non sia mai successo questo incontro e non riesumare niente. Infatti, nel momento in cui si decide di far ricomparire Reginella, si deve necessariamente fare i conti con un passato e una relazione: se non si è capaci di farlo, si sarebbe dovuto soprassedere, invece di tirar fuori banalità da amicicissimi. Per chi è stata fatta questa operazione di ripescaggio? Per i lettori bambini di oggi (se ci sono) che non sanno chi sia Reginella e sarebbero stati benissimo rimanendo nella loro ignoranza? No, è stata fatta per stuzzicare i cuori dei lettori di ieri, che la conoscono e l'hanno amata, invogliandoli a cacciare soldi per un fumetto che magari hanno smesso di comprare. Ora, se si dà la caccia a questi lettori - per farci su dei soldi, o, più poeticamente, "per onorarli" - non li si possono prendere in giro con un "circolare, non c'è niente da vedere, sono solo amici". Se vogliono, possono farlo, ma non si può pretendere che abbiano anche dei complimenti dai lettori per questo. E se lo facessero per onorare un autore storico come Rodolfo Cimino... beh, è pure peggio, lui si rivolterebbe nella tomba. Se la loro idea di rendere omaggio a Cimino è stravolgere una sua opera che ha fatto piangere barili di lacrime per una struggente storia d'amore usando il più bieco dei retconning, sarebbe stato meglio lasciar perdere. Da lettore mi sento preso per i fondelli e non sono incline ad accettare tutto quello che mi passa il convento senza fiatare, realizzando una bieca operazione commerciale. Non ha senso dire che "quelle sono cose che hanno fatto il loro tempo". Se la saga di Reginella ha fatto tanto colpo che, nonostante le poche storie e il tempo trascorso, i fan più e meno giovani ne parlano ancora con affetto, ci sarà un motivo. Questo è un pedestre tentativo di avere la botte piena e la moglie ubriaca: fare tutto l'hype di "Reginella ritorna!" e nello stesso tempo mettere ogni tema scomodo nascosto sotto il tappeto. Questa faccenda della "profonda amicizia" è stata davvero un'azione piuttosto vigliacca e ipocrita a spese degli appassionati di Reginella, che non accetteranno mai una storia simile. C'è chi ha sostenuto che una vera amicizia è più rara di un vero amore (La Rochefoucauld): ma è una frase che non ha senso, perchè l'amore è il livello più elevato di amicizia che ci sia, tanto che non è possibile andare oltre, visto che non esiste un "oltre". Un uomo e una donna che si amano veramente sono anche i due migliori amici che ci siano. Ma sono divagazioni: tornando all'argomento, il rapporto tra Paperino e Reginella era di amore, non di amicizia, e solo di quello si doveva parlare.

    LA VERA REGINELLA NON E' UNA RAGAZZINA CANDIDA IN BALIA DI VECCHIACCI INTRALLAZZONI

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    C'è un altro aspetto che non mi ha convinto in questa storia: la caratterizzazione di Reginella. Nell'originale ciminiano Reginella è una vera regina e una guida riconosciuta del suo popolo: delicata, sentimentale, ma comunque una regina che, al momento del "redde rationem", è consapevole del suo ruolo, sa bene cosa fare e decide in autonomia, senza farsi influenzare da nessuno. Ora, invece, sembra un fantoccio in balia o delle decisioni dei suoi vecchi consiglieri di Pacificus o dei vecchi Stregoni primitivi. La Reginella che ci ritroviamo su questa storia potrebbe tranquillamente essere sostituita da un termosifone, senza per questo andare a stravolgere la storia. Ha esordito come un pupazzetto docilmente asservito a un branco di vecchiacci manipolatori che ne sanno di più di lei, letteralmente bendata, condotta per mano, pupazzetto docilmente asservito, imprigionata "per il suo bene". A parte il breve momento in cui va a incontrare Paperino, in ben tre puntate non ha uno sprazzo di personalità che sia uno. Tappezzeria pura.

