1968 (Febbraio) ASTERIX ALLE OLIMPIADI
La copertina classica e la copertina recente di Uderzo, in cui la sfida a Cesare è più esplicita.
TRAMACornodurus, un soldato della guarnigione di Aquarium - uno dei quattro accampamenti fortificati che circondano il villaggio di Asterix -è stato selezionato per rappresentare i romani ai giochi olimpici. Il centurione di Aquarium,
Tullius Caparbius, è fiero del fatto che Cornodurus sia stato selezionato; tuttavia, è preoccupato del fatto che anche i pazzi galli del villaggio vogliano partecipare, visto che, con la loro bevanda magica, hanno la vittoria assicurata. Asterix, Obelix e tutti gli uomini del villaggio vanno ad Atene a partecipare ai giochi olimpici, con Asterix e Obelix come loro campioni rappresentanti. Caparbius è disperato, fino al momento che si scopre che nei giochi olimpici le bevande che aumentano le forze sono severamente proibite. Tuttavia, Asterix vuole partecipare lo stesso alle competizioni: ma non ci sono possibilità di vittoria in condizioni normali contro degli atleti già allenati. Anche i romani non se la passano bene. Asterix e Panoramix, con uno stratagemma, fanno sapere per vie traverse a Caparbius e Cornodurus che è possibile prendere della bevanda magica di nascosto in un certo punto. In una gara di corsa, Asterix gareggia con gli altri romani, tutti rinforzati grazie alla bevanda magica che hanno preso di nascosto. Asterix li accusa tutti davanti alla commissione di aver preso la bevanda magica: infatti quella bevanda era stata trattata con un colorante che rendeva le loro lingue blu. Come Asterix aveva previsto, i romani vengono tutti squalificati e Asterix diventa il vincitore, essendo l'unico "pulito" alla gara. Ma, di nascosto, Asterix regala la palma dorata della vittoria a Cornodurus e Caparbius, che vengono premiati da Cesare a Roma.
COMMENTONel 1967 la Francia aveva appena ospitato le Olimpiadi invernali e l’attenzione mediatica era stata enorme. Il 1968, l'anno della pubblicazione del fumetto, è anche l'anno delle Olimpiadi in Messico. Grazie alla televisione, ormai diffusa dappertutto - anche se nella sua versione in bianco e nero - l'evento ha una risonanza mon
diale. Goscinny e Uderzo colgono l'occasione per far partecipare Asterix e i Galli alle Olimpiadi classiche della Grecia, facendo in modo che la pubblicazione a puntate sulla rivista
Pilote si concludesse poco prima dell’inizio delle gare olimpiche. E' da notare che gli atleti francesi non ottennero grandi risultati in quelle Olimpiadi, accampando scuse simili a quelle che fanno i Galli nel fumetto: colpa del cibo, del clima, del terreno...qui Goscinny aveva fatto una previsione azzeccata. Tra l'altro, Goscinny era poco amante degli sport.
In ogni caso, questa storia solleva un problema di base, che non sarebbe venuto fuori se non ci fosse stato un contesto realistico come quello delle Olimpiadi. Il punto è questo:
la bevanda magica è una droga o no? In questa storia, Goscinny risponde alle accuse simili fatte sulla pozione di Panoramix. Lo sceneggiatore ha sempre detto che la bevanda magica non è una droga, perchè non crea dipendenza nè effetti collaterali: è solo un aiuto magico, nulla di più. Ma, per definizione, una droga è una sostanza estranea all'organismo, che viene inserita per avere un potenziamento. Anche il siero del supersoldato di Capitan America è, in senso stretto, una droga. E infatti i controllori dei giochi olimpici vietano tassativamente a Panoramix di usare la bevanda magica, considerandola così una droga a tutti gli effetti. In questa storia, infatti, l'ambiente un pò "mitico" degli Irriducibili Galli scende un pò nella realtà, affrontando le inevitabili conseguenze reali dell'utilizzo di questa bevanda. Il fatto che renda blu le lingue dei legionari rende la cosa più marcata. E questo è anche un
difetto di base della storia, trasferendo il contesto della bevanda magica, un contesto che ha del fiabesco, in un contesto più realistico, cioè una competizione sportiva in un mondo reale.. Qui Asterix e Panoramix sono un pò come due pesci fuori d'acqua. Quindi la risposta è: nel mondo dei fumetti, la pozione di Panoramix è una bevanda magica; nella realtà (e quindi nei controlli dei giochi olimpici, che sono legati al mondo reale) è una droga.
