Il blog di Joe7

  1. TEX: LE ULTIME STORIE

    By joe 7 il 27 April 2019
     
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    TEX: COMMENTI ALLE STORIE (ATTENZIONE SPOILER!)

    Non è che ci siano state delle storie di qualità su Tex negli ultimi mesi...comunque, posto qui i commenti.

    TEX 695: L'ULTIMA VENDETTA
    Uscita: Settembre 2018
    Sceneggiatura: Mauro Boselli
    Disegni: Giovanni Ticci
    Copertina: Claudio Villa (serie regolare); Giovanni Ticci (edizione speciale).

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    Versione normale e versione cartonata extralusso. Farle uscire contemporaneamente mi sembra piuttosto assurdo: ben pochi avranno preso la costosa edizione di lusso al posto della (abbastanza) economica versione da edicola....


    Questo è un albo celebrativo, tutto a colori, per festeggiare il settantesimo compleanno di Tex: infatti le sue prime storie - formato striscia - furono pubblicate a partire dal Settembre 1948. Qui, Tex racconta di un suo rivale ai tempi di quando da giovane lavorava al rodeo: Moss Keegan, un personaggio inventato da Boselli. Adesso, decenni dopo, Keegan gli chiede aiuto e il ranger risponde alla sua chiamata. La storia si incentra su Keegan, rivale/amico del protagonista, talmente "specchio" di Tex da diventare poi agente indiano sposando un'indiana: ma non decolla. L'ambiguità di Keegan, che passa da rivale che odia Tex ad amico fraterno in poche battute è decisamente poco credibile e mal gestita. E' un personaggio piatto e banale, per non dire schizofrenico, tanto è immediato il suo voltafaccia: eppure è quasi il protagonista di questa storia, con un Tex poco più che comparsa. Inoltre, in questa storia, un altro protagonista, lo sceriffo cattivo Mallory (creato da Gianluigi Bonelli), che fu responsabile per aver coperto l'omicidio del fratello di Tex, Sam, e di aver fatto mettere una taglia sulla testa di Tex trasformandolo in un fuorilegge, avrebbe meritato una storia più drammatica e incentrata su di lui: ma viene liquidato in quattro vignette. Prosit. I disegni di Ticci, pur ottimi, non salvano una storia soporifera e frettolosa, piena di flashback sul passato di Tex, che ora va di moda rievocare, per festeggiare il suo settantennio e il 700° numero. Capisco la ricorrenza, ma questa faccenda del passato di Tex ripetuto e approfondito in tutte le salse mi sembra ossessiva, con tanto di numeri speciali e una nuova collana, quasi non si riuscisse a fare delle nuove storie su di lui adulto. Con la nuova serie "Tex Willer" sul Tex giovane, sembra che si cerchino di fare delle storie su un altro personaggio western qualunque più alla buona, meno giustiziere e più delinquente, quindi meno impegnativo da gestire, sul quale dare il nome famoso di Tex per vendere. A parte questo, tornando un'ultima volta alla storia, non capisco nemmeno il senso del titolo. Quale sarebbe questa "ultima vendetta"?

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    TEX 696-699: IL RITORNO DEL MAESTRO
    Uscita: Ottobre 2018 - Gennaio 2019
    Sceneggiatura: Mauro Boselli
    Disegni: Maurizio Dotti
    Copertina: Claudio Villa

