Il blog di Joe7

  1. ASTERIX E IL REGNO DEGLI DEI

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    Asterix
    By joe 7 il 24 Nov. 2020
     
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    1971 (Marzo) ASTERIX E IL REGNO DEGLI DEI

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    TRAMA

    Giulio Cesare vuole sconfiggere i Galli attraverso l'urbanizzazione della foresta circostante il loro villaggio, costringendoli quindi, quasi inconsapevolmente, ad accettare la civiltà romana senza colpo ferire. A questo scopo, ingaggia l'architetto Angolacutus a progettare e costruire il primo insediamento: il Regno degli Dei, un albergo per turisti ricco di ogni comfort. Aiutato dal centurione di Aquarium, Plusquamursus, e con gli schiavi capeggiati da Duplicata, il numida, Angolacutus inizia l'abbattimento degli alberi: ma i primi ostacoli si fanno sentire. Infatti, i Galli fanno ricrescere gli alberi grazie a delle ghiande speciali realizzate da Panoramix: tuttavia, l'abbattimento e la ricrescita degli alberi rischia di andare avanti all'infinito, con conseguente sfruttamento degli schiavi. Di conseguenza, Panoramix cambia stratagemma: consegna la bevanda magica agli schiavi, che possono concludere il lavoro in fretta e anche essere pagati e essere liberi dopo il loro lavoro (tra di essi, ironia della sorte, ci sono anche i famosi pirati). Il regno degli Dei viene costruito e i primi romani iniziano ad abitarci, incontrando i Galli e facendo delle compere nel villaggio gallico. Gli abitanti del villaggio se ne approfittano, mettendo su negozi per turisti e iniziando ad accettare certi costumi romani. Asterix e Panoramix riescono a mandar via un cliente dell'albergo (visto che era pieno) e al suo posto ci mandano il bardo Assurancetourix. Come previsto, i canti del bardo fanno svuotare tutto l'albergo: i cittadini romani tornano tutti a casa. Angolacutus, per rimediare, fa mettere i soldati romani nell'albergo e manda via il bardo. Questo fatto provoca una sollevazione degli abitanti del villaggio, che, guidati da Asterix, raggiungono il Regno degli Dei e lo riducono in rovina. Angolacutus, sconfitto, se ne va e Panoramix fa rispuntare gli alberi in mezzo alle rovine dell'albergo. E la storia si conclude col solito banchetto.

    COMMENTO

    Questa è la seconda storia di Asterix dove compaiono degli architetti: dopo il malvagio Stocafis e il pasticcione Numerobis di Asterix e Cleopatra, abbiamo lo scrupoloso e astuto Angolacutus, simbolo della crescita selvaggia delle abitazioni in quel periodo degli anni 60 in Francia e altrove. Chiaramente la stima per gli architetti da parte di Goscinny doveva essere minima...In ogni caso, la storia mostra anche un aspetto degli antichi Romani spesso dimenticato: loro non si consideravano padroni di un Impero, ma di una città, anzi la Città per eccellenza, Roma, l'Urbs in latino: la loro stessa cronologia partiva sempre dal numero di anni dalla fondazione di Roma (secondo il nostro calendario, 753 anni prima della nascita di Cristo). Indicavano sempre il tempo prima o dopo la fondazione di Roma: per esempio "30 o 300 ab urbe condita" in latino significava 30 o 300 anni dalla fondazione di Roma. Solo un Romano infatti poteva dire che "tutte le strade portano a Roma". Essendo padroni di una Città che rappresentava tutto l'Impero, per i Romani l'urbanizzazione era una necessità fondamentale. Da qui, il desiderio dei Romani di fondare sempre delle città nei territori conquistati (per esempio, Burdigala, l'attuale Bordeaux, fu fondata ex novo dai Romani); e non solo, ma anche degli acquedotti per il trasporto dell'acqua, delle strade, delle dighe e così via. Quindi, il piano di Cesare per "urbanizzare" il villaggio gallico aveva una sua logica.

    Asterix-1
    La cura di Uderzo per i dettagli era straordinaria, come si può vedere qui: la casa di Cesare e il modellino sono riprodotti con cura certosina. Per non parlare del resto: i personaggi, i vestiti...


    Quando Giulio Cesare parla ai suoi sottoposti parlando di se stesso in terza persona (tipo: "il grande condottiero fece"..."egli disse" parlando sempre di sè), c'è la battuta esilarante di uno dei sottoposti che dice a Cesare:
    "Lui è davvero formidabile!"
    "Chi?" chiede Cesare.
    "Beh...voi!"
    "Ah! Lui!".
    Infatti, nel De Bello Gallico e nel De Bello Civili, Cesare parlava di sè presentandosi proprio in terza persona, per mostrare ai suoi accusatori al Senato tutte le imprese che aveva fatto. Da allora, però, l'"io in terza persona" è diventato famoso e usato dalle persone importanti.

