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  1. CI HANNO PRESO PER IL COVID

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    By joe 7 il 28 June 2023
     
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    CI HANNO PRESO PER IL COVID
    Per non dimenticare tre anni di lockdown, mascherine, vaccini e abusi di potere
    Articolo di Riccardo Cascioli

    C1



    «Per non dimenticare». Perché è giusto non dimenticare e addirittura raccogliere gli articoli di Bussola Quotidiana e Basta Bugie che hanno giudicato i tre anni di follia che vanno dallo scoppio della pandemia da Covid-19 alla fine della furia vaccinista? A cosa serve continuare a ricordare?

    Mantenere il ricordo delle ingiustizie subite, dei soprusi di Stato, delle menzogne dei nostri governanti, delle cure negate, dei ricatti che hanno messo in difficoltà lavoratori e famiglie, potrebbe certo favorire il permanere del risentimento, del rancore verso chi questo male ha provocato e verso chi ne è stato complice. Ma non è per questo che noi vogliamo "non dimenticare": coltivare il risentimento non ripara le ingiustizie e non costruisce nulla.

    "Non dimenticare" è invece e anzitutto uno stimolo a comprendere il senso di quanto è accaduto, è una spinta a capire come è stato possibile paralizzare un popolo con la paura di un virus, rendendolo inebetito e docile a qualsiasi comando dall'alto.

    E più irrazionale il comando era, più l'adesione si faceva cieca: a passeggio con il cane sì, ma col bambino no; puoi fare 5 chilometri per attraversare la città, ma non puoi attraversare la strada perché entri in un altro comune; al bar soltanto in piedi, poi soltanto seduti; chiusi a Pasqua per salvare l'estate, poi chiusi in casa in autunno per salvare il Natale, e ancora sacrificio a Natale per salvare la Pasqua; il vaccino che arriva in processione come il Sacro Graal con un frigorifero a -70°C e poi si può distribuire anche in spiaggia senza problemi; una puntura e tutto passa, poi cinque punture e la prospettiva di continuare ogni anno. Potremmo continuare a lungo, ma su ognuno di questi argomenti guai a porre domande o a mettere in rilievo le contraddizioni: se lo fai, anche oggi vieni coperto di improperi e di maledizioni. E questo è segno di coscienza sporca e mancanza quindi di argomenti.

    È importante capire perché quel che è accaduto non è un episodio estemporaneo, non è un incidente di percorso, ma è l'esito di un processo iniziato da molto tempo e preparazione di tempi ancora peggiori. "Non dimenticare" significa prendere consapevolezza che la questione sanitaria è stata il pretesto per un grande esperimento di controllo sociale fondato sulla paura.

    La paura è uno strumento fondamentale per acquisire il potere sugli altri, è un fantastico strumento di dominio. Diceva Edmund Burke (politico e filosofo inglese del '700): "Nessuna passione priva la mente così completamente delle sue capacità di agire e ragionare quanto la paura".

    Dylan-Dog



    PICCOLE E GRANDI PAURE

    E si può dire che dalla fine della Seconda Guerra Mondiale è stato un susseguirsi di piccole e grandi paure che hanno condizionato prima il nostro pensiero e poi il nostro comportamento.

    Si è cominciato con la paura della sovrappopolazione, la cosiddetta "bomba demografica", come è stata definita, con un'immagine molto efficace, visto che è stata coniata pochi anni dopo le due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki col rischio di guerra nucleare soprattutto col conflitto di Cuba. Non importa il fatto che la bomba demografica sia in realtà una bufala: se si mettesse tutta la popolazione mondiale solo negli Stati Uniti, pure lì ci sarebbe ugualmente spazio per tutti. Basta guardare il numero della popolazione mondiale e fare la divisione con l'ampiezza dello spazio statunitense. Ma il lancio della paura aveva funzionato, senza che nessuno facesse dei ragionamenti come quello che ho appena esposto, e favorendo così il lancio emotivo sulla legge sull'aborto, la famigerata 194 in Italia e tutte le altre nel mondo.

    Paura che si è poi coniugata con quella della catastrofe climatica (altra bufala), oggi più attuale che mai. Basta vedere le dichiarazioni dei ragazzi che vandalizzano le città per lottare contro i cambiamenti climatici: sono veramente terrorizzati dall'idea che il mondo possa finire a causa delle emissioni di anidride carbonica.

    E nel frattempo abbiamo vissuto paure più limitate nel tempo, come quella per il famoso bug del 2000 (ennesima bufala) che avrebbe dovuto bloccare tutti i computer paralizzando di fatto tutta la nostra società. E poi la famosa fine del mondo nel 2012, basata su una "profezia" Maya (la bufala più ovvia, visto che oggi siamo nel 2023).