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    Un vecchio nemico di Tex, il Maestro (Andrew Liddel), uno scienziato criminale, sfigurato dal morbo da lui stesso creato, evade dalla prigione, minacciando stavolta di cospargere il morbo mortale nel quartiere di Manhattan, a New York. Buffalo Bill, nella sua tournée a New York, invita Tex e Carson, che vengono a sapere del Maestro; inaspettatamente, il criminale coinvolge anche il pugile Pat Mac Ryan, l'amico di Tex, nei suoi piani. Il suo rifugio è protetto dalle sette cinesi, quindi è difficile da trovare. Il teatro dove Buffalo Bill fa il suo spettacolo è minacciato dal Maestro e dai suoi seguaci: ma Tex trova una traccia e sventa i piani del Maestro, che fugge e viene ucciso dai poliziotti di guardia. In questa storia regalano il numero 0 di Tex Willer, la nuova testata Bonelli sulla gioventù di Tex.
    Come molte storie di Boselli, anche questa storia-fiume di ben quattro numeri è terribilmente intricata, con un mare di personaggi secondari e terziari che confondono la trama e numerosi cambi di scena che la rendono difficile da seguire. Tex è ridotto ad una comparsa e non risolve nemmeno definitivamente il crimine, visto che il Maestro viene ucciso da dei comuni poliziotti e non da Tex. E' una di quelle pessime trovate ad effetto degli sceneggiatori moderni, che vogliono essere "innovativi" e "rendere più realistica la trama" e cose simili: ma questi finali deludenti servono solo a diminuire ulteriormente l'importanza del protagonista, che in questo marasma è quasi sepolto. Tra tutti, il personaggio che rimane più impresso non è Tex, nè il Maestro, ma è proprio quello realizzato da Boselli e che è il più antipatico di tutti: il cattivo Castle "sorrisetto da schiaffi eternamente stampato in faccia", che se la cava sempre e che purtroppo tornerà, a sentire Boselli. I disegni di Maurizio Dotti sono particolareggiatissimi, ma si ha l'impressione che si dia più risalto all'ambiente che alle persone, i cui volti hanno dei tratti piuttosto sbrigativi. Abbiamo una Manhattan dettagliatissima, da cartolina, ma con personaggi dal disegno abbozzato, tanto che rimangono più impresse delle panoramiche che le scene o i volti dei protagonisti. Una storia pesante e poco appassionante, quasi da documentario sulle foche.

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    TEX 700: L'ORO DEI PAWNEE
    Uscita: Febbraio 2019
    Sceneggiatura: Mauro Boselli
    Disegni: Fabio Civitelli
    Copertina: Claudio Villa

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    Anni fa, quando Tex era ancora giovane, cavalcava vagabondando coi suoi amici "Diamond" Dick, Rod e Hutch: un giorno incontrarono una ragazzina squaw Pawnee, Tesah, e la aiutarono contro alcuni indiani Sioux che volevano mettere le mani sul tesoro dei Pawnee. Anni dopo, Tesah chiede ancora l'aiuto di Tex perchè stavolta sono i Comancheros ad essere interessati al tesoro, e lui interviene con Carson, Kit e Tiger.
    S tratta di un'altra storia "pubblicitaria" come "L'ultima vendetta", con una buona metà incentrata sul passato di Tex (per fare pubblicità sulla nuova serie sull'anonimo Tex giovane, che è quasi la fotocopia del figlio Kit). Tesah non è un gran personaggio: mentre nella serie originale di Tex - per quanto comparisse poco - era più donna e più semplice, qui sembra la classica pistolera autonoma e indipendente che fa tutto lei o quasi, come sono di moda le donne oggi, tanto da far sentire superflui i maschi. Jimmy, l'amico-traditore di Tesah, è il solito, banale personaggio nè buono nè cattivo ma boh, che non si capisce per nulla quello che pensa, ma che piace tanto agli sceneggiatori di oggi. Comunque, inaspettatamente e di punto in bianco, Jimmy finisce torturato in modo orrendo dai cattivi (sembra una scena messa lì solo per il gusto di inserire un pò di viulenza da spaghetti western) e Tex fa giustizia. Una storia piuttosto sconclusionata, anzi, praticamente due storie in una, con troppe scene e troppi personaggi in giro per un numero solo. Non si sentiva nemmeno il bisogno di parlare del passato di personaggi di contorno di Tex, come i suoi amici, che erano solo accennati in qualche storia: "Damned" Dick, Hutch o addirittura Rod (che compariva anche lui solo in un flashback e praticamente solo quando muore, sai che personaggio indimenticabile). La stessa Tesah - un'indianina qualunque - era comparsa pochissimo nei primi numeri di Tex. L'unica cosa che si salva sono gli splendidi disegni di Civitelli: ma la storia è mediocre, da dimenticare.