    Angolacutus aveva proposto di chiamare il Regno degli Dei Roma II, ma Cesare dice ovviamente che di Roma ce n'è una sola. Questa battuta richiama i giganteschi centri commerciali costruiti a ridosso delle città principali: Velizy 2, Rosny 2, Parly 2, senza contare il nostro quartiere residenziale Milano 2. Anzi, la Parly 2, il grande centro commerciale vicino a Parigi, avrebbe dovuto chiamarsi originariamente Parigi 2. Ma De Gaulle si oppose all'idea, dicendo, come Cesare, che di Parigi ce n'è una sola. Come grandeur francese non è male...

    Uderzo si concede una doppia splash page con lo straordinario non-pieghevole di marmo distribuito agli spettatori del circo come campagna pubblicitaria del Regno degli Dei! Una presa in giro dei pieghevoli della pubblicità distribuiti gratis. Nella presentazione si descrive la vita quotidiana degli antichi romani con disegni d'epoca e le trovate di Goscinny per presentare nel mondo antico le novità moderne, che portano a risultati davvero esilaranti: per esempio, il circo-parcheggio al posto del drive-in e i bazar-tabernae al posto dei supermercati, oppure le "anphorville" al posto di "bidonville" (le anfore a quei tempi erano usate come bidoni della spazzatura, almeno nelle intenzioni degli autori). Il Circo Massimo è anche una parodia degli spettacoli in TV con concorsi a premi che non interessavano a nessuno, presentati da Guy Lux, qui latinizzato in Guilus, un presentatore francese famoso di quei tempi.

    Asterix-4
    Il villaggio gallico davanti alle offerte di compravendita


    Ai tempi degli anni '60-70, l'urbanizzazione di massa stava facendo passi da gigante, sia nella Francia di De Gaulle e Pompidou, che altrove. Spesso è stata forsennata e sregolata, e il bosco di Bondy, dove Uderzo aveva vissuto da vicino da piccolo, fu quasi completamente disboscato, sostituito da edifici a perdita d'occhio e da un parco naturale. Da qui le scene di disboscamento del bosco dei Galli.

    Inoltre, gli autori prendono in giro anche chi è ignorante ma fa delle citazioni senza conoscerne il senso. Il centurione Plusquamursus cita "Gnozi seauton", cioè "Conosci te stesso" di Socrate. Ma Plusquamursus non sa cosa vuol dire, perchè è greco, una lingua che lui non conosce. E lo dice davanti a una catasta di alberi sradicati, dove la frase citata non ha alcun senso.

    Asterix-5
    Come citare Socrate mentre ti gratti alla mattina davanti a una catasta di legno. E senza nemmeno sapere cosa cavolo stai dicendo. Però puoi dire di aver fatto una citazione...


    Un'altra caratteristica della storia sono le proteste, le rivendicazioni e gli scioperi prima degli schiavi, poi degli stessi soldati che pensano di essere trattati peggio degli schiavi: Goscinny parodizza così tutte le rivendicazioni dei sindacalisti, che in quegli anni facevano dei negoziati estenuanti col governo francese in cui, se si dava troppo a una categoria, un'altra scalpitava volendo anch'essa di più.

    Quando Obelix, su consiglio di Asterix, fa il pazzo furioso per spaventare un cliente dell'albergo del Regno degli Dei, recita proprio la parte del barbaro pericoloso e sanguinario, che Asterix sottolinea coi suoi consigli: "Se lo rivedete, dategli un pò di carne cruda, questo servirà a calmarlo". Insomma, come una belva, in pratica.

    I Galli, abituati a combattere direttamente contro i soldati romani, non sanno come comportarsi davanti ai comuni cittadini romani che vengono nel loro villaggio a far compere. Anzi c'è ci se ne approfitta vendendo soprattutto le cose più gradite ai clienti romani: il pesce e le antichità (che è un controsenso, visto che Asterix è ambientato in un tempo antico!). La critica sociale di Goscinny è evidente e fa riferimento ai paesi che hanno sviluppato la propria economia esclusivamente attraverso il turismo, trascurando la propria identità culturale ed economica producendo tutti le stesse cose che interessano ai turisti, snaturandosi e facendo concorrenza. E non solo: vengono adottati anche gli usi e i costumi di chi viene, dimenticando completamente la propria identità. La moglie di Matusalemix che si veste alla romana ne è un esempio calzante. La stessa critica la fece Goscinny anche su Lucky Luke "Il cacciatore di taglie", dove gli indiani della riserva, per sopravvivere, vendevano ai bianchi i ricordini pseudostorici: per esempio, tutti avevano da vendere "l'esclusiva sottosella del Generale Custer". ^_^

    Asterix-3
    Siamo tutti Romani!


    Il sistema per far sollevare il villaggio contro il Regno degli Dei elaborato da Asterix e Panoramix è molto abile: dopo aver fatto entrare nell'albergo Assurancetourix, e dopo che è stato scacciato via a causa dei suoi canti, Asterix solleva l'orgoglio nazionale: scacciare uno di loro, fosse anche il bardo, per i Galli è inaccettabile.

