Il blog di Joe7

  1. GOLDRAKE PERSONAGGI: RUBINA (versione vecchia)

    By joe 7 il 29 Nov. 2014
     
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    PRINCIPESSA RUBINA DI VEGA

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    Benchè sia apparsa solo una volta, e inaspettatamente (in tutta la serie non si era mai fatta menzione dell’esistenza di una figlia del sovrano), Rubina è un personaggio fondamentale, che, con la sua comparsa, porta alla conclusione definitiva degli eventi.

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    Non si sa nulla della madre di Rubina (sicuramente fu la Regina di Vega), e si presume sia morta da tempo. Fu mandata su Fleed quando era ancora adolescente, non bambina, come è stata raffigurata nel flashback. E' assai probabile che quello fu un errore di Michi Himeno, che era ai suoi primi lavori. A quei tempi, 8 anni prima, è difficile che Rubina potesse essere una bambina: altrimenti nell'ep72 sarebbe stata più giovane. Lo stesso vale per Duke. Si veda l'analisi fatta al riguardo.

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    Lo scopo ufficiale della missione di Rubina era il matrimonio con Duke Fleed, ottenuto in accordo tra il Re di Fleed e Re Vega. Quest'ultimo, su consiglio di Zuril, aveva acconsentito alla proposta di matrimonio per ingannare il Re di Fleed e preparare con cura l'invasione del pianeta.

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    Inaspettatamente, Rubina prova attrazione per Duke: una forte infatuazione, più che un vero e proprio amore. In ogni caso, dopo la discussione con Duke sulla barca, Rubina rimane sorpresa della stessa sorpresa di Duke riguardo al loro matrimonio. E' molto probabile che abbia indagato e abbia scoperto la relazione tra Duke e Naida, che stavano mantenendo di nascosto nonostante gli ordini del re di Fleed. Visto che Rubina era su Fleed, un attacco da parte del padre era impensabile: così i fleediani e Duke potevano rimanere tranquilli. Ma è assai probabile che Rubina, dopo aver scoperto la "tresca" tra Duke e Naida, infuriata, se ne fosse andata di nascosto da Fleed per vendicarsi, permettendo in questo modo un attacco a sorpresa del pianeta Fleed da parte di Vega. Rubina, insomma, fu condiscendente col padre riguardo all'invasione di Fleed e probabilmente aveva chiesto al padre solo che venisse risparmiato Duke Fleed. Questa condizione non era certo un ostacolo per Re Vega, perchè Duke gli era utile per potersi servire di Goldrake. Infatti, le accuse fatte a Rubina da parte di Duke, quando si incontrano sulla Terra, si riferiscono proprio al tradimento di Rubina, accuse che lei in effetti non respinge, nè può respingere.

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    Dopo la fuga di Duke da Fleed, non si sa nulla dei successivi movimenti di Rubina: ma è assai probabile che, dopo il fallimento della missione di Mineo, e con il conseguente passaggio del pianeta Ruby alla sottomissione a Vega, Rubina fu mandata dal padre su Ruby per governarla col pugno di ferro, cosa che fa senza problemi, come dice lo stesso Re Vega nell'ep72.

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    Alla fine della serie, Rubina scopre che Duke Fleed è vivo e raggiunge suo padre sulla base lunare Skarmoon, abbandonando di netto il pianeta Ruby, sull'orlo di una ribellione. Probabilmente la sua intenzione originaria era quella di raggiungere Duke Fleed sulla Terra, ma la sua destituzione da parte del padre la costringe ad incontrare Re Vega a Skarmoon, evitando le avances del suo nuovo padrone, il ministro Zuril.

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    Cerca di entrare nelle grazie del padre, proponendogli il pianeta Fleed come nuovo pianeta dove stabilirsi: questo fatto darebbe potere a Rubina perchè sarebbe l'unica capace di patteggiare con Duke Fleed. Ma il rifiuto del padre costringe Rubina ad un'aperta ribellione: contro la volontà di Re Vega, Rubina raggiunge Duke Fleed proponendogli un'alleanza che permetta la fine della guerra e la loro convivenza (non matrimonio) su Fleed (vedere l'analisi di Gerdha per maggiori dettagli).

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    Zuril, da sempre innamorato di Rubina e pieno d'odio verso Duke per la morte del figlio, propone a Re Vega di usare Rubina come esca. In questo modo, facendo incontrare i due, Zuril è sicuro che Rubina si renderà conto che Duke non la ama e inoltre il loro incontro permetterà a Zuril di uccidere finalmente l'"assassino" di suo figlio.