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    Topolino 2980 del 3 Gennaio 2013. Ridete, ridete, però ci avevate creduto.


    E infine eccoci alla pandemia, nuova bufala e realizzazione di quella paura di una "Nuova Spagnola" (riferimento a quell'influenza che tra il 1918 e il 1919 colpì un miliardo di persone, metà della popolazione mondiale di allora, con un bilancio tra i 20 e i 40 milioni di morti) che da allora ha accompagnato ogni accenno di virus influenzale più pesante della media. Ebbene questa è stata la grande occasione per instillare nella popolazione mondiale un vero e proprio clima di terrore che ha portato all'accettazione della rinuncia a ogni libertà personale, ivi compresa quella di recarsi in chiesa.

    Intere popolazioni completamente paralizzate dalla paura, con una disponibilità via via crescente ad accettare misure tanto restrittive quanto irrazionali: uno spettacolo impressionante.

    È NECESSARIO UN RISVEGLIO DELLA RAGIONE

    È chiaro che se non ci sarà un risveglio della ragione, per il futuro si prepara un mondo in cui le decisioni della nostra vita saranno sempre più accentrate nelle mani di una ristretta élite.

    Ne sono un esempio i processi di concentrazione del potere in alcune grandi agenzie internazionali dell'ONU, come l'Organizzazione Mondiale della Sanità per il governo delle pandemie e il Programma ambientale dell'ONU (UNEP) per la lotta ai cambiamenti climatici.

    Ma come si risveglia la ragione? E qui bisogna fare un passo indietro, perché la paralisi della ragione si è accompagnata alla secolarizzazione del mondo cristiano. Non sorprendentemente, perché è davvero la fede cattolica ad esaltare la ragione; quando la fede va in crisi, si perde anche la ragione.


    Fede e ragione stanno insieme.


    Se si perde il timor di Dio, si comincia ad avere paura di tutto.

    È quello che è successo anche nella Chiesa cattolica: impauriti al punto di chiudere le chiese e cancellare le messe (una cosa mai accaduta prima nella bimillenaria storia della Chiesa!) che dovrebbero essere invece la fonte di speranza anche e soprattutto nelle situazioni più difficili.

    I preti erano così impauriti che hanno disertato in massa, lasciando il popolo senza sacramenti, lasciando morire migliaia di persone in ospedale da sole e senza neanche il conforto religioso, per mesi hanno evitato di celebrare funerali. Una opera massiccia di desertificazione delle anime. Per difendere la vita si è rinunciato a vivere e soprattutto ad annunciare il Signore della vita, contribuendo così a questo smarrimento della ragione.

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    "Non dimenticare" allora deve stimolarci anzitutto a ritornare alla vera fede, tornare a desiderare e perseguire la verità prima di ogni altro interesse, a giudicare la vita terrena alla luce della vita eterna. Solo questo rimette in moto la ragione e ci libera dalla paura, rendendoci capaci di resistere al Potere.

    E gli articoli raccolti in questo volume - scelti proprio perché nel riportare le notizie esprimono su tutti gli aspetti della pandemia un giudizio che nasce da uno sguardo di fede - sono allora un valido strumento in questo cammino che abbiamo davanti, un compito che riguarda ciascuno di noi.

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    "Ci hanno preso per il Covid. Per non dimenticare tre anni di lockdown, mascherine, vaccini e abusi di potere" è il volume appena pubblicato dal sito BastaBugie che raccoglie una rassegna di oltre 130 articoli che ripercorrono i tre anni dell'emergenza da pandemia. Per acquistare il libro, di 512 pagine, al costo di 16 euro, si può cliccare qui.

    BIBLIOGRAFIA
    Articolo di Riccardo Cascioli

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    Io continuo ad andare in giro con la mascherina e non vado più al cinema.
    Ma da quest'estate intendo riprendere le abitudini pre-pandemia.

    Riguardo alla condotta attuale della Chiesa....per rimettere a posto le cose, ci vorrebbero dei preti come Don Camillo, ma purtroppo quasi tutti sono come Don Abbondio.
     
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    CITAZIONE (Andrea Michielon @ 28/6/2023, 19:12) 
    Io continuo ad andare in giro con la mascherina e non vado più al cinema.
    Ma da quest'estate intendo riprendere le abitudini pre-pandemia.

    Riguardo alla condotta attuale della Chiesa....per rimettere a posto le cose, ci vorrebbero dei preti come Don Camillo, ma purtroppo quasi tutti sono come Don Abbondio.

    Io vado in giro senza mascherina e vado al cinema, ma è giusto che ciascuno agisca come meglio crede. Per mettere a posto le cose bisogna solo pregare.
     
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