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  1. ZAGOR: "IL PROFETA" (Ivan)

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    Ivan
    Zagor
    By joe 7 il 2 Oct. 2017
     
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    ZAGOR 221-222: IL PROFETA (analisi di Ivan)

    Testi: Tiziano Sclavi
    Disegni: Pini Segna

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 272-273 (usciti nel 1983-84). I numeri reali di Zagor sono: 221-222. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor invece seguono la numerazione reale, in questo caso 221-222.

    TRAMA

    Un misterioso individuo che si fa chiamare Paranormus dice di essere un profeta e convince bianchi e indiani ad andarsene via da Darkwood. In realtà, lavora per il losco mister Diamond, che si vuole impadronire di Darkwood. Zagor affronta il sedicente profeta.

    COMMENTO

    Che dire di questa...uhm...“opera”? Semplicemente TRASH. Va però precisato che il termine “trash” non è un dispregiativo, di per sé; lo diventa quando l'effetto grottesco di una storia è involontario. E in questo caso non credo proprio che Sclavi avesse tale intenzione. Purtroppo Sclavi non ha mai saputo cogliere la nolittianità di fondo del personaggio, e i suoi tentativi di ironizzare sugli aspetti seriosi dell'universo zagoriano si sono sempre rivelati piuttosto...discutibili. Leggendo l'episodio in questione, sembra di leggere un fumetto anni '50 dell'Uomo Mascherato. Le atmosfere sono quelle: ingenuità della trama, buchi nella sceneggiatura grandi come caverne, comportamenti inverosimili, nemici pacchiani, plausibilità narrativa pressoché zero...Insomma, si arriva alla fine piuttosto perplessi, e ci si chiede se abbiamo davvero letto una storia di Zagor.

    DIFETTI

    Evito pietosamente le critiche sulla storia; a parte il fatto che sparare a zero su una trama così bislacca sarebbe fin troppo facile, ciò ci distoglierebbe dall'analizzare il VERO scempio di quest'infelice episodio: il comportamento dei personaggi. Sclavi fa muovere Cico come un emerito DEFICIENTE privo di discernimento, pronto a rinnegare tutti gli anni trascorsi al fianco di Zagor, solo per assecondare le chiacchiere del primo ciarlatano che passa per Darkwood. Inverosimile. Un autore che fa agire Cico in questo modo, ha capito ben poco della sottile psicologia che sta alla base dei suoi comportamenti buffoneschi. Dove il Cico di Nolitta è un “imbecille-però-anche-altro”, qui Cico è un “imbecille-solo-imbecille”. E questo è inaccettabile. Paranormus potrebbe anche essere un personaggio credibile, un illusionista stile Magic-Bat con buone doti di attore...ma la carica drammatica di questa figura crolla miseramente nel finale, quando impazzisce senza un motivo logico e si convince che Zagor sia una creatura soprannaturale. Una conversione in demente improvvisa e ingiustificata, imbevibile sotto tutti i punti di vista. Ma la cosa peggiore è l'interpretazione che Sclavi ci dà dei pellerossa, descrivendoceli solo come un branco di decerebrati superstiziosi del tipo: «Augh! Uomo bianco con cappello da deficiente essere davvero un grande stregone, lui parlare per bocca di Manito, noi fare tutto quello che lui dire!» Sì, vabbe'...neanche su Topolino si vedono indiani del genere. Insomma...Per sua fortuna Sclavi può vantare nel proprio curriculum ben altre prove d'autore. Questa è meglio che finga di non averla mai scritta.

    Storia: 4
    Disegni: 7


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    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 22:38
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