Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: "PRIGIONIERO!" (Ivan)

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    By joe 7 il 8 Nov. 2019
     
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    ZAGOR 37-38: PRIGIONIERO! (analisi di Ivan)

    Testi: Guido Nolitta (Sergio Bonelli)
    Disegni: Franco Donatelli

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 88-89 (usciti nel 1968). I numeri reali di Zagor sono 37-38. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancor oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, cioè coi numeri 37-38.

    TRAMA

    Nell'avamposto militare numero 11 avvengono molte diserzioni misteriose: Zagor (col nome di Zagrosky) finge di essere un soldato disertore e scopre l'esistenza di un misterioso "Avamposto senza Nome", dove si trova una miniera d'oro gestita da un suo vecchio nemico: One Eyed Jack...

    COMMENTO

    Buon episodio del periodo di maturazione di Nolitta. Il ritmo procede spedito, forse fin troppo, tanto da far supporre che il Nolitta "Golden Age" avrebbe sviluppato lo stesso soggetto su 2 o 3 albi, dedicando maggior spazio alla definizione dei personaggi e allo svolgimento della trama. E' curioso vedere Zagor, uomo libero e avverso ai regolamenti, alle prese col rigido addestramento militare nei panni del "finto" soldato Zagrosky1. Gustosi i duetti tra l'indisciplinato soldato Zagrosky e il rude sergente Cannon (i cui modi di addestramento delle reclute lo fanno apparire una sorta di precursore del maggiore Hartman di "Full Metal Jacket"). Un peccato che Cannon esca completamente di scena dopo la parte dell'addestramento; se Nolitta gli avesse assegnato un ruolino durante il drammatico scontro finale (magari risolvendo anche il suo conflitto personale con la "ex-recluta" Zagrosky) la sua partecipazione all'episodio avrebbe acquisito spessore, invece di essere ricordato solo come una macchietta comica. Secondo me è un personaggio che meriterebbe un ritorno.

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    Buono il recupero di One Eyed Jack, ridefinito nel carattere e anche nel carisma. Infatti, nel precedente episodio "Zagor attacca!" era poco più di una macchietta, un semplice delinquentello forzuto e anche un po' buffo. Qui invece appare un avversario di ben altro livello.

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    Tra gli antagonisti risalta il capo dei Serpenti Rossi, Ontaka. In barba alla tendenza (comune a molti autori dell'epoca) di rappresentare i pellerossa come dei selvaggi facili da ingannare, Ontaka si dimostra intelligente e sospettoso. E' infatti lui a smascherare il doppio gioco di Zagor/Zagrosky sfoggiando un acume insolito. Insomma, pur essendo solo uno sgherro del "Gufo" One Eyed Jack, fa la sua bella figura all'interno dell'episodio.

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    Come sempre, in questo periodo della serie Cico è sfruttato alla grande, alternando gag di passaggio ad interventi risolutivi nella trama "seria". E' un vero peccato che nella moderna versione di Zagor il messicano sia considerato una fastidiosa palla-al-piede invece che una risorsa aggiunta. Ribadisco all'infinito che la presenza di Cico (o per essere più precisi questo Cico, prettamente nolittiano) era fondamentale per conferire alle storie quel particolare equilibrio tra dramma & commedia che rendevano lo Zagor di Nolitta così speciale nel panorama fumettistico dell'epoca.:( Di grande intensità il voltafaccia dei disertori, che decidono di rinunciare ai guadagni della miniera per accorrere in aiuto dei loro ex-compagni assediati dai Red Snakes di Ontaka.

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    Memorabile lo scontro finale tra Zagor e Ontaka. Poche vignette ma di grande pathos, dalle quali emerge la figura quasi "mitica" di Zagor presso i popoli pellerossa, tanto da considerare un onore il venire uccisi da lui.

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    Anche in questo episodio Nolitta dimostra la sua avversione per gli "happy ending" puri, aggiungendo delle note di amarezza alla vittoria finale.

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    DISEGNI

    Questo episodio segna anche l'esordio di Franco Donatelli sulla collana di Zagor. Ribadisco la mia impressione generale su questo disegnatore: freddamente efficace, senza né lode né infamia. Tuttavia, durante il periodo nolittiano, ha illustrato così tanti albi di Zagor da associare indelebilmente il suo segno allo Zagor storico. Tanto basta. ^_^

    Storia: 7,5
    Disegni: 7

    --------------------------------------------------------
    1 Zagrosky, tra l'altro, è un nome palesemente ispirato da Nolitta riferendosi ad un appassionato lettore, oggi illustre forumista: all'epoca i "biliosi detrattori" insultati dagli sceneggiatori di oggi erano tenuti in ben altra considerazione...

