Il blog di Joe7

Comments: DEVILMAN ANALISI MANGA - TERZA PARTE

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    CITAZIONE (berlicche677 @ 23/8/2023, 18:42) 
    Ho capito che Mao Dante è una monnezza; già comunque non era un manga di Nagai che m'interessasse leggere. Non condivido però la cosa di non tenere conto come un mostro guarda il mondo, in merito consiglierei film come Monster & co della Pixar, Boxtrolls della Laika, ma anche per dire ET di Spielberg....

    Noi siamo uomini: il punto di vista da guardare in una storia è quello umano. E solo quello.

    Il punto di vista di un mostro non è quello di un uomo: è il punto di vista di un essere che non è come noi, non vive come noi, non pensa come noi. E' un punto di vista non umano.

    Un mostro non ha punti in comune con un uomo: se li avesse, non sarebbe un mostro, ma un uomo, e questo è un controsenso. Non ci sarebbe più differenza allora tra un uomo, un mostro o un animale. L'uomo, inteso come concetto, come essenza, come ente, come realtà, scomparirebbe seminascosto in una pletora di esseri mostruosi e indistinti. Scomparirebbe l'umanità.

    Se accetto il punto di vista di Godzilla, per esempio, accetto il punto di vista di qualcuno che non ha nulla a che vedere con me, che non lancio fiamme dalla bocca, non spacco strade e case, non mangio gli uomini, non sono alto trenta metri. Se accetto il punto di vista di Monsters e Co, o dei Boxtrolls, o di ET, accetto il punto di vista di esseri strani che fanno spaventare i bambini e poi li fanno divertire, oppure che sono di altri mondi dimensioni, eccetera: ma non hanno nulla a che fare con la vita umana.

    Anche con la Disney ho delle perplessità, per quanto abbiano fatto storie eccezionali con Topolino e Paperino: perchè sono dei paperi e dei topi. Cioè, degli animali, non degli uomini. Non hanno un vero rapporto e una vera relazione in comune con noi, che siamo uomini e persone.

    Se accetto e ascolto quello che mi dice Dio, non è solo perchè è il mio Creatore: anche perchè Lui si è fatto uomo come me. E quindi io e Lui abbiamo tutto in comune e nulla di me e in me Gli è alieno.
     
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    Quelle di ET, Monsters & Co. Disney, ecc...., sono storie che insegnano a non temere il diverso in quanto tale, ma c'é diverso e diverso.
    Voglio dire che se incontrassimo un diverso pacifico come ET possiamo andarci d'accordo, ma se incontrassimo un diverso feroce tipo Godzilla, quello ci schiaccia non appena ci vede.
    E questo é uno dei pericoli della mentalità attuale: considerare il diverso automaticamente buono in quanto tale.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 23/8/2023, 21:03) 
    Quelle di ET, Monsters & Co. Disney, ecc...., sono storie che insegnano a non temere il diverso in quanto tale, ma c'é diverso e diverso.
    Voglio dire che se incontrassimo un diverso pacifico come ET possiamo andarci d'accordo, ma se incontrassimo un diverso feroce tipo Godzilla, quello ci schiaccia non appena ci vede.
    E questo é uno dei pericoli della mentalità attuale: considerare il diverso automaticamente buono in quanto tale.

    E' vero quello che hai detto, ma non è proprio vero che "se incontrassimo un diverso pacifico come ET possiamo andarci d'accordo": non è così semplice la cosa, perchè questo punto di vista, che ti fanno vedere nel film, nasconde il nocciolo della questione. Prendiamo ET come esempio, visto che lo hai citato, anche se il discorso che sto per fare vale anche per Monsters, eccetera.

    ET è una "narrazione ingannevole", che ti fa credere che non c'è nulla di male ad incontrare un essere estraneo alla tua umanità. ET è un alieno: un alieno buono, OK, ma è un alieno. E il rapporto di Elliott con ET è un rapporto che c'è solo tra loro due: gli altri nemmeno si accorgono di ET (parlo dei familiari). La narrazione fa pensare ad ET come l'amico di Elliott: ma è un amico che lui non presenta a nessuno, o non riesce a presentare a nessuno. Elliott è solo, nella sua storia con ET: non se n'è accorto, ma si è "alienizzato" anche lui. Non è più nella sua realtà quotidiana: non presenta ET nel suo mondo, ma entra lui nel mondo di ET, diventando alieno al suo stesso mondo normale. Un pò come fanno i matti coi loro amici immaginari. Non è un vero rapporto, ma è l'alienazione (appunto) di ogni altro rapporto: Elliott, che sta con ET, non si relaziona più con nessuno. Diventa un "alieno" anche lui. Nell'incontro col prossimo è importante rimanere se stessi. Ma ET non è un "prossimo" è un essere che non ha collegamenti con la tua realtà. Un vero incontro con gli alieni - se mai dovesse accadere nella realtà - dovrebbe essere pubblico, non privato. Ma ET, Monsters e gli altri trascinano privatamente il protagonista in un altro mondo che non è il suo, rifiutando così, implicitamente, la realtà quotidiana, considerandola, dopotutto, falsa e ignorante. Seguire alieni e mostri, anche se presentati come "buoni", comporta inevitabilmente un rifiuto della realtà.
     
