Il blog di Joe7

  1. IL MIO PRIMO INCONTRO CON ZAGOR

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    Zagor
    By joe 7 il 19 April 2023
     
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    IL MIO INCONTRO CON ZAGOR

    Tex-Zagor-Ferri-ok


    Visto che il personaggio di Zagor è molto seguito in questo blog, ho pensato di raccontare, per una volta, come io l'ho conosciuto. A quei tempi, sapevo già dell'esistenza di un tizio chiamato Zagor e di Tex. Ma, per qualche motivo su cui non so dire il perchè, la Bonelli non mi affascinava: allora seguivo solo i supereroi della Corno (recuperati all'usato), Topolino, Braccio di Ferro, Asterix. Una volta, a casa di un mio amico avevo trovato sul tavolo una copia di "ZAGOR CONTRO SUPERMIKE", ma l'avevo snobbato: non l'avevo neanche aperto, perchè pensavo che questo Zagor fosse solo una brutta copia dei supereroi. Ma un giorno feci una scoperta: avevo una zia di secondo grado che nel garage conteneva una cassa di legno, tipo quelle per le mele, molto comuni allora, che conteneva i fumetti di suo figlio, che lui non leggeva più. Si trattava appunto di Zagor, e per la prima volta li lessi con curiosità. Si trattava delle storie di SULLE ORME DI TITAN e KANDRAX IL MAGO.

    image


    I disegni di Ferri, che vedevo per la prima volta, erano coinvolgenti. E pure la storia lo era: mi sorprendeva vedere un robottone minaccioso e un pò ridicolo (erano i tempi di Goldrake, quindi il confronto era impietoso) che però era stranamente realistico e affascinante: distruggeva una palizzata di un villaggio indiano e un panzone coi baffetti scappava e parlava sempre delle pomate di suo nonno farmacista. Poi vedevo Zagor che scappava dal laboratorio di un tizio vestito di una tunica nera e dopo scoppiava tutto.

    OK3


    Poi, subito dopo, un'altra storia, come se questa non bastasse: due esploratori piuttosto buffi (più tardi avrei capito che erano Mayer e Kruger) che catturano Cico (ormai avevo capito che si chiamava così), scambiandolo per Zagor; poi venivano inseguiti da degli indiani perchè avevano mangiato il loro cervo sacro, poi Zagor interveniva per aiutarli e ci sono state delle avventure varie. La scena finale mi era rimasta impressa: i due esploratori gettano dei soldi a Zagor e Cico per ringraziarli mentre tornano a casa sulla loro nave, ma i soldi finiscono in acqua. Cico fa il superiore, dicendo che lui mica ha bisogno di soldi, è un rude uomo dei boschi, lui. Quando gli esploratori sono lontani, Cico si tuffa per riprendersi i soldi più volte, ma non ci riesce.

    Una cosa pazzesca e incredibile: vedevo in quelle storie avventura e umorismo a pacchi come non ne avevo mai visti.

    jpg


    Poi era toccato a KANDRAX IL MAGO: vedevo delle persone spaventate davanti a una specie di fantasma di druido che somigliava a Panoramix, ma più minaccioso, poi c'era la comparsa di tre tizi strampalati tutti insieme: Cico, un tizio vestito da investigatore delle comiche con tanto di vestito a quadretti, un tizio vestito di nero con uno strano cappello nero in testa, due baffetti e una barba smilza, che non sapevo ancora che fosse un pizzetto. Somigliava ad un moschettiere mezzo matto. Fu il mio primo incontro con Bat Batterton e Digging Bill. Poi la scena di Chino che ammazzava Randall, la minaccia di Kandrax, la terribile attesa della Sesta Luna...

    image


    Vedevo che in Zagor c'era anche il dramma, la tensione, non solo l'umorismo e l'avventura. Non era un fumetto come gli altri.