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    L'incontro tra Duke e Rubina sulla Terra rivela l'aspetto insieme sognatore e calcolatore della principessa di Vega: con grande abilità sceglie il momento giusto per far vedere a Duke la foto dei pianeta Fleed che sta per ritornare in vita, spiazzandolo. Duke si rende conto che la proposta di Rubina significa il fatto di dover vivere per sempre insieme a lei in un rapporto di concubinato, più che di matrimonio. Questo comporterebbe l'abbandono della Terra e soprattutto di Venusia: è assai probabile che sia questo fatto a spiegare la lacrima sul volto di Duke: un sacrificio necessario per la salvezza della Terra.

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    Il comportamento successivo di Zuril, che cerca di uccidere Duke ignorando gli ordini di Rubina, fa mettere in dubbio Duke sulla sincerità di Rubina, che sembra abbia perso la sua autorità. Nonostante tutto, quella di Rubina è stata l'unica proposta di pace da parte dei veghiani: una pace che comporterebbe il risparmio della popolazione sulla Terra. Per questo, nonostante i dubbi, e sapendo che Rubina l'aveva già tradito una volta su Fleed, parte lo stesso per il secondo appuntamento con Rubina, dicendo che "vuole crederle".

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    L'incontro si conclude tragicamente: intrappolato e torturato da Zuril, Duke accusa Rubina di tradimento e lei, che ha bisogno di Duke Fleed vivo per i suoi piani, insieme all'infatuazione che ha per lui, lo libera e, per errore, si mette di mezzo tra il raggio dell'astronave di Zuril e Goldrake, venendo colpita in pieno.

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    Rubina, moribonda, viene salvata da Goldrake, inseguito dall'astronave di Zuril. La principessa di Vega, che odia il Ministro delle Scienze, spera di poter sopravvivere ancora e lancia i raggi della sua astronave contro quella di Zuril, incendiandola. Ma Zuril, attaccando entrambi in un rabbioso assalto kamikaze con la sua astronave, anche se viene respinto da Goldrake, provoca comunque un terribile spostamento d'aria che toglie definitivamente la vita alla principessa, che ora è sul ciglio della morte e viene portata sul prato da Duke.

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    Consapevole di essere stata umiliata dal padre - che le aveva tolto l'autorità di principessa di Vega rendendola serva di Zuril - prima di morire dice a Duke la vera posizione della Base Skarmoon, condannando così a morte il padre e i veghiani, in un sussulto di vendetta. Inoltre, chiede a Duke di essere ricordata attraverso un fiore rosso, il primo che spunterà su Fleed, facendogli così sempre ricordare in futuro che è stato grazie a lei che Duke ha avuto la vittoria finale. Anche nella morte, non dice mai a Duke "Ti amo", e nemmeno lui. Nonostante le apparenze, il loro non fu un rapporto di amore.

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    Dalla figura slanciata e dai lunghi capelli rossi, con un portamento nobile e nello stesso tempo apparentemente infantile, Rubina nasconde dentro di sè una grande abilità di manipolatrice e una spietatezza mai mostrata nella serie, ma ben conosciuta dagli abitanti di Ruby. Molto ambiziosa e attaccata al potere, è disposta a tutto pur di mantenerlo, usando però tattiche non dirette, ma studiate, in un apparente richiamo alla pace ma in un evidente desiderio di avere tutto in mano: sia Duke che il regno di Vega. La si potrebbe definire una Re Vega al femminile.

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    QUI TUTTI I LINK SU GOLDRAKE

    QUI L'ANALISI NAIDA-RUBINA DI GERDHA

    Edited by joe 7 - 6/2/2020, 21:02
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    CITAZIONE (LUCE5 @ 30/11/2014, 17:31) 
    Con questo articolo si completa ancora di più la già dettagliata analisi.
    Più si va a fondo, più vedo che Goldrake è un'opera ad altissimo livello: è vero che Rubina dietro l'aspetto dolce e apparente pacifista nasconde ben altro, ma tutto questo è perfettamente coerente con la storia, i personaggi, i luoghi.
    Tutte queste analisi potrebbero essere un'utile materia di studio per chi studia psicologia.
    Sono argomenti profondi, ma mai pesanti, complimenti!



    L'analisi di Gerdha rende più comprensibile il mondo di Goldrake, e le sono molto grato per il lavoro che ha fatto. Inoltre, apre la strada per ulteriori approfondimenti, come ho fatto con Gauss e Zuril.