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    TEX 701-702: LA REGINA DEI VAMPIRI
    Uscita: Marzo-Aprile 2019
    Sceneggiatura: Gianfranco Manfredi
    Disegni: Alessandro Bocci
    Copertina: Claudio Villa

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    I "Custodi", seguaci della strega Eztli, si accaniscono contro gli archeologi che vogliono scoprire i loro manufatti antichi: Colson Ballard e sua figlia Patricia sono stati catturati dai Custodi e Patricia sarà sacrificata sull'altare. Don Rodrigo de la Hoya, amico di Colson e di El Morisco, chiede aiuto a quest'ultimo, che a sua volta chiama Tex e i suoi pards. Eztli comanda anche una grande schiera di pipistrelli vampiro che attaccano Tex e i suoi; ma Tex alla fine riesce a raggiungere il santuario di Eztli nel cuore della giungla, a salvare Patricia e ad eliminare la strega Eztli.
    A raccontarla, sembra essere una storia emozionante: invece è terribilmente soporifera, piena di interminabili spiegoni e due o tre sottotrame (ladri di reperti archeologici, comandanti messicani violenti, venditori di patacche scambiate per reperti archeologici, e altro) che appesantiscono la lettura e fanno perdere il filo del racconto, che diventa il solito mattone da documentario sulle foche. Per non parlare delle lacune del racconto: sulla vecchiaccia Eztli non si sa niente, nè di quello che pensa nè di quello che fa: viene ammazzata e amen, ciao. Profondità psicologica sottozero. Ci sono anche delle incongruenze di comportamento nella storia. Per esempio, Tex, che qui è solo uno tra i tanti e non il protagonista come dovrebbe essere, fa anche una cosa assurda, che il vero Tex non avrebbe mai fatto: lascia l'indiano al servizio di Eztli in mano al capitano dei Rurales che lo frusta a sangue. Una scena inverosimile. E alla fine, i fanatici seguaci di Eztli finiscono tutti ammazzati in un massacro esagerato come polli da fiera davanti alle pistole, perchè nessuno di loro ha uno straccio di arma da fuoco: c'è uno scialo di "Bang Bang" e "Ah!" "Ah!" con corpi seminudi che cadono giù dalle scale del tempio come le foglie d'autunno. Di pathos ce n'è ben poco qui. I pur ottimi disegni di Bocci, che sono adatti per l'atmosfera tenebrosa, non salvano una storia noiosa e dimenticabile: inoltre, anche qui coi disegni sembra che si voglia disegnare di più lo sfondo, la giungla, l'ambiente, ecc., che restano sempre le cose più impresse: ma le persone sembrano sempre poco caratterizzate. A proposito di persone, i comprimari spesso non sono gradevoli: la palma dell'antipatia va all'archeologa da salvare, Patricia. E' la solita donna antipatica che vuole far vedere a tutti che lei vale quanto un uomo e che lei "non è certo il tipo di ragazza che se ne sta chiusa in casa a ricamare" (parole sue). In effetti, ricamare è più faticoso che andare a fare delle spedizioni archeologiche; inoltre, nessuno ti fa delle foto nè dei servizi per aver fatto un maglione. Però i maglioni riscaldano. Inoltre, quando Patricia viene salvata dall'altare dei sacrifici, non si mette a ringraziare: ma, davanti a Kit che le porge una mano per aiutarla, dicendole gentilmente: "Appoggiatevi a me, miss Patricia" risponde: "Ce la faccio da sola, grazie". Miss simpatia.

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    Edited by joe 7 - 2/1/2020, 19:45
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