    Da allora iniziai a comperare sia la collana originale di Zagor che la ristampa scritta rossa, beccandomi così una doppia dose dello Zagor di Nolitta ogni mese, aiutato da un negozietto dove vendevano fumetti usati, per prendere gli arretrati. Iniziai a leggere lo Zagor della collana originale con la storia del VENDICATORE ALATO in poi e la Ristampa striscia rossa dalla storia TRE UOMINI IN PERICOLO in poi.

    jpg jpg


    E andai avanti fino al periodo di Sclavi e Toninelli, con le storie tipo ZAGOR 200, IL CERCHIO DELLA VITA, DEVIL MASK e LO STRANO FUORILEGGE, che non mi erano piaciute neanche un pò. Non sapevo che erano storie realizzate da altri autori, ma avvertivo la differenza da Nolitta. Zagor e Cico mi erano sembrati dei personaggi irriconoscibili: la storia non ingranava, non coinvolgeva, mi lasciava freddo. Inoltre, vedevo che non c'era il nome di Nolitta come sceneggiatore, e questo mi lasciava perplesso. E fu col FILTRO DIABOLICO, in cui lessi della situazione, per me assurda, di Cico e Zagor che si separano, che chiusi con Zagor per sempre. Non era più nelle mie corde. Lo comperai ancora diverse volte, ma solo occasionalmente e interrompendo di nuovo, più volte, nella ricerca di una magia che non c'era più.

    Z-filtro-diabolico


    INCUBI fu un'esperienza orribile, che mi allontanò da Zagor per anni. Ci fu un revival con L'ESPLORATORE SCOMPARSO, coi disegni di Marcello e il personaggio di Nat Murdo, ma persi interesse dopo che finì la saga di Murdo in SFIDA A LOS ANGELES. Mi è capitato di leggere qualche storia successiva di Zagor comprando qualcosa nell'usato, ma niente da fare: era tutto un altro personaggio.

    Z-esploratore-scomparso Z-sfida-a-Los-Angeles


    Mi piacque LA VENDETTA VUDU, ma si trattava ormai di un tipo di narrazione diversa, dove contava l'avventura e l'umorismo non c'era più. Lo Zagor di Nolitta non esiste più, ed è inutile cercarlo. Mi basta averlo letto. ^_^

    Z-Vendetta-Vudu
    Una copertina piuttosto emblematica sullo Zagor attuale.



    QUI TUTTI I LINK SU ZAGOR

    Edited by joe 7 - 19/4/2023, 19:18
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    Che bella storia il tuo incontro con Zagor.
    Certo é triste che nessuno ne sappia recuperare la magia-
    Ah, se solo Nolitta avesse preparato un successore.....
    Io da piccolo snobbavo Tex, ma dopo aver letto il tuo blog lo seguo occasionalmente-
    Piccola curiosità: perché ne IL FILTRO DIABOLICO Zagor e Cico si separano?
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 19/4/2023, 18:34) 
    Che bella storia il tuo incontro con Zagor.
    Certo é triste che nessuno ne sappia recuperare la magia-
    Ah, se solo Nolitta avesse preparato un successore.....
    Io da piccolo snobbavo Tex, ma dopo aver letto il tuo blog lo seguo occasionalmente-
    Piccola curiosità: perché ne IL FILTRO DIABOLICO Zagor e Cico si separano?

    E' davvero un peccato che Nolitta non abbia preparato un successore. Ma si vede che solo Nolitta poteva succedere a Nolitta, e quindi la saga di Zagor era destinata a nascere e morire con lui.

    Non credevo di stimolare a leggere Tex negli articoli, ma mi fa piacere saperlo.

    Nel FILTRO DIABOLICO, Cico si separa da Zagor perchè un criminale lo aveva ipnotizzato: poi le cose si mettono a posto. In ogni caso, era una storia stralunata, almeno per me, e mi aveva fatto capire che Zagor non aveva più niente da dire. Vedi, quando vedo dei personaggi comportarsi in modo assurdo o poco convincente, allora capisco che per quel personaggio è finita, perchè non sanno più cosa fare con lui. Me n'ero accorto coi personaggi Marvel e con tanti altri.
     
