Il blog di Joe7

  1. ADDIO, MAESTRO MATSUMOTO!

    ADDIO, MAESTRO MATSUMOTO!

    Matsumoto


    Il 13 Febbraio 2013 è morto Leiji Matsumoto, famosissimo autore di manga come Capitan Harlock, Galaxy Express 999, Queen Emeraldas, Starzinger, La Regina dei Mille Anni, Danguard, Yamato/Star Blazers, e tanti altri. Chiaramente, Capitan Harlock è il più famoso. Per elogiare il maestro, parlo qui del suo pensiero.

    LO SPAZIO

    alkadia


    E’ la prima cosa che si nota nei lavori di Matsumoto. Indica il mare, o l’infinito, o la sensazione che dietro l’universo ci sia tutto un mistero da scoprire. E’ anche la sensazione di libertà, dove ciò che imprigiona l’uomo a poco a poco si spezza e l’uomo può fare il suo lungo viaggio. Certo, non c’è in tutti i lavori di Matsumoto: ci sono delle opere minori che sono ambientate solo sulla Terra. Ma, anche lì, il personaggio vola su un biplano: il cielo sostituisce la funzione dello spazio. Persino in Danguard, l’unico robot gigante di Matsumoto, il viaggio nello spazio occupa quasi tutta la seconda metà della serie (cosa rara tra le serie robotiche). Ovviamente anche le sue serie più famose, Harlock e Galaxy, sono ambientate nello spazio.

    IL VIAGGIO

    Galaxy


    Tutti i protagonisti fanno un viaggio, che è il simbolo della crescita. La cosa curiosa è che spesso sembra un viaggio senza meta. Maetel va in continuazione a bordo del Galaxy Express, tanto che è impossibile separare lei dal treno spaziale. Harlock, dopo lo scontro con le Mazoniane, si allontana in un viaggio senza fine insieme a Meeme a bordo dell’Alkadia. La Regina dei Mille Anni compare ogni mille anni in un ciclo eterno. Ma ci sono anche dei viaggi con una meta: Danguard deve arrivare al pianeta Prometeo; in Star Blazers, l’astronave Argo – o Yamato - deve arrivare al pianeta Iskandar di Starsha dove troverà la salvezza della Terra; in Starzinger, la principessa Aurora deve arrivare al pianeta dove sarà incoronata, grazie a Jan Coogh e i suoi compagni. Anche Tetsuro deve arrivare al pianeta dove gli daranno un corpo meccanico. I “viaggi senza meta” di Harlock e Maetel non sono esattamente senza meta: sono il simbolo di un viaggio ancora più lungo, trascendentale, dove devono trovare la loro casa definitiva. E’ quasi come partire dalla Terra e arrivare al Cielo, la destinazione definitiva, la Casa per eccellenza. Penso sia questo il motivo per cui i “viaggi senza fine” di Harlock e Maetel/Maisha siano particolarmente affascinanti: percorrono letteralmente l’infinito.

    LA DONNA

    Starsha


    Eterea e longilinea, la donna in Matsumoto è un mistero da rispettare. Spesso è colei che conosce bene le cose ed insegna all’uomo: non è solo il rapporto Maetel/ Tetsuro e Hajime/Yukino (la Regina dei Mille Anni), ma anche quello tra Meeme ed Harlock, dove l’aliena spesso è fonte di preziosi consigli per il capitano. Per non parlare di Starsha di Star Blazers / Yamato o Noel di Danguard. Appare soprattutto come una Musa ispiratrice, più che una persona da amare, almeno nella maggior parte dei casi. Una vistosa eccezione è quella di Mayu, la bambina che Harlock vuole proteggere. Ma anche questo implica il mistero da rispettare: non è un caso che sia una bambina, e non un bambino, la persona che Harlock protegge. La donna può anche essere una guerriera, come Emeraldas o Yuki: simboleggiano il coraggio femminile. Ci sono anche donne malvagie, o con motivazioni che la spingono a fare azioni malvagie, come Raflesia o Cleo, la comandante di Raflesia. E’ da notare che le Mazoniane in genere attaccano gli avversari soprattutto sul livello del sentimento, tramite ricatti o seduzioni o illusioni pericolose, più che attraverso lo scontro diretto, che è una caratteristica maschile. Questi personaggi in genere rappresentano il lato oscuro della donna.