    Senza questa analisi, Ufo Robot Grendizer (o Atlas Ufo Robot, come preferisco chiamarlo) rimarrebbe lo stesso una bella opera, ma ti darebbe una sensazione molto forte di ambiguità su tutto: Actarus, i personaggi, le loro motivazioni, eccetera. Da anni leggo delle spiegazioni varie sul comportamento dei personaggi, ma non mi erano mai sembrate molto convincenti, sia dal punto di vista psicologico che da quello logico. Grazie all'analisi di Gerdha sui testi originali e a diverse riflessioni e deduzioni logiche, si è riuscito ultimamente a capire parecchio del mistero di Goldrake, che ha ancora molto da dire.

    Goldrake ha una caratteristica particolare rispetto alle altre serie, robotiche o meno: è un racconto volutamente ambiguo, in cui si fa credere allo spettatore una determinata cosa, mentre la vera storia narrata era completamente diversa. L'inganno è tale che è dificilissimo scoprire la vera storia raccontata, se non si fa attenzione ai dettagli. Lo si vede non solo con la storia di Naida, ma anche in quella di Rubina: un volto dolcissimo e angelico che aspira alla pace, facendo solo un fuggevole - ma significativo - cenno alle repressioni spietate effettuate da Rubina su Ruby, sulle quali, oltre al breve cenno di Re Vega, non viene mostrata nemmeno un'immagine. Di certo le repressioni dovevano essere state ben spietate, se avevano perfino fatto provocare la rivolta del pianeta e la quasi fuga di Rubina da Ruby. Ma è facile dimenticarsi di questo dettaglio, come di molti altri, e seguire la storia romantica di due innamorati che non possono coronare il loro amore perchè lei si sacrifica per la pace e l'amore.

    Anch'io ci avevo creduto, e mi ero anche commosso, ci avevo persino fatto dei racconti sopra. Ma, anche se era una bella storia, per me era sempre stata una storia strana. Perchè Duke si comportava così? E perchè Venusia non dice quasi niente? E Zuril perchè si era dimenticato del figlio, lui che aveva pianto come una fontana di Trevi? Insomma, tante cose non quadravano. E più cercavo di spiegarle, più mi apparivano incomprensibili. Stesso discorso con Naida.

    Naida mi faceva paura, sin dalla prima volta che la vidi. Aveva qualcosa di folle nel suo sguardo, di pericoloso, di malato, che mi spaventava. Non mi sembrava una persona normale. La sua storia fu sconvolgente, ma anche qui incomprensibile. Era davvero condizionata o no? E quella storia dei cervelli, era vera o no? Duke era colpevole o no? Anche qui, più cercavo di dare delle spiegazioni, più mi impantanavo.

    Grazie alla ricostruzione di Gerdha, che si era basata sui dialoghi originali, le cose diventavano non solo più chiare, ma mostravano una conoscenza psicologica dei personaggi stupenda, tanto da essere al livello di scrittori russi come Dostoevskij. E le storie di Rubina e Naida erano diventate molto più profonde di come apparivano. E tutto diventava finalmente coerente, e si aveva una base precisa da cui partire per fare ulteriori analisi.

    Spero di continuare a farlo. Grazie per il commento!
     
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    CITAZIONE (LUCE5 @ 30/11/2014, 20:38) 
    Sono sicura che continuerai a farlo: c'è passione e tanta voglia di conoscere.
    Io personalmente intuivo un gran mistero e non ero capace di arrivare a conclusioni.
    Proprio gli ep.25 e 72 erano per me quelli che avevano tanto e tanto da dire, ma pensavo fosse anche solo un'impressione, poi non avevo idee di nessun tipo.
    Non si tratta di una bella favola con alcuni risvolti romantici, il buono e il cattivo, ci sono personalità complesse e reali.
    Poi anche le favole sono estremamente vere; anni fa ho saputo che l'ispirazione di "Biancaneve" è partita da un fatto del '500 in Europa del Nord: lei nobile, doveva sposarsi e muore avvelenata, i nani erano i bambini che lavoravano nelle miniere.
    In tutte le storie c'è molta verità, ma in Goldrake si va ben oltre l'apparenza, è semplicemente bellissimo, intrigante e più ne trovi, più ce n'è.



    Goldrake, secondo me, è un forma di "letteratura disegnata", che può essere letta a vari livelli, perchè ha una profondità narrativa che ha pochi paragoni.

    Passando alla tua osservazione sulle favole, le favole e le fiabe sono piene di significati profondi: non penso sia molto importante conoscerne l'origine, quanto comprenderne il significato. Credo siano le storie più profonde che si possano fare, perchè parlano del mistero dell'uomo, della vita, della morte, dell'amore, del bene e del male: insegnarle ai bambini è insegnare loro la vita reale. Non c'è nulla di più reale e ricco di insegnamenti del Brutto anatroccolo o di Cappuccetto Rosso, in confronto alla pochezza di insegnamenti dell'ultima edizione dei giornali o all'ultimo aggiornamento ipad o internet.