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    Col tuo blog ho scoperto Zagor, Tex, Asterix, Akame ga kill!, padre Brown e riscoperto i Puffi.
    E le tue risposte mi aiutano ad ampliare i miei orizzonti

    Grazie di tutto cuore.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 19/4/2023, 20:24) 
    Col tuo blog ho scoperto Zagor, Tex, Asterix, Akame ga kill!, padre Brown e riscoperto i Puffi.
    E le tue risposte mi aiutano ad ampliare i miei orizzonti

    Grazie di tutto cuore.

    Sono contento che i miei articoli ti abbiano aiutato. ^_^
     
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    Grazie davvero per il tuo racconto Joe, il mio è questo.
    Io iniziai leggendo "Zagor contro il vampiro" nel garage dove lavorava le maglie la mamma di un mio amico.
    Mi colpì il titolo, mi colpirono i disegni e il fatto che ci fosse commedia e dramma mescolati insieme.
    Avevo 6 anni penso. Ero un avido lettore, ma non conoscevo i fumetti Bonelli.
    Un anno dopo a Riccione in vacanza trovai "Molok!", un'altra storia di terrore.
    L'episodio successivo però, "I falchi delle nevi", era di tutt'altra natura.
    Un western nella neve con banditi sugli sci!
    Che cosa mi potevo aspettare dal prossimo albo? Era un fumetto davvero imprevedibile!
    Leggevo le ristampe che mi comprava mia madre, che però preferiva il Comandante Mark.
    Molto spesso avevo un solo episodio della storia. Non lo rimpiango tanto, perchè questo non sapere accendeva come un fuoco la mia fantasia.
    Comunque lessi "Tre Uomini in pericolo" e soprattutto "La sabbia è rossa!"
    Strana coincidenza, anch'io comincia ad acquistare la serie originale con la storia del Vendicatore Alato.
    Però mi accorsi che gli episodi successivi erano di qualità altalenante e saltai diversi numeri,
    finchè dopo aver letto "L'orrendo contagio" mi misi a seguire regolarmente la collana.
    Nel momento sbagliato!
    Insomma mi sono beccato prima Sclavi e poi Toninelli...per fortuna riuscivo a trovare le ristampe e qualche numero lo presi anche richiedendolo alla casa editrice.
    Riuscii a resistere fino al numero 290 "Tenebre", poi dissi basta e non l'ho più comprato.
    Non era lo Zagor che mi piaceva, perchè:
    - era disegnato ormai da troppe mani diverse;
    - le storie erano scialbe. Non ricordo nemmeno una trama di Toninelli, nemmeno un personaggio.
    Di Scavi invece ricordo solo la storia con il Signore Nero, le altre finite nell'oblio, compresa Incubi.
    - la violenza veniva rappresentata in modo più cruento, tipo lo Yeti o il mostro di Tenebre che staccano
    un braccio ad una persona.
    - c'era una escalation verso le storie horror o con personaggi assurdi che mi sembravano indicare la
    mancanza di idee buone.

    Per quasi 30 anni non lessi più niente, avevano cominciato a fare eroi a pezzi, eroi cupi, invece a me piacevano quelli interi e limpidi. Non era più il tempo di Zagor, Sandokan, Goldrake.
    Poi nel periodo in cui eravamo tutti rinchiusi mi venne voglia di cercare notizie su Zagor e trovai questo blog, con i commenti appassionati di Ivan e Joe.
    Furono decisivi per farmi tornare in soffitta, dove in un baule degno di quelli che cerca Digging Bill, mi erano rimasti i vecchi Tex e Zagor, gli unici sopravvissuti che non avevo regalato.
    Lo Zagor che vedo oggi in edicola ( attività che piano piano sta scomparendo) è invecchiato male.
    Le copertine sembrano quelle di un super eroe, anzi forse di un cosplayer. Lui e Cico sono diventati personaggi quasi secondari, c’è immancabilmente qualcuno che ruba loro la scena.
    Posso capire che l'eroe non va più di moda, allora cambiategli nome, cambiategli abito.
    Non confondetelo con un altro.
    Io rileggo le sue vecchie storie, 150 albi che conservano ancora adesso la freschezza di una volta.
     
