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  1. MODESTY BLAISE - PRESENTAZIONE E STORIA

    By joe 7 il 3 June 2019
     
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    DOSSIER MODESTY BLAISE, LA PRINCIPESSA: 1 - PRESENTAZIONE

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    L'indimenticabile Modesty Blaise di Holdaway


    Tutto cominciò ovviamente con James Bond, e per questo Modesty Blaise è stata vista spesso come la "versione femminile di 007": un'idea sbagliata, visto che Modesty è un personaggio completamente diverso: è molto più complesso e profondo di Bond. 007 è solo lo stereotipo dell'"agente segreto perfetto": una maschera, più che una persona. Però è vero che James Bond fu comunque il personaggio che fece nascere Modesty Blaise. Ma cominciamo dall'inizio.

    Negli anni '60, i fumetti di James Bond erano pubblicati sul Daily Express, un famoso giornale di Londra. Ma nel 1962 la pubblicazione fu interrotta, perchè Ian Fleming, l'autore di 007, aveva autorizzato un altro giornale a pubblicare i fumetti di James Bond, proprio nel momento in cui era uscito il primo film di 007, "Licenza di uccidere" con Sean Connery e Ursula Andress. Cosa fare? A quei tempi, grazie al film, i fumetti di Bond erano seguitissimi. Bisognava trovare una soluzione.

    Bill Aitken, il redattore del Daily Express, pensò di realizzare un valido sostituito di 007: per non farlo sembrare un plagio, il nuovo personaggio avrebbe dovuto essere una donna, ladra e assassina, più cinica di Bond. Commissionò il lavoro a Peter O’Donnell, che aveva già fatto un adattamento a fumetti di un romanzo di James Bond "Dr. No" (casualmente era la stessa storia che fu poi trasposta proprio nel film "Licenza di uccidere"). O'Donnell si stava occupando della sceneggiatura di Garth e Romeo Brown, due fumetti piuttosto popolari: quest'ultimo, in particolare, era disegnato da Jim Holdaway, che sarà l'artista di Modesty Blaise, scelto personalmente da O'Donnell, che lo ammirava molto. La sua abilità su Romeo Brown nel disegnare delle donne molto belle e creare un contesto elegante lo rese adattissimo per la realizzazione di Modesty Blaise. Oltre ai fumetti, O'Donnell fece anche delle sceneggiature di film, serie televisive e opere teatrali; scrisse anche un ciclo di romanzi storici con lo pseudonimo di "Madeleine Brent".

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    Peter O' Donnell, il creatore di Modesty Blaise


    Dopo aver visionato le prime tavole contenenti le vignette dell'origine di Modesty Blaise, di O'Donnell e Holdaway (alcune di esse saranno descritte qui sotto), il Daily Express rifiutò il lavoro, ritenendo che le caratteristiche del personaggio e delle storie fossero inadeguate per i lettori. Allora O'Donnell riscrisse l'introduzione, senza più scendere nei particolari riguardo al passato di Modesty, e ripresentò il lavoro, sempre coi disegni di Holdaway, al London Evening Standard, un giornale serale, quindi con meno vincoli di pubblicazione, che accettò il lavoro. Da lunedì 13 Maggio 1963, Modesty Blaise fu pubblicata quotidianamente per 95 storie nell'arco di 38 anni, poi tradotte in 16 lingue. Un successo inaspettato.

    O'DONNELL INCONTRA MODESTY BLAISE

    In un'intervista, O'Donnell racconta come conobbe la “vera” Modesty Blaise: durante la guerra, lui era sergente di una stazione radio, col compito di segnalare i movimenti dell'esercito tedesco in una zona desertica, al confine tra Iran e Irak. Un giorno, mentre era vicino ad un ruscello insieme ad alcuni commilitoni, apparve sulla riva, dall'altra parte del torrente, venuta da chissà dove, una bambina, sola, con lo sguardo da bestia braccata. Aveva le sue cose raccolte in una coperta legata sulla testa, ed era armata di un bastone con un chiodo legato ad esso col fil di ferro. O'Donnell le offrì il suo cibo: pensò che fosse una rifugiata che si era nascosta da qualche parte nei Balcani, ed era stata da sola per molto tempo. Dopo essersi avvicinata al cibo con cautela, lo mangiò e lavò gli utensili nel ruscello, usando la sabbia per setacciarli. Rimase lì per qualche secondo e poi ci diede un sorriso tale che avrebbe potuto illuminare un villaggio. Disse qualcosa che O'Donnell non capì e si allontanò verso il deserto: camminava regalmente, come una piccola principessa. Quella bambina sconosciuta le rimase impressa e fu il modello base per la futura Modesty Blaise, la "principessa".

    LA STORIA

    Modesty Blaise non ha nome, nè patria, né famiglia. Il suo vero nome, nemmeno lei lo sa. Occhi e capelli neri, con tratti somatici eurasiatici, età sui 25-28 anni, ha un passato da romanzo. Da bambina era fuggita dal campo profughi di Kalyros, in Grecia, e vagò nel Medio Oriente, cercando di sopravvivere armata di bastoni con chiodi.