    Su Biancaneve, ho sentito questa storia delle versione originale (e anche sulle versioni primigenie e più cupe delle favole attuali): ma credo che la fonte della favola sia ancora più antica, con un inaspettato significato cristiano. Infatti, esiste la leggenda dei Sette Santi dormienti di Efeso, che furono martirizzati nel 250 circa. A quei tempi, l'imperatore Decio fece una persecuzione di cristiani a Efeso (famosa per il Tempio di Diana, una delle sette meraviglie del mondo, e ultima residenza terrena della Madonna, secondo la tradizione), e sette cristiani di quella città si rifugiarono in una grotta. Furono però scoperti e murati vivi. I ragazzi allora, rassegnati, si riposarono attendendo la morte nella grazia di Dio. E caddero in un profondissimo sonno. Quando si svegliarono, si videro attorniati da facce stupite che li osservavano: il muro della grotta era stato abbattuto da un pastore che voleva ricavarne un ricovero per le sue bestie. I sette, convinti di essersi addormentati il giorno prima, si informarono se fuori ci fosse ancora pericolo, ma dopo qualche battuta si giunse a capo del madornale equivoco: avevano dormito per ben due secoli, per risvegliarsi dunque attorno al 450 sotto l’imperatore Teodosio II, cristiano, ma con poca fede nella resurrezione. In Occidente, il racconto fu tramandato da Gregorio di Tours : era tuttavia già noto da almeno un secolo nel Medio Oriente, come testimoniato da antichi manoscritti in greco, latino, siriaco, aramaico e copto. Quando le regioni mediorientali dell’impero romano furono sottomesse dagli arabi, il racconto si diffuse tra i musulmani e fu raccolto da Maometto, probabilmente in un viaggio in Siria. Si trova infatti citato nel Corano, nella sura XVIII intitolata “al Kahf”, la caverna, la cui ambiguità indica chiaramente che il racconto non fu rivelato a Maometto, ma fu questi a trasmettere quanto sapeva, stabilendo «una corrispondenza tra i sette dormienti e gli intercessori degli ultimi tempi (abdàl), per la cui venuta Abramo aveva supplicato Dio a Mamre. Tale venuta precede la venuta di Gesù e il regno dei giusti (mahdi) in una vera e propria “apocalisse”. Ma un’eco dei sette dormienti di Efeso secondo alcuni si troverebbe anche in una fiaba popolare europea messa per iscritto dai fratelli Grimm, quella di Biancaneve. Scriveva tempo fa Roberto Beretta su Avvenire: “La grotta/miniera; il sonno/morte (anche se qui a dormire sono sette uomini – ma un processo di inversione del genere non è così infrequente nei miti) seguito dalla resurrezione e dall’incontro con un principe/imperatore; l’incorruttibilità che protegge i giovani corpi; il simbolico numero sette… Non sono poche le analogie, e suggestive. Mancherebbe solo Biancaneve, però a ben guardare c’è anche lei: Efeso per la tradizione cristiana è infatti la città della Madonna, che proprio lì conobbe la sua dormitio – non morte, ma “addormentamento”. Ancora oggi, per i turisti, la grotta dei sette dormienti non è lontana dalla casa della Vergine. Nel regno delle favole, certo, la tentazione del lieto fine potrebbe oscurare il giudizio. Ma intanto Goethe la leggenda dei dormienti la conosceva sul serio, anzi la cita proprio in un’opera dell’inizio Ottocento. E i suoi connazionali fratelli Grimm?

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    Puoi leggere l'articolo completo qui: http://www.daportasantanna.it/blog/2014/07...+Sant%27Anna%29
     
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    CITAZIONE (LUCE5 @ 1/12/2014, 19:10) 
    Grazie Joe, per questa lunga e dettagliata spiegazione: io ho letto due libri della Emmerick, quindi so bene di Efeso e tanto altro, lei è veramente capillare nelle sue visioni.

    Per quanto riguarda le intenzioni di Go Nagai di fare il racconto volutamente ambiguo, l'ho capito benissimo, solo che mi sorge una logica domanda: se però lui in qualche modo non spiega bene la storia com'è veramente, rischia di non far conoscere a nessuno la verità.
    In pratica, se non c'era Gerdha, poi anche tu, a fare tutte quelle ricerche, chi avrebbe mai capito qualcosa? Mi chiedo inoltre: negli altri Paesi del mondo cosa avranno capito, visto anche che in Francia i dialoghi sono molto diversi dagli originali.
    In pratica voglio dire che se io o un altro si accinge a scrivere una storia, ambigua, intricata fin che vuoi, a me però interesserebbe far capire a tutti la trama così come volevo indicarla realmente, se no che gusto c'è?