    LA CRESCITA

    Tetsuro


    E’ una costante importante dei lavori di Matsumoto. In genere il personaggio parte da una condizione di insoddisfazione: per esempio, Tetsuro non è soddisfatto del suo corpo e ne vuole uno meccanico; Tadashi è disgustato della Terra e vuole vendetta per la morte di suo padre. Da una condizione di insicurezza e insoddisfazione, fanno un viaggio che è il simbolo del “viaggio interiore”: il guardarsi dentro ed accettarsi per come si è ed accettare il mondo così com’è. In questo modo, alla fine, il personaggio potrà agire dentro di sé e nel mondo in modo giusto, cercando di migliorarlo: Tetsuro torna sulla Terra come prima, ma nello stesso tempo più ricco di prima e pronto a condividere la sua ricchezza con gli altri. Tadashi torna sulla Terra in rovina e si rimbocca le maniche per ricostruirla.

    IL PIRATA

    Pirata


    Anche questa è una costante: oltre al famoso Harlock, dei pirati con cicatrici compaiono come personaggi secondari nella Regina dei Mille Anni o in Galaxy Express. Infatti, il pirata in Matsumoto è colui che è al di fuori del mondo, quasi un eremita, e può giudicarlo in modo giusto perché ha compreso il valore della libertà. In questa definizione c’è l’ambiguità di Matsumoto: oggettivamente, un pirata è un criminale e ladro (e infatti Harlock depreda dei cargo con viveri e sakè) ma si reputa al di sopra della “morale comune”, dimenticandosi che quella “morale” riguarda anche lui. Comunque, la figura del pirata è il simbolo del coraggio, della presa di posizione contro il sentire comune, anche dell’amicizia disposta a dare la vita per il prossimo. Il Jolly Roger, la bandiera dei pirati, più che un simbolo di ribellione, sembra un simbolo del ritorno agli antichi valori che la Terra ha dimenticato.

    LA MACCHINA, IL CORPO, LO SPIRITO

    danguard


    Qui la visione orientale di Matsumoto è fortissima. Infatti, bisogna ricordare che in Oriente le religioni credono nella reincarnazione, quindi nel passaggio dello spirito non solo da uomo a uomo, ma anche da uomo ad animale (da qui l’amore smodato per le bestie, credendo che ci sia in loro l’anima di qualche trisavolo) o addirittura da uomo a pianta o cosa: un esempio emblematico è il trasferimento dell’ “anima” di Tochiro nel cervello elettronico dell’Alkadia. Da questa visione, dove il corpo è visto come una “divisa temporanea”, viene fatale il disprezzo per il corpo e la ricerca della spiritualità pura (al contrario del cristianesimo, dove l’uomo non ha un corpo, ma è un corpo. Anima e corpo nel cristianesimo sono inseparabili). Questo si vede, per esempio, nella figura di Tetsuro che vuole un corpo meccanico. Alla fine, però, lui rifiuta di diventarlo, comprendendo il valore di quello che è. Credo che qui Matsumoto voglia sottolineare il pericolo della freddezza e dell’estraneità del vivere in un mondo controllato solo da macchine (che possono anche essere delle fredde leggi che non tengono conto dell’uomo: le interpretazioni possono essere molte). Un cenno devo farlo per il Capitano Dan del Danguard: anche se ha soltanto una maschera di metallo, appare come un uomo “meccanizzato”, dove non ci sono sentimenti ed agisce con lezioni anche crudeli di addestramento. Mi sembra di vedere pure in lui il pericolo di “meccanizzazione” di Matsumoto.

    "IL SUO TESCHIO E' UNA BANDIERA CHE VUOL DIRE LIBERTA' " SI', MA QUALE LIBERTA'?