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    La fuga della giovanissima Modesty dal campo profughi


    Un giorno la giovane Modesty (che non aveva ancora un nome) salvò il professor Loeb, un anziano professore ebreo-ungherese, da alcuni aggressori: anche lui era stato un profugo come Modesty ed era fuggito, come lei. Il vecchio e la bambina da allora viaggiarono insieme: lei gli procurava cibo e lui, grazie alla sua cultura, le fece da maestro. Le insegnò a leggere e a scrivere, le diede le conoscenze culturali di base e, giorno dopo giorno, le comunicò la sua vasta cultura. Loeb conosceva anche molte lingue, e la bambina ne imparò diverse. Visto che non aveva un nome, Loeb la chiamò ironicamente Modesty, "modestia", che contrastava col suo carattere immodesto (O'Donnell scelse questo nome al personaggio proprio per questo motivo: in questo modo, ha dato a Modesty una sorta di autoironia che la caratterizza). Lei, a sua volta, scelse il cognome Blaise, dal nome del maestro di magia che insegnò a Merlino (O' Donnell prese il nome leggendo "Quell'orribile forza" di Lewis, che parlava di Merlino e del suo maestro, pur in un contesto di fantascienza. Gli piaceva il nome "Blaise" per la sua brevità e per il suo tono fiero).

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    Modesty salva il professor Loeb


    Mentre attraversarono il deserto, il vecchio morì e Modesty, che ormai era diventata una snella ed energica ragazza adolescente, lo seppellì e lo pianse. Poi arrivò a Tangeri (Marocco) e trovò lavoro in una sala da gioco che apparteneva all’organizzazione criminale comandata da Henri Louche. Modesty partecipò ad alcune operazioni, tanto da conquistarsi la stima degli uomini dell'organizzazione e, alla morte violenta di Louche, Modesty diventò il capo della sua organizzazione, espandendola: la chiamò La Rete (Network) e si fece un nome nel sottobosco criminale.

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    L'inizio della carriera criminale di Modesty


    L’organizzazione di Modesty agiva in tutti i campi del crimine internazionale, eccetto quelli che portavano al degrado delle persone, come la droga e prostituzione: lei non solo rifiutò queste attività, ma le combattè attivamente insieme alla polizia locale. Fece la conoscenza di Willie Garvin, un ex-militare di origini inglesi, esperto del lancio di coltelli e dotato di una grande abilità organizzativa e di combattimento. In breve tempo, Willie diventò il suo fidato braccio destro: sarà l’unico al mondo a poterla chiamare “Principessa”. Gli uomini della Rete, invece, la chiamavano rispettosamente Mam’selle ("signora", in francese).

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    Modesty e Willie: la simbiosi perfetta


    Successivamente, dopo aver accumulato un capitale di più di mezzo milione di sterline (attualmente sarebbero più di dieci miliardi di lire), Modesty sciolse la Rete e si ritirò a vita privata a Londra, insieme al suo braccio destro Willie Garvin. Contrasse un matrimonio con un certo James Turner, un barbone alcolizzato all'ultimo stadio che morì poco dopo, per ottenere la cittadinanza britannica.

    Ora Modesty vive in un lussuoso attico nel cuore di Londra, mentre Willie gestisce un pub a trenta chilometri da lì, in mezzo al bosco e davanti a un fiume. Dopo uno o due anni di vita tranquilla, ricca e raffinata, ma monotona, Modesty non è pienamente soddisfatta della sua situazione. Sente che le manca qualcosa. Da qui in avanti inizia il fumetto di Modesty, col primo episodio "Anonima assassini", in cui, una sera, Sir Gerald Tarrant, un elemento importante dei servizi segreti, si presenta a casa di Modesty, dicendole che una persona come lei potrebbe esserle utile. Modesty le replica che non ha intenzione di essere al servizio di nessuno. Ma Sir Gerald le rivela che il matrimonio che lei aveva fatto con Turner era nullo, perchè quell'uomo era già sposato. Le mostra il documento originale che certifica questo primo matrimonio: con questo foglio, lui può invalidare il matrimonio di Modesty, che così ritornerà ad essere apolide e quindi scacciata dal governo inglese come indesiderabile, visto il suo passato poco pulito. Inaspettatamente, Sir Gerald brucia il foglio davanti a Modesty, sorprendendo tutti (nella versione del romanzo, che sarà realizzato anni dopo, Sir Gerald regala il documento a Modesty invece di bruciarlo: ma il senso è lo stesso).

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    Il primo incontro tra Modesty e Gerald Tarrant; disegni di Holdaway


    Modesty non può fare a meno di essergli riconoscente: il suo senso morale le impone di ripagare sempre i debiti. Ammirata dall'abilità di Sir Gerald, accetta la sua proposta di un incarico pericoloso per sventare un'organizzazione criminale, "La Machine". Ma il motivo non è solo la riconoscenza: come ho detto prima, Modesty si sentiva svuotata e fuori posto, durante il suo periodo di donna ricca, dopo un'intera vita passata nel pericolo del mondo criminale, per il quale sente una strana e assurda mancanza. Pure Willie è nella stessa situazione, e i due ritornano in attività nel mondo criminale che conoscono bene, ma dall'altra parte della barricata. Alla fine dell'ep1, Modesty ammette che l'idea di ritirarsi era un inganno a se stessa e chiede a sir Gerald: “Lei lo sapeva quando è venuto da me, vero?” “Sì" risponde lui "e l'ho fatto perché era necessario per me. Ma mi detesto un po' per averne approfittato.”

    CURIOSITA': LA DIVISA DI MODESTY

    Per le sue missioni, Modesty spesso si mette una tuta nera aderente per nascondersi meglio nel buio. Sembra che l'idea sia venuta a O'Donnell osservando i telefilm degli "Avengers" (in Italia "Agente speciale"), in cui si vedeva la veste nera dell'agente segreto Emma Peel.

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    Il costume di Modesty ha fatto scuola: prima con la Vedova Nera, il supereroe della Marvel che è anche un agente segreto.

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    E non poteva certo mancare Fujiko Mine della banda di Lupin.

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    (Continua qui)

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    Edited by joe 7 - 6/7/2021, 14:53
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