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    CITAZIONE (Kirihito @ 20/4/2023, 16:06) 
    Grazie davvero per il tuo racconto Joe, il mio è questo.
    Io iniziai leggendo "Zagor contro il vampiro" nel garage dove lavorava le maglie la mamma di un mio amico.
    Mi colpì il titolo, mi colpirono i disegni e il fatto che ci fosse commedia e dramma mescolati insieme.
    Avevo 6 anni penso. Ero un avido lettore, ma non conoscevo i fumetti Bonelli.
    Un anno dopo a Riccione in vacanza trovai "Molok!", un'altra storia di terrore.
    L'episodio successivo però, "I falchi delle nevi", era di tutt'altra natura.
    Un western nella neve con banditi sugli sci!
    Che cosa mi potevo aspettare dal prossimo albo? Era un fumetto davvero imprevedibile!
    Leggevo le ristampe che mi comprava mia madre, che però preferiva il Comandante Mark.
    Molto spesso avevo un solo episodio della storia. Non lo rimpiango tanto, perchè questo non sapere accendeva come un fuoco la mia fantasia.

    Mark era un fumetto molto tradizionale, molto "tranquillo": sapevi ciò che avresti trovato, sapevi che la storia sarebbe finita nell'ultima pagina, sapevi come si sarebbero comportati i personaggi buoni e quelli cattivi. Non dava insomma molto spazio alla sorpresa...era un buon fumetto, ma normalissimo: era solo un semplice giro in giostra, di quelle che girano in tondo coi cavalli mobili. Andare su Zagor invece era come andare su un ottovolante.

    CITAZIONE (Kirihito @ 20/4/2023, 16:06) 
    Comunque lessi "Tre Uomini in pericolo" e soprattutto "La sabbia è rossa!"
    Strana coincidenza, anch'io comincia ad acquistare la serie originale con la storia del Vendicatore Alato.
    Però mi accorsi che gli episodi successivi erano di qualità altalenante e saltai diversi numeri,
    finchè dopo aver letto "L'orrendo contagio" mi misi a seguire regolarmente la collana.

    "L'orrendo contagio" fu l'ultima storia di Zagor che mi coinvolse, tanto che credevo davvero che fosse di Nolitta. Quando scoprii che era stata realizzata invece da Castelli, ne rimasi sorpreso. Poi, analizzandolo, notai un pò di "Castelli" in quella storia...ma mi era sempre sembrato significativo che un autore fosse riuscito ad ingannarmi facendomi credere che quella storia era di Nolitta. Quindi fare storie "nolittiane" non sembrava essere una cosa impossibile. E invece...

    CITAZIONE (Kirihito @ 20/4/2023, 16:06) 
    Nel momento sbagliato!
    Insomma mi sono beccato prima Sclavi e poi Toninelli...per fortuna riuscivo a trovare le ristampe e qualche numero lo presi anche richiedendolo alla casa editrice.
    Riuscii a resistere fino al numero 290 "Tenebre", poi dissi basta e non l'ho più comprato.

    "Tenebre" è uno degli Zagor che non ho mai letto: allora avevo abbandonato Zagor, e lo comperavo solo occasionalmente. Quindi ce ne sono di storie che non ho letto (e che non ho voglia di leggere...)

    CITAZIONE (Kirihito @ 20/4/2023, 16:06) 
    Non era lo Zagor che mi piaceva, perchè:
    - era disegnato ormai da troppe mani diverse;
    - le storie erano scialbe. Non ricordo nemmeno una trama di Toninelli, nemmeno un personaggio.