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    Una domanda sul "Paradiso Perduto" di Milton:
    Visto che si tratta di un testo diabolico, in quanto presenta Satana come il buono e Dio come il cattivo, perché viene ancora stampato, anziché essere messo al bando?
    E soprattutto..se una persona lo leggesse pur sapendo di questa sua caratteristica, commetterebbe un peccato?
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 14/12/2023, 17:33) 
    Una domanda sul "Paradiso Perduto" di Milton:
    Visto che si tratta di un testo diabolico, in quanto presenta Satana come il buono e Dio come il cattivo, perché viene ancora stampato, anziché essere messo al bando?
    E soprattutto..se una persona lo leggesse pur sapendo di questa sua caratteristica, commetterebbe un peccato?

    Viene stampato per il concetto errato di "libertà di stampa". Se poi venisse messo al bando, avrebbe il fascino del proibito. Il Mein Kampf di Hitler è un libro "proibito", ma anche per questo ha tanti estimatori.

    Si commette peccato quando si fa il male...ma leggere il "paradiso perduto" non è certo una cosa da confessare. Basta non essere d'accordo con le idee di Milton. Io non lo leggo non perchè è peccato, ma perchè non ho voglia di perdere del tempo prezioso leggendo delle scemenze: preferisco leggere delle cose di cui ne valga la pena e che mi aiutino a capire meglio la vita e le cose vere. Il Paradiso Perduto quindi non è certo tra queste letture. Meglio Don Camillo o Padre Brown. O i classici della letteratura. Di cose da leggere e di cui ne valga la pena ce ne sono davvero tante...
     
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    Ti ringrazio della tua risposta.
    Il fatto é che avendo preso dei numeri di Devilman, che io so essere un "manga diabolico", temevo di aver commesso un peccato.
    Già allora, però, ritenevo che Devilman fosse blasfemo solo nel finale, mentre Mao Dante lo é fin dall'inizio, visto il momento delle due opere in cui Dio viene erroneamente presentato come il cattivo: il mio ragionamento era sbagliato?
    Nei manga e negli anime, comunque, se ci si limita al concetto (errato) del "demone buono" ci sto anche, ma se si sfocia nel concetto del "Dio cattivo" mollo.

    Piccola domanda: Don Camillo, che é un prete italiano, viene chiamato Don, mentre Padre Brown, che é un prete inglese, viene chiamato Padre: da cosa dipende questa diversa nomenclatura?

    Edited by Andrea Michielon - 14/12/2023, 18:42
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 14/12/2023, 18:24) 
    Ti ringrazio della tua risposta. Il fatto é che avendo preso dei numeri di Devilman, che io so essere un "manga diabolico", temevo di aver commesso un peccato.

    Devilman è una lettura che parla di un punto di vista sbagliato, basta saperlo leggere. Ci sono, certo, delle scene crude, ma di base è proprio l'ideologia di Devilman che è sbagliata: basta rendersene conto.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 14/12/2023, 18:24) 
    Già allora, però, ritenevo che Devilman fosse blasfemo solo nel finale, mentre Mao Dante lo é fin dall'inizio, visto il momento delle due opere in cui Dio viene erroneamente presentato come il cattivo: il mio ragionamento era sbagliato?

    Mao Dante è un Devilman ancora più esplicito nel mostrare la "tesi diabolica" di Nagai.

    E' da notare che, in entrambi i casi, seguendo questo pensiero, si arriva ad odiare l'uomo, gli "umani", l'umanità. E' la logica conseguenza del considerare Dio come "malvagio": alla fine si odiano sempre gli uomini. Che, guarda caso, sono fatti ad immagine e somiglianza di Dio. Se si odia Dio si arriva sempre a odiare l'uomo. Lo vedi in entrambi i finali catastrofici di questi due manga. O nelle cataste di morti delle ideologie comuniste, o naziste, o della Rivoluzione Francese: tutte ideologie che odiano Dio.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 14/12/2023, 18:24) 
    Nei manga e negli anime, comunque, se ci si limita al concetto (errato) del "demone buono" ci sto anche, ma se si sfocia nel concetto del "Dio cattivo" mollo.

    L'idea di "demone buono" è una contraddizione in termini sin dai tempi del fumetto di Geppo.

    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 14/12/2023, 18:24) 
    Piccola domanda: Don Camillo, che é un prete italiano, viene chiamato Don, mentre Padre Brown, che é un prete inglese, viene chiamato Padre: da cosa dipende questa diversa nomenclatura?

    Non c'è nessuna differenza, in genere "Don" è riferito ai sacerdoti e "Padre" ai frati. Ma si può anche chiamare "padre" un sacerdote.
     
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