    BLABLA DI SPIEGONI FANTASCIENTIFICI PESANTI E INUTILI

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    Per peggiorare le cose (come se non lo fossero già abbastanza), l'autore rende il Primo Cerusico come vero protagonista della storia, visto che è lui che condiziona e influenza tutti i personaggi, buoni e cattivi, e ogni sua azione viene dettagliatamente descritta, a differenza di quelle di Paperino e Reginella, vere e proprie amebe dal punto di vista psicologico. Inoltre, l'autore aggiunge delle spiegazioni fantascientifiche complicate, tanto da essere al livello degli spiegoni infiniti di PK. Per non parlare del clone-backup di Paperino, che occupa praticamente tutta l'azione della seconda puntata! Le spiegazioni astruse del vecchio Cerusico, la faccenda del tempo diverso (che in Cimino era mostrato in modo assai più comprensibile e senza spiegoni da mal di testa), l'apparecchio da rubare prendere, la memoria che se ne va...insomma, una pesantezza incredibile di spiegazioni scientifiche noiosissime, in una storia che dovrebbe essere d'amore, e non una specie di "Libretto di istruzioni sull'uso e manutenzione del cronografo e dell'integrazione dei cloni"! Una storia non solo fatta male, ma anche pesante come il piombo. stress-onion-head-emoticon Siccome, più che una storia di Reginella, sembra essere una storia di PK, qui avrebbe benissimo potuto esserci Lyla Lay al posto di Reginella, con tanto di alterazione del suo programma e classico guasto del suo circuito di dislocazione temporale, più un pizzico di amnesia e di naufragio nel passato. Eppure, ufficialmente, si era cercato di recuperare un target di lettori ben diverso da quello di PK, sebbene poi si sia offerto loro la solita, classica storia di fantascienza e viaggi nel tempo, solo condita con un po' di "amicizia" e "pucciosità".

    PAPERINO E REGINELLA NEANCHE SI INCONTRANO. CHE RAZZA DI "RITORNO DI REGINELLA" SAREBBE QUESTO?

