NOVITA' BONELLI: UN TEXONE ASSURDO E DEADWOOD DICK, UN PERSONAGGIO WESTERN SBOCCATO E DEPRAVATOIL NUOVO TEXONE: MAI VISTO UN KIT WILLER FATTO COSI' MALE (attenzione spoiler!)Titolo: I RANGERS DI FINNEGANTesti: Mauro Boselli
Disegni: Majo (Mario Rossi)
Questo è il numero 33 (Giugno 2018) dell'edizione annuale di Tex Speciale formato gigante, chiamato familiarmente "Texone".
TRAMADopo aver subìto un massacro, alcuni indiani Comanche vanno alla riserva Navajo per informare Tex del fatto che gli autori della carneficina erano dei rangers travestiti da comancheros di
Robledo, un famoso capo brigante (i comancheros erano trafficanti che vendevano merci proibite agli indiani, tipo fucili o whisky). Per sapere la verità, Tex e Tiger Jack indagano seguendo la pista di Robledo, mentre suo figlio e Kit Carson, dopo un litigio dissimulato, fanno sì che Kit Willer entri a far parte dei rangers di
Finnegan, un famoso e carismatico ranger che però odia gli indiani, e quindi è un possibile sospettato. Tex, aiutato da
Milton Fever, un vecchio ranger amico di suo padre, sconfigge la banda di Robledo, ma capisce che non era lui il colpevole dello sterminio dei Comanche. Infatti, il colpevole è proprio Finnegan, che, dopo aver commesso un'altra strage, stavolta a danno di messicani, cerca di zittire per sempre Kit Willer. Ma l'arrivo di Kit Carson, Tex Willer e Tiger Jack mette fine alle azioni di Finnegan, che muore in uno scontro finale con Tex mentre tentava di fuggire, abbandonando i suoi stessi uomini.
PREGISenza dubbio i disegni di Majo (famoso per i suoi lavori su Dampyr) sono ben curati e adatti a descrivere per bene l'ambiente western, che qui appare ancora più sporco e straccione del solito, rispetto agli standard texiani. La storia è lineare e si segue bene, anche se ci sono diverse digressioni e troppi personaggi secondari, una caratteristica di Boselli.
DIFETTIIl difetto principale è il personaggio di
Kit Willer, che si comporta in modo straniante. E' chiara l'intenzione di Boselli di forzare la mano ai codici texiani di base, rendendo Kit quasi come uno che vuole farsi la sua strada lontano da Tex. Lo si vede chiaramente in molte occasioni, in particolare quando un cowboy che osserva il finto (ma fin troppo realistico) pestaggio tra Kit Carson e Kit Willer dice:
"Ho l'impressione che il figlio di Tex voglia finalmente uscire dall'ombra del padre" (pag. 45). Da notare l'enfasi su "finalmente", come se Boselli non vedesse l'ora di fare delle storie con Tex senza il figlio e del figlio senza Tex, magari in conflitto tra di loro. Il punto è che da questa storia Kit Willer ne esce fuori facendo delle figuracce come mai ne ha fatte in tutti i 70 anni di Tex. Elenchiamone qualcuna tra le più vistose.
Il figlio di Tex che frequenta i bordelli
"Ti vanno bene 20 dollari, pupa?" "Ma tu non sei il figlio di Tex?" "Tex chi?"
La ragazza che è accanto a Kit - che tra l'altro è a torso nudo - è in vestaglia, lasciando così immaginare chiaramente quello che è successo la notte precedente tra di loro. Inoltre, questa ragazza - Nellie - è una prostituta, che sembra che abbia fatto un "servizio a pagamento" anche al famoso Finnegan.
Ora, si sa che Tex non frequenta le prostitute ed è fedele alla moglie morta, Lylith. Anche se, a dire questa frase, subito salta fuori qualcuno che dice che
"Tex frequenta le prostitute tra una storia e l'altra, l'ha detto Gianluigi Bonelli, il suo creatore!". Vero o falso che sia, nei fumetti questo non si vede mai, quindi Tex non le frequenta ed è un personaggio famoso nel pubblico per questo: quindi l'osservazione di Bonelli, come pure qualche disegno fatto da alcuni disegnatori bonelliani, non ha alcun peso in questo contesto.
Ebbene, il fatto che il figlio vada a prostitute mostra che questo Kit di Boselli non ha certo una morale limpida. Una prostituta è una donna costretta ad andare a letto con gli uomini: tutti, anche quelli brutti, sporchi, ubriachi e cattivi. In sostanza, è una
schiava in tutto e per tutto. Naturalmente, per nascondere la sozzura della realtà della prostituzione, nel fumetto la ragazza che si è data a pagamento la si fa vedere come se fosse una normale ragazza consenziente. Senza rendersi conto, però, che una ragazza consenziente a fare queste cose non ha certo una morale limpida: l'unica differenza è che non si fa pagare, ma il comportamento è uguale.
In sostanza, qui il figlio di Tex
ha appena abusato di una schiava. Non esistono infatti "prostitute consenzienti", perchè a nessuna donna piace fare queste cose, nemmeno alle attrici. Che razza di ranger, di uomo di legge, sarebbe allora questo Kit di Boselli? Un maiale che abusa delle donne e avalla così una schiavitù pubblica come quella della prostituzione? Già qui cominciamo male.