    La tua domanda è intelligente e va fino in fondo al problema, fin qui solo accennato. Infatti, Go Nagai ha fatto una storia ambigua e per quasi quarant'anni non ha dato nessuna illuminazione nè spiegazione di sorta al riguardo. Io credo che a Nagai , per motivi suoi, interessasse molto che nessuno conoscesse la verità su Goldrake. O che la si scoprisse senza il suo aiuto.

    Nella famosa intervista che i fan giapponesi avevano fatto a lui e a Katsuta (il produttore), intervista che fu poi pubblicata sul Roman Album (prima o poi la posterò qui), Nagai dice poco e niente, con solo un vago cenno a "qualcosa di particolare" che voleva fare con la storia di Naida. Poi, alla fine, nell'intervista hanno parlato solo i fan, dicendo le loro impressioni sulla serie, trascurando la regola fondamentale delle interviste: chi deve parlare è l'intervistato, non chi intervista. Comunque erano fan, non giornalisti. In ogni caso, sulle loro impressioni ("Actarus amava Naida, no, amava Rubina", eccetera) Nagai non dice nè sì nè no: semplicemente lascia a ciascuno la sua opinione e alla fine saluta tutti.

    Insomma, Go Nagai ha voluto lasciare dei messaggi nascosti dentro Goldrake senza spiegarli a nessuno. Perchè questo comportamento? E' difficile dirlo, ma qualche traccia la si può notare (ringrazio Gerdha per i suggerimenti): dopo aver fatto Goldrake, Nagai fa poco altro di nuovo (per esempio, il manga di Shutendoji e Violence Jack, praticamente contemporanei all'anime di Goldrake, anche se sono finiti dopo: Violence Jack addirittura finì nel 1990). Dalla conclusione di Goldrake, fa solo dei remake delle sue opere, soprattutto di Mazinga Z, ma anche di Jeeg o di Gaiking. E' come se con Goldrake Nagai avesse detto tutto quello che aveva da dire: eppure, quella di Actarus è la serie che Nagai considera di meno, sia nei remake che nelle sue interviste. Nel suo lavoro "Go collection", un'enorme cartella di disegni, Nagai racconta la sua carriera e i suoi lavori, con un ampio spazio ai Mazinga. Goldrake è citato lì solo di sfuggita, nell'ultima pagina, in un disegno contemplativo insieme ai suoi personaggi. Come se non contasse niente.

    Eppure, Nagai ha voluto fare lo stesso questa serie animata con la consapevolezza che sarebbe stata impopolare. Infatti, nonostante l'avversione dei fan per Venusia, lui non l'ha eliminata facendola sostituire con Maria, nè ha fatto intervenire Mazinga Z con Koji, come avrebbe fatto chiunque, per alzare lo share. Ha voluto invece continuare la sua storia, inserendo anche Maria per accontentare i fan, ma senza deviare dal suo progetto iniziale: il rapporto Actarus-Venusia (ricorda che Alcor-Koji gli fu imposto dalla casa di produzione,mentre lui invece era contrario). Tant'è vero che non ha più fatto dei remake di Goldrake per quasi quarant'anni, come se non avesse avuto più niente da aggiungere a quella storia.

    Solo di recente, oltre a fuggevoli apparizioni di Actarus in vari manga mazinghiani come Mazinsaga (che, curiosamente, fu interrotto di botto da Nagai appena comparvero Actarus e Goldrake nel manga: non fu mai più ripreso) oppure Shin Mazinger Zero 2 e altri, ha fatto il manga Grendizer Giga, che è un remake della storia. Non so se compare anche Venusia nella storia, ma dalle poche immagini che vedo in rete sembrerebbe di no. In ogni caso, è un remake fatto con molto ritardo, come se Nagai l'avesse fatto controvoglia. Anche se l'avesse fatto volentieri, comunque, resta il fatto che è l'unico remake ufficiale che lui ha fatto di Goldrake dopo lustri. Ed è un remake, non una continuazione o una spiegazione alle ambiguità della serie, che quindi restano tali.

    Personalmente, credo che Nagai consideri il suo "capolavoro nascosto" non Devilman nè Mazinga Z, ma proprio Goldrake. Non ho elementi in mano per dirlo, ma è una mia impressione. Mi sbaglierò, ma credo che sia così.
     
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