    H5aok


    Harlock si presenta come un anarchico, o meglio un personaggio ambiguo che lotta "sotto la bandiera della libertà". E' appunto il concetto di libertà, ripetuto più volte nella serie di Harlock, che ne mostra le difficoltà di comprensione. Infatti nella serie di Harlock ci sono almeno tre tipi di "libertà". Capitan Harlock viaggia sotto la sua bandiera e vive la sua "libertà", in cui sceglie liberamente l'altruismo fino al sacrificio di sè, l'onestà alla parola data, la lealtà, il coraggio, la difesa dei più deboli. In questo modo, Harlock segue delle regole personali, anche a rischio della vita. Infatti, se "il suo teschio è una bandiera che vuol dire libertà", è da notare che il teschio è un segno di morte: significa che è disposto a morire, pur di non rinnegare i suoi ideali. La scelta di Harlock è laica, non religiosa: quindi non si basa su una realtà esterna e superiore, ma solo sulle convinzioni del Capitano. Quindi non si basa su qualcosa di solido, ma solo sulle convinzioni personali. Per avere delle regole di vita non bastano una bandiera pirata come appoggio, nè le proprie convinzioni. E' necessaria una visione trascendente, che in Harlock non c'è: tuttavia, Harlock avverte la presenza di un mistero da rispettare, come la morte del suo amico e la presenza di Mayu da proteggere. Ed è questo che gli dà forza, ancora più delle sue convinzioni.

    H1ok


    Il Primo Ministro segue una libertà egoista, nel senso di essere liberi di fare tutto quello che ti pare. Non c'è nessuna Mayu da proteggere qui, ma semmai da utilizzare per i propri scopi. E' il modus operandi di persone abuliche, accidiose e schiave dei loro desideri: potere, sesso, cibo, spettacolo, divertimenti e così via. E' un'apparente libertà, che però imprigiona e non permette di essere veramente libero. Infatti, non solo ti degrada e ti impedisce di svilupparti in pienezza, ma non ti permette nemmeno di pensare con la tua testa.

    H3bok


    Raflesia e Mazone, invece, seguono la libertà del violento, che è simile a quella del Primo Ministro, con l'unica differenza di essere più esplicita e meno ipocrita. Infatti passano facilmente anche sopra la vita umana. Se la loro intenzione è buona - cioè cercare una nuova terra - non per questo le azioni terroristiche e omicide di Mazone lo sono. Se quella dei terrestri è la libertà dell'egoista, quella di Mazone è la libertà del violento, che in sostanza dice: faccio quello che voglio su di te perchè sono più forte di te, migliore di te, più intelligente, più bello, più abile, superiore a te in tutto. E' la libertà violenta di chi ha più doni degli altri e sopprime chi non li ha: infatti è il pensiero che è alla base dell'aborto, dell'eutanasia e del divorzio.

    H4bok


    La "libertà altruista" di Harlock deve per forza scontrarsi con la "libertà egoista" del governo mondiale e con la "libertà violenta" di Mazone.

    LE MAZONIANE: PIU' DONNE CHE PIANTE

    Harlock e i suoi compagni combattono contro le Mazoniane: in tutta la serie si ripete fino alla nausea, anche da parte delle Mazoniane stesse, che loro non sono delle donne, ma delle aliene vegetali, delle piante. Ma, dal punto di vista visivo, non importa se sono delle piante: hanno comunque un aspetto femminile. Anzi, da donne molto belle con un fisico da top model. Sono persino vestite o svestite a seconda dei casi. Inoltre, anche se ufficialmente sono delle "piante", si comportano comunque in modo femminile. Infatti, raramente fanno degli attacchi diretti: il più delle volte seducono, ingannano, spiano, comportandosi in sostanza come tante Fujiko Mine. La sorpresa finale è stata data da Raflesia, che, alla fine, mostra di avere del sangue umano, una cosa che una pianta non può avere.

    Raflesia


    Inoltre, le Mazoniane sono piene di misteri: erano intervenute nei secoli passati sulla Terra, forse hanno dato origine all'uomo, non si sa esattamente quale sia a loro origine nè il loro stato fisico, nè che cosa faranno dopo la fine della serie. Ebbene, anche il mistero è una caratteristica femminile. Quindi, nonostante il loro stato vegetale, vero o presunto che sia, sono donne a tutti gli effetti, per quanto particolari.