    QUI TUTTI GLI ARTICOLI SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 21:24
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    Sono quasi certo che Cannon sia tornato, forse per mano di Toninelli.... dovrei andare a vedere

    Edited by joe 7 - 11/11/2019, 15:22
     
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    CITAZIONE (MauroC @ 11/11/2019, 06:27) 
    Sono quasi certo che Cannon sia tornato, forse per mano di Toninelli.... dovrei andare a vedere

    Hai ragione, Ivan ne aveva fatto cenno qui, ma avevo tagliato il riferimento perchè pensavo non fosse importante. La citazione è:

    "un ritorno (quello di Cannon) che lo valorizzi appieno, non come in CAROVANE COMBATTENTI di Pellizzari"

    "Carovane Combattenti" (Zenith 296 - numero reale 245 del 1985) di Pellizzari non l'ho mai letto, ma, a giudicare da come ne parla Ivan, non sembra essere stato un capolavoro...
     
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  3. Zagroskyy
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    Grazie per "" illustre forumista"" , non me lo aveva mai detto nessuno.
    Ciao Joe. :P
     
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    CITAZIONE (Zagroskyy @ 25/9/2020, 18:22) 
    Grazie per "" illustre forumista"" , non me lo aveva mai detto nessuno.
    Ciao Joe. :P

    Ciao, Zagrosky! Felice di essere stato il primo a dirlo! ^_^ Dovresti provare anche tu a commentare qualche episodio, sai? L'esperienza ce l'hai, e le storie le conosci.
     
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    Ho cominciato a leggere la storia sui volumi cartonati.
    La scena di Zagor che si logora in cella di rigore mi ricorda un'esperienza simile da lui vissuta nell'episodio "l'inferno dei vivi".
    La scena in cui Zagor taglia l'albero su cui si trova Canon é degna di Cico.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 30/12/2020, 19:21) 
    Ho cominciato a leggere la storia sui volumi cartonati.
    La scena di Zagor che si logora in cella di rigore mi ricorda un'esperienza simile da lui vissuta nell'episodio "l'inferno dei vivi".
    La scena in cui Zagor taglia l'albero su cui si trova Canon é degna di Cico.

    Stai seguendo Zagor sui volumi cartonati a colori, quelli allegati alla Gazzetta? Sono un pò perplesso sull'idea del colore e sul formato (troppo grande), ma si vede che preferiscono così. In ogni caso, anche se è una storia minore, ha dei buoni momenti, come quelli che hai descritto. ^_^
     
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    Ho finito di leggere la storia e devo dire che mi é piaciuta molto: coinvolgente e ben strutturata.
    Alcuni passaggi verranno riutilizzati da Nolitta quando realizzerà la texiana "I ribelli del Canada".
    La scena in cui il Gufo scivola sulla saponetta dopo aver riconosciuto Zagor é uno di quei memorabili momenti spezza tensione che solo Nolitta sapeva fare.
    La conversione dei disertori mi é sembrata una trovata un po' buonista, ma narrata con un pathos tale che si passa sopra senza problemi.
    Memorabile il finale, con Cico che lascia allibiti Zagor e militari con il suo ragionamento.
    La copertina dell'albo ricorda una scena de "Il re delle Aquile".
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 6/1/2021, 11:54) 
    Ho finito di leggere la storia e devo dire che mi é piaciuta molto: coinvolgente e ben strutturata.
    Alcuni passaggi verranno riutilizzati da Nolitta quando realizzerà la texiana "I ribelli del Canada".
    La scena in cui il Gufo scivola sulla saponetta dopo aver riconosciuto Zagor é uno di quei memorabili momenti spezza tensione che solo Nolitta sapeva fare.
    La conversione dei disertori mi é sembrata una trovata un po' buonista, ma narrata con un pathos tale che si passa sopra senza problemi.
    Memorabile il finale, con Cico che lascia allibiti Zagor e militari con il suo ragionamento.
    La copertina dell'albo ricorda una scena de "Il re delle Aquile".

    Complimenti per l'analisi, si vede che questa storia di Zagor ti ha appassionato! ^_^

    Domani riprendo a postare, tra l'altro.
     
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    Sono assai invidioso di chi ha la fortuna di leggere queste storie per la prima volta. Io le conosco quasi a memoria...
     
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    Anche se le consoci a memoria, non ti appassioneranno di meno se le rileggi ora.
    Comunque é vero: la prima volta che leggi una storia é la più importante.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 6/1/2021, 13:11) 
    Anche se le consoci a memoria, non ti appassioneranno di meno se le rileggi ora.
    Comunque é vero: la prima volta che leggi una storia é la più importante.

    E non te la dimentichi più. Ma poi le letture successive sono ancora meglio perchè comprendi e fai attenzione a tanti dettagli che prima non avevi notato...
     
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