Il blog di Joe7

  1. ZAGOR: "OMBRE!" (Joe7)

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    Terry e i pirati
    Zagor
    By joe 7 il 19 June 2020
     
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    ZAGOR 18: OMBRE! - Analisi di Joe7

    Testi: Guido Nolitta (Sergio Bonelli)
    Disegni: Gallieno Ferri

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    Zagor edizione originale Zenith: n. 69 (uscito nel 1966). Il numero reale di Zagor è 18. Infatti, l'edizione Zenith originale pubblicò Zagor a partire dal numero 52, quindi ha la numerazione sfasata che continua ancor oggi, con 51 numeri in più. Prima del numero 52, pubblicava storie di altri personaggi bonelliani come Hondo, Kociss, eccetera. Tutte le varie ristampe di Zagor, invece, seguono la numerazione reale, cioè col numero 18. La storia è stata pubblicata in precedenza sullo Zagor formato libretto "Terza Serie-Collana Lampo" (50 lire) a Novembre-Dicembre 1964:
    14 - Ombre!
    15 - La capanna sulla scogliera
    16 - Il mare bianco

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    TRAMA

    Zagor e Cico vanno a Yorktown e, nel passare, salutano un loro amico, l'ingegner Robson, che organizza la costruzione dei binari per i treni: Robson racconta loro di diversi operai cinesi che se ne sono andati all'improvviso. Cico, al ristorante, vuole mettere alla prova la pazienza di un cameriere cinese per dimostrare una sua teoria, ricavandone però una zuppa in faccia. I padroni del locale, però, stanno per frustare il cinese, che si chiama Fu-Sing, e Zagor li ferma subito. Una volta arrivati a Yorktown, Zagor e Cico vanno dall'uomo che li ha chiamati: un venditore di pellicce che si chiama Steve Mac Call e che chiede il loro aiuto per via del fatto che le barche con le pellicce scompaiono in continuazione, nella zona a Chesapeake Bay. Zagor e Cico partecipano alla successiva spedizione di pellicce e vengono attaccati da pirati cinesi vestiti con una tuta aderente: solo Zagor riesce a fuggire e raggiunge un'isola dove incontra un pescatore solitario che si chiama Bancroft. I due vengono attaccati dai pirati cinesi che ammazzano Bancroft e portano via Zagor per torturarlo. Zagor incontra il capo dei pirati, Ly-Cieng, che ha intenzione di fare un territorio indipendente cinese negli Stati Uniti coi soldi ottenuti dalle rapine. Uno dei pirati cinesi, Fu-Sing, quello che Zagor aveva salvato dalle frustate, libera Zagor di nascosto e i due cercano di liberare gli altri, ma Fu-Sing viene ammazzato. Zagor provoca un diversivo incendiando una barca: mentre tutti accorrono per spegnerla, Zagor raggiunge la costruzione dei prigionieri e libera Cico e gli altri marinai catturati dai pirati. Raccolgono delle armi e cercano di raggiungere le navi per scappare: ma vengono scoperti e si rifugiano su un'altura, dove vengono assediati dai pirati. Ma il sole di mezzogiorno rende difficile la resistenza, perchè il calore sull'altura raggiunge livelli intollerabili. Quando tutto sembra perduto, arrivano delle navi guidate da Steve Mac Call, il venditore di pellicce, e da Bancroft, il pescatore che aveva recuperato Zagor, che era rimasto ferito e non morto come si credeva: aveva raggiunto Yorktown e aveva avvisato Mac Call. Zagor dà la caccia al capo dei pirati, Ly-Cieng, che fugge, ma viene preso dai marosi del Mare Bianco, un tratto di mare pericolosissimo, e muore affogato.

    COMMENTO

    Una storia un pò alla "Terry e i pirati", con uno Zagor che ha un ruolo piuttosto passivo, visto che non risolve direttamente la situazione, ma se la cava alla fine per il rotto della cuffia solo per un incredibile colpo di fortuna, cioè l'intervento del tal pescatore solitario Bancroft. Senza di lui, la storia di Zagor sarebbe finita qui. Oppure sarebbe stata risolta in modo più "zagoriano", con Zagor che inventa qualcosa, trova una soluzione. Il cattivo è una specie di Dragon Lady* dei poveri: un tal Ly-Cieng che vuole farsi un mini-stato cinese in America grazie ai proventi delle rapine...e a sentirlo dire delle simili assurdità non sai dire se questo tal Ly-Cieng è più malvagio o più stupido. Inoltre fa una fine piuttosto miseranda, senza nemmeno fare un confronto diretto contro Zagor.