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    Gli unici, fugaci, momenti in cui si incontrano, Reginella non riconosce Paperino e viceversa; poi si riconoscono per scappare insieme e subito dopo separarsi ancora. Neanche quattro parole: solo si dicono i rispettivi nomi, scappano, due o tre frasi concitate nella fuga per trovare qualche soluzione, e amen. Decisamente poco per ben TRE puntate, grazie anche all'allungabrodo del Cerusico che in una intera puntata cerca di contattare Pacificus (ma c'era davvero bisogno di questo dettaglio che non interessava a nessuno?) e della copia-Paperino che va a trovare i nipotini e a rubare l'oggetto per tutta una puntata, oltre ai lunghissimi e insopportabili spiegoni scientifici di cui ho già parlato. In una sola storia, invece, Cimino faceva incontrare Reginella e Paperino molto più a lungo di questa storia a tre puntate che, dal punto di vista emotivo, equivalgono ai documentari sulla vita dei castori. Non c'è poesia, non c'è sentimento: entrambi i personaggi, Reginella e Paperino, non hanno il minimo spessore psicologico, sono solo vittime degli eventi, non approfondiscono niente del loro rapporto. Appena si incontrano, tutto si risolve velocemente, rapidamente, senza un attimo di pausa nè di vero incontro. Ciao e addio. E pensare che il cuore della storia avrebbe proprio dovuto essere l'incontro tra Reginella e Paperino, una cosa che viene trattata invece con fastidio e rapidamente, tanto per giustificare lo scopo ufficiale della storia. Così, invece di amore, abbiamo un mare di conoscenze tecniche che non interessano a nessuno, presentate dal vecchiaccio Primo Cerusico che qui diventa Primo Attore. Questa è una presa in giro, più che una storia. Una storia inutile, insulsa, verbosa e insignificante, il cui tono piatto è stato sollevato marginalmente dai disegni obiettivamente eccellenti della Perissinotto: ma, a questo punto, tanto valeva fare un book solo di immagini a opera della suddetta o magari anche altri autori, tipo “Reginella rivisitata dagli artisti di oggi” e chiuso lì. Se questa doveva essere l’apertura di un nuovo ciclo di storie, ritengo sarebbe meglio sprangare la porta e pensare ad altro. Onestamente, a che è servita questa manovra? A ripescare i fan di ieri? Ne dubito. Da fan di ieri mi sento solo amareggiato e preso in giro. Non ho ritrovato nulla della saga che ho tanto amato in questa storia. Ad agganciare i fan di oggi? Anche qui, ne dubito. Come mezzo per incontrare questi personaggi per la prima volta, questa storia non mi pare proprio un biglietto da visita capace di infuocare gli animi e fargli desiderare di più. Ma del resto, cosa vuoi infuocare quando uno dei capisaldi di questa manovra è proprio lo smorzare un’epica passione? Cosa vuoi infuocare quando i nostri protagonisti sono quasi sempre divisi e/o smemorati e condividono appena una manciata di pagine nel possesso delle loro facoltà e pure lì senza avere neanche uno straccio di conversazione? Quanto coinvolgimento vuoi che provino i tuoi lettori in queste circostanze? Quanto vuoi che gliene importi? Il che, sinceramente, è inevitabile quando crei una storia che si dovrebbe basare su un profondo coinvolgimento emotivo ma lo devi fare con l’esplicito ordine dall’alto “sì, ma non troppo”. Come puoi scrivere una storia su Paperino e Reginella se hai sempre un diktat editoriale che tira le redini al minimo sentore di eccesso di sentimenti? Il risultato, inevitabilmente, sarà una storia stentata e artificiosa, senza vitalità. E lo vediamo qui. Reginella ha un minimo accenno di personalità nel rendersi conto di essere un fantoccio manovrato dallo stregone e nel decidere di sgattaiolare via in cerca di Paperino. Bene. Peccato però che la cosa si risolva in un nulla di fatto: tempo poche tavole, e sono stati ripresi e dati in pasto all’onda anomala. Giusto il tempo di darsi un cinque sott’acqua ed ecco Reginella di nuovo priva di sensi, trasportata a casa e di nuovo sul trono senza accorgersi di nulla, senza sapere nulla, senza fare nulla. Pucciosa e inutile quanto un pupazzo di Hello Kitty. La Reginella di Cimino a questa bambolina le dava tre giri. Paperino se la cava un minimo meglio, ma anche qui andiamo per paragone col vuoto siderale. Alla fine della fiera il personaggio meglio caratterizzato è il Primo Cerusico, il che dice tutto. Addirittura la riunione dei nostri protagonisti è giusto una vignetta buttata lì nel mezzo dell’azione, sia mai che qualcuno si emozioni troppo. Pure la scena sulla statua ha tutto lo spessore di una qualsiasi baracconata di blockbuster estivo made in Hollywood. E con queste premesse, perfino l’addio tra i due mi lascia più che altro frustrato per l’occasione persa: ma come, questi due dovrebbero teoricamente stare per dirsi addio per sempre, sacrificare definitivamente anche il minimo ricordo l’uno dell’altra in nome del bene comune e niente? Non un abbraccio? Almeno due parole su quel che significano l’uno per l’altra? Almeno un accenno a "quanto sia difficile ritrovarsi solo per doversi separare, oh destino beffardo"? No, niente, una manco è cosciente (che dopotutto perché cominciare adesso a farle avere pensieri, opinioni, emozioni, teniamocela pucciosa e inutile) e l'altro è piattamente condiscendente. La cosa da ridere (amaramente) è che questo piattume psicologico da parte di Paperino sia visto dal Primo Cerusico come una cosa buona, tanto da commentare "capisco perchè lei vi consideri speciale". Speciale in cosa? Nel comportamento da ameba?

    CONCLUSIONE

    L'unica cosa qui che si salva sono i disegni della Perissinotto, molto belli, esclusi i paperini, che hanno la testa troppo grossa, anche per dei bambini. Tutto il resto è da buttare e dimenticare, come se non ci fosse mai stato. Ed è meglio così.

    Reginella_6_ok
    Quello che avrebbe dovuto essere e non sarà mai. I disegni della Perissinotto, che ha realizzato questa immagine, sarebbero stati usati meglio.
    Addio, Reginella: oggi non sono più capaci, nè vogliono - a causa dei diktat disneyani - realizzare delle storie alla tua altezza.



    NOTA: Il presente articolo è stato realizzato mettendo insieme, oltre alle mie considerazioni, anche quelle degli altri utenti del sito Papersera col quale mi ero trovato d'accordo. Ecco i vari link: Alkja 1, Alkja 2, Alkja 3, Alkja 4, Andy98, General Westcock, Andrea87. Inoltre, Yugo ha avuto l'idea di paragonare Reginella a Lyla Lay di PK. Chiedo scusa se ho dimenticato qualche post.
    Aggiungo questo link ad un utente della Tana del Sollazzo che dice le stesse cose.



