GLI SCONTRI MIGLIORI IN ASSOLUTO

Nel mondo del manga, dei fumetti, degli anime e cartoni animati ci sono stati parecchi scontri memorabili. In questa sezione ogni tanto ne citerò qualcuno, che considero personalmente come gli scontri più tosti mai visti in assoluto. Parto con due personaggi così classici che più classici non si può.

BATMAN CONTRO SUPERMAN

Sono due classici dell'immaginario comune: anche chi non ha mai letto niente di fumetti ha sentito parlare di Superman e Batman. Sono due personaggi antitetici: l'angelo di Metropolis e il diavolo di Gotham (che secondo me Metropolis e Gotham sono la stessa città, ma questo non si è mai chiarito fino in fondo). Superman supera Batman in molte cose:
- se Batman è stato creato da Bob Kane e Bill Finger nel 1939, Superman invece è stato creato sei anni prima di lui (1933) da Jerry Siegel e Joe Shuster.
- se Batman è senza poteri, Superman è un concentrato di poteri senza limiti: superforza, invulnerabilità, supervista, supersoffio, supervelocità, volo, il resto mettetecelo voi.
- se Batman è un giustiziere mascherato che agisce di notte. Superman è un eroe che combatte i criminali di giorno.
- se Batman è un uomo con una forza normale. Superman è un alieno con una forza infinita.
Sono alleati, ma in uno scontro tra di loro non c'è storia. Eppure, una volta, Batman ha vinto. O ha dimostrato comunque una superiorità schiacciante. Nel 1986 esce Dark Knight Returns, "Il ritorno del Cavaliere Oscuro", di Frank Miller: un capolavoro del fumetto che ha rivoluzionato il personaggio di Batman, che da allora avrà sempre il soprannome "Cavaliere Oscuro", lo stesso del film di Nolan con relativa trilogia*.

Prima di allora, Batman era famoso soprattutto per i telefilm di Adam West con le sue trovate kitsch piene di BAM, BOF, SOCK, bat-repellente per squali, "Giù la maschera Pinguin!" e un Batman con la pancetta. Non che i fumetti originali di Batman fossero meglio, eh. Si cercò di renderlo più serio, ma questa versione del fumetto di Batman più "cupo" era conosciuta solo da una stretta cerchia di appassionati, mentre tutti conoscevano solo il Batman del telefilm con la siglia "Nananananananana...BATMAN!" Di certo non il tipo adatto per affrontare un mostro come Superman. Fino a Dark Knight Returns.

Senza fare troppi spoiler, il fumetto di Miller parla di una realtà alternativa (la DC ne fa a migliaia) in cui Batman si è ritirato a vita privata, ma, anni dopo, riprende la sua attività di vigilante: ma i supereroi ora non ci sono più. O si sono ritirati o vivono con lo stipendio del governo, come Superman, che gli dà la caccia per ordine del Presidente degli USA. Da qui lo scontro. Nello stesso posto dove sono stati uccisi i suoi genitori, Batman, con l'aiuto della kriptonite, di un costume corazzato stile Hulkbuster, con varie armi - compresa un'indimenticabile Batmobile/carro armato - e con un attacco calcolato, abbatte l'uomo più forte del mondo. Lo scontro si conclude in modo inaspettato, ma è stato comunque il migliore in assoluto che ci sia mai stato tra di loro: intelligenza e tattica contro la pura e semplice forza senza limiti. Il tutto realizzato con disegni spettacolari e coinvolgenti, per non parlare dei colori di Lynn Varley, a quei tempi moglie di Frank Miller ed ottima colorista. Senza dubbio, uno scontro epico: basta solo vedere qui sotto il formato ridotto di due pagine clou dello scontro, per rendersi conto di essere davanti ad un capolavoro.

Tanto da essere usato come spunto per il film di Snyder, "Batman vs Superman", anche se lì lo sviluppo, la filosofia e il contesto dello scontro sono completamente differenti, come pure la psicologia dei personaggi. Ma tutto è comunque partito da lì.

BATMAN E SUPERMAN: DUE COSTUMI VIVENTI

Non ho mai considerato Batman e Superman come dei personaggi reali, tipo, che so, Actarus o l'Uomo Ragno. Questi due eroi/avversari sono dei simboli, non delle persone vere e proprie. Gli autori ci possono provare a dare loro qualche personalità, qualche tratto psicologico. Ma loro restano comunque delle icone, cioè dei costumi viventi. Clark Kent, l'alter ego di Superman, non esiste, non ha una sua vita: esiste solo Superman. Lo stesso per Bruce Wayne/Batman. Lo stesso si potrebbe dire di Diana Prince-Wonder Woman, come pure di tutti i personaggi DC. Le loro controparti quotidiane, le loro identità normali, non hanno una vera storia, un vero passato, delle vere relazioni. Si potrebbe dire: dietro la loro maschera niente.
Invece Actarus è sì Duke Fleed, ma Duke Fleed è solo una maschera: il vero personaggio è Actarus, con la sua vita, con le sue emozioni, pensieri, incontri, scelte. Duke Fleed, il personaggio in costume, è solo una sua aggiunta. Peter Parker è l'Uomo Ragno, ma il Ragno non soffoca Peter, che ha infatti la sua vita, le sue relazioni, i suoi problemi. Tanto che la serie la si sarebbe anche potuta chiamare "Peter Parker, lo spettacolare Uomo Ragno" (e infatti l'hanno fatto). Prima c'è Peter, dopo c'è il ragno. Da qui, i ripetuti fallimenti della Marvel, quando ha cercato di far interpretare la parte dell'Uomo Ragno ad altre persone: il clone Ben Reilly, il Dottor Octopus, Miles Morales, ecc. Sono stati tutti dei fallimenti annunciati e la Marvel è stata costretta a tornare a Peter Parker. Questa è una delle differenze di base tra i supereroi Marvel e DC.

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* C'è chi critica questa traduzione, dicendo che la traduzione esatta di "Dark Knight" è "Cavaliere Scuro", visto che "Oscuro" significa "di difficile comprensione". Ma "oscuro" è più evocativo di "scuro" (che, tra l'altro, è un termine che fa pensare ad un Batman dall'aria sempre incavolata). Inoltre, ha anche come significato "privo di luce" o "con una luce insufficiente", come "la selva oscura" di Dante. Quindi "oscuro" rende bene l'aspetto tragico di Batman, ben più che un ridicolo "scuro".



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Edited by joe 7 - 21/7/2022, 09:46