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    Ed è anche manesco


    La sua fine viene commentata alla "Gianluigi Bonelli", dove si dicono dei commenti tipo "il destino colpisce i malvagi com'è giusto che sia" eccetera. La storia, infatti, anche se è di Nolitta, ha diversi cenni della filosofia del padre, tanto da pensare che potrebbe essere stata realizzata da entrambi. Cico, infatti, non fa quasi nessuna gag, anzi combina dei veri e propri pasticci: per fare l'esempio più clamoroso, come poteva essergli venuta in mente l'idea di buttare via le pallottole dalla riserva di fuoco per alleggerire il peso??? :blink: :blink: E inoltre il messicano è stato messo da parte per quasi tutta la storia, venendo sostituito dal tal Bancroft, il pescatore solitario, che quasi muore, e dal tal cinese amico Fu-Sing, che invece muore sul serio, ed è anche quello che ha buttato in faccia la zuppa a Cico. Insomma, sembra il classico trattamento alla "Bonelli-padre" su Cico. Anche il termine "musi gialli" ripetuto più volte sa tanto di GLBonelli. Inoltre, a parte la faccenda di Bonelli padre, le ingenuità in questa storia sono molte, come quella dei pirati che tengono vivi i prigionieri solo perchè con le loro voci potevano attirare i naviganti dalle loro parti e così catturarli, facendo quindi il verso alle sirene di Ulisse. O il fatto del tal Ly-Cieng che voglia fare uno stato cinese in America. O il fatto che lo sconosciuto pellicciaio di Yorktown, tal Steve Mac Call, si metta a chiamare Zagor da Darkwood perchè controlli il commercio delle pellicce, un incarico che sembra invece fatto su misura per Tex (e questo è un altro elemento a favore dell'ipotesi GLBonelliana). Ma il capolavoro dell'ingenuità, la sua quintessenza, è stata quella di far legare i prigionieri dei pirati nel deposito delle armi :huh: :huh: :huh: , così che, una volta liberati da Zagor, potevano prendere tutti i fucili, le pistole e i cannoni che volevano. Più che pirati, sembrano essere la Banda Bassotti.

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    In questa storia, inoltre, compare per la prima volta l'ingegner Robson, sempre all'eterna costruzione di una ferrovia che non finirà mai, un personaggio molto nolittiano. Comparirà diverse volte nelle storie di Zagor dando il via alle sue avventure. ^_^

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    * Dragon Lady: la piratessa cinese di "Terry e i pirati", un personaggio ricorrente della serie. Era l'abituale rivale di Terry e dei suoi compagni e divenne piuttosto famosa all'epoca.

    DL
    Terry che incontra a sorpresa la Dragon Lady. La donna aveva anche l'abitudine di parlare in terza persona, cosa che accentuava la sua aria di mistero.



    QUI TUTTI I LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 8/9/2022, 19:16
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    Ho sentito nominare diverse volte la serie "Terry e i pirati" ma non l'ho mai letta.
    Comunque, una tantum ci sta che l'eroe si salvi per caso; é successo a diversi dei miei personaggi preferiti.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 19/6/2020, 17:46) 
    Ho sentito nominare diverse volte la serie "Terry e i pirati" ma non l'ho mai letta.
    Comunque, una tantum ci sta che l'eroe si salvi per caso; é successo a diversi dei miei personaggi preferiti.

    E' un peccato che tu non conosca "Terry e i pirati", è una lettura di base per gli appassionati del fumetto. Anche se è degli anni'30-'40, è ancora valido sia dal punto di vista narrativo che di quello grafico. Prima o poi ci farò un servizio, così potrai conoscerlo meglio! ^_^

    La Cosmo ne sta pubblicando i volumi, è arrivata al numero 3 e ora sta pubblicando il quarto, ma non so se ti conviene: costa sulle 45 €, quindi è soprattutto per gli appassionati (nell'immagine, Terry è il ragazzo biondo; quello con la pipa è il suo amico Pat e il cinese è Connie). Riguardo a Zagor che si salva per caso, ci può stare, basta che non accada spesso.

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    Ho letto la storia, o almeno una buona parte, su Zagor Classic di questo mese.
    Mi é piaciuta molto perché scorre veloce e rapida e sebbene compaiano poco, mi ero affezionato a Bancroft il pescatore e al giovane cinese Fu-Sing.
    Ques'ultimo dimostra la grande maestria di Nolitta, che lo usa prima in una gag comica con Cico, poi in una sequenza drammatica (lui che viene preso a frustate) e infine, come elemento risolutivo nella trama (liberando Zagor prigioniero).
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky1 @ 19/6/2021, 17:22) 
    Ho letto la storia, o almeno una buona parte, su Zagor Classic di questo mese.
    Mi é piaciuta molto perché scorre veloce e rapida e sebbene compaiano poco, mi ero affezionato a Bancroft il pescatore e al giovane cinese Fu-Sing.
    Ques'ultimo dimostra la grande maestria di Nolitta, che lo usa prima in una gag comica con Cico, poi in una sequenza drammatica (lui che viene preso a frustate) e infine, come elemento risolutivo nella trama (liberando Zagor prigioniero).

    Come ho scritto una volta, ho qualche dubbio che la storia sia stata realizzata proprio da Nolitta, visto che mi sembra molto GLBonelliana. Non è comunque una storia che mi sia rimasta molto impressa.
     
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