    "Non bisogna mai dare ordini secchi a un numida" è una celebre battuta della storia, in cui si sono inseriti gli aggettivi "secco" e "umido", valido sia in francese che in italiano. I numidi erano dei berberi della Numidia: i berberi erano abitanti del nordafrica con una loro lingua e con la pelle chiara (per esempio San Vittore I, Papa, era berbero). La Numidia equivaleva più o meno all'Algeria e in parte alla Tunisia. Quindi non erano certo di pelle nera come Duplicata, lo schiavo numida della storia. In ogni caso, il personaggio è stato un omaggio alla Blaxploitation (film con attori neri, in voga a quei tempi) e alla rivolta dalla schiavitù, anch'essa trattata come una rivendicazione sociale, alla pari delle rivendicazioni dei soldati romani. Infatti gli schiavi, dopo, riprendono il loro lavoro, ma con uno stipendio e degli orari: nessuna rivolta alla Spartaco.

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    Trattative alla Bud Spencer.


    Il banchetto finale è uno dei rari casi in cui viene concesso di partecipare anche ad Assurancetourix, considerando il suo contributo fondamentale nel far fuggire i Romani dal Regno degli Dei.

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    Se non fate attenzione ai dialoghi, si travasa il senso di quello che dicono i personaggi!


    Questa scena conclusiva (presa dall'edizione di Asterix allegato al Corriere della Sera/Gazzetta dello sport) ha un errore di battitura che rende poco comprensibile il dialogo. Alla domanda di Asterix, Panoramix risponde "Ovviamente no" e non "Ovviamente"! Goscinny voleva far capire in questa scena che non è possibile riuscire sempre a mantenere tutto uguale come si vorrebbe. L'importante è comunque restare se stessi.

    QUI TUTTI I LINK SU ASTERIX

    Edited by joe 7 - 30/1/2022, 23:32
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    Avevo notato come Goscinny e Uderzo avessero inserito della satira in questa storia ed anche come, nell'epoca pre-internet, si fossero accuratamente documentati sulla vita dei romani.
    Questa storia é stata trasposta in film in CGI, con l'aggiunta di alcuni personaggi e notevole modifica della trama.
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky @ 24/11/2020, 18:22) 
    Avevo notato come Goscinny e Uderzo avessero inserito della satira in questa storia ed anche come, nell'epoca pre-internet, si fossero accuratamente documentati sulla vita dei romani.
    Questa storia é stata trasposta in film in CGI, con l'aggiunta di alcuni personaggi e notevole modifica della trama.

    Non ho visto il film, ma ne hanno parlato bene. Goscinny e Uderzo hanno fatto, più che una satira (anche quello, s'intende) un campionario di umanità in cui tutti, chi più, chi meno, si riconoscono. E per fare questo ci vuole talento, non basta certo documentarsi accuratamente. Tanti si documentano per fare poi delle storie culturali talmente approfondite e talmente pizzose che fanno morire di noia. Per fare un esempio, la storia di Zagor "Creatura d'acqua", uscita di recente, è una leggenda in rete. :lol:

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    Ammappa, che mazzata sulla testa.
    Ed é pure disegnata malissimo, secondo me.
     
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    "Il Regno Degli Dei" è la mia storia preferita di Asterix in assoluto =)
     
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    CITAZIONE (Gerdha @ 25/11/2020, 20:30) 
    "Il Regno Degli Dei" è la mia storia preferita di Asterix in assoluto =)

    Infatti è molto bella come storia. ^_^ Le mie preferite sono "Asterix e il duello dei capi", "Asterix in Iberia", Asterix e la zizzania"... ma mi piacciono tutte allo stesso modo (intendo quelle di Goscinny e Uderzo), impossibile scegliere.
     
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    Mi sono appena visto l'adattamento cinematografico della storia, realizzato nel 2014.
    La trama del film si discosta da quella dell'albo, ma le modifiche e le aggiunte apportate non hanno snaturato l'opera originale, allineandosi con la comicità di Goscinny e Uderzo.
    Fra i personaggi aggiunti spicca Barufus, un bambino romano che diventerà grande amico di Obelix, che esprime perfettamente il candore dell'infanzia.

    PS: Buona Pasqua!
     
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    CITAZIONE (Andrea Micky 3 @ 31/3/2024, 22:03) 
    Mi sono appena visto l'adattamento cinematografico della storia, realizzato nel 2014.
    La trama del film si discosta da quella dell'albo, ma le modifiche e le aggiunte apportate non hanno snaturato l'opera originale, allineandosi con la comicità di Goscinny e Uderzo.
    Fra i personaggi aggiunti spicca Barufus, un bambino romano che diventerà grande amico di Obelix, che esprime perfettamente il candore dell'infanzia.

    PS: Buona Pasqua!

    Non ho avuto ancora il tempo di vederlo, prima o poi lo farò: grazie delle informazioni! Buona Pasqua ance a te! ^_^
     
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