    Lo Zagor di Toninelli infatti era soporifero e scialbo. L'unica storia di Toninelli che ricordo volentieri, e che mi era capitata per caso, era quella del viaggio per scommessa di Occhio Nascosto che incontra i Mandan (NAUFRAGIO SUL MISSOURI, Zagor 231-234).

    CITAZIONE (Kirihito @ 20/4/2023, 16:06) 
    Di Scavi invece ricordo solo la storia con il Signore Nero, le altre finite nell'oblio, compresa Incubi.

    Di "Incubi" ne ho già parlato. "Il Signore Nero" mi era sembrato bello all'inizio, ma poi a rileggerlo mi deluse parecchio: un coacervo di luoghi comuni fantasy e di frasi banalotte.

    CITAZIONE (Kirihito @ 20/4/2023, 16:06) 
    - la violenza veniva rappresentata in modo più cruento, tipo lo Yeti o il mostro di Tenebre che staccano un braccio ad una persona.
    - c'era una escalation verso le storie horror o con personaggi assurdi che mi sembravano indicare la mancanza di idee buone.

    Quando mi capita di leggere, per caso, una storia di Burattini sullo Zagor di adesso, so già che troverò sangue a fiumi, atrocità, squartamenti, oltre a chiacchiere interminabili. Purtroppo è come dici tu: su Zagor adesso c'è una forte tendenza verso lo splatter. Come se il sangue, di per sé, potesse coprire le mancanze di idee.

    CITAZIONE (Kirihito @ 20/4/2023, 16:06) 
    Per quasi 30 anni non lessi più niente, avevano cominciato a fare eroi a pezzi, eroi cupi, invece a me piacevano quelli interi e limpidi. Non era più il tempo di Zagor, Sandokan, Goldrake.

    Per sua natura, un eroe non è cupo nè mezzo delinquente. Un eroe è sempre un modello a cui tendere, perchè rappresenta l'altruismo, il sacrificio, l'amicizia, il sorriso, la speranza, la certezza che giustizia sarà fatta. Senza mai, per questo, diventare noioso o pedante: se lo diventa, significa che l'autore non ha capito chi è un eroe.

    CITAZIONE (Kirihito @ 20/4/2023, 16:06) 
    Poi nel periodo in cui eravamo tutti rinchiusi mi venne voglia di cercare notizie su Zagor e trovai questo blog, con i commenti appassionati di Ivan e Joe. Furono decisivi per farmi tornare in soffitta, dove in un baule degno di quelli che cerca Digging Bill, mi erano rimasti i vecchi Tex e Zagor, gli unici sopravvissuti che non avevo regalato.

    Sono contento di averti fatto riscoprire il personaggio. ^_^

    CITAZIONE (Kirihito @ 20/4/2023, 16:06) 
    Lo Zagor che vedo oggi in edicola ( attività che piano piano sta scomparendo) è invecchiato male.

    E' un eufemismo: io lo Zagor di adesso lo vedo morto.

    CITAZIONE (Kirihito @ 20/4/2023, 16:06) 
    Le copertine sembrano quelle di un super eroe, anzi forse di un cosplayer.

    Me ne hanno parlato, dello Zagor di Piccinelli che si spara le pose in copertina come se dovessero fargli una foto. Siamo lontani anni luce dalla drammaticità delle copertine di Ferri. Che come copertinista non lo batteva nessuno, neanche Villa, oso dire.

    CITAZIONE (Kirihito @ 20/4/2023, 16:06) 
    Lui e Cico sono diventati personaggi quasi secondari, c’è immancabilmente qualcuno che ruba loro la scena. Posso capire che l'eroe non va più di moda, allora cambiategli nome, cambiategli abito. Non confondetelo con un altro. Io rileggo le sue vecchie storie, 150 albi che conservano ancora adesso la freschezza di una volta.

    Le storie belle restano sempre fresche. Quando le rileggo, queste storie di Zagor classiche, restano sempre attuali, non deludono mai e non sembrano invecchiate. Al contrario di tantissime altre storie zagoriane.
     
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