Il blog di Joe7

Comments: 2022: QUELLI CHE CI HANNO LASCIATO - 1

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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 26/11/2023, 18:09) 
    Da quel che so, anche Ota é un nichilista, quindi non sarà riuscito ad ideare una motivazione convincente per la scelta di Koji.
    Un'altra cosa che ho notato é che nel manga su Mazinga Z di Ota, ma anche quello originale di Nagai, i personaggi fanno delle battute che rivelano la loro consapevolezza di essere personaggi di un fumetto.
    Inoltre, i Mostri Meccanici di Hell vengono rappresentati come essere senzienti, al pari dei Mostri Micenei.

    Se Ota è un nichilista, sarebbe come dire che tutti i Giapponesi siano nichilisti. Credo piuttosto che lui abbia lasciato lì la questione per non addentrarsi in troppe discussioni.

    A volte i personaggi di Ota e Nagai sanno di essere in un fumetto e ci giocano su: è un espediente umoristico che è usato ogni tanto dagli autori giapponesi. Anche tra gli autori occidentali si fa questo espediente: meno spesso, però.

    I Mostri meccanici del manga di Ota a volte sono senzienti; nell'anime non credo, ma di questo non sono sicuro. I Mostri guerrieri invece sono sempre senzienti, sia nel manga che nell'anime, visto che hanno il corpo di un miceneo installato all'interno, di cui si vede solo la faccia, deformata e ingrandita. Roba allucinante.
     
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    Un'altra cosa che ho notato nel Mazinga di Ota é come sia cambiato il ruolo della coprotagonista femminile nei manga e negli anime.
    Voglio dire che Sayaka Yumi, durante le battaglie, era come un'assistente per Koji e spesso lui doveva tirarla fuori dai guai, mentre in certi manga che leggo oggi, la coprotagonista femminile si rivela più tosta del protagonista effettivo e spesso é lei quella che lo tira fuori dai guai (ad esempio: Ayame Kido in Agente 008, Kyouka Uzen in Demon Slave, Mina Ashiro in Kaiju No.8).
    Sotto certi aspetti, Venusia in Goldrake ha anticipato di parecchio questa tendenza.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 3/12/2023, 14:31) 
    Un'altra cosa che ho notato nel Mazinga di Ota é come sia cambiato il ruolo della coprotagonista femminile nei manga e negli anime.
    Voglio dire che Sayaka Yumi, durante le battaglie, era come un'assistente per Koji e spesso lui doveva tirarla fuori dai guai, mentre in certi manga che leggo oggi, la coprotagonista femminile si rivela più tosta del protagonista effettivo e spesso é lei quella che lo tira fuori dai guai (ad esempio: Ayame Kido in Agente 008, Kyouka Uzen in Demon Slave, Mina Ashiro in Kaiju No.8).
    Sotto certi aspetti, Venusia in Goldrake ha anticipato di parecchio questa tendenza.

    Si segue semplicemente la moda del momento: ora va di moda la donna forte, robusta, indipendente, che non ha bisogno degli altri eccetera. Ma una donna non è "forte" per queste cose, non è "forte" perchè è uguale, o migliore, rispetto all'uomo. Una donna è forte quando è se stessa, ed è contenta di esserlo, senza bisogno di fare confronti continui, stupidi ed infantili, con l'altro sesso. Quelli sono comportamenti da complessate.
     
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