Goscinny scherza anche con le "crociere organizzate" che si stavano sviluppando in quegli anni, coi tipici raggiri realizzati con mezze verità: Abraracourcix prenota una crociera in Grecia su nave per tutti gli uomini dl villaggio. Una crociera che, secondo il depliant, offre classe unica (cioè: tutti a remare), giochi in coperta (cioè: tutti a remare), sport all'aria aperta (cioè: tutti a remare) e atmosfera incantevole (cioè: il conducente che batte il ritmo delle vogate col tamburo).
L'ironia di Goscinny sui Greci è ricorrente: per esempio il loro profilo, su cui Obelix scherza, dimenticando però di avere lui un nasone gallico. Il Colosso di Rodi è un atleta-bestione. La calligrafia dei greci dentro i balloon è in "stile ellenico" e tutti i Greci hanno i nomi in "as" e "os". Inoltre, gli stesi Goscinny e Uderzo compaiono in un bassorilievo. Sono raffigurati come semidei che pongono le mani sopra un toro, con sotto i nomi in greco "Goscinny" e "Uderzo": il primo dice la parola "despota" e il secondo "tiranno", sempre in greco: si stanno insultando o prendono su di sè queste definizioni? Chi lo sa.
Curiosamente, Asterix, per rimediare al problema del fatto che solo i greci e i romani hanno libero accesso ai giochi olimpici, propone come soluzione il fatto che Giulio Cesare ha conquistato la Gallia: per questo, dice lui, "noi siamo romani". Ma questa è solo una furbata, visto che il villaggio Gallico non è stato conquistato da Cesare, quindi non sono per nulla "romani". Ma a quei tempi non c'era la documentazione in rete. Scherzi a parte, al centurione Caparbius sarebbe bastato dire ai greci che gli Irriducibili non sono dei romani e il problema sarebbe stato risolto. Ma questo avrebbe troncato tutta la storia...che però risulta così piuttosto forzata dal punto di vista logico, per quanto ben realizzata.
Un'altra curiosità: quando Abraracourcix, dentro la sua vasca da bagno, viene riportato in casa sua dai suoi portatori, dice che continuerà il bagno l'anno prossimo. E lui è il capo. Significa che questi galli non si lavavano mai? Si lavavano solo una volta all'anno?
Il centurione Caparbius, affranto dopo aver capito che i Galli andranno ai giochi olimpici per gareggiare, si mette a citare...l'Antico Testamento!
"Et nunc, reges, intelligite; erudimini, qui judicatis terram": "E ora, re, comprendete; siate ammaestrati, voi che giudicate la terra". (Salmo 2). Come citazione è piuttosto curiosa, visto che il Vecchio Testamento era noto solo agli ebrei, anche se c'erano dei simpatizzanti della loro religione che lo conoscevano. E' anche un richiamo alle radici ebraiche di Goscinny.
Abraracourcix, davanti al centurione Caparbius, cita il detto di Pierre de Coubertin:
"L'importante non è vincere, l'importante è partecipare", ma in modo invertito: "Non vi vietiamo di partecipare: noi andiamo a vincere, questo è l'essenziale!". In questa storia, i Galli appaiono come dei tormentatori dei Romani: il lettore prova dispiacere per l'impossibilità di vincere per Caparbius e Cornodurus, privi di bevanda magica.
In questo episodio compare per la prima volta l'anziano del villaggio,
Matusalemix (
Agecanonix, "età canonica" nell'originale), un vecchietto pieno di grinta che ricorda i bei tempi della Battaglia di Gergovia e, quando è in Grecia, guarda solo le belle donne: nel banchetto finale del villaggio gallico, però, parla dei meravigliosi monumenti greci che ha visto...
Qui non è ancora comparsa però la sua giovane e bellissima moglie senza nome, che qui non è nemmeno citata. Infatti, Matusalemix è un'autocaricatura di Goscinny, che si era sposato avanti negli anni con una moglie bella e giovane.
QUI TUTTI GLI ARTICOLI SU ASTERIXEdited by joe 7 - 30/1/2022, 23:20
Last comments