IL MIO INCONTRO CON ZAGORVisto che il personaggio di Zagor è molto seguito in questo blog, ho pensato di raccontare, per una volta, come io l'ho conosciuto. A quei tempi, sapevo già dell'esistenza di un tizio chiamato Zagor e di Tex. Ma, per qualche motivo su cui non so dire il perchè, la Bonelli non mi affascinava: allora seguivo solo i supereroi della Corno (recuperati all'usato), Topolino, Braccio di Ferro, Asterix. Una volta, a casa di un mio amico avevo trovato sul tavolo una copia di "ZAGOR CONTRO SUPERMIKE", ma l'avevo snobbato: non l'avevo neanche aperto, perchè pensavo che questo Zagor fosse solo una brutta copia dei supereroi. Ma un giorno feci una scoperta: avevo una zia di secondo grado che nel garage conteneva una cassa di legno, tipo quelle per le mele, molto comuni allora, che conteneva i fumetti di suo figlio, che lui non leggeva più. Si trattava appunto di Zagor, e per la prima volta li lessi con curiosità. Si trattava delle storie di SULLE ORME DI TITAN e KANDRAX IL MAGO.
I disegni di Ferri, che vedevo per la prima volta, erano coinvolgenti. E pure la storia lo era: mi sorprendeva vedere un robottone minaccioso e un pò ridicolo (erano i tempi di Goldrake, quindi il confronto era impietoso) che però era stranamente realistico e affascinante: distruggeva una palizzata di un villaggio indiano e un panzone coi baffetti scappava e parlava sempre delle pomate di suo nonno farmacista. Poi vedevo Zagor che scappava dal laboratorio di un tizio vestito di una tunica nera e dopo scoppiava tutto.
Poi, subito dopo, un'altra storia, come se questa non bastasse: due esploratori piuttosto buffi (più tardi avrei capito che erano Mayer e Kruger) che catturano Cico (ormai avevo capito che si chiamava così), scambiandolo per Zagor; poi venivano inseguiti da degli indiani perchè avevano mangiato il loro cervo sacro, poi Zagor interveniva per aiutarli e ci sono state delle avventure varie. La scena finale mi era rimasta impressa: i due esploratori gettano dei soldi a Zagor e Cico per ringraziarli mentre tornano a casa sulla loro nave, ma i soldi finiscono in acqua. Cico fa il superiore, dicendo che lui mica ha bisogno di soldi, è un rude uomo dei boschi, lui. Quando gli esploratori sono lontani, Cico si tuffa per riprendersi i soldi più volte, ma non ci riesce.
Una cosa pazzesca e incredibile: vedevo in quelle storie avventura e umorismo a pacchi come non ne avevo mai visti.
Poi era toccato a KANDRAX IL MAGO: vedevo delle persone spaventate davanti a una specie di fantasma di druido che somigliava a Panoramix, ma più minaccioso, poi c'era la comparsa di tre tizi strampalati tutti insieme: Cico, un tizio vestito da investigatore delle comiche con tanto di vestito a quadretti, un tizio vestito di nero con uno strano cappello nero in testa, due baffetti e una barba smilza, che non sapevo ancora che fosse un pizzetto. Somigliava ad un moschettiere mezzo matto. Fu il mio primo incontro con Bat Batterton e Digging Bill. Poi la scena di Chino che ammazzava Randall, la minaccia di Kandrax, la terribile attesa della Sesta Luna...
Vedevo che in Zagor c'era anche il dramma, la tensione, non solo l'umorismo e l'avventura. Non era un fumetto come gli altri.
Da allora iniziai a comperare sia la collana originale di Zagor che la ristampa scritta rossa, beccandomi così una doppia dose dello Zagor di Nolitta ogni mese, aiutato da un negozietto dove vendevano fumetti usati, per prendere gli arretrati. Iniziai a leggere lo Zagor della collana originale con la storia del VENDICATORE ALATO in poi e la Ristampa striscia rossa dalla storia TRE UOMINI IN PERICOLO in poi.
E andai avanti fino al periodo di Sclavi e Toninelli, con le storie tipo ZAGOR 200, IL CERCHIO DELLA VITA, DEVIL MASK e LO STRANO FUORILEGGE, che non mi erano piaciute neanche un pò. Non sapevo che erano storie realizzate da altri autori, ma avvertivo la differenza da Nolitta. Zagor e Cico mi erano sembrati dei personaggi irriconoscibili: la storia non ingranava, non coinvolgeva, mi lasciava freddo. Inoltre, vedevo che non c'era il nome di Nolitta come sceneggiatore, e questo mi lasciava perplesso. E fu col FILTRO DIABOLICO, in cui lessi della situazione, per me assurda, di Cico e Zagor che si separano, che chiusi con Zagor per sempre. Non era più nelle mie corde. Lo comperai ancora diverse volte, ma solo occasionalmente e interrompendo di nuovo, più volte, nella ricerca di una magia che non c'era più.
INCUBI fu un'esperienza orribile, che mi allontanò da Zagor per anni. Ci fu un revival con L'ESPLORATORE SCOMPARSO, coi disegni di Marcello e il personaggio di
Nat Murdo, ma persi interesse dopo che finì la saga di Murdo in SFIDA A LOS ANGELES. Mi è capitato di leggere qualche storia successiva di Zagor comprando qualcosa nell'usato, ma niente da fare: era tutto un altro personaggio.
Mi piacque LA VENDETTA VUDU, ma si trattava ormai di un tipo di narrazione diversa, dove contava l'avventura e l'umorismo non c'era più. Lo Zagor di Nolitta non esiste più, ed è inutile cercarlo. Mi basta averlo letto.
Una copertina piuttosto emblematica sullo Zagor attuale.
QUI TUTTI I LINK SU ZAGOREdited by joe 7 - 19/4/2023, 19:18
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