Lo ha fatto per avere un pò di informazioni? C'erano mille modi diversi e più onesti per averle.
"Ma ehi, questo non si fa mica, eh!" Cioè: come fare la cosa giusta nel momento sbagliato e nel modo sbagliato.
Cattivi, cattivi, avete ammazzato decine di persone, comprese donne e bambini! Non lo sapete che queste cose non si fanno? Vergogna, vergogna!
Se il comportamento di Kit descritto prima è assurdo e non in linea col personaggio, qui, a dirla francamente, raggiunge addirittura livelli incredibili di stupidità.
Kit si arruola con la banda dei rangers di Finnegan per tenerli d'occhio, pieno di rimorsi perchè pensa subito che siano delle brave persone. Nemmeno si accorge del fatto che sono dei veri e propri delinquenti: anzi, li giustifica e li ammira. E non ho ancora capito cosa ci sia da ammirare tra quelle facce da pendagli da forca ben disegnate da Majo.
Cioè, se Tex riesce a capire subito se una persona è buona o malvagia, se dice il vero o il falso, Kit invece ci fa la figura del perfetto idiota, perchè non capisce fino alla fine che razza di avanzi da galera siano quelli della banda di Finnegan. Bella figura per il figlio di Tex Willer. Se, in altre storie, Kit aveva dimostrato di essere all'altezza del padre, comprendendo anche se chi si trovava davanti era buono o malvagio, qui non solo si mostra un totale incapace nel riconoscere gli uomini, ma sceglie anche
il momento sbagliato per agire.
Voglio dire: in questa scena mostrata dalla vignetta qui sopra, la banda di Finnegan aveva appena fatto una strage di messicani e Kit - finalmente! - si rende conto che quelli sono solo una banda di assassini. Allora cosa fa? Protesta come un bambino piccolo davanti a venti-trenta persone armate che possono ammazzarlo in un attimo. E' un'azione così idiota che c'è da meravigliarsi se Kit ne esce vivo. Invece, Kit si prende solo un paio di botte in testa coi calci di fucile (sì, due volte di fila!) e si salva solo perchè intervengono Kit Carson e gli altri. In sostanza, in questa storia Kit non ha fatto
niente.
Insomma, qui "Kit il ribelle" fa solo delle figuracce una dopo l'altra.
Il quartetto di Tex non può essere divisoBoselli e gli altri sceneggiatori di Tex fanno un errore grossolano nel voler inserire delle "variazioni comportamentali" nelle storie di Tex. I quattro personaggi di base (Tex, il figlio, Kit Carson, Tiger Jack)
vivono un un limbo senza tempo, un pò come la banda di Lupin: non si possono cambiare, nè si deve permettere lo scorrere del tempo in questo contesto. E' una regola non scritta che non deve mai essere infranta, pena la rovina dei personaggi e del senso della storia.
Se Tex deve restare una roccia, così lo devono essere anche i suoi tre pards. Le trovate come questa di Boselli (e altre simili di altri autori) sono pericolose perchè, con la scusa di essere
"moderne, innovative e al passo coi tempi" distruggono definitivamente i personaggi col conseguente crollo totale delle vendite. Per questo dico agli sceneggiatori: attenzione, se mettete queste
"intelligenti trovate innovative" in Tex, vi scaverete la fossa con le vostre mani. I lettori non perdonano.
DEADWOOD DICK, IL NUOVO FUMETTACCIO SBOCCATO E PORNOGRAFICO DELLA BONELLISoggetto: Joe R. Lansdale
Sceneggiatura: Michele Masiero
Disegni: Corrado Mastantuono
Questo è un gran brutto fumetto che sconsiglio vivamente a tutti (io l'ho fatto a pezzi appena dopo che l'ho letto: non l'ho mai fatto con un fumetto Bonelli). Solo a sfogliarlo c'è da star male. Parolacce e contumelie senza fine, scene di sesso esplicito, storia di una banalità pazzesca.
E' la solita storia del "povero negro perseguitato", appunto Deadwood Dick. Però, oltre ad essere sboccato come una fogna, Dick è anche molto sporcaccione: è una bella schifezza di personaggio. Niente a che vedere con grandi personaggi neri come Luke-Power Man o Pantera Nera.
Ora, questo gran signore di Dick è perseguitato dai malvagi bianchi: qui TUTTI i bianchi sono malvagi, il solito razzismo rovesciato. Inoltre, questi bianchi sono cattivi in modo ridicolo, manco fossero tutti dei Dick Dastardly.
Anche il modo di raccontare è stucchevole, con l'inizio a metà storia, con tanto di parolacce iniziali: le parole normali qui ci sono solo come eccezioni. Il protagonista racconta tutto dall'inizio e la storia non si conclude nemmeno: è tutto un flashback incompleto. Inoltre, i personaggi hanno una psicologia tagliata con l'accetta: sono solo delle macchiette.
Bocciato su tutta la linea.
TUTTI I LINK SU TEXQUI TUTTI I LINK SULLA BONELLIEdited by joe 7 - 3/2/2022, 23:45
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