ZAGOR 8-9 - I RINNEGATI- LA LEGGE ROSSA (analisi di Joe7)

Testi: Gianluigi Bonelli
Disegni: Gallieno Ferri

Zagor edizione originale Zenith: n. 59-60 (usciti nel 1966). I numeri reali di Zagor sono 8-9. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancor oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, in questo caso i numeri 8-9. Questa storia fu pubblicata per la prima volta in formato libretto sui numeri 1-4 della seconda serie, anno 1962-63. Successivamente, furono raccolti nel 1966 negli albi 8-9 di Zagor.

TRAMA

La storia inizia con un meeting segreto tra alcuni capi indiani, che, tanto per cambiare, vogliono fare la guerra contro i bianchi. Uno di loro è un Urone e si chiama Lancia Rossa: dice che a questo gioco del massacro lui non ci sta. Allora gli altri capi cercano di convincerlo, soprattutto il cattivo della storia, il capo Seneca Dente Spezzato. Un nome che è tutto un programma. Dente Rotto dice che i bianchi daranno loro tanti, ma tanti, ma taaaaaaanti fucili, insieme a due o tre autoadesivi fustellati e tre belle collane di perline, tutto gratis, per ammazzare tutti i bianchi.
Lancia Rossa (l'indiano buono che non ci sta) "Non mi sembra molto coerente. I bianchi ci danno i fucili per sparare contro i bianchi? Cos'è, vogliono suicidarsi? Si divertono a farsi sparare da noi? Sono scemi?"
Dente Spaccato (l'indiano cattivo che non va mai dal dentista): "Ma no, tutti i bianchi tranne loro. Ovvio, no? Ma non ci danno i fucili gratis, però, eh!"
Lancia Rossa: "E ti pareva. Cosa vogliono?"
Dente Avvelenato: "Il diritto di caccia sul territorio tale e sul fiume talaltro, poi sulla prateria Tizia e la terra Caia"
Lancia Rossa: "In sostanza vogliono in cambio tutta l'America. Sai che affare. Dente Fesso, io me ne vado, ciao"
Detto questo, se ne va.
Dente Matto: (rivolto agli altri) "Sa troppo! Potrebbe parlarne su internet! Bisogna eliminarlo!"
Gli altri: "Ugh!"
Mentre Lancia Rossa sta pagaiando, gli indiani cattivi di Dente Rotto gli mandano addosso un pò di frecce, in segno di amicizia. Lì vicino ci sono Cico, che sta pescando, e Zagor, che non fa niente: lo guarda solo pescare e gli dice che è tempo sprecato. Lui però pesca Lancia Rossa ferito e i due lo aiutano a riprendersi: lui racconta loro la faccenda.

I fucili da quelle parti sono come i computer: li vogliono tutti.

Davanti al ferito mezzo moribondo, Cico dice "Ho fameeeee!" e Zagor va, abbatte un alce neanche fosse andato alla Conad a comprarlo, e glielo porta. Poi va a indagare e sente chiaramente il richiamo del gufo ridanciano dei Delaware, e incontra appunto un Delaware al quale dice che Lancia Rossa eccetera eccetera, pensaci te, avvisa la tribù Urone di Lancia Rossa, io vado a vedere gli indiani cattivi cosa fanno, ciao. "OK, Spirito con la Scure, anche se non capisco perchè ti rivolgi a un Delaware per aiutare un Urone".

Mamma mia. Cico "il pard".

Zagor va a dare una spiata a Senzadente, l'indiano cattivo, che va dai venditori di fucili sottobanco: ma viene beccato e gli sparano come al tiro a segno. Zagor, per contratto, può usare solo una scure e basta, quindi non spara praticamente mai (anche se una pistola ce l'ha). Quindi che fa contro le pallottole? Che domande, corre con le gambe a bicicletta. Poi ha un'idea geniale: sale su uno sperone che protende sul fiume vicino, fa "AAAAAAAAAH" in mezzo a 234.654.000.000 pallottole, facendo finta di essere stato colpito, poi va giù in acqua. Il trucco più idiota che abbia mai visto. Fare AAAH, assumere una posa da colpito e poi cadere giù. Lo faceva anche il mio amico Paolo, da piccolo, quando moriva nei gioco di indiani e cowboy.

Un esempio di sospensione fortissima dell'incredulità.

Ma non temete, o fedeli lettori: Zagor non è morto e, dopo che Dente Abbattuto se n'è andato, Zagor ristriscia di nuovo sull'erba per riascoltarli sperando di non essere riscoperto e riammazzato. I cattivi, come al solito, proprio nel momento in cui l'eroe li origlia, raccontano tutti i loro traffici manco fossero in confessionale. Topolino Zagor sente Gambadilegno i criminali che dicono che un tizio di nome Kendall è il loro capo. Questo Kendall vive a Toledo. Il suo fornitore è l'usuraio ebreo Moses Bratton. Il rivale di Kendall è un mercante di pelli che si chiama Labourdette. Dietro a Kendall c'è la compagnia delle pellicce. A Kendall piacciono i biscotti Saiwa e porta le mutande di lana. Dopo aver sentito queste fondamentali informazioni, soprattutto l'ultima, compare Zagor all'improvviso e li stende tutti con dei colpi acrobatici di cui mostro qui un assaggio. Guardate, con una mano sola, la sinistra! Alè! Faccio notare che nessuno dei rincitrulliti pettegoli usa le pistole. E Zagor li stende tutti, oppoffarbacco!

I dialoghi. La situazione. Lo sfondo. Il bivacco. La pistola. La minaccia. Il ghigno. Il parlare forbito. Vecchio cammello, vecchio satanasso, montagne di patatine, bistecche alte tre dita. Tex, lo Spirito con la Scure. Che minaccia loro, pistola in mano, di preparargli un caffè. SUL SERIO.