    LINK A TUTTI GLI ARTICOLI DISNEY

    Edited by joe 7 - 13/12/2021, 21:16
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  1. FrancoV
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    Ottima analisi, articolata, ragionata, puntuale e dolorosamente vera. Aggiungo che anche la versione "kawaii" di Reginella è zuccherosamente nauseabonda, e un ulteriore sfregio all'originale.
     
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    Ottima analisi, articolata, ragionata, puntuale e dolorosamente vera. Aggiungo che anche la versione "kawaii" di Reginella è zuccherosamente nauseabonda, e un ulteriore sfregio all'originale.

    Chissà, se la Perissinotto avesse potuto usare una Reginella diversa da quella di questa storia, forse sarebbe stata meno da "manga shojo" per ragazze. Ma è la storia, in certi punti, ad essere "zuccherosamente nauseabonda", viste le sviolinate che tirano fuori sulla loro "grande amicizia che va oltre le barriere del tempo". Come dice giustamente Fear Tear nella Tana del Sollazzo:

    "C'era davvero bisogno di quelle didascalie che descrivono la magia del sentimento che non conosce confini ed è più forte del tempo che influisce sui ricordi e sull'umore e sul destino eccetera? Come faccio a fissarmi sulle vignette ed emozionarmi se ci sono le didascalie che ti spiegano come mi devo sentire?"

    Cioè, non solo questa cosiddetta "storia d'amore" non parla di amore, rifiutando persino il concetto, ma ti spiega anche come ti devi sentire leggendo quel passo o quella vignetta. Un pò come uno che dice una brutta barzelletta e poi te la deve anche spiegare.


    Edited by joe 7 - 18/8/2017, 14:39
     
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  3. Boba Ratt
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    Ma dico: bastava una tavola sola in più verso l'inizio.
    Una tavola in cui i consiglieri notano che Reginella non è più la stessa da quando è uscita dal coma ( così ricollegandosi alla storia precedente ) e si chiedono se mai la potranno riavere indietro come era prima.

    Con quella semplice tavola, il cambiamento di personalità di Reginella sarebbe diventato l'elemento drammatico della storia, e i tentativi continuamente frustrati di farle ritrovare se stessa allora rientrerebbero nel tema.

    Sarebbe comunque rimasta la questione della copia di backup che è inguardabile. Piuttosto allora portala direttamente a vedere Paperino, sperando che così si riprenda, torni in possesso dei suoi poteri e smetta di far piovere. Certo senza la provvidenziale amnesia causata dal backup gli sarebbe toccata la fatica di inventare un finale vero, e magari una frase di chiusura come nelle prime storie.
     
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    Ma dico: bastava una tavola sola in più verso l'inizio.Una tavola in cui i consiglieri notano che Reginella non è più la stessa da quando è uscita dal coma (così ricollegandosi alla storia precedente) e si chiedono se mai la potranno riavere indietro come era prima.Con quella semplice tavola, il cambiamento di personalità di Reginella sarebbe diventato l'elemento drammatico della storia, e i tentativi continuamente frustrati di farle ritrovare se stessa allora rientrerebbero nel tema.

    L'idea non è male, ma il problema è che non c'è nessuna storia precedente in cui Reginella è entrata in coma. E in questa storia nessuno ritiene Reginella diversa da com'era prima. Insomma, questa storia di Reginella che hanno fatto non tiene nemmeno da conto il suo passato.

    Sarebbe comunque rimasta la questione della copia di backup che è inguardabile.

    DECISAMENTE inguardabile come sviluppo della storia. Una lunghissima e inutile digressione.

    Piuttosto allora portala direttamente a vedere Paperino, sperando che così si riprenda, torni in possesso dei suoi poteri e smetta di far piovere. Certo senza la provvidenziale amnesia causata dal backup gli sarebbe toccata la fatica di inventare un finale vero, e magari una frase di chiusura come nelle prime storie.

    Diciamo che è stata un'occasione mancata. Ma dubito che si sarà capaci di fare in futuro delle storie decenti di Reginella: purtroppo, i divieti imposti dall'alto, in cui la parola "amore" è vietata, taglierebbero le gambe anche a Carl Barks. Inoltre, non si sono rispettati per nulla nè il passato dei protagonisti nè la loro psicologia.
     
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