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  1. LADY OSCAR: IL FINALE ALLA BASTIGLIA. CON SORPRESE.

    By joe 7 il 27 Feb. 2019
     
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    LADY OSCAR E LA VERITA' SULLA PRESA DELLA BASTIGLIA
    Documentazione: da Basta Bugie

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    La scena di Lady Oscar che perde la vita durante l'assedio alla Bastiglia è emblematica. I cannoni che crepitano, Lady Oscar che ordina la carica delle cannonate, il governatore De Launay che dalla Bastiglia ordina di sparare contro Lady Oscar e la donna che alla fine muore trafitta dalle pallottole...una scena toccante e indimenticabile, su questo non ci piove.

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    Peccato però che nella realtà, alla Bastiglia, durante la famosa data del mattino del 14 Luglio 1789, non ci fu nessun assedio. La Bastiglia fu sì espugnata, ma in ben altre circostanze. Prima di spiegarmi, devo dire che i "prigionieri perseguitati" e liberati dalla prigione della Bastiglia (il famoso "popolo che languiva nelle carceri" come dice sempre la storiografia ufficiale), erano composti da sette (7) persone:

    - quattro falsari (che se la diedero subito a gambe);
    - due pazzi pericolosi, scambiati all'inizio dai rivoltosi come filosofi e acclamati quindi come "vittime della repressione": poi, alla fine, rinchiusi in un manicomio, dopo aver chiarito le cose;
    - infine, un giovane depravato sessuale, allievo di De Sade, messo in prigione su richiesta della sua stessa famiglia.

    Difficile indicare dei tizi simili come "perseguitati dall'assolutismo monarchico".

    Il punto è che ogni rivoluzione ha bisogno di un "mito di fondazione", di solito identificato in una "presa": la "presa del Palazzo d'Inverno" per la nascita del comunismo in Russia, per esempio; o "la presa di Roma" per il Risorgimento, e così via. Sono state tutte delle "prese" fatte praticamente senza colpo ferire (il Palazzo d'inverno era stato abbandonato dallo Zar da mesi; il Papa a Roma aveva subito esposto bandiera bianca appena fatta la breccia di Porta Pia).

    Non ci fu solo il ridicolo dovuto ai sette scalzacani che stavano nelle "terribili prigioni", ma anche il ridicolo davanti alle "orribili e sconosciute macchine da tortura" che l'Assemblea Nazionale contemplò mostrando il suo sdegno, come il "corsetto di ferro per stritolare le articolazioni" presentato dal relatore Dussault, ma che in realtà si trattava solo di un'armatura medievale conservata nel museo delle armi antiche, che proprio alla Bastiglia aveva sede. Oppure un'altra "macchina non meno infernale e distruttiva", ma così segreta che non riuscivano a capire in che modo torturasse. Scoprirono poi che si trattava solo di una pressa sequestrata da un tipografo che stampava pubblicazioni oscene. Per non parlare delle famose "ossa degli sventurati, giustiziati in segreto nelle celle", esposte allo sdegno del popolo parigino. Solo anni dopo, qualcuno ebbe il coraggio di dire che si trattava solo degli scheletri dei suicidi parigini, che quindi non potevano essere sepolti in terra consacrata.

    Fu anche composta una lista ufficiale dei "Vincitori della Bastiglia": ben 954 nomi che ebbero così una pensione vitalizia e anche il diritto di portare una divisa con l'insegna di una corona di gloria per la grande impresa. Solo anni dopo, un'inchiesta chiarì che questi "eroi" testimoniavano l'uno per l'altro, senza alcuna prova: quindi almeno più della metà dei "valorosi" non aveva partecipato al fatto.

    Ma oltre al ridicolo si aggiunse anche l'orrore. Il governatore della Bastiglia, de Launay - quello che nell'anime aveva ordinato di sparare contro Lady Oscar - nella realtà aveva invitato a pranzo i capi degli "assalitori" (e anche questo invito a mensa dà il clima dell'"epica giornata"...), perchè aveva ricevuto da essi la parola d'onore che, arrendendosi, avrebbe avuto salva la vita insieme agli "invalidi", i vecchi soldati della Bastiglia che erano ai suoi ordini. Il De Launay fu invece massacrato a tradimento. Si chiese anzi l'intervento di un garzone di macellaio (perché, dicono le fonti, "sapeva lavorare le carni") per staccarne la testa dal busto e portarla in processione infilzata su una picca. Ci fu un'altra macabra picca anche per la testa di Flesselles, il sindaco di Parigi, che era sopraggiunto per invitare alla calma. Massacrati anche gli altri ufficiali della guarnigione - due invalidi - impiccati alle sbarre delle celle; altri poi torturati in vari modi, tra cui il taglio delle mani.

    Così, proprio in quel 14 luglio dell'anno primo della Rivoluzione, si apriva la diga degli orrori inenarrabili che sarebbero seguiti. Fu il primo sangue di ciò che avrebbe portato al Terrore e al genocidio vandeano e poi all'Europa spopolata dal "fils de la Révolution" per eccellenza, il Bonaparte. La morte eroica di Lady Oscar era avvenuta per una Rivoluzione Francese idealizzata, che non è mai esistita veramente.

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    Che poi, alla fine, l'unica che guadagnò qualcosa dalla rivoluzione fu la Borghesia, i cui interessi vennero difesi dal direttorio nominato in sostituzione del re.
    Fra le varie "prese" sento di dover suggerire La marcia su Roma, anch'essa gonfiata per farla credere una grande vittoria, ma in realtà dovuta a fortuite circostanze.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 28/12/2020, 17:15) 
    Che poi, alla fine, l'unica che guadagnò qualcosa dalla rivoluzione fu la Borghesia, i cui interessi vennero difesi dal direttorio nominato in sostituzione del re.
    Fra le varie "prese" sento di dover suggerire La marcia su Roma, anch'essa gonfiata per farla credere una grande vittoria, ma in realtà dovuta a fortuite circostanze.

    Nelle rivoluzioni non ci guadagna nulla nessuno: sono solo un bagno di sangue senza senso, un incubo e un orrore senza limiti. La ghigliottina semplifica tutto quello che c'è da dire sulla Rivoluzione Francese.
     
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