Una vignetta di Tex che fa il cosplayer.

Dopo, ZagorTex va a cavallo (preso dai banditi idioti), brucia il loro carro, manda via gli altri cavalli e dice loro di camminare fino alla civiltà a piedi e se vi rivedo vi sparo, ciao! Poi va a Forte Henry al galoppo gridando yaaaahiiiiii dove avvisa Pat. E chi cavolo è Pat? Il capitano del forte? Un trapper? Un pechinese? Boh, è questo tipo qua sotto che non si capisce chi sia, nè che cavolo ci faccia al forte, ma si comporta come se fosse il capitano del forte, anche se sembra solo un trapper qualunque che fa il verso a Kit Carson. Dopo aver salutato lo sconosciuto Pat che Zagor conosce benissimo, Aquila della notte lo spirito con la scure prende un cavallo fresco dal frigorifero e galoppa yahiiiiiiando verso Laredo dove si trova "l'esimio signor Kendall" una definizione che Zagor ripete circa cento volte da adesso in avanti, tanto da far credere che lui si chiami Kendall della famiglia L'esimiosignor.

Pat. Pat chi? Boh, lasciate perdere, che tanto non lo rivedrete mai più.

Uno dei trafficanti pestati da Zagor, tal Sam Brisket, un nome e una faccia che si dimenticano dopo due secondi, prende anche lui un cavallo fresco da qualche frigorifero e va a Toledo dall'Esimiosignorchendall, un cattivo coi baffetti. Il dimenticabile Sam dice all'Esimio che c'è Tex alle calcagna e bisogna farlo fuori. "Ecco i soldi, dimenticabile Sam, fai fuori Tex, assumi un pò di gentaglia che spara, poi ti dò il doppio". Ops, Zagor, non Tex. Scusate.

Il dimenticabile Sam e l'Esimiosignor.

Sam il dimenticabile ramazza dagli angoli i più schifosi pendagli da forca che trova e va all'hotel dove dorme Zagor, che però non riesce a prendere sonno e si accorge di loro. Fai schifo con la tua fortuna, Zagortex. Ma non è tutto: appena i pendagli da forca lo vedono gli dicono: "Mani in alto e scendi" manco fossero degli sceriffi e lui naturalmente scappa. Ma dove li ha trovati il dimenticabile Sam questi assassini spietati? Da Mio Mini Pony? Zagor scappa e va a sbattere da Labourdette e un suo amico. E chi è Labourdette? Ma è lui, il coso, il nemico di Kendall l'Egregio, quello che fa il trafficante di pelli ma è buono, quello citato dai banditi cretini al bivacco e che Zagor aveva origliato, tornate indietro a leggere che ve lo ricordate subito. Ho dovuto farlo anch'io. Labourdette e il suo amico, appena sbattono contro Zagor, tirano fuori coltelli e pistole: ma accidenti, aveva solo sbattuto contro di voi per errore, capita a tutti, cosa volete fare, ammazzarlo? Comunque Zagor si spiega e si allea con loro contro L'esimiosigorchendall, qui sotto chiamato anche illustre, ma solo per pochi intimi.

Facciamo il fast forward che tanto il resto lo sapete già: TexZagor pesta l'usuraio ebreo Moses Britton e gli brucia tutti i soldi, così l'Esimio non avrà più soldi; brucia i magazzini dell'Esimio, così l'Esimio non avrà più i magazzini; spacca la casa dell'esimiochendall e gli ruba i documenti compromettenti, poi gli brucia la casa, così l'Esimio non avrà un posto dove dormire e nemmeno i documenti compromettenti. Poi Zagor torna tra gli indiani, perchè bisogna spaccare la faccia a Senza Dente, poi abbiamo finito. E Kendall l'Egregio? Non si sa che fine abbia fatto, sarà andato sulle pagine di Tex.
Zagor quindi va dagli indiani buoni e butta giù dal letto Cico, che ha mangiato così tanto che l'hanno chiamato "l'uomo che mangia di notte" e sta per sposarsi con Luna Splendente, una bella squaw cicciona che Zagor manda via non dico a pedate, ma quasi. Cico vuole diventare un guerriero Urone e mangiare a casa della squaw cicciona, ma Zagor gli fa vedere il DVD dell' "Uomo chiamato Cavallo" con il rito della danza del sole e Cico scappa via terrorizzato dal campo Urone, abbandonando la cicciona.

Poi Zagor sfida a duello Dente Scemo secondo la sacra Legge Rossa: ecco spiegato il titolo della storia. OK, è molto forzato come titolo, ma lasciamo perdere che abbiamo quasi finito, dai. A coso Zagor gli spacca tutti gli altri denti, poi dice solennemente che "Non verserò il sangue di un fratello rosso". Gli altri indiani, ammirati dalla nobiltà di Zagortex, gli dicono: "Uuuuh, ma che nobile che è!", poi gli applaudono, gli chiedono un autografo e gli promettono di fare i bravi e che da adesso in avanti ci sarà la pace. Tutto è bene quello che finisce bene, e questo è l'avviso per plagio da parte di Tex.

COMMENTO

Di certo la storia più texiana in assoluto fatta su Zagor, tanto da diventare un florilegio di luoghi comuni del ranger. Una storia completamente dimenticabile. Il Gianluigi Bonelli neanche si sforzava di fare un personaggio diverso dal ranger, ottenendo così dei risultati tanto stranianti quanto involontariamente comici.


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Edited by joe 7 - 8/9/2022, 16:51