    HARLOCK PORTA LA VITA IN UN MONDO MORTO

    Il sentimento, l'umanità, i moti del cuore, in sostanza, dominano l'intera serie di Capitan Harlock (e l'universo di Matsumoto): il rapporto tra Harlock e Mayu, il passato e le interazioni dei membri dell'equipaggio dell'Alkadia, il rapporto tra Meeme e Harlock e gli altri pirati dell'Alkadia, persino i rapporti tra le Mazoniane (la stessa Regina Raflesia e Alergias, amiche sin dall'infanzia). Solo sulla Terra manca il sentimento, il cuore, soffocati da un governo oppressivo e corrotto, da leggi assurde e senz'anima, e da abitanti ormai abulici e trasognati. Le eccezioni (Mayu, Tadashi) sono poche e vengono ostacolate, quasi come se si avesse paura a provare di nuovo sentimenti come amore, rispetto, dovere. Forse perchè sono cose che richiamano una responsabilità e una crescita, che nessuno, nè il governo ne gli abitanti, vogliono compiere, rimanendo incompleti, allo stadio di bambini egoisti, e rifiutando quindi di diventare uomini responsabili, reali e coraggiosi, appunto come Harlock. Spesso l'Alkadia è stata paragonata all'Arca di Noè, con cui Harlock, il nuovo Noè, salva i pochi che riescono a conservare la propria umanità e con essi ridare vita all'uomo e alla Terra. Una serie come quella di Harlock è ricca di simbolismi.

    okonxiok



    QUI TUTTI I LINK SU CAPITAN HARLOCK

    QUI TUTTI I LINK SU DANGUARD

    Edited by joe 7 - 20/2/2023, 19:13
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    Matsumoto lo ricorderò sopprattutto per Danguard, la serie grazie alla quale ho scoperto questo blog.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 20/2/2023, 18:11) 
    Matsumoto lo ricorderò soprattutto per Danguard, la serie grazie alla quale ho scoperto questo blog.

    Danguard è stata una grande opera, ma il capolavoro di Matsumoto per me è Capitan Harlock, e subito dopo Galaxy Express.
     
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    Rip Maestro.
    Confesso che a parte Harlock, ultra sponsorizzato quando approdo' in Rai, e Danguard(per il robot in se'),le altre serie non mi toccavano cosi' tanto...
     
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    CITAZIONE (Coolguy @ 20/2/2023, 19:34) 
    Rip Maestro.
    Confesso che a parte Harlock, ultra sponsorizzato quando approdo' in Rai, e Danguard(per il robot in se'),le altre serie non mi toccavano cosi' tanto...

    Dì anche una preghiera per Matsumoto, quando ti capita: te ne sarà grato. "RIP" è troppo poco.

    Per il resto, ognuno ha i suoi gusti: Harlock e Galaxy sono i miei preferiti, anche se ho apprezzato gli altri.
     
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    davvero una grave perdita. Matsumoto è stato un grandissimo autore. ho adorato le sue opere. davvero un gran dispiacere avere appreso della sua scomparsa. :(
     
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    CITAZIONE (ironmaiden @ 21/2/2023, 10:23) 
    davvero una grave perdita. Matsumoto è stato un grandissimo autore. ho adorato le sue opere. davvero un gran dispiacere avere appreso della sua scomparsa. :(

    Bè, aveva i suoi anni, era inevitabile che prima o poi sarebbe successo. Ha fatto la sua parte, ha raccontato quello che voleva raccontare...ora la cosa migliore che possiamo fare per lui è dire una preghiera per la sua anima e rileggere i suoi lavori.

     
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    I sogni dell'uomo non moriranno mai
     
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    CITAZIONE (berlicche677 @ 2/6/2023, 20:56) 
    I sogni dell'uomo non moriranno mai

    I sogni sono sogni e basta.

    Va bene avere degli obiettivi, anzi è giusto, ma non ha importanza che non muoiano mai i sogni, se poi muore il corpo. Che soddisfazione, che gioia c'è, per me, se io devo morire, ma i miei sogni mi sopravviveranno?

    Cosa me ne può fregare di questo, dei miei sogni che non muoiono, davanti alla mia morte fisica?

    Io, che sono cristiano, credo nella resurrezione dei corpi e nella vita eterna. Non so cosa farmene di un sogno che non muore, se poi devo morire anch'io.

    Matsumoto è morto, è davanti al giudizio di Dio e un giorno risorgerà. L'importante è che sia morto in grazia di Dio, anche se non era credente. Preghiamo per lui. Questa è l'unica cosa buona che possiamo fare per il maestro Matsumoto.
     
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    Era una citazione del Sensei. E chissà a quale fermata della Ferrovia Galattica lo ritroveremo
     
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    CITAZIONE (berlicche677 @ 3/6/2023, 09:42) 
    Era una citazione del Sensei. E chissà a quale fermata della Ferrovia Galattica lo ritroveremo

    Lo so, è una frase che avevo letto diverse volte nei suoi manga: ma non mi aveva mai convinto del tutto. Sa troppo di retorica.
     
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