ZAGOR 62-65: SFIDA ALL'IGNOTO (analisi di Ivan)Testi: Sergio Bonelli (Guido Nolitta)
Disegni: Gallieno Ferri
Zagor edizione originale Zenith: n. 113-116 (usciti nel 1970). I numeri reali di Zagor sono:
62-65. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancora oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come
Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor invece seguono la numerazione reale, in questo caso 62-65.
TRAMAInsieme col capitano Fishleg e la sua ciurma (che compare qui per la prima volta), Zagor e Cico fanno un'esplorazione, in cui scoprono, con sorpresa, un antico villaggio vichingo, con gli abitanti rimasti ancora ai tempi degli uomini del Nord. Tra di loro si staglia, in particolare, il sanguinario principe Sigfried, che vuole dominare su tutte le tribù indiane. Zagor lo affronta, aiutato anche dal re vichingo Guthrum, che non approva la violenza della sua gente. Ma Zagor e Guthrum hanno la peggio e stanno per essere condannati a morte, insieme ai loro compagni. Però Ramath, il fachiro, uno degli uomini della ciurma che è prigioniero con loro, riesce, coi suoi poteri, a contattare Fishleg, che viene in loro aiuto coi suoi uomini. Nella rivolta, Sigfried perde la vita e Guthrum e i suoi abbandonano il villaggio, accompagnando Fishleg in cerca di luoghi più caldi. Riescono anche ad aiutare Fishleg e Zagor dall'attacco del capitano Wolf, un baleniere rivale che aveva preso possesso della nave dell'amico di Zagor.
COMMENTOChe gioiellino questa storia
pre-golden age. Avventura allo stato puro, originale e dinamica. Atipica la struttura della trama, che in pratica si compone di DUE differenti episodi autonomi: il primo coi vichinghi, il secondo con la caccia alla balena e la nave pirata del capitano Wolf.
PREGIOriginalissimo il tema di sfondo: una colonia precolombiana di vichinghi che sopravvive di nascosto, uccidendo e depredando tutti i visitatori esterni. La comunità è descritta in modo narrativamente credibile; vediamo infatti vecchi, donne e bambini, ed è giustificato pure il fatto che sia rimasta sconosciuta agli esploratori dell'epoca. Ben caratterizzato
Guthrum, con tutti i suoi aspetti contraddittori: un bonaccione incline al vino e all'allegria, ma capace anche di prendere decisioni spietate (vedi la brutale esecuzione di Sigfried) e di fare sfoggio di grande fierezza (come quando pone solennemente la testa sul ceppo del boia).
Convincente il principe
Sigfried come antagonista; traspare bene il suo rancore quando i suoi propositi bellicosi vengono regolarmente frustrati dalla saggezza del moderato Guthrum.
Grande spazio a
Cico (come sempre in questo periodo della serie); la sua notoria avversione per il mare è una fucina di gag irresistibili, tra le quali spiccano i suoi duetti con il “cannibale” Tarawa e la scena in cui pesca una torpedine elettrica. Sul
modo in cui Nolitta fa compiere magie ai mistici (nella fattispecie Ramath) ho già scritto: più che la
manifestazione delle magie in sé, è affascinante il procedimento della loro
evocazione. Anche in questo caso l'esperimento di Ramath è contornato da una lunga preparazione rituale e dalle reazioni incredule dei personaggi presenti; tutti elementi che inducono il lettore a
percepire l'atmosfera magica che si viene a creare. Chapeau allo stile. Appassionante la sequenza della
caccia alla balena. Azzeccata anche la scelta di Nolitta di farla terminare con un fallimento, che mette in risalto la filosofia dei marinai.
DIFETTIZagor e Cico penetrano nel villaggio di Guthrum
travestendosi da vichinghi. Difficile credere che in una comunità così ristretta nessuno si accorga della presenza di due vichinghi mai visti prima. Comunque, la spassosità della trovata induce a chiudere volentieri un occhio sulla sua implausibilità. Verso il finale, Zagor propone agli altri prigionieri di
tentare una sortita appena i vichinghi verranno a prenderli per giustiziarli...però la scena dopo li si vede già legati e condotti al patibolo. Anche se gli antefatti sono intuibili, narrativamente ci stava bene una breve sequenza in cui veniva mostrato l'insuccesso della loro rivolta, dato che, altrimenti, diventa inutile l'aver anticipato questa intenzione. Un po' forzato l'atteggiamento del capitano
Wolf, che compie un grave atto di pirateria senza nemmeno sincerarsi della
reale presenza di un “bottino” a bordo della Golden Baby. Nolitta giustifica le sue azioni come
“dettate dalla disperazione per una caccia andata male”, ma il suo comportamento appare comunque poco verosimile.
DISEGNIUn insolito avvicendamento fra disegnatori:
Ferri realizza la prima parte coi vichinghi, mentre la sequenza della
Caccia alla balena e l'inizio della
Nave Pirata è affidata a
Donatelli per poi venire completata dal ritorno di Ferri. L'improvviso cambio di stile grafico si nota in modo evidente, comunque non disturba la lettura.
Storia:
8,5Disegni:
9 (Ferri),
7 (Donatelli)
QUI TUTTI GLI ALTRI LINK SU ZAGOREdited by joe 7 - 8/9/2022, 21:36
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